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GLI X FILES DEL FASCISMO - Societa italiana di storia militare

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Per quale motivo il Gabinetto fascista temesse un attacco dallo<br />

spazio è comprensibile solo calandosi nell'atmosfera <strong>militare</strong>sca<br />

degli anni Trenta, che temeva invasori da ogni dove, persino dallo<br />

spazio.<br />

Ma proseguiamo.<br />

Il fantomatico Bottazzi<br />

Non solo Crocco e Marconi ci hanno riservato delle sorprese.<br />

Grazie all'attivissimo Mauro Panzera <strong>di</strong> Lecce abbiamo potuto<br />

rinvenire molta documentazione su un altro membro <strong>di</strong> spicco del<br />

Gabinetto RS/33, il neurofisiologo Filippo Bottazzi, l'uomo che,<br />

ritengo, per le sue competenze dovesse stu<strong>di</strong>are la morfologia<br />

aliena! L'azzardo è solo a prima vista.<br />

Panzera ha scoperto che Bottazzi si de<strong>di</strong>cava già all'epoca degli<br />

stu<strong>di</strong> universitari a ricerche sul cervello e sulle fibre nervose<br />

corticali; inoltre, testimonia il fisiologo Amedeo Herlitzka,<br />

"alla Stazione Zoologica <strong>di</strong> Napoli esegui una serie <strong>di</strong> ricerche<br />

fondamentali <strong>di</strong> fisiologia comparata, e <strong>di</strong> fisiologia del cuore<br />

dei vasi sanguigni". E non solo. Nell'Italia militarista<br />

d'anteguerra Bottazzi era stato scelto al Gabinetto Ricerche<br />

Speciali in quanto gran<strong>di</strong>ssimo esperto degli effetti <strong>di</strong> veleni<br />

"contratturanti" quali la veratrina e l'acetile<strong>di</strong>na, e<br />

"deprimenti" come l'atropina. Ancora una volta, nella biografia<br />

dei membri del team segreto, ritorna il coinvolgimento bellico.<br />

Grazie ai volumi che Panzera ha rinvenuto a Diso, terra d'origine<br />

<strong>di</strong> Bottazzi, sappiamo che questi era intimo amico del <strong>di</strong>rettore<br />

del Gabinetto RS/33: possedeva una foto autografa <strong>di</strong> Marconi, che<br />

gli esprimeva "ammirazione per l'attività scientifica"; non<br />

stupisce che il genio della fisica lo volesse a sé nel Gabinetto<br />

RS/33. Bottazzi era poi un patito <strong>di</strong> esoterismo; il parapsicologo<br />

Charles Richet lo apprezzò molto sia per questo che per i suoi<br />

trattati <strong>di</strong> chimica fisiologica (pietre miliari della ricerca<br />

<strong>italiana</strong>) e lo coinvolse nella stesura <strong>di</strong> un "Dictionnaire de<br />

physiologie".<br />

Spiritista convinto, e poi <strong>di</strong>sincantato, Bottazzi viene così<br />

ricordato, nella biografia a lui de<strong>di</strong>cata ed e<strong>di</strong>ta nel 1992, dagli<br />

scrittori Giuseppe Antonio Giannuzzo e Francesco Corvaglia. "Verso<br />

la metà del secolo scorso nacque l'interesse per il cosiddetto<br />

magnetismo animale e per quei soggetti magnetizzati, che<br />

sembravano avere luci<strong>di</strong>tà magnetica, cioè capacità extranormali <strong>di</strong><br />

percezione e <strong>di</strong> conoscenza; in quel periodo lo spiritismo richiamò<br />

l'attenzione <strong>di</strong> molti stu<strong>di</strong>osi e sorsero le prime associazioni<br />

come la famosa Society for physical Research <strong>di</strong> Londra. Ai<br />

fenomeni extranormali come la telecinesi, l'emanazione <strong>di</strong><br />

ectoplasmi, le levitazioni del corpo umano, la telepatia, la<br />

chiaroveggenza, manifestati da soggetti chiamati me<strong>di</strong>um o<br />

sensitivi, si interessarono curiosamente i fisici e i fisiologi.<br />

Bottazzi si trovò in buona compagnia, dal fisico William Crookes,<br />

inventore del tubo a raggi cato<strong>di</strong>ci, al fisiologo Charles Richet".

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