GLI X FILES DEL FASCISMO - Societa italiana di storia militare
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Non ritenevamo fosse il caso <strong>di</strong> affrontare <strong>di</strong>rettamente la<br />
questione con il giornale. Così cercammo dapprima <strong>di</strong> avere<br />
informazioni in<strong>di</strong>rette, attraverso gente dell'ambiente. Ma invano.<br />
Tanto più che, a <strong>di</strong>spetto del carattere abbastanza<br />
sensazionalistico della documentazione, il quoti<strong>di</strong>ano non aveva<br />
poi pubblicato nulla. Il che era abbastanza strano. O forse no.<br />
Sì, perché in fondo si trattava <strong>di</strong> materiale <strong>di</strong> fonte anonima, e<br />
che poteva anche - non certo a torto - essere stato considerato<br />
falso, e dunque non pubblicabile.<br />
Che fare? Decidemmo a questo punto <strong>di</strong> risalire al capo redattore,<br />
per sentire da lui cosa era successo. Ma ci <strong>di</strong>ssero che in tale<br />
ruolo si era da poco inse<strong>di</strong>ato un altro giornalista, e che<br />
l'interessato aveva lasciato il giornale anch'egli, come il nostro<br />
intervistatore del 1997. E allora?<br />
Dopo altri tentativi e riscontri senza ulteriori esiti capimmo che<br />
l'unico modo <strong>di</strong> ottenere informazione era forse, nonostante tutto,<br />
giocare a carte scoperte, e così contattammo in seguito il capo<br />
redattore attuale e lo informammo, mettendoci a <strong>di</strong>sposizione nel<br />
caso il giornale avesse voluto valorizzare il materiale a suo<br />
tempo ricevuto. Costui, però, cadde del tutto dalle nuvole,<br />
ignorando completamente quanto gli esponemmo e suggerendo che il<br />
suo predecessore non avesse voluto procedere alla pubblicazione<br />
dell'articolo a causa della infondatezza o dell'inconsistenza<br />
delle informazioni ricevute dal misterioso mittente. Di tale<br />
materiale, comunque, non sapeva assolutamente nulla, e anzi ci<br />
invitò a farci vivi con entrambi i due ex-collaboratori de "Il<br />
Resto del Carlino". Cosa che facemmo senza ulteriori indugi.<br />
Il nostro intervistatore del 1997, oggi in causa con il quoti<strong>di</strong>ano<br />
ed in pensione, ci ribadì così quanto ci aveva già detto allora,<br />
confermandoci che il suo capo-redattore del tempo gli aveva<br />
chiesto <strong>di</strong> preparare un articolo sulla questione, in seguito però<br />
mai pubblicato. Ci precisò anche che i documenti giunti al<br />
giornale lui non li aveva, neanche in fotocopia, e si trovavano<br />
verosimilmente archiviati in redazione con il "pezzo" da lui<br />
preparato per la circostanza. Cosa che trovò poi riscontro nelle<br />
affermazioni del capo-redattore dell'epoca, da noi infine<br />
avvicinato. Quest'ultimo ci <strong>di</strong>sse anzi che nella cosa lui ci aveva<br />
creduto, tant'è che aveva incaricato il nostro intervistatore <strong>di</strong><br />
procedere alla stesura <strong>di</strong> un pezzo che, peraltro, non fu poi<br />
pubblicato per un complesso <strong>di</strong> circostanze fortuite e<br />
sostanzialmente dovute alla sua rapida <strong>di</strong>partita dal giornale per<br />
andare a coprire il suo nuovo incarico esterno alla Poligrafici<br />
E<strong>di</strong>toriale, la Casa E<strong>di</strong>trice de "Il Resto del Carlino". I<br />
documenti pervenuti per posta, oggetto <strong>di</strong> tale articolo, peraltro<br />
dovevano secondo lui essere rimasti in archivio presso il<br />
quoti<strong>di</strong>ano, visto che né lui né il collega da lui incaricato del<br />
pezzo ne avevano tenuto copia.<br />
Nessun originale, beninteso, esisteva comunque; perché si trattava<br />
solo <strong>di</strong> un certo numero <strong>di</strong> fotocopie: un piccolo "rapporto"<br />
redatto in termini piuttosto suadenti, menzionante avvistamenti <strong>di</strong><br />
strani velivoli nel cielo italiano prima della Seconda Guerra<br />
Mon<strong>di</strong>ale. Su questo sia il nostro intervistatore sia l'ex-capo