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Afasia: come recuperare le parole perdute? L'afasia ... - Città di Torino

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<strong>Afasia</strong>: <strong>come</strong> <strong>recuperare</strong> <strong>le</strong> paro<strong>le</strong> <strong>perdute</strong>?<br />

L’afasia è un <strong>di</strong>sturbo della comprensione o della produzione del linguaggio non dovuto a<br />

deficit sensoriali primari, deficit intel<strong>le</strong>ttivi, <strong>di</strong>sturbi psichiatrici o debo<strong>le</strong>zza dell’apparato<br />

muscolo-sche<strong>le</strong>trico. Si manifesta in seguito a <strong>le</strong>sioni (ictus, emorragia cerebra<strong>le</strong>, trauma<br />

cranico) al<strong>le</strong> aree del cervello primariamente deputate all’elaborazione del linguaggio o ad<br />

altre aree <strong>di</strong> connessione con <strong>di</strong>versi centri del cervello variamente implicati nella funzione<br />

del linguaggio. Le <strong>le</strong>sioni subite, tuttavia, <strong>di</strong> norma, non alterano né l’intelligenza né la<br />

sfera emotiva, anche se spesso <strong>le</strong> persone che ne sono affette “scompaiono”<br />

<strong>le</strong>tteralmente, a livello socia<strong>le</strong> e relaziona<strong>le</strong>.<br />

Tra i progetti <strong>di</strong> ricerca che puntano sull’arte <strong>come</strong> mezzo <strong>di</strong> inclusione socia<strong>le</strong>, il teatro -<br />

luogo <strong>di</strong> ascolto e <strong>di</strong> incontro - si offre <strong>come</strong> uno spazio fisico e menta<strong>le</strong> privi<strong>le</strong>giato per<br />

sol<strong>le</strong>citare una rif<strong>le</strong>ssione sull’afasia, prendere coscienza del <strong>di</strong>sagio degli afasici. Ma c’è<br />

dell’altro. Mettendo in scena <strong>le</strong> parti sane e malate <strong>di</strong> ognuno, la metafora del teatro<br />

<strong>di</strong>viene strumento per esplorare nuove ed impensate <strong>di</strong>mensioni, liberare ansie e paure,<br />

alimentare sogni, costruire speranze, dar voce al<strong>le</strong> “paro<strong>le</strong> <strong>perdute</strong>” (<strong>le</strong> paro<strong>le</strong> per <strong>di</strong>re a<br />

qualcuno che lo ami, per fare un complimento, per raccontare una barzel<strong>le</strong>tta, per<br />

insultare, per mentire, per tra<strong>di</strong>re, per confessare, per invitare, per ringraziare, scusarsi,<br />

chiedere aiuto…) ma anche per pensare al valore del si<strong>le</strong>nzio e al bisogno dell’ascolto in<br />

tutti i momenti dell’esistenza.<br />

Si basa su queste premesse l’iniziativa voluta dalla Fondazione Carlo Molo Onlus <strong>di</strong><br />

<strong>Torino</strong>, che ha prodotto lo spettacolo “ConversAzioni. Azione teatra<strong>le</strong> per due attori e un<br />

musicista”, ideato e realizzato a cura del Teatro Popolare Europeo (progetto “Il Posta<strong>le</strong><br />

della salute”), in collaborazione con il Master in Teatro Socia<strong>le</strong> e <strong>di</strong> Comunità<br />

dell’Università <strong>di</strong> <strong>Torino</strong>. La messa in scena, ad ingresso gratuito, è prevista per giovedì 3<br />

febbraio a <strong>Torino</strong> (Teatro Baretti,Via Baretti 4, ore 21), grazie alla collaborazione della<br />

Circoscrizione 8 del capoluogo piemontese. Altre rappresentazioni sono in programma, nel<br />

corso del 2011, presso <strong>le</strong> varie circoscrizioni citta<strong>di</strong>ne; la circuitazione dello spettacolo<br />

sarà il mezzo per entrare <strong>di</strong>rettamente in contatto con <strong>le</strong> realtà che operano con anziani e<br />

<strong>di</strong>versamente abili, per informare e mettere a <strong>di</strong>sposizione i servizi che la Fondazione offre<br />

al<strong>le</strong> persone afasiche.<br />

“Unendo paro<strong>le</strong> e musica, <strong>le</strong>tteratura e canzoni, suoni e immagini - spiegano i promotori<br />

dell’iniziativa - ConversAzioni evoca, suggerisce e racconta in modo semplice, piacevo<strong>le</strong> e<br />

coinvolgente la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> chi ha <strong>di</strong>fficoltà a comunicare. Si tratta <strong>di</strong> un viaggio nel<br />

mondo dell’afasia, nato dalla volontà <strong>di</strong> raccontare l’esperienza della per<strong>di</strong>ta del linguaggio<br />

e del ritrovamento <strong>di</strong> una comunicazione altra, fatta <strong>di</strong> affetti, <strong>di</strong> scoperte, <strong>di</strong> <strong>le</strong>gami<br />

ritrovati, nel momento buio della malattia. Racconti tratti dalla vita rea<strong>le</strong> che prendono<br />

corpo in scena nel gioco <strong>di</strong> due attori (Alberto Pagliarino ed Esther Ruggiero) e un<br />

musicista (Davide Sgorlon), attraverso i linguaggi espressivi <strong>di</strong> cui <strong>le</strong> paro<strong>le</strong> non sono che<br />

una parte. Lo spettacolo nasce anche dal<strong>le</strong> suggestioni maturate nel contatto <strong>di</strong>retto con i<br />

pazienti del laboratorio teatra<strong>le</strong> attivo presso il CIRP <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> (Centro Intervento e Ricerca<br />

in Psicologia), nell’ambito dei progetti della Fondazione Molo”.<br />

Il Teatro Popolare Europeo (Tpe) è una realtà che opera a <strong>Torino</strong> e in Piemonte. Ne fanno<br />

parte docenti universitari e professionisti <strong>di</strong> teatro. Il Teatro Popolare Europeo produce<br />

spettacoli, performace, installazioni e progetti teatrali rivolti alla comunità in <strong>di</strong>versi ambiti<br />

quali: anziani, <strong>di</strong>sabilità, giovani, emarginazione, salute, scuola. Il “Posta<strong>le</strong> della Salute” è


un progetto che <strong>le</strong>ga teatro e promozione della salute, ideato nel 2009 da Tpe con Aress<br />

(Assessorato alla Sanità e Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte).<br />

La Fondazione Carlo Molo, costituita dalla dottoressa Mariateresa Molo nel 1993, nasce<br />

<strong>come</strong> associazione <strong>di</strong> ricerca con l’intento <strong>di</strong> applicare la ricerca scientifica al campo della<br />

psicologia cognitiva, con il nome Ce.R.Ne., acronimo <strong>di</strong> Centro Ricerche in<br />

Neuroscienze.Viene successivamente trasformata in fondazione. La Fondazione Carlo<br />

Molo Onlus si pone qua<strong>le</strong> punto <strong>di</strong> riferimento per <strong>le</strong> persone afasiche ed offre a loro, ai<br />

loro familiari e agli operatori del settore il porta<strong>le</strong> “Isabi<strong>le</strong>” con tutti quei servizi e quel<strong>le</strong><br />

informazioni che si ritiene possano interessarli ed essere utili. Progettato e realizzato con il<br />

sostegno della Compagnia <strong>di</strong> San Paolo, il porta<strong>le</strong> è il risultato del lavoro <strong>di</strong> vari stu<strong>di</strong>osi e<br />

ricercatori (me<strong>di</strong>ci, psicologi, logope<strong>di</strong>sti e tecnici informatici).<br />

“Isabi<strong>le</strong> - spiegano i promotori della Fondazione Carlo Molo - raccoglie e amplifica<br />

l'esperienza avviata nel 2003 da Gabriella Barilari, con IF - Informazione Faci<strong>le</strong>, giorna<strong>le</strong><br />

on line a <strong>le</strong>ttura facilitata, nato allo scopo <strong>di</strong> rendere accessibi<strong>le</strong> l’informazione e<br />

contrastare la frattura comunicativa con il contesto socia<strong>le</strong>, politico e cultura<strong>le</strong>, sofferta da<br />

quel<strong>le</strong> persone che per patologia (afasia, demenza, esiti d’incidenti) o per cause sociali<br />

non possono accedere ai normali mezzi d’informazione. In tal senso inten<strong>di</strong>amo dar vita a<br />

un veicolo <strong>di</strong> informazione che colmi per la prima volta il vuoto della riabilitazione rivolta<br />

alla cosiddetta <strong>di</strong>sabilità residua (deficit <strong>di</strong> attenzione ed elaborazione menta<strong>le</strong>)”.<br />

Fa capo alla Fondazione Carlo Molo anche il Laboratorio Sperimenta<strong>le</strong> <strong>Afasia</strong> de<strong>di</strong>cato<br />

alla riabilitazione dei pazienti colpiti da ictus e afasici in fase cronica. Dopo il tra<strong>di</strong>ziona<strong>le</strong><br />

percorso <strong>di</strong> riabilitazione logope<strong>di</strong>ca e motoria i pazienti portatori <strong>di</strong> deficit cerebra<strong>le</strong><br />

acquisito si ritrovano a sperimentare un vuoto esistenzia<strong>le</strong> ed assistenzia<strong>le</strong> del qua<strong>le</strong><br />

spesso si fanno carico esclusivamente <strong>le</strong> famiglie. Il Laboratorio Sperimenta<strong>le</strong> <strong>Afasia</strong> è<br />

stato creato per colmare questo vuoto, nell’ottica che molto si possa fare in fase cronica<br />

sul versante della comunicazione e dell’aggregazione per permettere a queste persone,<br />

capaci <strong>di</strong> pensare, <strong>di</strong> non sentirsi soli, né prigionieri <strong>di</strong> una patologia senza voce.<br />

lastampa.it – 01 febbraio 2011


Congo e Piemonte: un ponte <strong>di</strong> solidarietà per i <strong>di</strong>sabili visivi<br />

Inizia a <strong>di</strong>ventare concreto il ponte <strong>di</strong> solidarietà attivato fra i <strong>di</strong>sabili visivi <strong>di</strong> Kinshasa,<br />

capita<strong>le</strong> della Repubblica Democratica del Congo e i loro fratelli piemontesi aderenti<br />

all'A.P.R.I. onlus, l’associazione piemontese retinopatici e ipovedenti.<br />

Nei giorni scorsi infatti è ufficialmente partito il primo furgone pieno <strong>di</strong> aiuti. È stato inviato<br />

uno stu<strong>di</strong>o oculistico comp<strong>le</strong>to, donato dal Comitato Scientifico dell'associazione,<br />

presieduto dal dottor Luigi Fusi, ed altre attrezzature d'avanguar<strong>di</strong>a in vista<br />

dell'al<strong>le</strong>stimento in Congo <strong>di</strong> un vero e proprio centro <strong>di</strong> riabilitazione funziona<strong>le</strong> visiva.<br />

«Oltre agli strumenti prettamente me<strong>di</strong>ci - ha <strong>di</strong>chiarato il presidente dell'A.P.R.I. Marco<br />

Bongi - abbiamo donato alcune macchine dattilo-brail<strong>le</strong>, quattro video-ingran<strong>di</strong>tori ed una<br />

fornitura comp<strong>le</strong>ta <strong>di</strong> carta per la scrittura tatti<strong>le</strong>».<br />

Il rapporto <strong>di</strong> collaborazione fra l'A.P.R.I.-onlus e la Adescopha, organizzazione che<br />

rappresenta i ciechi del Congo, è nata nella primavera scorsa a seguito <strong>di</strong> una missione<br />

conoscitiva del presidente Bongi in Africa. In ta<strong>le</strong> occasione erano stati incontrati vari<br />

esponenti del governo congo<strong>le</strong>se ed i rappresentanti del<strong>le</strong> Ong operanti nel settore della<br />

<strong>di</strong>sabilità.<br />

«Durante quei <strong>di</strong>ciotto giorni <strong>di</strong> apri<strong>le</strong> – ha ricordato ancora il presidente - ho potuto ben<br />

rendermi conto della gravità della situazione. I non vedenti sono quasi un milione e vivono<br />

comp<strong>le</strong>tamente emarginati dalla vita socia<strong>le</strong>. Esistono ancora malattie terribili <strong>come</strong> il<br />

tracoma e l'oncocercosi: <strong>le</strong> guerre e <strong>le</strong> mine hanno causato inoltre la per<strong>di</strong>ta della vista <strong>di</strong><br />

migliaia <strong>di</strong> persone».<br />

Per questo l'A.P.R.I., realtà assai attiva in Piemonte nel campo della riabilitazione visiva,<br />

ha cercato, nei limiti del<strong>le</strong> proprie possibilità, <strong>di</strong> rispondere all'appello proveniente da<br />

quella terra lontana e martoriata. Chi vo<strong>le</strong>sse dunque contribuire alla raccolta <strong>di</strong> materiali<br />

per <strong>le</strong> prossime spe<strong>di</strong>zioni, potrà versare un'offerta sul c.c.p. n. 11 33 21 03, intestato ad<br />

APRI-onlus e precisando nella causa<strong>le</strong>: "Pro non vedenti congo<strong>le</strong>si".<br />

localport.it – 01 febbraio 2011


Dona un farmaco a chi ne ha bisogno<br />

Sabato 12 febbraio, si terrà in tutta Italia l'XI Giornata Naziona<strong>le</strong> <strong>di</strong> Raccolta del Farmaco.<br />

Recandosi nel<strong>le</strong> farmacie che espongono la locan<strong>di</strong>na del Banco Farmaceutico, si potrà<br />

acquistare e donare un farmaco da banco a chi oggi vive ai limiti della sussistenza (7<br />

milioni 810 mila persone, dati ISTAT povertà relativa, 2009).<br />

L'iniziativa, organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus in collaborazione<br />

con la Compagnia del<strong>le</strong> Opere - Opere Sociali, si terrà in oltre 3200 farmacie <strong>di</strong>stribuite in<br />

83 province e in più <strong>di</strong> 1.200 comuni e, per la prima volta nello stesso giorno, anche in<br />

Spagna e in Portogallo. Lo scorso anno in Piemonte e Val<strong>le</strong> d'Aosta la Giornata <strong>di</strong><br />

Raccolta, con il sostegno <strong>di</strong> Federfarma Piemonte ha coinvolto 374 farmacie. I farmaci<br />

donati sono stati 47.307 mentre gli enti convenzionati sono stati 153 per un tota<strong>le</strong> <strong>di</strong> quasi<br />

44.000 persone assistite. In particolare, nella provincia <strong>di</strong> <strong>Torino</strong>, gli enti convenzionati<br />

sono stati 36 e <strong>le</strong> 177 farmacie aderenti hanno raccolto 21.117 farmaci. In tutta Italia In<br />

10 anni sono stati raccolti oltre 2.010.000 <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cinali per un valore <strong>di</strong> circa 13,1 milioni <strong>di</strong><br />

euro.<br />

L'iniziativa "Dona un farmaco a chi ne ha bisogno" vedrà coinvolte nel corso<br />

dell'Un<strong>di</strong>cesima E<strong>di</strong>zione, in <strong>Torino</strong> e nei comuni della provincia 183 Farmacie, che<br />

raccoglieranno farmaci pei i 39 enti convenzionati del territorio, tra cui Camminare<br />

Insieme, Sermig, Gruppo Abe<strong>le</strong>, centri Caritas e Conferenze <strong>di</strong> San Vincenzo, la Croce<br />

Rossa Italiana, e non certo ultima la Comunità Ma<strong>di</strong>an, onlus originata dai religiosi<br />

camilliani della provincia piemontese che oltre a prestare assistenza ai più poveri tra i<br />

poveri della citta <strong>di</strong> <strong>Torino</strong>, con i suoi missionari, da più <strong>di</strong> 20 anni è presente con<br />

un'ospeda<strong>le</strong>, una scuola e un centro <strong>di</strong> formazione ad Haiti.<br />

Il rapporto Censis 2010 ha in<strong>di</strong>viduato la natura della crisi socia<strong>le</strong> ed economica in un calo<br />

del desiderio che si manifesta in ogni aspetto della vita. Abbiamo meno voglia <strong>di</strong> costruire,<br />

<strong>di</strong> crescere e <strong>di</strong> cercare la felicità. Ma chi o che cosa può riaccendere il desiderio?<br />

L'esperienza <strong>di</strong> positività e <strong>di</strong> sovrabbondanza della Carità cristiana <strong>di</strong> cui siamo oggetto<br />

risveglia e sostiene il nostro desiderio e ci permette <strong>di</strong> proporre a tutti la Giornata <strong>di</strong><br />

Raccolta del Farmaco. Un gesto <strong>di</strong> gratuità e con<strong>di</strong>visione che aiuta i più poveri e che<br />

ridesta chi vi partecipa, generando un soggetto nuovo".<br />

La Fondazione Banco Farmaceutico Onlus ha lo scopo <strong>di</strong> aiutare <strong>le</strong> persone in<strong>di</strong>genti<br />

rispondendo al loro bisogno farmaceutico, attraverso la collaborazione con <strong>le</strong> realtà<br />

assistenziali che operano localmente, al fine <strong>di</strong> educare l'uomo alla con<strong>di</strong>visione e alla<br />

gratuità. Si ringraziano i farmacisti per il sostegno economico all'iniziativa. Per tutti loro<br />

sabato 12 febbraio 2011 sarà un'occasione per interessarsi a chi è nel bisogno. Ma anche<br />

per <strong>di</strong>mostrare <strong>di</strong> non essere semplici burocrati della sanità, ma donne e uomini con<br />

passione civi<strong>le</strong> e professionalità, attenti al<strong>le</strong> necessità <strong>di</strong> chi incontrano; nella certezza che<br />

questo gesto contribuisce a rendere il sistema farmacie tra i più efficienti a confronto con<br />

altri servizi <strong>di</strong> pubblica utilità."<br />

La Giornata si svolge con l' Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il<br />

patrocinio del Segretariato Socia<strong>le</strong> della Rai e della Fondazione Pubblicità progresso e tra<br />

gli altri del Patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> e del Comune <strong>di</strong><br />

<strong>Torino</strong> che, in particolare, coinvolge nell'operazione <strong>le</strong> Farmacie Comunali della città, ed è<br />

sostenuta da INTESA San Paolo, Unifarma Distribuzione, Federchimica Anifa.<br />

vssp.it – 01 febbraio 2011


<strong>Torino</strong>: ConversAzioni sull'afasia<br />

Continua il "tour" nel<strong>le</strong> Circoscrizioni torinesi, all’insegna del<strong>le</strong> serate <strong>di</strong> spettacolo e<br />

informazione sull'afasia, che vedono al centro la rappresentazione <strong>di</strong> "ConversAzioni.<br />

Azione teatra<strong>le</strong> per due attori e un musicista", progetto presentato dalla Fondazione Carlo<br />

Molo ONLUS, con l'ideazione e la realizzazione del Teatro Popolare Europeo/progetto "Il<br />

Posta<strong>le</strong> della salute" e la collaborazione dell'Università <strong>di</strong> <strong>Torino</strong>. Prossima tappa il 3<br />

febbraio, presso la Circoscrizione 8 del capoluogo piemontese<br />

<strong>L'afasia</strong> - <strong>di</strong> cui ci siamo già speeso occupati - è una fforma <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità che subentra in<br />

seguito a ictus, emorragia cerebra<strong>le</strong> o trauma cranico, colpendo la sfera del linguaggio<br />

parlato, compreso, <strong>le</strong>tto e scritto. Le <strong>le</strong>sioni subite non alterano però né l’intelligenza né la<br />

sfera emotiva, anche se spesso <strong>le</strong> persone che ne sono affette "scompaiono"<br />

<strong>le</strong>tteralmente, a livello socia<strong>le</strong> e relaziona<strong>le</strong>. Dal canto suo, «il teatro - <strong>come</strong> avevamo<br />

scritto nel <strong>di</strong>cembre scorso, presentando l'anteprima torinese <strong>di</strong> ConversAzioni (se ne<br />

<strong>le</strong>gga cliccando qui) - è un luogo <strong>di</strong> ascolto e <strong>di</strong> incontro, che appare <strong>come</strong> lo strumento<br />

idea<strong>le</strong> per dare voce al<strong>le</strong> paro<strong>le</strong> <strong>perdute</strong>, per riprovare a comunicare, per ricreare lo<br />

scambio relaziona<strong>le</strong> alla base <strong>di</strong> ogni comunità socia<strong>le</strong>, per prendere coscienza del <strong>di</strong>sagio<br />

<strong>di</strong> alcuni. In poche paro<strong>le</strong>, per sol<strong>le</strong>citare in modo creativo una rif<strong>le</strong>ssione sull'afasia».<br />

È basandosi su queste premesse, che la Fondazione Carlo Molo ONLUS <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> ha<br />

prodotto il citato spettacolo intitolato ConversAzioni. Azione teatra<strong>le</strong> per due attori e un<br />

musicista, ideato e realizzato a cura del Teatro Popolare Europeo/Progetto Il Posta<strong>le</strong> della<br />

salute, in collaborazione con il Master in Teatro Socia<strong>le</strong> e <strong>di</strong> Comunità dell’Università <strong>di</strong><br />

<strong>Torino</strong>. Una produzione inserita per altro nell’ambito del<strong>le</strong> attività che la Fondazione Molo<br />

ha messo in programma per quest'anno, a scopo terapeutico da una parte (per i pazienti e<br />

i familiari che seguono i laboratori), socia<strong>le</strong> dall'altra (<strong>di</strong> sensibilizzazione della comunità<br />

sul tema dell’afasia).<br />

Dopo l'anteprima, dunque, del 15 <strong>di</strong>cembre scorso (Circoscrizione), prosegue il "tour" dello<br />

spettacolo, nel<strong>le</strong> varie circoscrizioni del capoluogo piemontese, <strong>come</strong> succederà giovedì 3<br />

febbraio (Cine Teatro Baretti, Via Baretti, 4, ore 21, ingresso gratuito), con il patrocinio e la<br />

collaborazione della Circoscrizione 8. Un'altra ottima opportunità, quin<strong>di</strong>, per entrare<br />

<strong>di</strong>rettamente in contatto con <strong>le</strong> realtà che operano con persone anziane e con <strong>di</strong>sabilità,<br />

informando e mettendo a <strong>di</strong>sposizione i servizi sull'afasia forniti dalla Fondazione.<br />

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Fondazione Carlo Molo ONLUS (Daniela<br />

Trunfio), tel. 011 8171483, daniela.trunfio@fastwebnet.it o<br />

progetti@fondazionecarlomolo.it.<br />

superando.it – 02 febbraio 2011


Già una cinquantina <strong>di</strong> au<strong>le</strong> a <strong>di</strong>stanza per quel corso sull'autismo<br />

REGGIO EMILIA. Promosso dall'Università <strong>di</strong> Modena e Reggio Emilia, su sol<strong>le</strong>citazione e<br />

in collaborazione con l'ANGSA (Associazione Naziona<strong>le</strong> Genitori Soggetti Autistici) -<br />

principalmente tramite Carlo Hanau, docente della Facoltà <strong>di</strong> Scienze della Formazione<br />

nel medesimo ateneo e <strong>di</strong>rettore dell'iniziativa - con il sostegno della Fondazione<br />

Manodori, il corso a iscrizione gratuita Tecniche comportamentali per bambini con <strong>di</strong>sturbi<br />

autistici ed evolutivi globali (formazione in presenza e a <strong>di</strong>stanza) intende colmare - <strong>come</strong><br />

avevamo scritto qualche settimana fa in sede <strong>di</strong> presentazione (se ne <strong>le</strong>gga cliccando qui)<br />

- una grave lacuna nella formazione della maggioranza degli insegnanti e degli educatori<br />

italiani.<br />

E a giu<strong>di</strong>care dalla grande richiesta <strong>di</strong> partecipazione, ta<strong>le</strong> messaggio è stato pienamente<br />

recepito: <strong>come</strong> ci informa infatti lo stesso Carlo Hanau, sono stati quasi occupati i mil<strong>le</strong><br />

posti messi a <strong>di</strong>sposizione per gli iscritti ufficiali e - ciò che premeva molto agli<br />

organizzatori - si sono formate anche, in tutta Italia, una cinquantina <strong>di</strong> au<strong>le</strong> a <strong>di</strong>stanza,<br />

oltre alla sede principa<strong>le</strong> <strong>di</strong> Reggio Emilia, dove l'iniziativa si avvierà a partire da venerdì<br />

18 febbraio e sino al 4 giugno.<br />

«Almeno altrettanti allievi - sottolinea Hanau - seguiranno i corsi in qualità <strong>di</strong> u<strong>di</strong>tori, sia<br />

nel<strong>le</strong> au<strong>le</strong> a <strong>di</strong>stanza con il col<strong>le</strong>gamento in <strong>di</strong>retta, sia col<strong>le</strong>gandosi in <strong>di</strong>fferita al sito<br />

www.autismotv.it, ove sono già <strong>di</strong>sponibili vari congressi de<strong>di</strong>cati all'autismo».«C'è per<br />

altro ancora la possibilità - conclude il <strong>di</strong>rettore del corso - <strong>di</strong> creare altre au<strong>le</strong> a <strong>di</strong>stanza,<br />

soprattutto per i genitori che non hanno interesse a ottenere i cre<strong>di</strong>ti formativi universitari e<br />

a sostenere l'esame».<br />

Per ulteriori informazioni: tel. 0522.52 31 37, perfezionamentoautismo@unimore.it.<br />

superando.it – 02 febbraio 2011


Guardare Oltre! nuovo progetto <strong>di</strong> Comunicazione Socia<strong>le</strong><br />

L’Associazione Cultura<strong>le</strong> “Faro”, in collaborazione con l’Agenzia Creattiv <strong>di</strong> Avezzano,<br />

promuove il progetto <strong>di</strong> Comunicazione Socia<strong>le</strong> “Guardare Oltre!”.<br />

“Il medesimo ha lo scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgare e sostenere storie emb<strong>le</strong>matiche che raccontano <strong>di</strong><br />

impegno e de<strong>di</strong>zione verso il prossimo, idee ed attività lodevoli e creative condotte da chi<br />

si pro<strong>di</strong>ga per offrire aiuto e sostegno a chi vive con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio ed emarginazione” ha<br />

<strong>di</strong>chiarato Mario Vita<strong>le</strong>, Presidente del “Faro”.<br />

Venerdì 25 febbraio, all’interno del Gran Galà <strong>di</strong> Moda organizzato dall’Agenzia Creattiv<br />

che si terrà presso l’Hotel dei Marsi a partire dal<strong>le</strong> 20:00, dove si accederà per invito, verrà<br />

ufficialmente presentato il progetto.<br />

“Sarà una serata specia<strong>le</strong>: oltre al<strong>le</strong> previste sfilate <strong>di</strong> moda, ad ospiti musicali<br />

d’eccezione, alla se<strong>le</strong>zione <strong>di</strong> due ragazze che rappresenteranno l’Abruzzo alla fina<strong>le</strong><br />

naziona<strong>le</strong> del Concorso Winter Tour: Un Volto x Fotomodella, ad un buffet <strong>di</strong><br />

socializzazione tra tutti i presenti, si raccoglieranno libere offerte a favore del progetto e si<br />

par<strong>le</strong>rà soprattutto del Sogno <strong>di</strong> Marta, con l’auspicio che a parlarne possa essere proprio<br />

<strong>le</strong>i, ragazza ipovedente <strong>di</strong> Imola”, ha affermato Laila Abdel Malik, organizzatrice<br />

dell’evento per conto dell’Agenzia Creattiv.<br />

“Io ragazza <strong>di</strong>sabi<strong>le</strong> voglio fare la modella ….. e non solo, L’altro mio sogno è quello <strong>di</strong><br />

creare qualcosa <strong>di</strong> specia<strong>le</strong> che possa aiutare i giovani <strong>di</strong>sabili. L’obiettivo è quello <strong>di</strong> dar<br />

vita ad un’associazione rivolta al<strong>le</strong> persone con qualunque tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità, ma anche a<br />

chiunque, a <strong>di</strong>verso titolo, intendesse coinvolgersi. L’Associazione mira alla comp<strong>le</strong>ta<br />

integrazione <strong>di</strong> chi convive con una <strong>di</strong>sabilità, perché sono persone uguali, con una propria<br />

<strong>di</strong>gnità, <strong>le</strong> proprie aspirazioni, con i propri <strong>di</strong>ritti”, ha raccontato Marta Pellizzi.<br />

Nel Gran Galà interverranno alcuni giovani ed emergenti stilisti che presenteranno,<br />

facendoli indossare dal<strong>le</strong> model<strong>le</strong> dell’Agenzia Creattiv, alcune loro creazioni, ed<br />

esibendosi in performance <strong>di</strong> “Total Look”. Saranno inoltre presenti, in qualità <strong>di</strong> Sponsor<br />

della serata, alcuni noti operatori commerciali del comprensorio marsicano.<br />

“Sono davvero entusiasta <strong>di</strong> questo connubio con l’ambito della moda e concordo<br />

pienamente con Marta quando afferma che in un mondo fatto <strong>di</strong> perfezione, anche una<br />

ragazza “imperfetta” è in grado <strong>di</strong> realizzare i propri sogni ed i propri obiettivi, attivandosi e<br />

facendo capire che i <strong>di</strong>sabili hanno mil<strong>le</strong> potenzialità e che un han<strong>di</strong>cap non è sempre<br />

sinonimo <strong>di</strong> un’esteriorità non attraente”, ha concluso Mario Vita<strong>le</strong>.<br />

marsicanews.it - 02 febbraio 2011


Gitando, il Salone del<strong>le</strong> vacanze, dal 24 al 17 marzo 2011 a Vicenza<br />

VICENZA. Evento unico in Italia, Gitando è il Salone che promuove il turismo all’aria<br />

aperta, lo sport e il tempo libero. Gli oltre 30 mila visitatori della scorsa e<strong>di</strong>zione hanno<br />

avuto l’occasione <strong>di</strong> partecipare ai numerosi appuntamenti in programma e <strong>di</strong> conoscere<br />

l’ampio panorama offerto dalla Manifestazione. Ritorna anche quest’anno l’importantissimo<br />

Gitando.all, primo Salone in Italia de<strong>di</strong>cato al turismo accessibi<strong>le</strong> e allo sport per tutti, nato<br />

dalla collaborazione tra Fiera Vicenza e Village for all. Il Presidente della Repubblica, On.<br />

Giorgio Napolitano ha concesso il Premio <strong>di</strong> Rappresentanza a Gitando.all, manifestando<br />

in questo modo il suo consenso al<strong>le</strong> finalità perseguite dal progetto, inoltre Fiera Vicenza<br />

ha vinto il premio Sensoriabilis 2010 <strong>come</strong> “Miglior Impresa” per il Salone Gitando;<br />

Sensoriabilis è una manifestazione che ha lo scopo <strong>di</strong> riconoscere e premiare <strong>le</strong><br />

eccel<strong>le</strong>nze del panorama naziona<strong>le</strong> in termini <strong>di</strong> accessibilità. Esponendo a Gitando si<br />

avrà l’opportunità <strong>di</strong> partecipare ad una manifestazione unica in Italia che permette<br />

l’incontro tra domanda e offerta in un mercato in continua evoluzione. “Gitando 2011” non<br />

sarà solo una vetrina espositiva per <strong>le</strong> imprese turistiche e del terzo settore<br />

Importantissima occasione da non perdere, il meeting in oggetto, che si terrà giovedì 24<br />

marzo, illustrerà <strong>le</strong> migliori best practice internazionali e <strong>le</strong> più ri<strong>le</strong>vanti case history Il 25<br />

marzo Executives for all promuoverà l’incontro <strong>di</strong>retto tra i lavoratori con <strong>di</strong>sabilità, <strong>le</strong><br />

imprese turistiche e <strong>le</strong> agenzie interinali. Dove vanno in vacanza <strong>le</strong> persone <strong>di</strong>sabili, <strong>le</strong><br />

stesse possono anche lavorare Executives & Disability: a Gitando.all un seminario<br />

formativo per i responsabili del<strong>le</strong> risorse umane Il seminario, che si terrà venerdì 25 marzo<br />

nel pomeriggio, si rivolge principalmente a titolari <strong>di</strong> aziende e responsabili del<strong>le</strong> risorse<br />

umane ed offre lo spunto per fare una rif<strong>le</strong>ssione sul<strong>le</strong> opportunità che l’assunzione <strong>di</strong> un<br />

<strong>di</strong>sabi<strong>le</strong> offre all’azienda, valorizzando <strong>le</strong> persone e <strong>le</strong> loro capacità Sabato 26 marzo vi si<br />

terrà la prima borsa europea del turismo accessibi<strong>le</strong>, in cui sel<strong>le</strong>rs italiani avranno<br />

l’opportunità <strong>di</strong> incontrare i buyers del mercato europeo, e non solo<br />

Marketpress.Info - 04 febbraio 2011


Corso <strong>di</strong> ing<strong>le</strong>se per studenti sor<strong>di</strong><br />

Fino al 18 febbraio sono aperte <strong>le</strong> iscrizioni al corso e<strong>le</strong>mentare <strong>di</strong> lingua ing<strong>le</strong>se per<br />

studenti sor<strong>di</strong>, che prevederà un incontro a settimana a partire dal mese <strong>di</strong> marzo. Il corso<br />

è gratuito ed è aperto a studenti iscritti all’Università o al Politecnico <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> oppure a<br />

giovani tra i 18 e i 35 anni residenti in Piemonte o Val<strong>le</strong> d’Aosta che abbiano già<br />

frequentato il corso l'anno scorso o stu<strong>di</strong>ato la lingua al<strong>le</strong> superiori e presentino una<br />

certificazione comprovante la loro sor<strong>di</strong>tà. La frequenza è obbligatoria e alla fine del ciclo<br />

<strong>di</strong> <strong>le</strong>zioni è previsto un'esame scritto. Gli studenti universitari, inoltre, potranno richiedere il<br />

riconoscimento <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti formativi. La modulistica necessaria alla can<strong>di</strong>datura può essere<br />

scaricata dalla pagina Studenti <strong>di</strong>sabili/Iniziative <strong>di</strong> Uni.To e consegnata presso il Settore<br />

Integrazione Studenti Disabili (Via Po 31) dal lunedì al venerdì dal<strong>le</strong> 11.30 al<strong>le</strong> 13.00. I<br />

can<strong>di</strong>dati saranno contattati per un eventua<strong>le</strong> colloquio preliminare.<br />

lastampa.it.- 07 febbraio 2011


Ascoltare la cultura: i Lions e la Biblioteca Civica insieme al servizio dei <strong>di</strong>sabili<br />

della vista<br />

ALESSANDRIA - E' stata firmata oggi nella sala Bobbio della Biblioteca Civica "F. Calvo"<br />

la convenzione fra la città <strong>di</strong> A<strong>le</strong>ssandria e il Lions Club Marengo, per l'attivazione del<br />

servizio naziona<strong>le</strong> Libro Parlato Lions. Questa iniziativa permetterà a tutti i <strong>di</strong>sabili della<br />

vista <strong>di</strong> poter accedere alla conoscenza senza più alcun vincolo, grazie a più <strong>di</strong> 8000 libri<br />

registrati che sono già da oggi <strong>di</strong>sponibili presso la Biblioteca.<br />

All'evento hanno presenziato il prefetto Francesco Paolo Castaldo, il vicesindaco e<br />

assessore alla Cultura e al Turismo Paolo Bonadeo, il governatore dei Lions Carlo<br />

Forcina, il presidente del Lions Club Marengo Anna Corti Papa, il presidente dell'Unione<br />

italiana ciechi Paolo Bolzani.<br />

Sono numerosissime <strong>le</strong> biblioteche in Italia, 25 statali e oltre 800 tra provinciali, comunali e<br />

private, che hanno già stretto con risultati proficui questo tipo <strong>di</strong> collaborazione con il Lions<br />

Club, che fin dalla sua fondazione ha sempre favorito con un'attenzione particolare <strong>le</strong><br />

campagne benefiche in favore <strong>di</strong> ciechi e ipovedenti. Oltre alla gestione<br />

dell'au<strong>di</strong>obiblioteca i Lions si muovono in favore dell'elaborazione <strong>di</strong> testi <strong>di</strong>dattici per<br />

studenti del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> superiori e universitari, organizzano corsi <strong>di</strong> informatica per il<br />

conseguimento della patente europea del computer (ECDL), e supportano gli enti pubblici<br />

e privati aiutandoli a realizzare postazioni per i <strong>di</strong>sabili visivi presso <strong>le</strong> università e <strong>le</strong><br />

biblioteche.<br />

Gli au<strong>di</strong>olibri sono a <strong>di</strong>sposizione anche del<strong>le</strong> persone affette da <strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssia, un <strong>di</strong>sturbo<br />

dell'appren<strong>di</strong>mento che impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> <strong>le</strong>ggere i testi scritti in modo accurato e fluente e<br />

<strong>di</strong>minuisce <strong>le</strong> abilità nella scrittura: la <strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssia è un prob<strong>le</strong>ma <strong>di</strong>ffuso, ma spesso non<br />

riconosciuto e scambiato per pigrizia o indo<strong>le</strong>nza, Grazie alla collaborazione con l'Istituto<br />

Medea <strong>di</strong> Bosisio Parini, settore <strong>di</strong> psicologia cognitiva e <strong>di</strong>sturbi dell'appren<strong>di</strong>mento, il<br />

Libro Parlato Lions ha iniziato una sperimentazione che ha evidenziato il netto<br />

miglioramento, compreso tra il 30 e il 40 %, dei ragazzi tra gli 11 e i 16 anni che hanno<br />

utilizzato gli au<strong>di</strong>olibri a supporto della norma<strong>le</strong> attività <strong>di</strong>dattica.<br />

Grazie a questi successi ha preso il via il progetto "eLeggo", che permette agli studenti<br />

<strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssici <strong>di</strong> accedere <strong>di</strong>rettamente dai loro luoghi <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o al sistema, che è<br />

comp<strong>le</strong>tamente automatizzato e consente <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire nettamente i costi, e <strong>di</strong> non essere<br />

più vincolati a una postazione fissa, perchè gli au<strong>di</strong>olibri possono essere memorizzati su<br />

ogni tipo <strong>di</strong> supporto mobi<strong>le</strong>.<br />

Le voci che raccontano la cultura ai ciechi, agli ipovedenti e ai <strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssici, sono quel<strong>le</strong> dei<br />

volontari che hanno prestato il loro tempo a questa iniziativa, che ormai vanta una storia<br />

trentenna<strong>le</strong>: il Libro Parlato Lions è nato nel 1975, un'epoca in cui non esistevano i<br />

computer e i <strong>le</strong>ttori Mp3, ma in cui, grazie al<strong>le</strong> au<strong>di</strong>ocassette, era comunque possibi<strong>le</strong><br />

permettere la <strong>le</strong>ttura a tutti quei <strong>di</strong>sabili della vista che non avrebbero altrimenti potuto<br />

conoscere <strong>di</strong>rettamente il grande patrimonio cultura<strong>le</strong> mon<strong>di</strong>a<strong>le</strong>. A questo proposito il<br />

Prefetto Castaldo ha ricordato l'importanza fondamenta<strong>le</strong> della cultura del libro, che rischia<br />

<strong>di</strong> essere <strong>di</strong>menticato a causa del predominio ormai incontrastato <strong>di</strong> internet. "Siamo usciti<br />

dalla crisi perché gli a<strong>le</strong>ssandrini si rimboccano <strong>le</strong> maniche", ha detto Castaldo,e ha


continuato ribadendo che questa iniziativa è una prova tangibi<strong>le</strong> dell'operosità del<strong>le</strong><br />

persone che portano alla fine ciò che hanno iniziato.<br />

La collaborazione con la biblioteca rappresenta, per il vicesindaco Bonadeo "un perno del<br />

progresso cultura<strong>le</strong>", sottolineando <strong>come</strong> in pochi anni, dalla chiusura per i lavori <strong>di</strong><br />

restauro ad oggi abbia intrapreso un cammino <strong>di</strong> accrescimento e continuo miglioramento.<br />

Ha sottolineato inoltre quanto sia importante che tutti possano accedere in modo semplice<br />

ai servizi bibliotecari, e quanto questo progetto sia un valido sostegno in questo senso.<br />

Bonadeo ha poi colto l'occasione per ricordare che domani la biblioteca Calvo inaugura la<br />

mostra "Tesori <strong>di</strong> carta", che porta alla luce i libri antichi e <strong>di</strong> pregio custo<strong>di</strong>ti nel<strong>le</strong> sa<strong>le</strong><br />

storiche.<br />

"I Lions sono presenti su tutto il territorio proprio per essere vicini al territorio". Con queste<br />

paro<strong>le</strong> il governatore dei Lions Forcina ha cercato <strong>di</strong> far comprendere la sentita esigenza<br />

<strong>di</strong> aiutare <strong>le</strong> persone che ne hanno bisogno in una <strong>di</strong>mensione che non si allontani dai<br />

fatti, che si ra<strong>di</strong>chi nella realtà, per fornire un contributo concreto al miglioramento della<br />

qualità della vita.<br />

La presidente del Lions Club Marengo Anna Corti Papa ha inoltre promesso che entro la<br />

chiusura dell'anno socia<strong>le</strong> Lions sarà regalato un cane guida comp<strong>le</strong>tamente addestrato a<br />

una persona non vedente che sarà proposta dall'Unione Italiana Ciechi.<br />

tuononews.it – 08 febbraio 2011


Un corso sulla protezione giuri<strong>di</strong>ca del figlio <strong>di</strong>sabi<strong>le</strong><br />

Come potremo proteggere nostro figlio una volta che avrà raggiunto la maggiore età?<br />

Potremo noi genitori prendere decisioni in merito alla sua salute o intervenire su questioni<br />

<strong>le</strong>gate alla sua capacità patrimonia<strong>le</strong> e alla gestione della pensione d’invali<strong>di</strong>tà? Chi è e<br />

che cosa fa un Amministratore <strong>di</strong> Sostegno? Ta<strong>le</strong> figura è obbligatoria? Se non viene<br />

nominato cosa succede?<br />

A questi e altri importanti interrogativi verranno date risposte durante il convegno<br />

“Proteggere con il cuore. Aspetti <strong>le</strong>gislativi e protezione giuri<strong>di</strong>ca del<strong>le</strong> persone con<br />

<strong>di</strong>sabilità” organizzato dalla Fondazione Ariel in collaborazione con l’Associazione Oltre<br />

noi… la vita onlus, in programma sabato 26 febbraio 2011 al<strong>le</strong> ore 9.30 presso l’Istituto<br />

Clinico Humanitas a Rozzano (MI).<br />

Si tratta del primo corso <strong>di</strong> carattere <strong>le</strong>gislativo organizzato da Ariel, in risposta al bisogno<br />

espresso dal<strong>le</strong> famiglie in merito ad una tematica comp<strong>le</strong>ssa e delicata, confermata anche<br />

dall’indagine sulla qualità dei servizi offerti, svolta in collaborazione con l’Università<br />

Cattolica <strong>di</strong> Milano.<br />

“La scommessa <strong>di</strong> questo seminario è quella <strong>di</strong> iniziare a parlare dell’Amministratore <strong>di</strong><br />

Sostegno in modo preventivo, ovvero prima che <strong>le</strong> famiglie si trovino ad affrontare questa<br />

tematica nell’urgenza <strong>di</strong> un prob<strong>le</strong>ma concreto, quando il ragazzo è ormai maggiorenne –<br />

spiega la dott.ssa Stefania Cirelli, relatrice dell’incontro e Assistente Socia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Ariel – Il<br />

nostro obiettivo è quello <strong>di</strong> dare al<strong>le</strong> famiglie importanti rassicurazioni e strumenti per<br />

progettare il futuro, perché il che cosa accade dopo la maggiore età è spesso fonte <strong>di</strong><br />

intense preoccupazioni per i genitori,soprattutto in relazione all’avanzare della loro età.<br />

Anche <strong>le</strong> famiglie che hanno figli ormai maggiorenni potranno trovare spunti interessanti<br />

su cui rif<strong>le</strong>ttere e in<strong>di</strong>cazioni utili per tutelarli”.<br />

“Nel corso del convegno verranno fornite ai genitori informazioni sulla possibilità <strong>di</strong><br />

costruire per tempo una protezione giuri<strong>di</strong>ca adeguata per il proprio figlio. Spiegheremo<br />

loro quali sono i <strong>di</strong>ritti contenuti nella <strong>le</strong>gge e qua<strong>le</strong> ruolo ricopre la figura<br />

dell’Amministratore <strong>di</strong> sostegno – spiega l’avv. Luigi Maravita, relatore dell’incontro e<br />

presidente della Commissione Lega<strong>le</strong> <strong>di</strong> Oltre noi…la vita – Sono un avvocato, ma sono<br />

prima <strong>di</strong> tutto un genitore e so che questo tema ha numerosi aspetti emotivi e delicati da<br />

affrontare” .<br />

La partecipazione al corso è gratuita e per un massimo <strong>di</strong> 100 partecipanti, che dovranno<br />

effettuare l’iscrizione entro il 20 febbraio. Per farlo basta contattare la Fondazione Ariel al<br />

numero verde 800.133.431 o all’in<strong>di</strong>rizzo fondazione.ariel@humanitas.it<br />

<strong>di</strong>sablog.it – 08 febbraio 2011


Uno scooter a tre ruote per superare ogni barriera<br />

“Viaggiare per un sogno: oltre <strong>le</strong> barriere!”. Con questo spirito un 41enne affetto da un<br />

grave han<strong>di</strong>cap fisico-motorio è impegnato socialmente dal 1987 nella <strong>di</strong>ffusione dei valori<br />

della nonvio<strong>le</strong>nza e della non-<strong>di</strong>scriminazione coltivando la passione per il viaggio su “tre<br />

ruote” nella speranza che possa essere alla portata <strong>di</strong> tutti i <strong>di</strong>versamente abili.<br />

Così Pietro Rosenwirth ha appena presentato a Trieste, città in cui vive, il primo<br />

esemplare <strong>di</strong> “Scooter-Trike” in Italia.<br />

Alla presenza <strong>di</strong> varie autorità è stata data <strong>di</strong>mostrazione della capacità <strong>di</strong> questo scooter,<br />

un Suzuki Burgman 650 An Executive opportunamente mo<strong>di</strong>ficato, e regolarmente<br />

omologato presso la Motorizzazione Civi<strong>le</strong> <strong>come</strong> scooter e che può quin<strong>di</strong> circolare<br />

liberamente ovunque sia consentito. Un veicolo ad “alte prestazioni” (con tanto <strong>di</strong><br />

retromarcia) che consente <strong>di</strong> affrontare in pieno comfort e sicurezza anche viaggi<br />

impegnativi.<br />

Allo scooter è stato aggiunto un kit <strong>di</strong> ammortizzatori e ruote posteriori supp<strong>le</strong>mentari,<br />

soluzione che permette una stabilità assoluta <strong>di</strong> tipo meccanico, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> altri<br />

scooter a più ruote attualmente in commercio basati su sistemi e<strong>le</strong>ttronici.<br />

Inuti<strong>le</strong> descrivere la felicità <strong>di</strong> Pietro Rosenwirth per il suo nuovo mezzo con cui si prepara<br />

ad affrontare l’impegnativo tour in solitaria che lo porterà da Trieste a San Pietroburgo: “La<br />

mia gioia <strong>di</strong> vedere realizzato questo progetto è enorme, sia a livello persona<strong>le</strong> sia perché<br />

si tratta <strong>di</strong> un mezzo che, potenzialmente, potrà aprire nuove strade anche a chi, fino ad<br />

oggi, non trovava un veicolo adatto al<strong>le</strong> sue esigenze motorie. Inoltre, mi auguro che gli<br />

Enti pubblici possano attivarsi per contemplare nei prossimi bilanci dei fon<strong>di</strong> per aiutare e<br />

sostenere chi è alla ricerca <strong>di</strong> una propria autonomia negli spostamenti e ancor <strong>di</strong> più nella<br />

propria vita quoti<strong>di</strong>ana.<br />

Il signor Rosenwirth non è nuovo ai viaggi in sella allo scooter e già la scorsa estate si era<br />

reso protagonista <strong>di</strong> un bel tour che ha toccato Grecia, Turchia e Italia: “Come mezzo ho<br />

scelto il mio scooter Suzuki Burgman 150. Anche la motivazione non è stato <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong><br />

chiarirmela. Vo<strong>le</strong>vo, anzi voglio portare ogni dove mi sia possibi<strong>le</strong> un messaggio tanto<br />

chiaro e semplice quanto profondamente significativo: lottare contro la <strong>di</strong>scriminazione,<br />

sotto ogni sua forma, e richiedere sia gli ausili sia la libertà e l’opportunità <strong>di</strong> accesso al<strong>le</strong><br />

terapie ortodosse e/o alternative in un mix che permetta a ciascun han<strong>di</strong>cappato <strong>di</strong><br />

superare <strong>le</strong> barriere fisiche e mentali… sapendo per esperienza <strong>di</strong>retta che, se messo<br />

nel<strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni migliori possibili, non solo un han<strong>di</strong>cappato può vivere una vita quanto<br />

meno degna <strong>di</strong> questa definizione ma può anche fare cose che un normo-considerato<br />

neanche si immagina!”.<br />

Ora tutto è pronto per una nuova avventura, il veicolo è cambiato ma lo spirito è sempre lo<br />

stesso del primo viaggio compiuto nel 1994 in Grecia in sella a un “cinquantino”.<br />

<strong>di</strong>sablog.it – 08 febbraio 2011


Varese in prima linea contro <strong>le</strong> malattie rare<br />

Ai nastri <strong>di</strong> partenza un progetto che unisce Provincia, scuo<strong>le</strong> e associazioni per<br />

sensibilizzare i giovani. Cominciano due scuo<strong>le</strong> me<strong>di</strong>e e tre scuo<strong>le</strong> superiori<br />

L’assessorato Provincia<strong>le</strong> al<strong>le</strong> Politiche Sociali della Provincia <strong>di</strong> Varese, attraverso il<br />

Bando regiona<strong>le</strong> de<strong>di</strong>cato al volontariato, ha finanziato nei mesi passati un progetto dal<br />

titolo “In cosa siamo <strong>di</strong>versi? Le malattie rare e la <strong>di</strong>sabilità al vaglio del<strong>le</strong> esigenze del<br />

cuore”, nato sull’esperienza dell’associazione Eamas e che si realizzerà in partnership con<br />

l’Ufficio scolastico Provincia<strong>le</strong>, l’associazione Italiana sindrome x-fragi<strong>le</strong>, l’associazione La<br />

Gemma Rara, l’associazione Punto Famiglia e l’associazione Banco <strong>di</strong> Solidarietà<br />

Alimentare “Nonsolopane“ – Onlus, al fine <strong>di</strong> sensibilizzare i giovani a riguardo del<strong>le</strong><br />

malattie rare, che toccano in preva<strong>le</strong>nza ragazzi e bambini della stessa età dei destinatari<br />

del progetto.<br />

L’assessore Provincia<strong>le</strong> al<strong>le</strong> Politiche sociali Christian Campiotti ha sottolineato<br />

"l’importanza dell’iniziativa che intende avere un taglio insolito. Con questo progetto si<br />

vuo<strong>le</strong> provocare e far rif<strong>le</strong>ttere i ragazzi coinvolti su cosa sostiene realmente la vita del<strong>le</strong><br />

persone <strong>di</strong>sabili e non. La malattia può <strong>di</strong>ventare occasione per andare al vero del cuore<br />

dell’uomo il qua<strong>le</strong> è terreno ferti<strong>le</strong> per costruire rapporti veri anche con persone che non<br />

rientrano nei canoni <strong>di</strong> perfezione ai quali la nostra società ci ha abituato".<br />

Il 5 febbraio, mese nel qua<strong>le</strong> ricorre la Giornata internaziona<strong>le</strong> de<strong>di</strong>cata al<strong>le</strong> malattie rare,<br />

è stato avviato il progetto nel<strong>le</strong> due scuo<strong>le</strong> me<strong>di</strong>e e tre scuo<strong>le</strong> superiori che hanno aderito<br />

all’iniziativa. Durante i momenti che si svolgeranno all’interno del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong>, gli alunni<br />

incontreranno un me<strong>di</strong>co che spiegherà cosa sono <strong>le</strong> malattie rare e potranno<br />

approfon<strong>di</strong>rne la portata nella vita <strong>di</strong> una persona attraverso l’incontro con un giovane<br />

poeta affetto da sindrome dell’ X-fragi<strong>le</strong><br />

Attraverso l’aiuto <strong>di</strong> una psicologa verrà proposto, a partire dalla provocazione degli<br />

incontri realizzati, un lavoro che i ragazzi potranno svolgere in gruppi-classe e che, dopo il<br />

giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> una commissione formata da persone nominate all’interno del<strong>le</strong> associazioni<br />

coinvolte, verranno premiati.<br />

L’assegnazione dei premi ai ragazzi avverrà in un momento <strong>di</strong> incontro p<strong>le</strong>nario che si<br />

svolgerà il 27 maggio 2011 presso l’Atahotel <strong>di</strong> Varese.<br />

ininsubria.it - 08 febbraio 2011


Da Sarzana a Lourdes per raccontare la <strong>di</strong>sabilità:il cammino <strong>di</strong> Marcella<br />

Partenza: sabato 26 febbraio da Sarzana (La Spezia). Arrivo: il 4 maggio a Lourdes. Un<br />

cammino in più <strong>di</strong> cinquanta tappe che ha per protagonista una donna, Anna Maria<br />

Rastello, torinese classe '62. Ha deciso <strong>di</strong> intraprendere questa impresa dopo una vicenda<br />

lontana nel tempo ma vicinissima per il suo cuore. «Tutto iniziò nella notte tra il 12 e il 13<br />

apri<strong>le</strong> 1997 - racconta -. Per un colpo <strong>di</strong> sonno ho perso il controllo dell'auto: Marcella, che<br />

aveva 8 anni, venne sbalzata fuori dall’auto e cadde dal viadotto Piani dell’autostrada dei<br />

Trafori, alto 28 metri. In quei terribili minuti ho fatto un voto, promettendo che, se fosse<br />

stata ritrovata, sarei andata a pie<strong>di</strong> sino a Lourdes. Nel momento in cui formulai quella<br />

promessa, un me<strong>di</strong>co trovò la bambina. Iniziò allora un lungo percorso <strong>di</strong> accettazione<br />

della <strong>di</strong>sabilità da parte sia della bimba che <strong>di</strong> noi familiari. Ora è venuto il momento <strong>di</strong><br />

onorare quella promessa». Tra <strong>le</strong> tappe c'è anche il luogo dell'incidente, Rossiglione<br />

(Genova), lungo l’autostrada A26, dove Anna Maria arriverà l'8 marzo, la festa del<strong>le</strong><br />

donne.<br />

PROGETTO - «Non si tratta solo <strong>di</strong> adempiere a un voto: intendo trasformare questo<br />

cammino in un’occasione per porre all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della<br />

<strong>di</strong>sabilità» spiega Rastello (a fianco con la figlia Marcella nella foto <strong>di</strong> Riccardo<br />

Carnovalini), che percorrerà 1.500 chilometri a pie<strong>di</strong>, lungo strade il più possibi<strong>le</strong> adatte al<br />

viaggio <strong>le</strong>nto, quin<strong>di</strong> sterrate, mulattiere e sentieri, percorrendo arterie asfaltate solo nel<br />

caso in cui non sia possibi<strong>le</strong> trovare soluzioni alternative. Sarà sola, o accompagnata da<br />

un’amica, ma potranno unirsi al viaggio, anche soltanto per alcune tappe, persone che<br />

con<strong>di</strong>vidano il progetto: quello <strong>di</strong> poter cambiare una società che crea ulteriori han<strong>di</strong>cap a<br />

chi già ha una <strong>di</strong>sabilità. Sarà possibi<strong>le</strong> anche adottare una tappa. L'itinerario assume<br />

naturalmente una forte va<strong>le</strong>nza religiosa, dato che il percorso rappresenta una possibi<strong>le</strong><br />

congiunzione tra la Via Francigena e il Camino <strong>di</strong> Santiago. Per questo il cammino partirà<br />

dall’antico borgo fortificato <strong>di</strong> Aulla, che nel Me<strong>di</strong>oevo fungeva da punto <strong>di</strong> ristoro per i<br />

pel<strong>le</strong>grini della via Francigena che vo<strong>le</strong>vano recarsi a Roma e <strong>di</strong> quelli in procinto <strong>di</strong><br />

imbarcarsi da un porto ligure verso il Cammino <strong>di</strong> Santiago in Spagna, e proseguirà da<br />

Lourdes lungo la via del Piemonte Pirenaico per terminare al Col du Somport, un valico<br />

montano dei Pirenei, che segna la frontiera tra la Val d'Aspe francese e la val<strong>le</strong> del fiume<br />

Aragón in Spagna ed è l'inizio del Cammino Aragonés, uno dei rami che portano a<br />

Santiago.<br />

TUTTO ONLINE - L'obiettivo <strong>di</strong> Anna Maria, che <strong>di</strong> lavoro fa l'informatica ed è mamma <strong>di</strong><br />

tre figlie biologiche e otto figli in affidamento famigliare (tra loro una ragazzina con<br />

<strong>di</strong>sabilità intel<strong>le</strong>ttiva e il suo gemello con <strong>di</strong>sabilità relaziona<strong>le</strong>), non è solo arrivare a<br />

Lourdes, ma anche raccontare persone <strong>di</strong>sabili che hanno superato l’han<strong>di</strong>cap de<strong>di</strong>cando<br />

la loro vita allo sport o ad attività artistiche, presentare Amministrazioni che hanno<br />

abbattuto barriere, architettoniche e non, realizzando concreti miglioramenti per la vita dei<br />

<strong>di</strong>sabili, far conoscere associazioni che organizzano attività sportive o artistiche per<br />

<strong>di</strong>sabili. Un esperimento <strong>di</strong> comunicazione che utilizzerà tecnologie innovative: la mappa<br />

interattiva sul sito www.movimento<strong>le</strong>nto.it si popo<strong>le</strong>rà quoti<strong>di</strong>anamente <strong>di</strong> fotografie,<br />

racconti, video. Circa 1.300 km <strong>di</strong> tracciato GPS saranno pubblicati online, a <strong>di</strong>sposizione<br />

<strong>di</strong> chiunque voglia ripercorrere il viaggio. Intanto, chi vuo<strong>le</strong> conoscere l'inizitiva più da<br />

vicino può partecipare a un pre-evento il 13 febbraio: una passeggiata <strong>di</strong> 8 km per parlare<br />

<strong>di</strong> <strong>come</strong> la <strong>di</strong>sabilità possa superare l'han<strong>di</strong>cap grazie allo sport e all'arte e per presentare<br />

il cammino <strong>di</strong> Marcella.<br />

corriere.it - 09 febbraio 2011


Invito ai Genitori <strong>di</strong> pre-ado<strong>le</strong>scenti ed ado<strong>le</strong>scenti con <strong>di</strong>sabilità visiva<br />

Venerdì 11 febbraio 2011, dal<strong>le</strong> ore 17.00 al<strong>le</strong> ore 19.00, presso la sede della Sezione<br />

Provincia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Varese dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, via Mercantini n.10<br />

– Varese, si terrà un incontro volto alla presentazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi percorsi <strong>di</strong> Supporto<br />

psicologico <strong>di</strong> gruppo rivolti a:<br />

- Genitori <strong>di</strong> pre - ado<strong>le</strong>scenti con <strong>di</strong>sabilità visiva<br />

- Genitori <strong>di</strong> ado<strong>le</strong>scenti con <strong>di</strong>sabilità visiva<br />

- Pre-ado<strong>le</strong>scenti con <strong>di</strong>sabilità visiva<br />

- Ado<strong>le</strong>scenti con <strong>di</strong>sabilità visiva.<br />

Gli incontri, realizzati grazie al prezioso supporto della Fondazione Comunitaria del<br />

Varesotto – Onlus, prevedono una parte <strong>di</strong> teoria seguita da esercitazioni pratiche e<br />

<strong>di</strong>scussioni <strong>di</strong> gruppo sui prob<strong>le</strong>mi che i giovani <strong>di</strong>sabili e <strong>le</strong> loro famiglie devono affrontare<br />

nella vita quoti<strong>di</strong>ana.<br />

Particolare attenzione sarà de<strong>di</strong>cata allo sviluppo dell’affettività all’interno della famiglia e<br />

al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> essa e alla scelta del percorso scolastico o lavorativo più adatto al<strong>le</strong> attitu<strong>di</strong>ni<br />

personali.<br />

Gli incontri avranno l’obiettivo <strong>di</strong> sostenere i genitori, i pre-ado<strong>le</strong>scenti e gli ado<strong>le</strong>scenti<br />

nell’affrontare il comp<strong>le</strong>sso percorso <strong>di</strong> sviluppo fisico ed emotivo, in una fase chiave per la<br />

formazione della personalità <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>viduo in crescita.<br />

Durante la presentazione verranno esplicitati i giorni e gli orari dei <strong>di</strong>versi cicli <strong>di</strong> incontri: è<br />

gra<strong>di</strong>ta la richiesta <strong>di</strong> partecipazione (gratuita), non è obbligatoria l’iscrizione all’UICI.<br />

Per informazioni rivolgersi a:<br />

Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus - Sezione Provincia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Varese<br />

via Mercantini n.10 - 21100 Varese<br />

Tel.0332/260.348 - Cell.333/58.79.368<br />

Fax.0332/260.285<br />

e-mail : uicva@uiciechi.it<br />

assesempione.info - 09 febbraio 2011


Milano:un Gospel per sconfiggere <strong>le</strong> malattie rare dei bambini<br />

Cantare per sconfiggere <strong>le</strong> malattie genetiche rare dei bambini. Il Gospel è anche questo:<br />

solidarietà, accoglienza, rispetto e attenzione agli altri. Sabato 12 Febbraio al<strong>le</strong> 21 presso<br />

l'Acquario <strong>di</strong> via<strong>le</strong> Ga<strong>di</strong>o a Milano si terrà un concerto <strong>di</strong> beneficenza del Coro Sweet<br />

Blues a favore <strong>di</strong> RING14 Onlus. L'iniziativa, organizzata dall'Associazione<br />

FEDERGOSPELCHOIRS, fa parte <strong>di</strong> una rassegna cora<strong>le</strong> itinerante nella città <strong>di</strong> Milano:<br />

sei concerti <strong>di</strong> beneficenza il cui ricavato verrà totalmente destinato ad associazioni che<br />

operano nel mondo del volontariato e del no profit.<br />

La musica Spirituals & Gospel, nata negli USA, è oggi un fenomeno cultura<strong>le</strong> e socia<strong>le</strong> che<br />

non può passare inosservato. Arrivata in Italia negli anni '60, solo negli ultimi <strong>di</strong>eci anni ha<br />

ottenuto una crescita costante <strong>di</strong> interesse facendo rinascere un'attenzione per la coralità<br />

che stava <strong>di</strong>minuendo <strong>di</strong> attrattiva per <strong>le</strong> nuove generazioni. In America, Spirituals e<br />

Gospel sono particolarmente <strong>di</strong>ffusi e valorizzati. Per esaltare anche in Italia questo<br />

movimento cultura<strong>le</strong>, è nata l'associazione FEDERGOSPELCHOIRS con l'intento <strong>di</strong><br />

creare un ambiente favorevo<strong>le</strong> affinché <strong>di</strong>verse associazioni corali, operanti su tutto il<br />

territorio naziona<strong>le</strong>, possano ricercare insieme una comunità <strong>di</strong> intenti e <strong>di</strong> sostegno<br />

reciproco.<br />

L'Associazione Internaziona<strong>le</strong> RING14 nasce <strong>come</strong> Onlus a Reggio Emilia nel Maggio del<br />

2002 dall'iniziativa <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> famiglie con bambini colpiti da una malattia genetica<br />

rara, provocata da alterazioni del Cromosoma 14: ad oggi è l'unica associazione al mondo<br />

ad occuparsi <strong>di</strong> tali patologie, coinvolgendo più <strong>di</strong> 200 famiglie. L'impegno <strong>di</strong> RING14 si<br />

<strong>di</strong>vide tra l'ambito socia<strong>le</strong> e quello me<strong>di</strong>co-scientifico. I bambini affetti da sindromi rare<br />

presentano gravi <strong>di</strong>sabilità, ritar<strong>di</strong> psicomotori e del linguaggio.<br />

Per informazioni sullo spettacolo: FEDERGOSPELCHOIRS<br />

ilgiorno.it – 09 febbraio 2011


Stati vegetativi: oggi giornata naziona<strong>le</strong> a due anni da morte Eluana<br />

E' stata pubblicata il 18 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficia<strong>le</strong> la <strong>di</strong>rettiva del presidente<br />

del Consiglio dei ministri che in<strong>di</strong>ce la ''Giornata naziona<strong>le</strong> degli stati vegetativi'' per oggi, il<br />

9 febbraio, giorno in cui, nel 2009, mori' dopo l'interruzione <strong>di</strong> idratazione e nutrizione<br />

assistita, Eluana Englaro, la donna che, dopo un incidente strada<strong>le</strong> avvenuto il 18 gennaio<br />

1992 si era ritrovata, allora ventenne, in stato vegetativo permanente.<br />

La <strong>di</strong>rettiva e' stata firmata dal premier Silvio Berlusconi e dal ministro della Salute,<br />

Ferruccio Fazio, e spiega che ''nell'ambito <strong>di</strong> ta<strong>le</strong> giornata, <strong>le</strong> amministrazioni pubbliche e<br />

gli organismi <strong>di</strong> volontariato, si impegnano a promuovere, nell'ambito del<strong>le</strong> rispettive<br />

competenze, attraverso idonee iniziative <strong>di</strong> sensibilizzazione e solidarieta', l'attenzione e<br />

l'informazione su questo tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilita', che coinvolge oltre al malato, in maniera assai<br />

ri<strong>le</strong>vante, i familiari''. Sono tante infatti <strong>le</strong> iniziative e gli incontri previsti oggi in Italia. Primo<br />

fra tutti il convegno <strong>di</strong> Roma organizzato dal ministero della Salute.<br />

L'appuntamento e' presso il ''Centro Congressi Roma Eventi'' <strong>di</strong> Via Alibert 5, al<strong>le</strong> ore<br />

10.30, interverranno il ministro della Salute, Ferruccio Fazio; il ministro del Lavoro e<br />

Politiche Sociali, Maurizio Sacconi; il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella e il<br />

presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. A seguire i saluti istituzionali si terra' un<br />

convegno <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento scientifico organizzato dal ministero in collaborazione con<br />

l'Universita' degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Roma ''La Sapienza''. Interverranno Steven Laureys,<br />

dell'Universita' <strong>di</strong> Liegi, e Eric Schmurtzhard, dell'Ospeda<strong>le</strong> Universitario <strong>di</strong> Innsbruck,<br />

entrambi componenti della Task Force Europea sui Disturbi della Coscienza; Luigi Frati,<br />

Rettore dell'Universita' La Sapienza <strong>di</strong> Roma; Gianluigi Gigli dell'Universita' <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne;<br />

Alberto Zangrillo dell'Universita' Vita-Salute San Raffae<strong>le</strong> <strong>di</strong> Milano e Giancarlo Pizza,<br />

presidente dell'Or<strong>di</strong>ne dei Me<strong>di</strong>ci Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia <strong>di</strong> Bologna.<br />

Nel pomeriggio seguira' una Tavola rotonda, a cui prenderanno parte assessori regionali e<br />

associazioni del<strong>le</strong> famiglie dei pazienti, dal titolo ''Linee guida regionali e obiettivi <strong>di</strong> Piano''.<br />

A Bologna, al Teatro Duse, al<strong>le</strong> ore 21.00, si terra' la serata ''Vivo e vegeto, ma soprattutto<br />

vivo!'' organizzata dalla Casa dei Risvegli Luca De Nigris con il testimonial A<strong>le</strong>ssandro<br />

Bergonzoni. La giornata degli stati vegetativi, <strong>le</strong>gata a doppio nodo con il ddl sul<br />

biotestamento che approdera' alla Camera il 21 febbraio, e' al centro anche <strong>di</strong> convegni<br />

organizzati da chi il provve<strong>di</strong>mento lo vorrebbe <strong>di</strong>verso e al posto della ''Giornata degli stati<br />

vegetativi'' ce<strong>le</strong>brera' la ''Giornata naziona<strong>le</strong> sulla libera scelta''.<br />

E' il caso <strong>di</strong> Micromega che ha organizzato a Roma un convegno dal titolo ''Chi decide sul<br />

fine vita?'' con il senatore Ignazio Marino, il giurista Stefano Rodota', il teologo valdese<br />

Danie<strong>le</strong> Garrone, il fisico Giorgio Parisi, il teologo dom Giovanni Franzoni e il <strong>di</strong>rettore<br />

Paolo Flores d'Arcais. L'appuntamento e', al<strong>le</strong> ore 18, nell'Aula Magna della Facolta'<br />

valdese (Via Pietro Cossa 40). ''Un modo - si <strong>le</strong>gge in una nota - per ricordare la memoria<br />

<strong>di</strong> Eluana Englaro, morta quel giorno, Piergiorgio Welby, Luca Coscioni e dei tanti altri che<br />

oltre alla trage<strong>di</strong>a della condanna a morte per malattia hanno dovuto affrontare anche la<br />

vio<strong>le</strong>nza <strong>di</strong> governi che vogliono costringere i malati alla tortura del<strong>le</strong> sofferenze terminali.<br />

Impegno tanto piu' necessario dopo che il governo ha preso la decisione moralmente<br />

mostruosa <strong>di</strong> istituire proprio il 9 febbraio, con esplicito riferimento alla data della morte <strong>di</strong><br />

Eluana, la 'Giornata Naziona<strong>le</strong> degli Stati Vegetativi'''.


Ecco l'e<strong>le</strong>nco dei principali appuntamenti contro il testamento biologico: a <strong>Torino</strong> un<br />

<strong>di</strong>battito e una fiaccolata organizzata dalla Consulta Torinese per la Laicita' del<strong>le</strong><br />

Istituzioni, ad Aosta un incontro nel tempio valdese, a Milano un volantinaggio e una<br />

fiaccolata in Piazza del Duomo organizzata dai ra<strong>di</strong>cali, a Fano lo spettacolo teatra<strong>le</strong><br />

Antigone, a Bologna un <strong>di</strong>battito con Carlo Flamigni e l'onorevo<strong>le</strong> Marco Cappato, a<br />

Genova e Pisa tavoli informativi.<br />

asca.it – 09 febbraio 2011<br />

.


Un bando per promuovere la ricerca sulla sindrome <strong>di</strong> Rett<br />

È quello lanciato dall'AIR (Associazione Italiana Rett), aperto ai centri <strong>di</strong> ricerca fino al 15<br />

marzo, allo scopo <strong>di</strong> promuovere <strong>le</strong> conoscenze nell'ambito della sindrome <strong>di</strong> Rett,<br />

patologia progressiva dello sviluppo neurologico che colpisce quasi esclusivamente <strong>le</strong><br />

bambine - dette anche "bimbe dagli occhi belli" - riconosciuta oggi <strong>come</strong> la seconda causa<br />

<strong>di</strong> ritardo menta<strong>le</strong> per <strong>le</strong> giovani pazienti<br />

Una bimba affetta da sindrome <strong>di</strong> RettDovranno essere presentati entro il 15 marzo, da<br />

parte dei vari centri <strong>di</strong> ricerca, i progetti nell'ambito del bando lanciato per il 2011 dall'AIR<br />

(Associazione Italiana Rett), allo scopo <strong>di</strong> promuovere <strong>le</strong> conoscenze nell'ambito della<br />

sindrome <strong>di</strong> Rett.<br />

Quest'ultima è una patologia progressiva dello sviluppo neurologico che colpisce quasi<br />

esclusivamente <strong>le</strong> bambine, durante i primi anni <strong>di</strong> vita. Riconosciuta per la prima volta dal<br />

me<strong>di</strong>co austriaco Andreas Rett - che coniò anche, per <strong>le</strong> picco<strong>le</strong> pazienti, l'appellativo<br />

<strong>di</strong>venuto poi comune <strong>di</strong> "bimbe dagli occhi belli" - la sindrome è oggi riconosciuta <strong>come</strong> la<br />

seconda causa <strong>di</strong> ritardo menta<strong>le</strong> nel<strong>le</strong> bambine.<br />

Come si <strong>le</strong>gge nel testo del bando lanciato per quest'anno dall'AIR, «tra gli obiettivi del<br />

progetto dovranno essere previsti: a) l'approfon<strong>di</strong>mento del<strong>le</strong> attuali conoscenze <strong>di</strong> base<br />

dei meccanismi patogenetici responsabili della sindrome <strong>di</strong> Rett; b) l'identificazione dei<br />

pathways [<strong>le</strong>tteralmente "percorsi", N.d.R.] neurologici e biochimici alterati nella sindrome<br />

<strong>di</strong> Rett; c) l'identificazione <strong>di</strong> nuovi <strong>di</strong>fetti genetici causativi della sindrome; d) lo sviluppo <strong>di</strong><br />

nuovi modelli in vitro adattabili a una futura sperimentazione terapeutica; e)<br />

l'identificazione <strong>di</strong> fattori mo<strong>di</strong>ficatori del quadro clinico nei suoi molteplici aspetti, al fine <strong>di</strong><br />

poter in<strong>di</strong>rizzare un eventua<strong>le</strong> trattamento terapeutico; f) stu<strong>di</strong> rivolti alla conoscenza e<br />

all'identificazione <strong>di</strong> approcci terapeutici, volti ad affrontare <strong>le</strong> numerose prob<strong>le</strong>matiche<br />

cliniche della sindrome <strong>di</strong> Rett, quali: tremori, prob<strong>le</strong>mi gastrointestinali, respiratori ed<br />

epi<strong>le</strong>ttici; g) approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> rivolti alla conoscenza e identificazioni <strong>di</strong> approcci<br />

terapeutici e riabilitativi volti a migliorare gli aspetti motori, della deambulazione, rigi<strong>di</strong>tà<br />

muscolare, approccio al<strong>le</strong> prob<strong>le</strong>matiche <strong>di</strong> scoliosi e ten<strong>di</strong>nee».<br />

superando.it - 9 febbraio 2011


Ecco il derby per la Sla; sogno del tifoso ammalato<br />

Il prossimo derby Juve-Toro non sarà un merito del<strong>le</strong> calcistiche vicende. Più forte dei<br />

risultati spuri <strong>di</strong> bianconeri e granata è stato Miche<strong>le</strong> Riva, 51 anni, beinaschese, sfegatato<br />

tifoso granata e da tempo malato <strong>di</strong> Sla - il morbo comunemente associato in Italia ai<br />

giocatori <strong>di</strong> football e che ha già mietuto molte vittime, da Signorini a Lombar<strong>di</strong> ad altri<br />

meno famosi al grande pubblico - che ha convinto nell’or<strong>di</strong>ne l’assessore comuna<strong>le</strong> allo<br />

sport Giuseppe Sbriglio, i presidenti Andrea Agnelli e Urbano Cairo, la Fondazione Vialli e<br />

Mauro, a ricreare per un giorno lo spirito della stracitta<strong>di</strong>na e per finalità benefiche. Un<br />

sogno quello <strong>di</strong> Riva che ha prodotto una data, il 23 marzo, un luogo, lo sta<strong>di</strong>o Olimpico, e<br />

l’evento «Derby SLAncio <strong>di</strong> vita», match fra ex glorie (vere) del<strong>le</strong> due squadre.<br />

Il ricavato della partita servirà a finanziare uno dei progetti <strong>di</strong> ricerca sulla SLA, l’Eposs,<br />

ritenuto tra i più promettenti e che richiede un finanziamento <strong>di</strong> 223 mila euro. Per fare<br />

capire che non sarà una passerella malinconica sono stati chiamati <strong>come</strong> al<strong>le</strong>natori<br />

Marcello Lippi e Emiliano Mondonico e richiamati alla base subalpina Vialli, Nedved,<br />

Montero, Tacconi, Bonini, Causio, Cabrini, Ravanelli, Vignola, Vierchowod, Iuliano,<br />

Padovano, Tacchinar<strong>di</strong> per i bianconeri e fra i granata il mitico Leo Junior e poi Graziani,<br />

Clau<strong>di</strong>o Sala, Martin Vasquez, Giacomino Ferri, Annoni, Rizzitelli, Marchegiani, Brevi.<br />

Tutta gente che si tiene in buona forma e non tirerà in<strong>di</strong>etro lo scarpino pur <strong>di</strong> vincere un<br />

tack<strong>le</strong>. Arbitrerà Roberto Rosetti.<br />

A rendere più festa l’attesa dello scontro, che manca da due stagioni (ultimo derby, 7<br />

marzo 2009, 1-0 per la Juve gol <strong>di</strong> Chiellini), al<strong>le</strong> 18.30 atterreranno all’Olimpico i<br />

paracadutisti della Sky School Project seguiti dal concerto <strong>di</strong> Ron e altri cantanti, mentre la<br />

Rea<strong>le</strong> società ginnastica con la sua scuola <strong>di</strong> circo Flic accoglierà il pubblico. L’animazione<br />

sarà a cura <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o DeeJay con Andrea e Miche<strong>le</strong>, e Niki.<br />

Tra il primo ed il secondo tempo della partita, la fina<strong>le</strong> <strong>di</strong> «Tiro al Rigore», torneo rivolto a<br />

scuo<strong>le</strong> me<strong>di</strong>e e superiori. Biglietti acquistabili online (www.lottomatica.it) o nel<strong>le</strong> ricevitorie<br />

del circuito Lottomatica. I prezzi: 5 euro curve e parte dei laterali; 10 euro laterali; 15 euro<br />

la tribuna est; 20 euro tribuna ovest; 30 euro tribuna vip.<br />

La stampa.it – 10 febbraio 2011


Dis<strong>le</strong>ssia: dopo la <strong>le</strong>gge, bisogna lavorare per cambiare la cultura<br />

Il prob<strong>le</strong>ma principa<strong>le</strong>, infatti - anche dopo la recente e tanto attesa approvazione della <strong>le</strong>gge sulla<br />

<strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssia - resta l'incapacità <strong>di</strong> capire cosa essa sia e <strong>come</strong> si debba serenamente affrontare, senza<br />

pregiu<strong>di</strong>zi, all'interno <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>dattico finalmente f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong> al<strong>le</strong> <strong>di</strong>fferenze<br />

Credo <strong>di</strong> poter parlare a nome dei tanti genitori <strong>di</strong> bambini e ragazzi <strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssici, ma anche dei molti<br />

insegnanti già sensibili al tema, nel riba<strong>di</strong>re ancora una volta che il prob<strong>le</strong>ma non sono i nostri figli<br />

<strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssici e non è la <strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssia. Il prob<strong>le</strong>ma è piuttosto l'incapacità <strong>di</strong> capire cosa essa sia e <strong>come</strong> si<br />

debba serenamente affrontare, senza pregiu<strong>di</strong>zi, all'interno <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>dattico finalmente<br />

f<strong>le</strong>ssibi<strong>le</strong> al<strong>le</strong> <strong>di</strong>fferenze. I nostri figli non sono "malati", "stupi<strong>di</strong>", "pigri", "svogliati". Sono invece<br />

ragazzi intelligenti, capaci e creativi che hanno semplicemente modalità <strong>di</strong> appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong>verse da<br />

quel<strong>le</strong> rigidamente standar<strong>di</strong>zzate e che hanno pertanto bisogno <strong>di</strong> metodologie <strong>di</strong>dattiche f<strong>le</strong>ssibili<br />

nonché <strong>di</strong> strumenti consoni al<strong>le</strong> loro peculiarità.<br />

Essere <strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssici non è una vergogna, <strong>come</strong> non lo è essere mancini, daltonici o albini. Ben lungi<br />

dall'essere un han<strong>di</strong>cap o, peggio ancora, un'etichetta infamante, la <strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssia è semplicemente una<br />

caratteristica in<strong>di</strong>vidua<strong>le</strong>. E infatti il prob<strong>le</strong>ma nasce solo nel momento in cui questi ragazzi, spigliati e<br />

arguti, vengono a contatto con un sistema scolastico che non ne riconosce la <strong>le</strong>gittimità, che ne<br />

mette in dubbio la veri<strong>di</strong>cità, che rifiuta <strong>di</strong> dare loro ciò <strong>di</strong> cui hanno bisogno. In sintesi, che non<br />

rispetta la loro identità persona<strong>le</strong>. In ta<strong>le</strong> contesto ai nostri figli non rimane che soccombere,<br />

innanzitutto psicologicamente e tanto più velocemente quanto meno possono contare su una famiglia<br />

capace <strong>di</strong> tutelarne caparbiamente i <strong>di</strong>ritti. Diversamente invece possono sviluppare tutte <strong>le</strong> loro<br />

capacità, acquisire l'autostima necessaria per raggiungere il successo formativo e costruirsi il<br />

bagaglio cultura<strong>le</strong> fondamenta<strong>le</strong> per realizzarsi nella vita. Basta poco, in fin dei conti, solo un pizzico<br />

<strong>di</strong> sensibilità e rispetto.<br />

Conosco personalmente ragazzi <strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssici eccezionali, che si sono laureati, che hanno scritto libri,<br />

che hanno lanciato attività impren<strong>di</strong>toriali, che hanno mil<strong>le</strong> stupen<strong>di</strong> progetti in testa, ma purtroppo<br />

vedo anche tanti loro compagni più sfortunati, vittime sacrificali <strong>di</strong> una cultura prevaricante e<br />

irrispettosa del<strong>le</strong> <strong>di</strong>fferenze. È vero, oggi, finalmente, possiamo contare su una <strong>le</strong>gge che tutela i<br />

<strong>di</strong>ritti degli studenti <strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssici, approvata alcuni mesi or sono all'unanimità [la Legge 170/10, N.d.R.],<br />

ma sappiamo anche che si tratta <strong>di</strong> un cambiamento cultura<strong>le</strong> il cui decorso non sarà così imme<strong>di</strong>ato<br />

e scontato. Giocano "contro" i pregiu<strong>di</strong>zi e l'abitua<strong>le</strong> resistenza al cambiamento, ben supportati<br />

dall'altisonante campagna negazionista che trova spesso breccia sui me<strong>di</strong>a proprio per i suoi toni<br />

allarmistici («scuo<strong>le</strong> <strong>come</strong> ospedali», «malati anziché somari», «scuo<strong>le</strong> in declino» ecc.). Mascherati<br />

da una patina <strong>di</strong> buonismo egualitario, questi interventi ricalcano la feroce crociata anti-psichiatrica (e<br />

anti ADHD [<strong>di</strong>sturbo da deficit <strong>di</strong> attenzione e iperattività, N.d.R.] e DSA [<strong>di</strong>sturbi specifici <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento, N.d.R.]), sbarcata dagli Stati Uniti assieme a una ben nota setta pseudo-religiosa.<br />

Ora il Comitato Tecnico-Scientifico Ministeria<strong>le</strong> è al lavoro per definire i decreti attuativi della Legge<br />

170/10 ed ecco - <strong>come</strong> in ogni momento delicato dell'iter <strong>le</strong>gislativo - far capolino un nuovo attacco,<br />

lanciato a spron battuto sui me<strong>di</strong>a a mo' <strong>di</strong> comunicato stampa, questa volta da una fantomatica<br />

"insegnante" in tota<strong>le</strong> anonimato.<br />

Non credo certo che gli autorevoli componenti del Comitato Ministeria<strong>le</strong> si lascino con<strong>di</strong>zionare da<br />

argomenti così poco qualificati. In ogni caso, si sappia, noi genitori <strong>di</strong> ragazzi <strong>di</strong>s<strong>le</strong>ssici, sostenuti dai<br />

numerosi insegnanti e tecnici che hanno a cuore il loro futuro, sorri<strong>di</strong>amo ormai nel <strong>le</strong>ggere <strong>le</strong> solite<br />

accozzaglie <strong>di</strong> banalità e proce<strong>di</strong>amo instancabili nel portare avanti con determinazione questa<br />

battaglia <strong>di</strong> civiltà. Per i nostri figli e per quelli che verranno. Per una cultura della <strong>di</strong>versità, <strong>di</strong> cui<br />

l'Italia ha così tanto bisogno.<br />

superando.it – 11 febbraio 2011


Una class action contro Inps. "Irregolarità sui <strong>di</strong>sabili gravi"<br />

L'associazione che li tutela sta valutando se avviare una causa col<strong>le</strong>ttiva perché <strong>le</strong><br />

convocazioni non sono previste dalla <strong>le</strong>gge. Una sentenza della Consulta giu<strong>di</strong>ca<br />

il<strong>le</strong>gittima la procedura. Ferrero: "Persone in grave <strong>di</strong>fficoltà che non hanno la possibilità <strong>di</strong><br />

far va<strong>le</strong>re i loro <strong>di</strong>ritti"<br />

Che molti imbroglino e ci guadagnino è vero, ma se sei una persona affetta da <strong>di</strong>sabilità<br />

grave e inguaribi<strong>le</strong>, vederti arrivare a casa, in busta, una convocazione per la visita <strong>di</strong><br />

accertamento del<strong>le</strong> tue con<strong>di</strong>zioni, fa un certo effetto. Oltre a essere molto scomodo,<br />

perché devi organizzare lo spostamento, farti accompagnare. Capita a <strong>Torino</strong>, ma in<br />

genera<strong>le</strong> in tutt’Italia: l’Inps, da qualche mese, ha avviato una serie <strong>di</strong> controlli a tappeto<br />

per verificare l’idoneità <strong>di</strong> coloro che hanno <strong>di</strong>ritto all’assegno d’accompagnamento.<br />

Peccato che tra i controllati siano finiti anche molti «inguaribili», ad esempio affetti da<br />

spina bifida o <strong>di</strong>strofia muscolare, che anche la <strong>le</strong>gge, la numero 80 del 2006, esclude<br />

dall’obbligo <strong>di</strong> «accertamenti <strong>di</strong> controllo e revisione». In queste ore il centralino della Cpd,<br />

la Consulta per <strong>le</strong> persone in <strong>di</strong>fficoltà, suona <strong>di</strong> continuo.«Riceviamo molte segnalazioni<br />

<strong>di</strong> persone <strong>di</strong>sabili che vengono convocate “il<strong>le</strong>gittimamente” — spiega Giovanni Ferrero,<br />

<strong>di</strong>rettore della Consulta — e stiamo valutando <strong>di</strong> raccoglier<strong>le</strong> tutte e avviare un causa<br />

col<strong>le</strong>ttiva contro l’Inps». La class action, entrata in pieno vigore lo scorso anno, che<br />

consente <strong>di</strong> avviare proce<strong>di</strong>menti col<strong>le</strong>ttivi <strong>di</strong> risarcimento. «Dobbiamo pensare —<br />

prosegue Ferrero — che in molti casi si tratta <strong>di</strong> persone in grave <strong>di</strong>fficoltà, che non hanno<br />

la possibilità <strong>di</strong> attivarsi e far va<strong>le</strong>re i propri <strong>di</strong>ritti. Ricevono un «avviso <strong>di</strong> comparizione»,<br />

magari si spaventano e devono subire l’umiliazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare la loro pa<strong>le</strong>se e già<br />

accertata <strong>di</strong>sabilità».<br />

E se i casi già si contano a decine, tanto che la Consulta ha informato avvocati e<br />

istituzioni, c’è anche chi oltre al danno ha dovuto fare i conti con la beffa. Gabrie<strong>le</strong><br />

Piovano, 25 anni, convive dalla nascita con la spina bifida e con una vita in carrozzella, ma<br />

lavora, vive da solo e combatte ogni giorno per condurre una vita in<strong>di</strong>pendente. Riceve<br />

l’assegno d’accompagnamento, 480 euro al mese, accre<strong>di</strong>tati <strong>di</strong>rettamente sul suo conto<br />

in banca. A marzo cambia casa, quin<strong>di</strong> residenza, ne dà comunicazione con<br />

raccomandata all’Inps. «Evidentemente l’Inps ha due archivi, che tra loro non si parlano»<br />

immagina Gabrie<strong>le</strong>. Perché a lui l’il<strong>le</strong>gittima convocazione è arrivata al vecchio domicilio,<br />

Gabrie<strong>le</strong> non l’ha mai vista e verosimilmente è andata persa. Inuti<strong>le</strong> <strong>di</strong>re che non si è<br />

presentato alla visita <strong>di</strong> verifica dell’invali<strong>di</strong>tà. La scoperta il 1° febbraio, quando ha<br />

controllato l’estratto conto e si è accorto che l’assegno mensi<strong>le</strong> non era stato accre<strong>di</strong>tato.<br />

«Sono guarito e non se n’è accorto nessuno, tranne l’Inps — ironizza Gabrie<strong>le</strong>, che però<br />

ora è costretto a un lungo iter burocratico — Agli sportelli dell’Inps mi hanno spiegato che<br />

la mia pratica è chiusa e non c’è niente da fare per <strong>recuperare</strong>. Devo te<strong>le</strong>fonare al centro<br />

<strong>di</strong> Col<strong>le</strong>gno, dove suona sempre occupato, e farmi spiegare <strong>come</strong> attivare un ricorso.<br />

Dimostrare <strong>di</strong> aver comunicato tutto correttamente e <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>sabi<strong>le</strong>». Ci vorranno mesi,<br />

almeno 5 o 6, in cui Gabrie<strong>le</strong> dovrà fare a meno del sussi<strong>di</strong>o ma continuerà a convincere<br />

con la sua malattia.<br />

torino.repubblica.it – 11 febbraio 2011


Al via la quinta e<strong>di</strong>zione della campagna "allunga la vista"<br />

Sono un ventina i me<strong>di</strong>ci coinvolti nella prima fase sperimenta<strong>le</strong> avviata nella provincia <strong>di</strong><br />

Genova<br />

L'Istituto David Chiossone Onlus per i ciechi e gli ipovedenti promuove a Genova la quinta<br />

e<strong>di</strong>zione della campagna "Allunga la Vista" per la <strong>di</strong>agnosi precoce della degenerazione<br />

maculare seni<strong>le</strong>, patologia della vista che colpisce il 25% degli ultra sessantacinquenni e<br />

che nel 10% dei casi evolve rapidamente determinando gravi forme <strong>di</strong> ipovisione.<br />

La malattia, nella fasi iniziali, è <strong>di</strong>agnosticabi<strong>le</strong> con un semplicissimo test, il test <strong>di</strong> Ams<strong>le</strong>r,<br />

non invasivo ed eseguibi<strong>le</strong> in pochi minuti dal paziente anche autonomamente. Il test<br />

Ams<strong>le</strong>r, comp<strong>le</strong>to <strong>di</strong> spiegazioni sulla sua esecuzione e <strong>di</strong> materia<strong>le</strong> informativo sulla<br />

degenerazione maculare seni<strong>le</strong>, sarà messo a <strong>di</strong>sposizione nel<strong>le</strong> sa<strong>le</strong> d'attesa dei me<strong>di</strong>ci<br />

<strong>di</strong> famiglia genovesi, che potranno assistere i pazienti risultati positivi al test, in<strong>di</strong>rizzandoli<br />

ai Centri Retina sul territorio per l'esecuzione <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento. All'iniziativa<br />

hanno aderito i centri retina della Clinica Oculistica Universitaria e della Divisione<br />

Oculistica dell'Ospeda<strong>le</strong> San Martino <strong>di</strong> Genova e della Divisione Oculistica Ospeda<strong>le</strong><br />

Padre Antero Micone <strong>di</strong> Sestri Ponente mettendo a <strong>di</strong>sposizione 300 esami <strong>di</strong>agnostici<br />

gratuiti.<br />

Nel 2011 la campagna "Allunga la Vista" - che prevede la <strong>di</strong>ffusione, nel<strong>le</strong> sa<strong>le</strong> d'attesa dei<br />

me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> famiglia, <strong>di</strong> kit per l'esecuzione del test e per una comp<strong>le</strong>ta informazione sulla<br />

patologia - vedrà nella sua prima fase sperimenta<strong>le</strong> il coinvolgimento <strong>di</strong> circa 20 me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />

base, che rappresentano il 2% dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina genera<strong>le</strong> nella provincia <strong>di</strong> Genova.<br />

Nei prossimi mesi l'iniziativa sarà estesa ad altri me<strong>di</strong>ci.<br />

Inserita tra i programmi <strong>di</strong> prevenzione regionali e patrocinata dalla Regione Liguria,<br />

l'iniziativa stu<strong>di</strong>ata e coor<strong>di</strong>nata dall'Istituto David Chiossone è realizzata in collaborazione<br />

con la Clinica Oculistica dell'Azienda Universitaria Ospedaliera San Martino <strong>di</strong> Genova e<br />

con <strong>le</strong> sezioni liguri del<strong>le</strong> maggiori associazioni <strong>di</strong> categoria dei me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina<br />

genera<strong>le</strong>, FIMG - Federazione Italiana Me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina Genera<strong>le</strong> e Società Italiana <strong>di</strong><br />

Me<strong>di</strong>cina Genera<strong>le</strong>.<br />

Con questo progetto l'Istituto David Chiossone Onlus - centro <strong>di</strong> eccel<strong>le</strong>nza a livello<br />

naziona<strong>le</strong>, attivo da oltre 140 anni in tutti i campi che riguardano la riabilitazione visiva e la<br />

qualità della visione - si propone ancora una volta <strong>di</strong> contribuire concretamente alla<br />

<strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> una vera e propria "cultura della prevenzione".<br />

<strong>di</strong>sabili.com – 14 febbraio 2011


Pet therapy con <strong>le</strong> asinel<strong>le</strong> <strong>di</strong> Genzano<br />

La tenuta dell’Ospeda<strong>le</strong> psichiatrico Fatebenefratelli <strong>di</strong> Genzano, in provincia <strong>di</strong> Roma,<br />

ospita cinque asinel<strong>le</strong>. C’è Stella, la prima a giungere qui nel 2004, ormai anziana e cieca,<br />

ma amatissima da tutti. E poi ci sono Bruschetta e Giu<strong>di</strong>tta, madre - quest’ultima - <strong>di</strong><br />

Mirella, nata nel 2005. Infine c’è Rosita, arrivata nel centro <strong>di</strong> cura dei Castelli romani dopo<br />

una vita <strong>di</strong> maltrattamenti. Intuendo la sua sofferenza, Carlo, un ospite dell’istituto, ha<br />

detto agli altri che «bisognava farsi carico della sua paura», e per molto tempo,<br />

insistentemente, ha cercato <strong>di</strong> avvicinarla.<br />

A gennaio finalmente è riuscito ad accarezzar<strong>le</strong> <strong>le</strong> orecchie. Carlo è un uomo sulla<br />

sessantina, ricoverato qui da circa quattro anni perché a casa sua proprio non può vivere.<br />

Ha la mania compulsiva a raccattare tutto ciò che trova, per strada o nella spazzatura:<br />

dal<strong>le</strong> scarpe vecchie ai cestelli della lavatrice, porta con sé ogni cosa e non butta via mai<br />

nulla.<br />

GLI ANIMALI - Nel<strong>le</strong> sue tasche i me<strong>di</strong>ci dell’ospeda<strong>le</strong> trovano <strong>di</strong> tutto, ma il suo <strong>di</strong>sturbo<br />

cessa quando sta con <strong>le</strong> asinel<strong>le</strong>. Per Carlo toccare <strong>le</strong> orecchie <strong>di</strong> Rosita è stata una<br />

vittoria, e dopo aver raggiunto l’obiettivo ha subito iniziato a spiegare a tutti <strong>come</strong> fare per<br />

avvicinarla. Gli altri pazienti, però, non osano ancora imitarlo, e preferiscono piuttosto<br />

accarezzare e accu<strong>di</strong>re <strong>le</strong> altre somarel<strong>le</strong>, nello spazio riservato al "percorso terapeutico<br />

con gli asini" ricavato fra i pini e gli ulivi del parco della Torretta, <strong>come</strong> i genzanesi ancora<br />

chiamano l’ospeda<strong>le</strong>, che un tempo era un manicomio. Le cinque asinel<strong>le</strong> non sono <strong>le</strong><br />

uniche ospiti non umane del Fatebenefratelli.<br />

C’è anche un pony, e non lontano dal<strong>le</strong> stal<strong>le</strong> c’è un laghetto con papere e conigli, cui i<br />

pazienti danno da mangiare. Su Stella e <strong>le</strong> altre però si concentra il progetto <strong>di</strong> pet therapy<br />

fortemente voluto da Patrizia Reinger Cantiello, che ne è la responsabi<strong>le</strong>. «Avevo seguito<br />

un corso sull’impiego degli asini nella terapia, e quando ho incontrato questi animali ho<br />

subito capito che potevano essere uno strumento prezioso per la mia attività con i pazienti,<br />

e che è centrata sulla relazione e la comunicazione - spiega -. Incontrare l’asino equiva<strong>le</strong> a<br />

confrontarsi con lo sconosciuto, e relazionarsi con lui aiuta a guadagnare fiducia».<br />

BAMBINI E ANZIANI - Naturalmente socievoli, questi animali inducono con la loro stessa<br />

presenza una <strong>di</strong>sponibilità che rende più faci<strong>le</strong> anche l’interazione fra gli operatori e i<br />

malati. «Persone che sembrano incapaci <strong>di</strong> capire ciò che gli si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong>mostrano <strong>di</strong> poter<br />

instaurare una relazione costruttiva con noi in presenza <strong>di</strong> questi animali - spiega<br />

Cantiello, che da qualche tempo ha iniziato a usare <strong>le</strong> sue asinel<strong>le</strong> anche con bambini con<br />

deficit cognitivi -.<br />

Stiamo ottenendo buoni risultati e vorremmo ampliare questa attività». «La pet therapy è<br />

particolarmente efficace con i bambini, perché favorisce lo sviluppo della socialità e<br />

dell’emotività - spiega Francesca Cirulli, ricercatrice dell’Istituto superiore <strong>di</strong> sanità -. Ed è<br />

uti<strong>le</strong> anche con gli anziani, per i quali l’incontro con gli animali è l’occasione per uscire da<br />

un isolamento che, se non interrotto, può favorire il declino cognitivo. Su queste categorie<br />

<strong>di</strong> persone stiamo lavorando per stilare del<strong>le</strong> linee guida rivolte agli operatori; in Italia,<br />

infatti, ci sono molte iniziative ma usano meto<strong>di</strong> <strong>di</strong>somogenei». Le linee guida<br />

specificheranno <strong>come</strong> impostare i percorsi terapeutici ma anche quali criteri seguire per<br />

scegliere e addestrare gli animali.


ADDESTRAMENTO - «La scelta deve essere tarata sui singoli casi, e un documento del<br />

Comitato naziona<strong>le</strong> <strong>di</strong> bioetica stabilisce che vanno preferite <strong>le</strong> specie domestiche, perché<br />

già se<strong>le</strong>zionate per la loro docilità e facilità al rapporto con l’uomo. L’addestramento non<br />

può prescindere dal benessere dell’anima<strong>le</strong>, che deve però abituarsi a rispondere ai<br />

coman<strong>di</strong> e anche a "sopportare" <strong>le</strong> avances a volte un po' impulsive, che possono<br />

verificarsi specie se si lavora con i bambini. Per gli animali può essere faticoso e per<br />

questo <strong>le</strong> sedute terapeutiche <strong>di</strong> solito non durano più <strong>di</strong> 30-45 minuti». A Genzano, gli<br />

incontri fra i pazienti e <strong>le</strong> asinel<strong>le</strong> si svolgono al mattino. «Coinvolgono una ventina <strong>di</strong><br />

malati, anche se non sempre ci sono tutti - racconta Reinger Cantiello -. Nell’ospeda<strong>le</strong><br />

però sono ricoverate anche persone che, per prob<strong>le</strong>mi <strong>di</strong> mobilità, non possono venire<br />

fisicamente fino al<strong>le</strong> stal<strong>le</strong>. Allora an<strong>di</strong>amo noi da loro: portiamo gli asini nel portico<br />

dell’ospeda<strong>le</strong> e capita ogni tanto che anche pazienti che ci sembravano inadatti al<strong>le</strong> attività<br />

con gli animali siano incuriositi e inizino spontaneamente a interagire con loro».<br />

corriere.it – 14 febbraio 2011


Sostegno ai più deboli con lo Sportello Unico<br />

La non autosufficienza <strong>di</strong> una persona è una montagna, un ostacolo arduo da vivere ogni<br />

giorno, nei propri confronti, con gli altri, col mondo.<br />

E’ un limite alla propria volontà <strong>di</strong> essere, alla propria fetta <strong>di</strong> libertà, che si è assottigliata.<br />

Per chi vive vicino affettivamente a queste persone (anziani, <strong>di</strong>sabili), è già cosa <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong><br />

aiutarli, ma spesso è ad<strong>di</strong>rittura insuperabi<strong>le</strong> o labirintico il percorso che devono fare per<br />

ottenere certificati, informazioni su servizi o pratiche amministrative.<br />

L’obiettivo dello Sportello Unico socio-sanitario è proprio quello <strong>di</strong> ridurre al minimo lo<br />

sforzo dei citta<strong>di</strong>ni per accedere a più uffici o servizi. Con la possibilità <strong>di</strong> rivolgersi<br />

gratuitamente a un unico punto, dove ottenere informazione, consu<strong>le</strong>nza sanitaria e<br />

socia<strong>le</strong> ed essere aiutati nella compilazione <strong>di</strong> modulistica.<br />

In realtà, lo sportello non è unico, ma sono 14 i punti ai quali rivolgersi, uno per ogni<br />

Circoscrizione e 4 nel<strong>le</strong> Asl (Azienda sanitaria loca<strong>le</strong>). Questo va<strong>le</strong> per i citta<strong>di</strong>ni<br />

ultra65enni e per i <strong>di</strong>sabili. Altro servizio importante è l’unità <strong>di</strong> valutazione geriatria (Uvg).<br />

Si possono ottenere assistenza sanitaria presso <strong>le</strong> Asl, agevolazioni fiscali e sui trasporti.<br />

I servizi sociali nel<strong>le</strong> Circoscrizioni sono aperti dal lunedì al venerdì dal<strong>le</strong> ore 8.30 al<strong>le</strong> ore<br />

16.00. Per fissare un appuntamento con un assistente socia<strong>le</strong> si può passare <strong>di</strong> persona,<br />

oppure te<strong>le</strong>fonare entro <strong>le</strong> ore12.30, sempre dal lunedì al venerdì.<br />

cittagora.it – 14 febbraio 2011


Uildm Bologna - un concorso a fumetti per ragazzi <strong>di</strong>sabili<br />

Il fumetto per portare gioia nei cuori dei più sfortunati.<br />

Questa è l’idea della Uildm <strong>di</strong> Bologna che ha organizzato un concorso in collaborazione<br />

con Volabo (centro servizi per il volontariato) in modo da permettere ai giovani con<br />

<strong>di</strong>sibilità <strong>di</strong> poter raccontare la loro esperienza, <strong>le</strong> loro emozioni attraverso la nona arte.<br />

Il concorso è stato intitolato Prestami la tua mano per il mio sogno. Molti <strong>di</strong>segnatori ed<br />

illustratori saranno coinvolti per trasformare in fumetto <strong>le</strong> sceneggiature scritte dai<br />

partecipanti. Il tema del concorso è libero, proprio per dare il massimo spazio alla loro<br />

creatività. Annalisa Frascari, giovane consigliera <strong>di</strong> Uildm, ha <strong>di</strong>chiarato: “Abbiamo<br />

pensato il concorso per offrire ai nostri soci che hanno la passione per il racconto, la<br />

possibilità <strong>di</strong> esprimersi con il fumetto anche se non possono <strong>di</strong>segnare autonomamente.<br />

Ma vogliamo anche far avvicinare in un modo <strong>di</strong>vertente e creativo i giovani alla nostra<br />

associazione, in modo che ci conoscano, capiscano quello che facciamo e <strong>come</strong> vive una<br />

persona con grave <strong>di</strong>sabilità”. Il tutto prenderà il via nel mese <strong>di</strong> marzo (iscrizione entro 7<br />

marzo, con consegna del<strong>le</strong> tavo<strong>le</strong> entro il 7 maggio 2011). Le migliori produzioni saranno<br />

inserite in un catalogo ed esposte in una mostra che sarà al<strong>le</strong>stita presso lo spazio Eureka<br />

dell’Ipercoop Centro Lame.<br />

fonte: comicsblog.it – r.f


Nuovo corso: tecnologie per <strong>di</strong>sabili<br />

Chi sono <strong>le</strong> persone con <strong>di</strong>sabilità? In quali con<strong>di</strong>zioni una qualsiasi persona può essere in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità? Quali sono i prob<strong>le</strong>mi <strong>di</strong> comunicazione, mobilità, socializzazione,<br />

lavoro che si incontrano in tali con<strong>di</strong>zioni? E, soprattutto, qual è il ruolo che <strong>le</strong> tecnologie<br />

possono avere <strong>come</strong> ausilio al<strong>le</strong> persone con <strong>di</strong>sabilità?<br />

Questi sono i temi trattati da un nuovo corso offerto a tutti gli studenti al primo anno <strong>di</strong><br />

Ingegneria (<strong>di</strong> tutte <strong>le</strong> Facoltà). Il corso fa parte della rosa dei corsi a scelta (per la<br />

precisione degli Insegnamenti a scelta libera del 1° anno <strong>di</strong> Formazione tecnologica<br />

genera<strong>le</strong>) accessibili agli studenti immatricolati al nuovo or<strong>di</strong>namento (DM270) attivo<br />

dall'anno accademico 2010/2011.<br />

Il corso parte dalla conoscenza del mondo della <strong>di</strong>sabilità, inteso in senso lato seguendo<br />

l'approccio suggerito dalla Organizzazione Mon<strong>di</strong>a<strong>le</strong> della Sanità, che recita «nella vita <strong>di</strong><br />

un uomo possono sempre capitare momenti anche temporanei <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità». L'approccio<br />

<strong>di</strong> analisi parte dalla persona, dal<strong>le</strong> sue abilità, e dai suoi bisogni nella vita quoti<strong>di</strong>ana,<br />

relaziona<strong>le</strong>, lavorativa. Si analizzeranno poi <strong>le</strong> tecnologie ingegneristiche (a livello<br />

inter<strong>di</strong>sciplinare tra informatica, e<strong>le</strong>ttronica, comunicazioni, meccanica, bioingegneria, ...)<br />

che possono venire incontro al<strong>le</strong> persone fornendo vali<strong>di</strong> ausili per superare <strong>le</strong> situazioni <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fficoltà. Particolare enfasi verrà data ad un approccio metodologico <strong>di</strong> tipo ingegneristico,<br />

che mira ad identificare <strong>le</strong> soluzioni ottimali, compatibili con i vincoli tecnologici, e che<br />

possano sod<strong>di</strong>sfare <strong>le</strong> esigenze della persona.<br />

Il corso si tiene grazie alla collaborazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi docenti del Politecnico e <strong>di</strong> esperti<br />

esterni che apporteranno conoscenze e testimonianze specifiche. L'organizzazione del<br />

corso è in condotta in collaborazione con la Fondazione ASPHI onlus, con la qua<strong>le</strong> il<br />

Politecnico <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> ha in essere un rapporto <strong>di</strong> convenzione quadro.<br />

provincia.torino.it – 16 febbraio


Si prende cura <strong>di</strong> un compagno <strong>di</strong>sabi<strong>le</strong>: a una bambina <strong>di</strong> Partinico il Premio bontà<br />

Desirè Vita<strong>le</strong> <strong>di</strong> appena sette anni è stata l’unica alunna in Sicilia ad avere vinto il premio<br />

naziona<strong>le</strong> “Livio Tempesta” 2011 per la bontà nella scuola. La bambina, infatti, che<br />

frequenta la seconda e<strong>le</strong>mentare dell’istituto comprensivo “Ninni Cassarà” <strong>di</strong> Partinico, in<br />

provincia <strong>di</strong> Pa<strong>le</strong>rmo, è stata segnalata perché, fin dalla prima classe, si è de<strong>di</strong>cata con<br />

gesti esemplari <strong>di</strong> bontà, generosità e solidarietà nei confronti <strong>di</strong> un suo compagno con<br />

una grave <strong>di</strong>sabilità. Nella motivazione del premio <strong>di</strong> riconoscimento si <strong>le</strong>gge: “Perché si è<br />

<strong>di</strong>stinta nel con<strong>di</strong>videre stu<strong>di</strong> e gioco con un compagno <strong>di</strong> classe <strong>di</strong>sabi<strong>le</strong>. Il suo altruismo<br />

ha suscitato ammirazione e stimolo all’imitazione”.<br />

In particolare, la piccola alunna, ogni giorno si è presa cura spontaneamente del suo<br />

compagno Gabrie<strong>le</strong>, affetto da ipoplasia cerebellare. “Gli voglio molto bene – ha riferito la<br />

bambina al<strong>le</strong> maestre -. Gabrie<strong>le</strong> ha bisogno <strong>di</strong> aiuto ed io gli sto vicino. Gli faccio <strong>le</strong><br />

carezze, gli canto <strong>le</strong> canzoncine, gioco con lui e quando urla e piange cerco <strong>di</strong> calmarlo.<br />

Quando sorride sono davvero contenta”.<br />

“Desirè – ha riferito la sua maestra Grazia Cusumano – è sempre pronta ad aiutare<br />

Gabrie<strong>le</strong> in ogni modo, anche a costo <strong>di</strong> tralasciare temporaneamente <strong>le</strong> attività <strong>di</strong>dattiche<br />

che segue comunque con molto impegno, interesse e <strong>di</strong>ligenza. Gli pulisce anche il viso e<br />

<strong>le</strong> mani, non curandosi del fatto che spesso riceve sputi, calci, morsi e capocciate. Ma <strong>le</strong>i<br />

instancabilmente persevera <strong>di</strong>mostrando senso <strong>di</strong> responsabilità, notevo<strong>le</strong> maturità, forte<br />

volontà e determinazione. Doti non facilmente presenti nei bambini della sua età”. Durante<br />

la premiazione è intervenuta anche la preside dell’istituto Chiara Gibilaro che ha<br />

sottolineato <strong>come</strong> la bambina “con il suo esempio ci dà un gran messaggio d’amore verso<br />

l’altro”.<br />

La premiazione si è svolta a Roma nell’au<strong>di</strong>torium del santuario della Madonna del Divino<br />

Amore. Le premiazioni in tutta Italia sono state comp<strong>le</strong>ssivamente quattro, due in<strong>di</strong>viduali<br />

e due <strong>di</strong> gruppo. Sono stati premiati inoltre gli alunni della III classe della Scuola Primaria<br />

“San Ciro” <strong>di</strong> Foggia, per essere stati vicini ad una loro compagna costretta a <strong>le</strong>tto per<br />

<strong>di</strong>versi mesi dopo un intervento chirurgico; un ragazzo dell’Istituto “Rosmini”, sempre <strong>di</strong><br />

Foggia, per l’amore e l’aiuto verso un ragazzo ipovedente, nei <strong>di</strong>versi momenti della sua<br />

vita quoti<strong>di</strong>ana e del suo percorso scolastico; i ragazzi del Liceo “G.Bruno” <strong>di</strong> Albenga, per<br />

una serie <strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> solidarietà.<br />

Il premio ‘Livio Tempesta’, giunto alla sua sessantesima e<strong>di</strong>zione, promosso dal centro<br />

naziona<strong>le</strong> per la Bontà nella scuola, con il patrocinio del Ministero della Pubblica Istruzione<br />

e sotto l’alto patronato del Presidente della repubblica nasce con lo scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere ed<br />

esaltare nella scuola la cultura dei valori etici e sociali.<br />

redattoresocia<strong>le</strong>.it – 17 febbraio 2011


Fondazioni bancarie e aziendali: I nuovi ban<strong>di</strong> in scadenza per il socia<strong>le</strong><br />

Le nuove opportunità <strong>di</strong> sostegno (finanziario o tecnologico) offerte dal ramo non profit <strong>di</strong><br />

istituzioni del cre<strong>di</strong>to e imprese. I progetti possono spaziare dall'assistenza socia<strong>le</strong> allo<br />

sport, dalla cultura fino alla cooperazione allo sviluppo.<br />

La Fondazione Cariplo, operativa ormai da venti anni, stanzia circa 190 milioni <strong>di</strong> euro<br />

per il 2011 e in<strong>di</strong>ce i nuovi ban<strong>di</strong> sostenendo progetti inerenti l'ambiente, l'arte e la cultura,<br />

la ricerca scientifica, i servizi alla persona. Per il terzo anno consecutivo, si "trasferisce"<br />

sul territorio per facilitare la presenza e il coinvolgimento degli enti non profit,<br />

organizzando una serie <strong>di</strong> incontri <strong>di</strong> presentazione in tutte <strong>le</strong> province della Lombar<strong>di</strong>a,<br />

oltre che a Novara e Verbania. Alcuni ban<strong>di</strong> hanno scadenza fissa, altri possono essere<br />

presentati in qualsiasi periodo dell'anno.<br />

Enel Cuore Onlus ha sostenuto in quattro anni oltre 150 iniziative, promuove i progetti<br />

provenienti da organizzazioni non profit e del mondo del volontariato, impegnate sul<br />

territorio in attività <strong>di</strong> assistenza socia<strong>le</strong>, assistenza sanitaria, educazione, sport e<br />

ricreazione, rivolte in particolare ai bambini, ai malati, al<strong>le</strong> persone con <strong>di</strong>sabilità e agli<br />

anziani. Le associazioni possono presentare un progetto per il qua<strong>le</strong> si richiede il<br />

contributo in qualsiasi periodo dell'anno, compilando il modulo <strong>di</strong>sponibi<strong>le</strong> sul sito internet<br />

della onlus.<br />

La Fondazione IBM, invece, sostiene <strong>le</strong> organizzazioni non profit attraverso contributi in<br />

tecnologia. Per richiedere una donazione è necessario inviare una richiesta al <strong>di</strong>rettore<br />

della fondazione, corredata dallo statuto dell'associazione e dalla descrizione del progetto<br />

per il qua<strong>le</strong> viene richiesto il contributo. La Fondazione IBM valuta <strong>le</strong> richieste pervenute<br />

anche in base al<strong>le</strong> <strong>di</strong>sponibilità del momento; la scadenza è sempre aperta. Informazioni<br />

sul sito della fondazione.<br />

Le ong e <strong>le</strong> onlus <strong>di</strong> utilità socia<strong>le</strong> sono il soggetto cui si rivolge la Fondazione Unicre<strong>di</strong>t<br />

che oltre a finanziare i propri progetti <strong>di</strong> cooperazione allo sviluppo e <strong>di</strong> impresa socia<strong>le</strong>,<br />

in<strong>di</strong>ce per il secondo anno il Premio Universo Non Profit. Il premio, che consiste in una<br />

somma <strong>di</strong> 20mila euro stanziata da Unicre<strong>di</strong>t Foundation per ognuna del<strong>le</strong> organizzazioni<br />

vincitrici, nasce <strong>come</strong> occasione per dare visibilità e riconoscimento ad alcune eccel<strong>le</strong>nze<br />

del mondo del non profit.<br />

Nel corso del 2011 è inoltre possibi<strong>le</strong> inviare richieste alla Fondazione Cattolica<br />

Assicurazioni e alla Bnc - Banca naziona<strong>le</strong> del<strong>le</strong> comunicazioni. La prima finanzia progetti<br />

in alcuni settori quali l'assistenza e il sostegno a persone portatrici <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap e la<br />

promozione e lo sviluppo in ambito giovani<strong>le</strong>; settori verso i quali potranno essere<br />

convogliate <strong>le</strong> maggiori risorse <strong>di</strong>sponibili. Seguono poi finanziamenti per ricerca<br />

scientifica, volontariato, filantropia e beneficenza.<br />

Per la BNC possono presentare richiesta <strong>di</strong> contributo <strong>le</strong> organizzazioni che perseguono<br />

scopi <strong>di</strong> utilità socia<strong>le</strong> o promozione dello sviluppo economico, che hanno un in<strong>di</strong>scusso<br />

valore socia<strong>le</strong> e svolgono la propria opera stabilmente nei settori <strong>di</strong> intervento della<br />

fondazione e in particolare in quelli ai quali è rivolta l'erogazione.<br />

Sempre rivolto al<strong>le</strong> Ong - e in particolar modo ad Avsi, Fondazione Francesca Rava e<br />

Oxfam Italia - era il finanziamento <strong>di</strong> 772.330 euro del<strong>le</strong> fondazioni <strong>di</strong> origine bancaria,<br />

patrocinate dall'Acri. Il progetto - denominato "Crescere insieme, nutrirsi bene" e<br />

presentato qualche settimana fa a Roma al ministero degli Esteri - ha <strong>come</strong> obiettivo la<br />

lotta alla malnutrizione e si basa su un programma plurienna<strong>le</strong> e un approccio integra<strong>le</strong><br />

plurisettoria<strong>le</strong> portato avanti dal<strong>le</strong> tre ong in collaborazione con <strong>le</strong> organizzazioni locali:<br />

60mila citta<strong>di</strong>ni haitiani, residenti nella capita<strong>le</strong> <strong>di</strong> Port au Prince e nella periferia <strong>di</strong> Les<br />

Cayes, saranno interessati dal piano d'azione, in coerenza con <strong>le</strong> linee <strong>di</strong> sviluppo <strong>di</strong> Haiti<br />

identificate dalla comunità internaziona<strong>le</strong> e dal governo stesso.<br />

repubblica.it – 18 febbraio 2011


<strong>Torino</strong> - Progetto Yo-Yo, formazione per l’integrazione socia<strong>le</strong><br />

La <strong>Città</strong> <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> ha posto da sempre grande attenzione sui minori e ado<strong>le</strong>scenti in<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> fragilità e <strong>di</strong>sabilità con specifiche azioni <strong>di</strong> promozione della salute e <strong>di</strong><br />

prevenzione relativa agli stili <strong>di</strong> vita giovanili.<br />

La Giunta comuna<strong>le</strong>, su proposta dell’assessore Borgione, ha approvato la partecipazione<br />

della <strong>Città</strong> <strong>di</strong> <strong>Torino</strong> – Divisione Servizi Sociali - in qualità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natore del progetto “Yo-<br />

Yo”, al Programma <strong>di</strong> Appren<strong>di</strong>mento Permanente – Leonardo da Vinci- Partenariati.<br />

Pertanto, la <strong>Città</strong> intende can<strong>di</strong>dare il progetto “Yo-Yo” in funzione degli ambiti formativi <strong>di</strong><br />

appren<strong>di</strong>mento informa<strong>le</strong> e non forma<strong>le</strong> e del target intercettato (giovani a rischio e<br />

persone <strong>di</strong>sabili), prevedendo un ampio coinvolgimento inter<strong>di</strong>visiona<strong>le</strong> attraverso la<br />

partecipazione del Servizio Formazione Educazione Permanente (S. F. E. P.), del Settore<br />

Disabili, del Servizio Passepartout e del Settore Minori.<br />

Con la promozione del partenariato europeo, la <strong>Città</strong> intende sviluppare uno scambio <strong>di</strong><br />

buone prassi al fine <strong>di</strong> favorire e valorizzare <strong>le</strong> esperienze in ambiti artistici e multime<strong>di</strong>ali;<br />

confrontare l’efficacia <strong>di</strong> strumenti/prodotti formativi (clip, musica, arte) nell’inclusione<br />

socia<strong>le</strong>; aumentare la cooperazione tra partner europei e gli scambi rispetto al<strong>le</strong> linee<br />

guida dei “Giovani in movimento” e della “Strategia Europea della <strong>di</strong>sabilità”.<br />

torinoclik.it – 18 febbraio 2011


Una redazione <strong>di</strong> persone <strong>di</strong>versamente abili....<br />

FOLIGNO. Una redazione <strong>di</strong> persone <strong>di</strong>versamente abili, per un giorna<strong>le</strong> rivolto a chi è<br />

nella loro stessa situazione (e non solo). Un gruppo <strong>di</strong> redattori “<strong>di</strong>versi”, che par<strong>le</strong>rà la<br />

lingua del<strong>le</strong> <strong>di</strong>fficoltà, ma anche della speranza. È la redazione <strong>di</strong> “Diversamente faci<strong>le</strong>”, il<br />

giornalino sperimenta<strong>le</strong> scritto da persone <strong>di</strong>sabili che sarà <strong>di</strong>stribuito presto nel Folignate<br />

e <strong>di</strong>ntorni. Una pubblicazione (che sarà presentata sabato al<strong>le</strong> 18 all’interno della libreria<br />

Car<strong>di</strong>nali <strong>di</strong> Foligno) ideata dall’associazione Sibha (Sostegno e inserimento bambini<br />

han<strong>di</strong>cappati) nell’ambito del progetto “Fotoreporter all’arrembaggio”, finanziato dal bando<br />

del Cesvol per la progettualità socia<strong>le</strong> 2010/2011.<br />

«L’idea – spiega Silvia Giuli, coor<strong>di</strong>natrice del progetto – è <strong>di</strong> promuovere l’integrazione e<br />

la socializzazione del<strong>le</strong> persone <strong>di</strong>sabili attraverso la creazione <strong>di</strong> un giorna<strong>le</strong> che sia da<br />

loro redatto e a loro de<strong>di</strong>cato». Caratteri più gran<strong>di</strong>, sintesi e un linguaggio semplice e<br />

asciutto sono gli ingre<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> “Diversamente faci<strong>le</strong>” che, nella scelta dei temi, si ispira<br />

sempre all’attualità. «In redazione – <strong>di</strong>ce Silvia –, si parla, ci si confronta, si decidono gli<br />

argomenti da approfon<strong>di</strong>re e poi si passa all’azione ritagliando articoli <strong>di</strong> giorna<strong>le</strong>,<br />

scrivendo e scattando foto a corredo degli articoli». L’immon<strong>di</strong>zia <strong>di</strong> Napoli è solo uno degli<br />

argomenti trattati nel primo numero. Partendo da questo argomento è stata ideata una<br />

sorta <strong>di</strong> pubblicità progresso sull’importanza della raccolta <strong>di</strong>fferenziata, con un manifesto<br />

realizzato dai ragazzi che, in giro per la città, hanno scattato immagini a tema. Oltre ad<br />

essere un valido strumento educativo, il g iornalino aiuta i ragazzi con sindrome <strong>di</strong> down a<br />

sviluppare il loro spirito critico e ad acquisire competenze relative al linguaggio, favorendo<br />

così la loro crescita evolutiva. «Vogliamo <strong>di</strong>mostrare – conclude la coor<strong>di</strong>natrice del<br />

progetto <strong>di</strong> Sibha – che i nostri ragazzi possono interessarsi anche all’arte, alla cultura e<br />

cogliere concetti astratti se opportunamente proposti».<br />

Alla realizzazione del giornalino oltre all’associazione Sostegno e inserimento bambini<br />

han<strong>di</strong>cappati e all’associazione Viaindustriae, partner del progetto, ha partecipato anche la<br />

Cooperativa El<strong>le</strong>, mentre il Comune <strong>di</strong> Foligno e i Comuni limitrofi, la Asl, <strong>le</strong> case <strong>di</strong> riposo,<br />

i centri sociali e tutti coloro che si occupano <strong>di</strong> servizi al<strong>le</strong> persone svantaggiate saranno<br />

contattati per la <strong>di</strong>stribuzione e la <strong>di</strong>ffusione del giorna<strong>le</strong>. Un progetto sperimenta<strong>le</strong> ma<br />

fondamenta<strong>le</strong> per la crescita dei <strong>di</strong>versamente abili e anche per promuovere la<br />

sensibilizzazione dei citta<strong>di</strong>ni sul<strong>le</strong> prob<strong>le</strong>matiche che queste persone sono costrette ad<br />

affrontare ogni giorno. Un punto <strong>di</strong> vista <strong>di</strong>verso, per far conoscere e far capire. Un<br />

progetto che rientra tra <strong>le</strong> attività <strong>di</strong> Sibha, nata nel 1979 per volontà <strong>di</strong> alcuni genitori e da<br />

più <strong>di</strong> trent’anni impegnata a promuovere l’integrazione e la riabilitazione dei ragazzi<br />

<strong>di</strong>sabili della città <strong>di</strong> Foligno.<br />

Ha attivato numerose iniziative a favore della <strong>di</strong>sabilità, tra forme <strong>di</strong> sostegno e <strong>di</strong><br />

inserimento, sostenendo anche con manifestazioni ed eventi <strong>le</strong> strutture che lavorano con<br />

<strong>le</strong> persone <strong>di</strong>sabili. Ma l’associazione ha portato avanti soprattutto una battaglia<br />

“cultura<strong>le</strong>”, passata anche per alcune mostre (<strong>come</strong> “Il sorriso della musa”, al<strong>le</strong>stita a<br />

palazzo Trinci nel 2003, con <strong>le</strong> opere <strong>di</strong> artisti famosi e <strong>di</strong> portatori <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap, esposte <strong>le</strong><br />

une accanto al<strong>le</strong> altre), ma soprattutto, ricordano in città, per una lunga opera <strong>di</strong><br />

sensibilizzazione per sconfiggere quello steri<strong>le</strong> pietismo che non portava a riconoscere a<br />

pieno titolo i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> persone fisicamente più svantaggiate.<br />

Per avere informazioni sul<strong>le</strong> attività <strong>di</strong> Sibha (la sede è in via Monte Cristallo 2, a Foligno)<br />

è possibi<strong>le</strong> contattare Silvia Giuli e i suoi soci allo 0742. 22 186.<br />

il messaggero.it – 18 febbraio 2011


I comici <strong>di</strong> Zelig alla fiera del Villaggio Solida<strong>le</strong> <strong>di</strong> Lucca<br />

Si chiama ‘Villaggio solida<strong>le</strong>’ ed è il primo salone naziona<strong>le</strong> interamente de<strong>di</strong>cato al mondo<br />

del volontariato. L’appuntamento è in programma dal 17 al 20 febbraio a Lucca presso il<br />

Polo Fieristico area ex Bertolli. Protagoniste del salone saranno tutte quel<strong>le</strong> realtà che si<br />

impegnano quoti<strong>di</strong>anamente a garantire nuovo benessere socia<strong>le</strong> ed economico<br />

attraverso l’attuazione <strong>di</strong> politiche che vedono l’innovazione tecnologica al servizio <strong>di</strong><br />

quella socia<strong>le</strong> e ambienta<strong>le</strong>. I quattro temi caratterizzanti la manifestazione verranno<br />

declinati e analizzati anche tramite un ricco ca<strong>le</strong>ndario cultura<strong>le</strong> (che prevede convegni,<br />

seminari, workshop, laboratori) che li <strong>di</strong>scuterà alla luce dei processi <strong>di</strong> modernizzazione<br />

del<strong>le</strong> politiche pubbliche nei vari ambiti <strong>di</strong> intervento grazie alla partecipazione dei maggiori<br />

attori coinvolti a livello naziona<strong>le</strong>. La manifestazione apre <strong>di</strong> fatto l'Anno europeo de<strong>di</strong>cato<br />

al volontariato e si concentra su quattro temi principali: servizi, partecipazione, educazione<br />

e innovazione. Tra i numerosi ospiti del Villaggio ci saranno Maurizio Sacconi, ministro del<br />

Lavoro e Politiche Sociali, Sergio Chiamparino, presidente Anci, Enrico Rossi, presidente<br />

regione Toscana, Stefano Zamagni, presidente dell’Agenzia per <strong>le</strong> Onlus, Ugo Biggeri,<br />

presidente Banca Popolare Etica, Monsignor Giuseppe Merisi, presidente Caritas italiana,<br />

Barbara Stefanelli, vice<strong>di</strong>rettore Corriere della sera, Andrea Olivero, Forum Terzo Settore.<br />

Organizzata da Centro Naziona<strong>le</strong> del Volontariato, Lucca Polo Fiere, Tecnologia spa,<br />

Fondazione Volontariato e Partecipazione, Forum Terzo Settore, Consulta naziona<strong>le</strong> del<br />

Volontariato, ConVol, Csv.net e Cesvot con il contributo della Fondazione Cassa <strong>di</strong><br />

Risparmio <strong>di</strong> Lucca, la manifestazione conta già su importanti patrocini <strong>come</strong> quello del<br />

ministero del Lavoro e del<strong>le</strong> Politiche Sociali, della regione Toscana e regione Liguria,<br />

dell'Anci, dell'Upi, della provincia e del comune <strong>di</strong> Lucca, della Conferenza del<strong>le</strong> regioni e<br />

del<strong>le</strong> province Autonome, del<strong>le</strong> Misericor<strong>di</strong>e d'Italia, dell'Ermes e del Segretariato socia<strong>le</strong><br />

Rai. L’area espositiva <strong>di</strong> Villaggio Solida<strong>le</strong> ruota intorno al volontariato e prevede la<br />

partecipazione del<strong>le</strong> maggiori organizzazioni nazionali a fianco del<strong>le</strong> principali reti del terzo<br />

settore italiano, <strong>come</strong> la presenza <strong>di</strong> aziende, fondazioni e altre realtà che eccellono nella<br />

ricerca e nell’innovazione applicate al socia<strong>le</strong>, che presenteranno durante i quattro giorni<br />

della manifestazione i progetti e <strong>le</strong> nuove soluzioni. Ampio spazio sarà dato al<strong>le</strong> pubbliche<br />

amministrazioni che potranno presentare in maniera dettagliata <strong>le</strong> loro best practices nei<br />

servizi alla persona a una platea importante e prestigiosa. Le best practices potranno<br />

essere presentate anche dal<strong>le</strong> associazioni che, presentando casi <strong>di</strong> successo, potranno<br />

proporre e suggerire esperienze virtuose, “ven<strong>di</strong>bili”, reinterpretabili e riproponibili da altre<br />

associazioni, anche in altri contesti.<br />

In programma - oltre agli spettacoli <strong>di</strong> comici resi noti dai programmi te<strong>le</strong>visivi <strong>come</strong><br />

"Zelig", "Facciamo cabaret" o "Colorado café" – anche <strong>le</strong> performance dei giovani musicisti<br />

della scuola H-demia e del gruppo "Esci con noi" dell'associazione "Famiglie per la salute<br />

menta<strong>le</strong>". Sabato 19 febbraio, dal<strong>le</strong> 18.30 al<strong>le</strong> 19.30, è atteso lo spettacolo <strong>di</strong> Gianluca<br />

Clobaz, in arte Luca Klobas, veneziano, attore e cabarettista noto per i programmi e <strong>le</strong><br />

serie te<strong>le</strong>visive <strong>come</strong> "Facciamo Cabaret", "Zelig", "Vivere" e "Un posto al so<strong>le</strong>".<br />

Domenica 20, nel pomeriggio, sarà Alberto Patrucco ad animare l'ultima giornata <strong>di</strong><br />

Villaggio Solida<strong>le</strong>. Patrucco porterà a Lucca "Chi non la pensa <strong>come</strong> noi", con <strong>le</strong> musiche<br />

<strong>di</strong> Georges Brassens, il più raffinato e ironico cantautore francese del secolo scorso. Ogni<br />

sera i lavori dei convegni <strong>di</strong> Villaggio Solida<strong>le</strong> saranno conclusi dagli stacchi musicali della<br />

scuola <strong>di</strong> musica H-demia.<br />

affaritaliani.it – 18 febbraio 2011


Archeologia tatti<strong>le</strong> a Catania per la IV Giornata del Brail<strong>le</strong><br />

La spettacolare conchiglia <strong>di</strong> pietra del Teatro Greco <strong>di</strong> Siracusa, l’imponente Tempio della<br />

Concor<strong>di</strong>a in cima alla Val<strong>le</strong> dei Templi <strong>di</strong> Agrigento e infine la ricostruzione della nave<br />

punica custo<strong>di</strong>ta a Marsala (Tp), testimone dell’abilità degli antichi cartaginesi<br />

nell’ingegneria nava<strong>le</strong>.<br />

Sono gli ultimi tre modelli in scala realizzati dalla Stamperia Brail<strong>le</strong> <strong>di</strong> Catania e che, in<br />

occasione della IV Giornata naziona<strong>le</strong> del Brail<strong>le</strong> – oggi 21 febbraio – lasceranno il Museo<br />

del Polo Tatti<strong>le</strong> Multime<strong>di</strong>a<strong>le</strong> per essere esposti tutto il giorno nell’Au<strong>di</strong>torium Giancarlo De<br />

Carlo, all’interno dell’ex Monastero dei Benedettini, sede della Facoltà <strong>di</strong> Lettere <strong>di</strong><br />

Catania. E’ qui che dal<strong>le</strong> 9 del mattino al<strong>le</strong> 18.30 del pomeriggio del 21 febbraio si<br />

svolgerà il Convegno Internaziona<strong>le</strong> <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> sul Brail<strong>le</strong> (il sistema <strong>di</strong> <strong>le</strong>ttura con i puntini a<br />

rilievo utilizzato dai non vedenti <strong>di</strong> tutto il mondo e inventato da Louis Brail<strong>le</strong> nel 1821)<br />

organizzato dalla Stamperia Regiona<strong>le</strong> Brail<strong>le</strong>, dall’Istituto Ar<strong>di</strong>zzone Gioeni, dall’Unione<br />

Provincia<strong>le</strong> Ciechi, dall’Università <strong>di</strong> Catania e dal Centro regiona<strong>le</strong> He<strong>le</strong>n Kel<strong>le</strong>r <strong>di</strong><br />

Messina.<br />

Vi parteciperanno importanti personalità del mondo accademico italiano e internaziona<strong>le</strong><br />

oltre a rappresentanti del<strong>le</strong> istituzioni impegnate nella <strong>di</strong>ffusione del sistema <strong>di</strong> <strong>le</strong>ttura e<br />

scrittura che garantisce la piena autonomia <strong>di</strong> ciechi e ipovedenti. Centinaia gli insegnanti,<br />

gli operatori, gli addetti ai lavori – giornalmente impegnati nell’acce<strong>le</strong>rare, sin dalla più<br />

tenera età, il processo <strong>di</strong> integrazione dei ciechi nella società – che hanno aderito all’invito<br />

degli organizzatori e giungeranno a Catania, da tutta la Sicilia, per prendere parte al<br />

convegno.<br />

Apriranno i lavori, Giuseppe Castronovo (Presidente della Stamperia), Giuseppe<br />

Terranova (presidente Centro He<strong>le</strong>n Kel<strong>le</strong>r <strong>di</strong> Messina), Gianluca Rapisarda (Presidente<br />

dell’Istituto Ar<strong>di</strong>zzone Gioeni), Antoninio Gemmellaro (Presidente dell’Unione Italiana<br />

Ciechi e Ipovedenti <strong>di</strong> Catania), il Rettore Antonino Recca e il Preside della Facoltà <strong>di</strong><br />

Lettere Enrico Iachello.<br />

Tra i relatori del Convegno, moderati dal giornalista Andrea Lodato, figurano Stefano<br />

Salmeri (docente dell’Università Kore <strong>di</strong> Enna), Pietro Piscitelli (presidente della Biblioteca<br />

per Ciechi <strong>di</strong> Monza), Luciano Paschetta (Commissione Naziona<strong>le</strong> Istruzione dell’UICI),<br />

Pino Giunta (responsabi<strong>le</strong> regiona<strong>le</strong> istruzione dell’UICI), Pino Nobi<strong>le</strong> (<strong>di</strong>rettore genera<strong>le</strong><br />

della Stamperia Brail<strong>le</strong> <strong>di</strong> Catania), Miche<strong>le</strong> La Cagnina (<strong>di</strong>rigente Dipartimento Regiona<strong>le</strong><br />

Pubblica Istruzione), Fabrizio Zinga<strong>le</strong> (<strong>di</strong>rettore centro He<strong>le</strong>n Kel<strong>le</strong>r e scuola cani guida).<br />

Nel pomeriggio, con il coor<strong>di</strong>namento del prof. Paolo Militello (Università <strong>di</strong> Catania),<br />

esporranno <strong>le</strong> loro relazioni Catherine Kudlick (University of Davis, California), Zina<br />

Weygand (Conservatoire Naziona<strong>le</strong> des Arts et Metiers, Paris), Emanue<strong>le</strong> Rapisarda<br />

(Università <strong>di</strong> Catania, EHESS <strong>di</strong> Parigi, Scuola <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> scienze sociali), Maria<br />

Romeiras (Universidade de Lisboa), Natalina Severino (Università <strong>di</strong> Catania).<br />

A testimoniare l’importanza del Brail<strong>le</strong> nella vita quoti<strong>di</strong>ana dei non vedenti saranno Rita<br />

Puglisi, Miche<strong>le</strong> Corcio e Luca Grasso che racconteranno al pubblico <strong>come</strong>, dai farmaci<br />

agli alimenti sui banconi del supermercato, dai pulsanti degli ascensori al<strong>le</strong> monete, agli<br />

appositi <strong>di</strong>splay per navigare su internet, il Brail<strong>le</strong> sia ancora adesso – a 150 anni dalla sua<br />

creazione – “l’unica luce cultura<strong>le</strong> e socia<strong>le</strong> per i non vedenti nel mondo”.


Il Polo Tatti<strong>le</strong> Multime<strong>di</strong>a<strong>le</strong> inaugurato nel marzo del 2008 il Polo Tatti<strong>le</strong> Multime<strong>di</strong>a<strong>le</strong> della<br />

Stamperia Regiona<strong>le</strong> Brail<strong>le</strong> <strong>di</strong> Catania è la prima e unica struttura in Europa che riunisce<br />

nei duemila metri quadrati <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> fine Ottocento sapientemente ristrutturato, una<br />

serie <strong>di</strong> ambienti e servizi pensati per i non vedenti e per favorire la loro integrazione,<br />

socia<strong>le</strong> e professiona<strong>le</strong>. Al PTM <strong>di</strong> Catania si trovano riuniti: l’unico Show-Room d’Italia<br />

(terzo in Europa dopo Parigi e Londra) con libri, giocattoli e sussi<strong>di</strong> <strong>di</strong>dattici e tecnologici<br />

innovativi. E poi il Museo tatti<strong>le</strong> con <strong>le</strong> più ce<strong>le</strong>bri opere d’arte e plastici architettonici da<br />

poter toccare, il Bar al buio, dove la realtà si capovolge e il non vedente <strong>di</strong>venta guida per<br />

il vedente, l’Internet Cafè con barra Brail<strong>le</strong> per l’accesso al mondo del Web e il Giar<strong>di</strong>no<br />

sensoria<strong>le</strong> con un percorso tatti<strong>le</strong> costellato <strong>di</strong> profumate essenze me<strong>di</strong>terranee. Poco<br />

<strong>di</strong>stante è la grande biblioteca della Stamperia Brail<strong>le</strong> con la sua ricchissima offerta <strong>di</strong><br />

migliaia <strong>di</strong> volumi – classici e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto – in Brail<strong>le</strong>, Large print e au<strong>di</strong>olibri.<br />

Cuore produttivo della Stamperia è infine il Centro <strong>di</strong> Ricerca, Sperimentazione e<br />

Produzione della sede storica <strong>di</strong> Via Aurelio Nicolo<strong>di</strong>: dotato dei più moderni ed avanzati<br />

impianti <strong>di</strong> produzione, il Centro realizza libri, riviste, au<strong>di</strong>olibri, plastici architettonici,<br />

mappe tattili ed altri numerosi ausili e prodotti utili all’integrazione scolastica, cultura<strong>le</strong> e<br />

lavorativa <strong>di</strong> non vedenti ed ipovedenti.<br />

osservatorio-sicilia.it – 21 febbraio 2011


Un corso universitario <strong>di</strong> formazione sull’autismo...<br />

CIVITAVECCHIA. Un corso universitario <strong>di</strong> formazione sull’autismo finanziato dalla<br />

Fondazione Cariciv e promosso dall’Osservatorio sull’autismo dell’Asl RmF. Parte in questi<br />

giorni, per finire in estate con tanto <strong>di</strong> esame, un corso <strong>di</strong> formazione a <strong>di</strong>stanza<br />

organizzato dall’università <strong>di</strong> Modena e Reggio Emilia che fornirà metodologia e strategie<br />

cognitive e comportamentali nel<strong>le</strong> relazioni con soggetti autistici. A presentarlo, ieri<br />

mattina, sono stati il presidente della Fondazione, Vincenzo Cacciaglia con Enrico Iengo<br />

(coor<strong>di</strong>natore della commissione scientifica della Fondazione Cariciv) e il <strong>di</strong>rettore<br />

dell’Osservatorio sull’autismo, Giuseppe Quintaval<strong>le</strong>.<br />

«Su proposta del dottor Quintaval<strong>le</strong> quest’anno abbiamo visionato una serie <strong>di</strong> progetti<br />

sull’autismo - ha detto Cacciaglia - prendendone in considerazione più <strong>di</strong> uno, tra cui<br />

quello su assistenza e inserimento lavorativo <strong>di</strong> adulti autistici perché, grazie alla<br />

sensibilizzazione del dottor Iengo, ci siamo accorti <strong>di</strong> quanto ta<strong>le</strong> prob<strong>le</strong>ma fosse presente<br />

anche sul nostro territorio». «Si tratta <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sturbo frequente e spesso viene<br />

<strong>di</strong>agnosticato tar<strong>di</strong>, condannando il paziente a una situazione irreversibi<strong>le</strong> <strong>di</strong><br />

emarginazione - ha aggiunto Iengo - destino evitato solo dalla <strong>di</strong>agnosi precoce».<br />

Proprio in questa <strong>di</strong>rezione va il corso universitario illustrato da Quintaval<strong>le</strong>: «Già 120<br />

operatori Asl vi si sono iscritti e, grazie al contributo economico della Fondazione,<br />

dovranno pagare solo 40 euro per l’iscrizione. Chi lo frequenterà regolarmente otterrà ben<br />

35 cre<strong>di</strong>ti formativi. Due <strong>le</strong> modalità <strong>di</strong> <strong>le</strong>zione: tramite te<strong>le</strong>conferenza da au<strong>le</strong> a Modena o<br />

singolarmente con programma formativo tramite password persona<strong>le</strong> - ha spiegato -. Sarà<br />

aperto a educatori, laureati in <strong>di</strong>scipline sanitarie, docenti, famigliari o pe<strong>di</strong>atri per un<br />

efficace <strong>di</strong>agnosi precoce. È <strong>di</strong>retto dal dottor Carlo Hanau, già <strong>di</strong>rettore scientifico<br />

dell’Osservatorio che, partito dalla nostra Asl ad apri<strong>le</strong> 2010, è uno dei pochi esempi<br />

italiani <strong>di</strong> realtà che lavorano sulla metodologia <strong>di</strong> trattamento <strong>di</strong> casi autistici secondo <strong>le</strong><br />

linee guida del ministero della Salute 2008 e quel<strong>le</strong> della Società italiana <strong>di</strong><br />

neuropsichiatria infanti<strong>le</strong>».<br />

ilmessaggero.it – 21 febbraio 2011


Corso <strong>di</strong> aggiornamento sulla prevenzione della prematurità e del<strong>le</strong> malformazioni<br />

Perché il corso<br />

Malformazioni e prematurità sono responsabili <strong>di</strong> circa l’80% del<strong>le</strong> morti nel primo anno <strong>di</strong><br />

vita e rappresentano quin<strong>di</strong> <strong>le</strong> cause principali <strong>di</strong> mortalità infanti<strong>le</strong>. Esse sono inoltre una<br />

frequente causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità permanente. Prevenir<strong>le</strong>, riducendone il rischio, è un obiettivo<br />

ambizioso, ma oggi possibi<strong>le</strong> con interventi sia <strong>di</strong> sanità pubblica che rivolti al<strong>le</strong> singo<strong>le</strong><br />

donne (coppie) che desiderano avere un bambino.<br />

Negli ultimi anni l’importanza della prevenzione primaria <strong>di</strong> queste due con<strong>di</strong>zioni viene<br />

sempre più frequentemente riconosciuta. In vari paesi europei ed extra-europei si stanno<br />

infatti sviluppando numerose iniziative su questo tema <strong>di</strong> sanità pubblica, per cui<br />

conoscere l’epidemiologia, i fattori <strong>di</strong> rischio e i fattori protettivi per <strong>le</strong> malformazioni<br />

congenite e la prematurità, oltre che <strong>le</strong> modalità <strong>di</strong> intervento più efficaci per ridurne la<br />

frequenza è un compito primario per ogni me<strong>di</strong>co impegnato nella promozione della salute<br />

materno-infanti<strong>le</strong>.<br />

A chi è rivolto<br />

Laureati in me<strong>di</strong>cina e chirurgia che operano nel settore della salute materno-infanti<strong>le</strong> in<br />

ambito clinico o <strong>di</strong> sanità pubblica: pe<strong>di</strong>atri, neonatologi, ginecologi, ostetrici, genetisti e<br />

me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cina genera<strong>le</strong>.<br />

Obiettivi<br />

Fornire ai partecipanti gli strumenti <strong>di</strong> base per comprendere il significato del termine “esiti<br />

avversi della riproduzione” e <strong>le</strong> possibilità <strong>di</strong> promuovere e realizzare interventi efficaci <strong>di</strong><br />

prevenzione primaria, in particolare per <strong>le</strong> malformazioni congenite, la prematurità e la<br />

restrizione della crescita intrauterina, in favore <strong>di</strong> donne (coppie) in età ferti<strong>le</strong>. Aggiornare i<br />

me<strong>di</strong>ci che operano a favore della salute materno-infanti<strong>le</strong> su:<br />

- frequenza e fattori <strong>di</strong> rischio mo<strong>di</strong>ficabili del<strong>le</strong> malformazioni congenite, della prematurità<br />

e della restrizione della crescita intrauterina;<br />

- strategie e interventi <strong>di</strong> prevenzione<br />

I docenti del<strong>le</strong> due giornate saranno Dante Baronciani e Vittorio Basevi del CeVEAS <strong>di</strong><br />

Modena e Carlo Corchia e Pierpaolo Mastroiacovo dell’ICBD <strong>di</strong> Roma. Il corso sarà rivolto<br />

a 30 partecipanti, per la se<strong>le</strong>zione si terrà conto della data <strong>di</strong> arrivo del<strong>le</strong> schede <strong>di</strong><br />

iscrizione che comunque non dovranno pervenire oltre il 15 apri<strong>le</strong> 2011. La quota <strong>di</strong><br />

iscrizione è <strong>di</strong> 350 euro.<br />

Segreteria organizzativa, Simonetta Zezza, ICBD, 06 3701905 - fax 06 3701904<br />

icbd@icbd.org<br />

Ve<strong>di</strong> qui il programma integra<strong>le</strong> del corso:<br />

http://www.aipd.it/userfi<strong>le</strong>s/fi<strong>le</strong>/ICBD_ACP_CorsoPrevenzioneMalformazioniPrematurita.pd<br />

f<br />

aipd.it – 22 febbraio 2011


Discriminazione: un corso insegnerà agli avvocati la tutela del<strong>le</strong> persone <strong>di</strong>sabili<br />

Insegnare agli avvocati a tutelare <strong>le</strong> persone <strong>di</strong>sabili vittime <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione. È<br />

l'obbiettivo del corso “La <strong>di</strong>scriminazione fondata sulla <strong>di</strong>sabilità”, organizzato da Ledha<br />

con la collaborazione dello stu<strong>di</strong>o <strong>le</strong>ga<strong>le</strong> associato Linklaters, in programma a Milano dal<br />

16 marzo. “In Italia l'approccio alla <strong>di</strong>sabilità ha ancora una connotazione troppo socia<strong>le</strong>,<br />

sembra quasi che sia un questione <strong>di</strong> carità dare ai <strong>di</strong>sabili ciò che viene dato a tutti gli<br />

altri” spiega Giovanni Merlo, <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Ledha, fra i relatori del corso.<br />

Lo scopo dell'iniziativa è quello <strong>di</strong> promuovere una cultura giuri<strong>di</strong>ca (e non solo) che sia<br />

basata sul riconoscimento dei <strong>di</strong>ritti umani. Un esempio <strong>di</strong> questo tipo <strong>di</strong> approccio (e della<br />

sua efficacia) è il ricorso presentato contro il ministero dell'Istruzione e l'Ufficio scolastico<br />

regiona<strong>le</strong> della Lombar<strong>di</strong>a da trenta famiglie milanesi appoggiate da Ledha, in seguito al<br />

<strong>di</strong>mezzamento del<strong>le</strong> ore scolastiche <strong>di</strong> sostegno. Una misura che, il 10 gennaio, è stata<br />

riconosciuta <strong>come</strong> <strong>di</strong>scriminatoria dal Tribuna<strong>le</strong> <strong>di</strong> Milano.<br />

Le <strong>le</strong>ggi per agire <strong>le</strong>galmente contro la <strong>di</strong>scriminazione ci sono: la 67/2006 riguarda la<br />

tutela giu<strong>di</strong>ziaria del<strong>le</strong> persone <strong>di</strong>sabili colpite da <strong>di</strong>scriminazioni, e nel febbraio 2009<br />

l'Italia ha ratificato la Convenzione dell'Onu sui <strong>di</strong>ritti del<strong>le</strong> persone con <strong>di</strong>sabilità. “Ma sono<br />

<strong>le</strong>ggi recenti, ancora poco applicate. La 67/2006 in particolare è così generica, che a volte<br />

è <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong> utilizzarla” commenta Merlo. Durante il corso, membri <strong>di</strong> Ledha e avvocati già<br />

esperti in materia illustreranno il panorama giuri<strong>di</strong>co italiano e regiona<strong>le</strong> relativo alla<br />

<strong>di</strong>sabilità, con<strong>di</strong>videranno con i partecipanti <strong>le</strong> proprie esperienze attraverso analisi <strong>di</strong> casi<br />

specifici e simulazioni, e forniranno spunti per riconoscere e affrontare situazioni<br />

<strong>di</strong>scriminatorie.<br />

Il corso è uno dei primi passi verso la realizzazione, da parte <strong>di</strong> Ledha, <strong>di</strong> un Centro tutela<br />

anti<strong>di</strong>scriminatoria, che raccolga segnalazioni, offra sostegno e assistenza al<strong>le</strong> persone <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>sabili, e <strong>di</strong>venti punto <strong>di</strong> riferimento naziona<strong>le</strong> sul tema. “Vorremo che fare un ricorso per<br />

motivi <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione non sia più qualcosa d'élite, ma che <strong>di</strong>venti la normalità” conclude<br />

il <strong>di</strong>rettore <strong>di</strong> Ledha.<br />

L'iniziativa verrà presentata merco<strong>le</strong>dì 2 marzo al<strong>le</strong> 17 presso lo stu<strong>di</strong>o Linklaters in via<br />

Santa Margherita 5 a Milano. I sei incontri, rivolti ad avvocati e <strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> servizi <strong>le</strong>gali,<br />

si terranno fra il 16 marzo e il 18 maggio presso la sede <strong>di</strong> Ledha, in via Livigno 5 a<br />

Milano. La partecipazione è gratuita e i posti <strong>di</strong>sponibili sono 20. Per informazioni<br />

www.<strong>le</strong>dha.it.<br />

affaritaliani.it – 22 febbraio 2011


All'asta <strong>le</strong> felpe <strong>di</strong> "Amici" per la fondazione Ariel<br />

ROMA - Fino al 28 febbraio i ragazzi <strong>di</strong> "Amici", il popolare ta<strong>le</strong>nt show in onda su Cana<strong>le</strong><br />

5, sostengono <strong>le</strong> attività <strong>di</strong> Fondazione Ariel. Annalisa, Denny, Francesca, Giulia e Virginio<br />

hanno infatti autografato <strong>le</strong> loro felpe indossate durante l'anno scolastico, per metter<strong>le</strong><br />

all'asta su eBay.it. Si può partecipare all'asta semplicemente col<strong>le</strong>gandosi al sito<br />

http://www.ebay.it/ nell'area beneficenza e rilanciando dal prezzo base simbolico che è<br />

apri ad 1 euro. L'asta si conclude lunedì 28 febbraio.<br />

Il ricavato contribuisce a sostenere i mil<strong>le</strong> bisogni del<strong>le</strong> famiglie con bambini affetti da<br />

paralisi cerebra<strong>le</strong> infanti<strong>le</strong> (Pci), fornendo loro un servizio che, in Italia, nessun altro<br />

svolge: dal supporto socio-assistenzia<strong>le</strong> a quello psicologico, dall'orientamento alla<br />

formazione me<strong>di</strong>ca; e inoltre a promuovere la ricerca scientifica per sviluppare la<br />

conoscenza, il trattamento e la cura della Pci e del<strong>le</strong> altre patologie neuromotorie infantili.<br />

Questa iniziativa permette infatti alla Fondazione Ariel <strong>di</strong> contribuire alla promozione della<br />

ricerca e all'organizzazione <strong>di</strong> 22 nuovi corsi <strong>di</strong> formazione per aiutare <strong>le</strong> famiglie, nonché<br />

incontri e seminari <strong>di</strong> supporto psicologico, socio-assistenzia<strong>le</strong> e me<strong>di</strong>co per aiutare<br />

bambini, mamme, papà e fratelli a sconfiggere ansie e <strong>di</strong>sagi e per vivere con serenità la<br />

loro esperienza.<br />

Organizzazione senza scopo <strong>di</strong> lucro attiva dal 2003, la Fondazione Ariel si occupa <strong>di</strong><br />

assistere <strong>le</strong> famiglie con bambini affetti da paralisi cerebra<strong>le</strong> infanti<strong>le</strong> e altre <strong>di</strong>sabilità<br />

neuromotorie. La Pci colpisce un bambino ogni 500 nuovi nati ed è dovuta a un danno<br />

irreversibi<strong>le</strong> del sistema nervoso centra<strong>le</strong>. I bambini che ne sono affetti presentano, fin dai<br />

primi mesi <strong>di</strong> vita, un ritardo neuropsicomotorio che colpisce tutto il corpo con intensità<br />

<strong>di</strong>fferente e con ripercussioni progressivamente invalidanti. La nascita <strong>di</strong> un bambino<br />

colpito da PCI è <strong>di</strong>fficilmente preve<strong>di</strong>bi<strong>le</strong>; è un evento improvviso e inaspettato che<br />

destabilizza e stravolge tutta la famiglia: accanto ai sensi <strong>di</strong> colpa, <strong>di</strong> rabbia e <strong>di</strong> rifiuto si<br />

affacciano un forte senso <strong>di</strong> inadeguatezza, <strong>di</strong> incapacità, <strong>di</strong> isolamento da parte dei<br />

genitori, <strong>di</strong> trascuratezza da parte dei fratelli e del<strong>le</strong> sorel<strong>le</strong>.<br />

superabi<strong>le</strong>.it - 23 febbraio 2011


Disabilità nella scuola italiana: la famiglia garantisce l'integrazione scolastica<br />

Se ne parla a Bergamo, il 10 marzo 2011, in occasione <strong>di</strong> alcuni incontri de<strong>di</strong>cati al<strong>le</strong><br />

famiglie e al<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> del territorio regiona<strong>le</strong>, proposti da Parent Project Onlus,<br />

l’associazione <strong>di</strong> genitori che lottano contro la <strong>di</strong>strofia muscolare Duchenne/Becker.<br />

Secondo i dati del MIUR (elaborati da Tuttoscuola), gli studenti <strong>di</strong>sabili nel<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong><br />

pubbliche della Lombar<strong>di</strong>a sono più <strong>di</strong> 26.000, ma per molti <strong>di</strong> loro non sono ancora stati<br />

formulati programmi adeguati a garantirne l’integrazione.<br />

Per parlare <strong>di</strong> questi temi, Parent Project Onlus ha organizzato due incontri che avranno<br />

luogo presso l’Aula Magna dell’Istituto T.I. “G. Natta” <strong>di</strong> Via Europa 15 a Bergamo; il primo,<br />

de<strong>di</strong>cato al<strong>le</strong> famiglie, si svolgerà dal<strong>le</strong> ore 10,30 al<strong>le</strong> ore 12,30; il secondo, de<strong>di</strong>cato agli<br />

operatori scolastici e ai me<strong>di</strong>ci, dal<strong>le</strong> ore 14,30 al<strong>le</strong> ore 17.<br />

L’obiettivo è quello <strong>di</strong> analizzare il panorama scolastico, che interessa più del 2,3% della<br />

popolazione scolastica, per approfon<strong>di</strong>re <strong>le</strong> pratiche <strong>di</strong>dattiche e proporre nuovi interventi,<br />

secondo il principio fondamenta<strong>le</strong> che la stretta collaborazione scuola-famiglia sia una<br />

con<strong>di</strong>zione imprescin<strong>di</strong>bi<strong>le</strong> per il successo dell’integrazione scolastica.<br />

Entrambe gli appuntamenti, organizzati dalla sede regiona<strong>le</strong> del Centro Ascolto Duchenne,<br />

(CAD) sono parte integrante del Progetto “Scuola – Famiglie Duchenne in rete.<br />

Sperimentazione <strong>di</strong> un modello <strong>di</strong> intervento per l’integrazione scolastica dei minori con<br />

<strong>di</strong>strofia muscolare” finanziato con i fon<strong>di</strong> della Legge 383/2000 art. 12 / c. 3 del Ministero<br />

del Lavoro e del<strong>le</strong> Politiche Sociali, che Parent Project Onlus, ha sviluppato per offrire<br />

un’attività <strong>di</strong> consu<strong>le</strong>nza gratuita nel<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong>. Grazie a questo lavoro, che coinvolgerà sei<br />

regioni italiane (Lombar<strong>di</strong>a, Marche, Lazio, Puglia, Calabria e Sicilia). sarà possibi<strong>le</strong><br />

sviluppare alcune attività sperimentali che, attraverso <strong>le</strong> conoscenze specialistiche<br />

acquisite in questi anni, favoriranno un rea<strong>le</strong> percorso <strong>di</strong> sostegno e accompagnamento<br />

nel processo d’integrazione. Al termine del Progetto, saranno prodotte <strong>le</strong> “Linee guida<br />

sull’integrazione scolastica per la Duchenne” che potranno essere un modello anche per<br />

altre <strong>di</strong>sabilità.Per informazioni e iscrizioni contattare il CAD <strong>di</strong> Bergamo, che ha sede in<br />

Via Borgo Palazzo, 130 (presso gli Ospedali Riuniti <strong>di</strong> Bergamo), ai numeri 035 271835 o<br />

388/3727680 o scrivere a cadbergamo@parentproject.itLa Distrofia Muscolare <strong>di</strong><br />

Duchenne e Becker (DMD e DMB) è una malattia genetica causata da un’alterazione del<br />

gene della <strong>di</strong>strofina localizzato sul cromosoma X che si manifesta in età pe<strong>di</strong>atrica.<br />

Nell’età adulta, la degenerazione muscolare determina una grave compromissione del<br />

muscolo car<strong>di</strong>aco, del <strong>di</strong>aframma e dei muscoli intercostali fino a rendere necessaria<br />

l'assistenza respiratoria. Attualmente, non esiste una cura specifica ma un trattamento da<br />

parte <strong>di</strong> una equipe multi<strong>di</strong>sciplinare che ha consentito <strong>di</strong> migliorare <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni generali<br />

e raddoppiare <strong>le</strong> aspettative <strong>di</strong> vita. Si stima che in Italia siano circa 5.000 <strong>le</strong> persone<br />

affette dalla patologia. Parent Project Onlus, l’associazione <strong>di</strong> genitori fondata nel 1996, è<br />

impegnata nel finanziamento della ricerca scientifica e riveste un ruolo fondamenta<strong>le</strong> nello<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> interventi mirati a sostenere <strong>le</strong> persone affette dalla <strong>di</strong>strofia <strong>di</strong> Duchenne e<br />

Becker e <strong>le</strong> loro famiglie. Dal 2002 ha aperto il Centro Ascolto Duchenne (CAD) che<br />

fornisce gratuitamente un servizio <strong>di</strong> consu<strong>le</strong>nza e del qua<strong>le</strong> possono beneficiare anche gli<br />

specialisti interessati all’approfon<strong>di</strong>mento. Il CAD ha sede in Lombar<strong>di</strong>a, Piemonte,<br />

Marche, Lazio, Puglia, Sardegna, Calabria e Sicilia.<br />

Maggiori informazioni sul Progetto “Scuola – Famiglie Duchenne in rete” e sul<strong>le</strong> attività <strong>di</strong><br />

Parent Project Onlus è possibi<strong>le</strong> richieder<strong>le</strong> al numero 06 66182811 o visitando il sito<br />

internet www.parentproject.it<br />

Per contattare il Centro Ascolto Duchenne chiamare il numero verde gratuito 800 943 333<br />

comunicati-stampa.net – 23 febbraio 2011


"Give mind a chance!": un concorso per far conoscere il <strong>di</strong>sagio psichico<br />

Promosso dalla fondazione italiana Accenture. Persone, imprese, cooperative sociali<br />

possono proporre i loro progetti sul sito. Il migliore vincerà un premio <strong>di</strong> 5 mila euro<br />

MILANO. Promuovere una corretta conoscenza del<strong>le</strong> malattie mentali e facilitare<br />

l'inserimento lavorativo del<strong>le</strong> persone che hanno un'esperienza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio psichico al<strong>le</strong><br />

spal<strong>le</strong>. Questi gli obiettivi del concorso "Give mind a chance!", promosso dalla fondazione<br />

italiana Accenture in collaborazione con Progetto Itaca e <strong>di</strong>ffuso attraverso la piattaforma<br />

internet www.ideaTRE60.it. "Singo<strong>le</strong> persone, imprese, cooperative sociali possono<br />

proporre i loro progetti <strong>di</strong>rettamente sul sito -spiega Bruno Ambrosini, segretario genera<strong>le</strong><br />

della fondazione Accenture-. E' un concorso aperto ai giovani e a tutti coloro che vogliono<br />

partecipare a rendere migliore la nostra società".<br />

Il 27% della popolazione soffre, almeno una volta nella vita, <strong>di</strong> un <strong>di</strong>sturbo menta<strong>le</strong>,<br />

soprattutto negli anni dell'ado<strong>le</strong>scenza. "Eppure l'ignoranza e il pregiu<strong>di</strong>zio regnano<br />

sovrani -spiega Clau<strong>di</strong>o Mencacci, <strong>di</strong>rettore del <strong>di</strong>partimento <strong>di</strong> Neuroscienze dell'Azienda<br />

ospedaliera Fatebenefratelli <strong>di</strong> Milano-. È in<strong>di</strong>spensabi<strong>le</strong> sensibilizzare <strong>le</strong> persone, ma<br />

soprattutto dar loro un'informazione corretta. La malattia menta<strong>le</strong> esiste, è oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong><br />

e <strong>di</strong> ricerca e tutti i <strong>di</strong>sturbi sono curabili". Da qui la sfida lanciata da fondazione Accenture,<br />

con il concorso "Give mind a chance!". I cinque progetti più efficaci verranno se<strong>le</strong>zionati da<br />

una giuria on-line e il migliore riceverà un premio <strong>di</strong> 5 mila euro cui la fondazione<br />

Accenture aggiungerà un contributo, fino a 100 mila euro, per la realizzazione concreta del<br />

progetto. A oggi, sono più <strong>di</strong> venti i progetti in gara e c'è tempo fino al 15 marzo per<br />

partecipare.<br />

La piattaforma "IdeaTRE60", promossa da fondazione italiana Accenture, è nata nel<br />

marzo 2010. In questi mesi ha portato a conclusione il concorso "Alimentarsi bene, vivere<br />

meglio" che ha visto una massiccia partecipazione da parte degli utenti che hanno inviato<br />

115 idee progettuali. Attualmente, oltre a "Give mind a chance", la piattaforma ospita "Idee<br />

al futuro": l'invito, rivolto ai giovani abruzzesi, è quello <strong>di</strong> avanzare proposte e progetti<br />

innovativi sul<strong>le</strong> nuove tecnologie per rinnovare l'area colpita dal terremoto. "IdeaTRE60 è<br />

una piattaforma aperta a tutti. Dove possono trovare spazio istituzioni, fondazioni, enti e<br />

tutte <strong>le</strong> realtà che vogliono lanciare concorsi e chiedere un contributo alla creatività della<br />

col<strong>le</strong>ttività", conclude Bruno Ambrosini.<br />

redattoresocia<strong>le</strong>.it – 23 febbraio 2011


Modena: fattoria e osteria gestite da un gruppo <strong>di</strong> ragazzi <strong>di</strong>sabili<br />

“Non vogliamo fare lavori per finta”. “Vogliamo fare i lavori che ci piacciono e che<br />

sappiamo fare”. “Vogliamo stare insieme per aiutarci”. “Non vogliamo essere trattati <strong>come</strong><br />

bambocci”. In queste paro<strong>le</strong> <strong>di</strong> Nicola, Gregorio, Simona, Christian e altri ragazzi che<br />

hanno con<strong>di</strong>viso l’esperienza educativa e terapeutica del Centro <strong>di</strong> terapia integrata per<br />

l’infanzia “La Lucciola” c’è tutta l’insod<strong>di</strong>sfazione dei giovani che si trovano al<strong>le</strong> prese con<br />

<strong>le</strong> prob<strong>le</strong>matiche del mondo del lavoro. E che, a causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>sabilità <strong>di</strong> vario tipo (che vanno<br />

dalla Sindrome <strong>di</strong> Down alla psicosi alla paralisi cerebra<strong>le</strong>), si sono ritrovati a fare lavori al<br />

<strong>di</strong> sopra del<strong>le</strong> loro possibilità o troppo al <strong>di</strong> sotto (lavori per finta). È dalla loro voglia <strong>di</strong><br />

poter fare un lavoro vero in un clima umano che nasce la Cooperativa La lanterna <strong>di</strong><br />

Diogene. “Ho avuto la fortuna <strong>di</strong> crescere con questi ragazzi – racconta Giovanni Cuocci,<br />

oste – e ho visto la loro insod<strong>di</strong>sfazione quando hanno dovuto affrontare l’ingresso nel<br />

mondo del lavoro”.<br />

Nasce così la cooperativa socia<strong>le</strong> La Lanterna <strong>di</strong> Diogene che gestisce una fattoria a<br />

Solara <strong>di</strong> Bomporto e un’osteria. “Abbiamo dato vita al<strong>le</strong> cose che ci piaceva fare –<br />

racconta Cuocci – in un ambiente sano”. I ragazzi coltivano la terra, al<strong>le</strong>vano gli animali e<br />

lavorano nell’osteria, aiutando i cuochi o servendo ai tavoli. Un modo per guadagnare<br />

denaro e sod<strong>di</strong>sfazioni in un ambiente in un cui ognuno può crescere lavorando e,<br />

continua Cuocci, “per fare ciò che sappiamo fare”. Alla Lanterna <strong>di</strong> Diogene ognuno<br />

partecipa al progetto svolgendo il lavoro che è capace <strong>di</strong> fare, con l’ausilio <strong>di</strong> tecnici<br />

esperti: così c’è chi segue <strong>le</strong> galline, chi aiuta in cucina, chi coltiva l’orto e chi cura il<br />

frutteto. Attività che i ragazzi hanno imparato a svolgere alla Lucciola dove gli spazi <strong>di</strong><br />

terapia, lavoro e stu<strong>di</strong>o coincidono con gli spazi <strong>di</strong> vita. È stato così che i ragazzi hanno<br />

scoperto che per mangiare bene occorre usare ingre<strong>di</strong>enti genuini. Per questo alla fattoria<br />

si segue la filosofia <strong>di</strong> Slow Food, “buono, pulito, giusto” e si coltiva la terra e si al<strong>le</strong>vano gli<br />

animali con pratiche biologiche.<br />

Una spinta decisiva al progetto è stata data dall’intervento della Fondazione Cassa <strong>di</strong><br />

Risparmio <strong>di</strong> Modena che ha stanziato un contributo per la ristrutturazione della casa.<br />

Quello della Lanterna <strong>di</strong> Diogene è un progetto che sta molto a cuore alla Fondazione<br />

perché, <strong>come</strong> ha sottolineato in occasione dell’inaugurazione il vicepresidente Massimo<br />

Giusti, “condensa in un’unica attività <strong>le</strong> finalità principali che ci siamo assunti in ambito<br />

socia<strong>le</strong>: migliorare <strong>le</strong> con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita del<strong>le</strong> persone più deboli, favorire la loro<br />

integrazione socia<strong>le</strong>, sviluppare un’autonomia persona<strong>le</strong> attraverso attività <strong>di</strong> formazione e<br />

<strong>di</strong> inserimento nel mondo del lavoro, promuovere occasioni <strong>di</strong> aggregazione e al<strong>le</strong>ggerire il<br />

carico del<strong>le</strong> famiglie nel mantenimento <strong>di</strong> persone svantaggiate”.<br />

Il prossimo 28 febbraio Giovanni Cuocci e alcuni ragazzi saranno a Bologna da Eataly<br />

dove cucineranno una cena inverna<strong>le</strong> accompagnata dai vini <strong>di</strong> loro produzione.<br />

“Organizziamo cene ogni lunedì – racconta Paolo Bongiovanni, responsabi<strong>le</strong> del punto<br />

ven<strong>di</strong>ta – e abbiamo scelto <strong>di</strong> alternare gran<strong>di</strong> chef a cene che curano <strong>di</strong> più l’aspetto<br />

socia<strong>le</strong>”. I ragazzi della cooperativa e Giovanni Cuocci aiuteranno in cucina e serviranno in<br />

tavola, “affiancando il nostro staff – conclude – o noi affiancheremo loro”.<br />

redattoresocia<strong>le</strong>.it – 23 febbraio 2011


Un aiuto psicologico per <strong>le</strong> famiglie con <strong>di</strong>sabili visivi<br />

L'Unione italiana ciechi presenta un progetto a sostegno <strong>di</strong> genitori e ado<strong>le</strong>scenti. Un<br />

ca<strong>le</strong>ndario <strong>di</strong> incontri per affrontare la quoti<strong>di</strong>anità e i cambiamenti<br />

Venerdì 11 febbraio scorso la Sezione Provincia<strong>le</strong> <strong>di</strong> Varese dell’Unione Italiana Ciechi e<br />

Ipovedenti ha presentato nella propria sede un nuovo progetto, ideato con il supporto della<br />

Fondazione Comunitaria del Varesotto, e nato per dare un valido aiuto ai genitori ed ai<br />

ragazzi con <strong>di</strong>sabilità visive.<br />

Principalmente rivolto ai ragazzi preado<strong>le</strong>scenti ed ado<strong>le</strong>scenti e al<strong>le</strong> loro famiglie, si tratta<br />

<strong>di</strong> un ca<strong>le</strong>ndario <strong>di</strong> incontri, guidati da due psicologi, la dottoressa Katia Caravello e il<br />

dottor Giampaolo Ragusa, che hanno il fine <strong>di</strong> fornire non solo un sostegno psicologico ma<br />

anche e soprattutto un valido aiuto per affrontare la quoti<strong>di</strong>anità e i cambiamenti che<br />

queste età, delicate per ogni in<strong>di</strong>viduo, comportano.<br />

Gli incontri de<strong>di</strong>cati ai genitori avranno cadenza mensi<strong>le</strong> e vedranno momenti <strong>di</strong> teoria,<br />

esercitazioni pratiche e <strong>di</strong>scussioni <strong>di</strong> gruppo; questo tipo <strong>di</strong> strutturazione tiene conto del<br />

prob<strong>le</strong>ma della <strong>di</strong>sabilità visiva alla ricerca <strong>di</strong> soluzioni che siano al <strong>di</strong> sopra del singolo. Gli<br />

incontri per i ragazzi partiranno da settembre e si svolgeranno ogni quin<strong>di</strong>ci giorni.<br />

Come spiega la Presidente Angela Mazzetti, il progetto, forte <strong>di</strong> un anno <strong>di</strong> esperienza con<br />

gli ado<strong>le</strong>scenti, si apre anche ai ragazzi del<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> me<strong>di</strong>e che risultano più sensibili nel<br />

passaggio scolastico e che devono confrontarsi con un nuovo ambiente, nuove persone e<br />

nuovi insegnanti <strong>di</strong> sostegno. Tutto questo accompagnato dai naturali mutamenti biologici<br />

e fisiologici del corpo, l’affacciarsi <strong>di</strong> nuovi sentimenti, il rapporto con i genitori ed il “nido”<br />

familiare che si evolve, la costruzione <strong>di</strong> una propria identità tra fantasia e realtà.<br />

Importante, sottolineano i due psicologi, lavorare partendo proprio dal corpo e dal suo<br />

sviluppo fisico perché da esso partono i cambiamenti e <strong>le</strong> sensazioni, <strong>come</strong> l’essere<br />

impacciati e scoor<strong>di</strong>nati, che già in ragazzi normodotati creano <strong>di</strong>sagio e imbarazzo; la<br />

situazione risulta quin<strong>di</strong> amplificata in chi ha <strong>di</strong>fficoltà visive. La percezione <strong>di</strong> sé, intesa<br />

<strong>come</strong> corpo fisico nello spazio, è importantissima in questi casi. Il lavoro prosegue a livello<br />

emoziona<strong>le</strong>, affettivo, sessua<strong>le</strong> e relaziona<strong>le</strong>.<br />

Un lavoro che sarebbe utilissimo per tutti gli ado<strong>le</strong>scenti e preado<strong>le</strong>scenti, e per <strong>le</strong> loro<br />

famiglie, al <strong>di</strong> là della <strong>di</strong>sabilità <strong>di</strong> cui ora trattiamo.<br />

La Presidente e lo staff dell’associazione intendono <strong>di</strong>vulgare ampiamente l’iniziativa,<br />

davvero importante per i nostri ragazzi, informando i <strong>di</strong>stretti scolastici e i servizi sociali del<br />

territorio varesino. Ricordando, con sensibilità e cognizione <strong>di</strong> causa, “che il mestiere <strong>di</strong><br />

genitore è comp<strong>le</strong>sso e in continuo mutamento; la presenza <strong>di</strong> una <strong>di</strong>sabilità aumenta<br />

questa comp<strong>le</strong>ssità ponendo il genitore <strong>di</strong> fronte a scelte <strong>di</strong>fficili, spesso ra<strong>di</strong>cali”. Un<br />

vali<strong>di</strong>ssimo aiuto può giungere da progetti <strong>come</strong> questo.<br />

Gli appuntamenti, che ricor<strong>di</strong>amo sono gratuiti e aperti anche per i non iscritti all’UICI,<br />

sono attualmente in fase <strong>di</strong> definizione, secondo <strong>le</strong> richieste degli utenti: è possibi<strong>le</strong><br />

chiedere informazione ed iscriversi contattando la sede <strong>di</strong> Via Mercantini 10 a Varese,<br />

te<strong>le</strong>fonando ai numeri 0332-260348 e 333- 5879368.<br />

varesenews.it - 24 febbraio 2011


Un nuovo libro per gli ipovedenti<br />

Un servizio destinato al<strong>le</strong> persone con <strong>di</strong>sabilità visive, con un palinsesto creato per loro.<br />

E’ il te<strong>le</strong>software <strong>di</strong> Te<strong>le</strong>video che, grazie al Contratto <strong>di</strong> Servizio Rai-Stato, permette a<br />

ciechi e ipovedenti <strong>di</strong> fruire <strong>di</strong> un palinsesto origina<strong>le</strong>, aggiornato ogni merco<strong>le</strong>dì. L’offerta<br />

prevede libri e<strong>le</strong>ttronici, racconti multime<strong>di</strong>ali, brani ra<strong>di</strong>ofonici, libri parlati. Nei dettagli,<br />

sono a <strong>di</strong>sposizione favo<strong>le</strong> interattive per l’infanzia, racconti storico-mitologici, opere<br />

<strong>le</strong>tterarie, opere musicali, informazione quoti<strong>di</strong>ana, aggiornamenti dal mondo della<br />

<strong>di</strong>sabilità visiva. A tutto questo si aggiungono i comunicati dell’Unione Italiana dei ciechi e<br />

degli ipovedenti. Grazie a un accordo tra Ra<strong>di</strong>o Rai e Te<strong>le</strong>video, il palinsesto te<strong>le</strong>software<br />

sul web, si arricchisce <strong>di</strong> alcuni preziosi contributi dell’Au<strong>di</strong>oteca Ra<strong>di</strong>o. Per acquisire il<br />

palinsesto te<strong>le</strong>software <strong>di</strong> Te<strong>le</strong>video è necessaria una scheda <strong>di</strong> ricezione te<strong>le</strong>text<br />

(<strong>di</strong>sponibi<strong>le</strong> in commercio) da inserire nel computer e col<strong>le</strong>gare alla presa dell’antenna tv.<br />

Per <strong>le</strong> opere multime<strong>di</strong>ali occorre, invece, avere nel proprio computer un browser <strong>di</strong><br />

internet (ad esempio Internet Explorer).<br />

La prossima opera inserita nel palinsesto te<strong>le</strong>software è l’au<strong>di</strong>o-libro “Diversi e <strong>di</strong>visi –<br />

Diario <strong>di</strong> una convivenza con l’Islam”. Gli autori, Nello Rega e Raffae<strong>le</strong> Gerar<strong>di</strong>, hanno<br />

registrato con la loro voce l’intero libro, descrivendo anche i <strong>di</strong>segni contenuti nel testo.<br />

All’Unione Ciechi e Ipovedenti hanno “regalato” i <strong>di</strong>ritti del libro per una <strong>di</strong>ffusione per chi,<br />

purtroppo, nella sua <strong>di</strong>versità è spesso estromesso dall’accesso alla cultura. Si tratta <strong>di</strong><br />

un’opera che descrive il <strong>di</strong>ffici<strong>le</strong> rapporto attua<strong>le</strong> tra il mondo occidenta<strong>le</strong> e l’Islam.<br />

Attraverso il racconto <strong>di</strong> una storia d’amore tra un uomo italiano cattolico e una donna<br />

sciita libanese, il libro traccia <strong>le</strong> <strong>di</strong>fferenze tra <strong>le</strong> <strong>di</strong>verse culture. Grazie anche<br />

all’inserimento <strong>di</strong> brani tratti dal Corano e saggi <strong>di</strong> teologi musulmani, “Diversi e <strong>di</strong>visi”<br />

fotografa l’attua<strong>le</strong> situazione e <strong>le</strong> “incongruenze dell’Islam”. La poligamia, i matrimoni <strong>di</strong><br />

baby-spose, il concetto “limitato” e “limitante” <strong>di</strong> libertà, l’impossibilità per una donna<br />

musulmana <strong>di</strong> sposare un uomo <strong>di</strong> religione <strong>di</strong>versa, la non reciprocità nella libertà <strong>di</strong> culto<br />

(ad esempio in Arabia Sau<strong>di</strong>ta sono ban<strong>di</strong>te tutte <strong>le</strong> religioni all’infuori <strong>di</strong> quella<br />

musulmana), il ruolo inferiore del<strong>le</strong> donne.. Il libro, che ha ricevuto riconoscimenti in tutta<br />

Italia e la citta<strong>di</strong>nanza onoraria a Nello Rega da parte del Comune <strong>di</strong> Aliano (Matera), dove<br />

fu confinato durante <strong>le</strong> <strong>le</strong>ggi razziali fasciste Carlo Levi, che proprio in questo angolo <strong>di</strong><br />

Basilicata scrisse “Cristo si è fermato a Eboli”.<br />

Il testo ha procurato a Nello Rega una sentenza <strong>di</strong> morte da parte degli integralisti islamici<br />

<strong>di</strong> Hezbollah (movimento sciita libanese). Lettere minatorie, proiettili, una testa <strong>di</strong> agnello<br />

trovata nell’auto nel “Giorno del Ringraziamento” (festività musulmana), fino ad arrivare lo<br />

scorso 7 gennaio ad un agguato a colpi <strong>di</strong> arma da fuoco. Rega, che viaggiava a bordo<br />

della sua auto, è stato avvicinato da un’altra vettura che gli ha sparato. Grazie all’istinto, il<br />

giornalista è riuscito a sfuggire all’attentato. Agguato che, con una <strong>le</strong>ttera e due proiettili, è<br />

stato riven<strong>di</strong>cato da Hezbollah.<br />

Mai il movimento sciita libanese ha smentito la paternità della sentenza <strong>di</strong> morte nei<br />

confronti <strong>di</strong> Rega che attualmente vive sotto scorta. Il libro è ispirato alla necessità <strong>di</strong><br />

adottare, per arrivare ad una integrazione e convivenza tra Occidente e Islam, alla<br />

Dichiarazione Universa<strong>le</strong> dei <strong>di</strong>ritti dell’Uomo, Carta che sancisce l’uguaglianza <strong>di</strong> tutti,<br />

senza <strong>di</strong>stinzione alcuna.<br />

“Diversi e <strong>di</strong>visi – Diario <strong>di</strong> una convivenza con l’Islam”, e<strong>di</strong>to da Terra del So<strong>le</strong>, partecipa<br />

al progetto della Onlus Together. Le royalties <strong>di</strong> Rega e Gerar<strong>di</strong>, infatti, sono devolute<br />

all’Oratorio Sa<strong>le</strong>siano <strong>di</strong> Jbeil, a nord <strong>di</strong> Beirut. Una volontà chiara per affermare<br />

l’uguaglianza <strong>di</strong> tutte <strong>le</strong> religioni e la possibilità <strong>di</strong> vivere insieme. In questo oratorio<br />

convivono ragazzi musulmani e cristiano-maroniti nello spirito <strong>di</strong> San Giovanni Bosco.<br />

te<strong>le</strong>video.rai.it – 24 febbraio 2011


Malattie mentali, una mostra in <strong>di</strong>eci tappe contro il pregiu<strong>di</strong>zio<br />

MILANO - Un tour lungo la Penisola, per <strong>di</strong>re basta allo stigma e ai pregiu<strong>di</strong>zi che<br />

condannano tanti italiani con malattie mentali a soffrire in si<strong>le</strong>nzio. Per convincerli a<br />

chiedere aiuto, è partito da Milano il progetto itinerante "In viaggio: al centro della mente",<br />

organizzato da Clinical Forum sotto l'egida della Società italiana <strong>di</strong> psichiatria. Fino al 29<br />

apri<strong>le</strong>, a bordo <strong>di</strong> due camion e una tensostruttura, la campagna farà tappa in <strong>di</strong>eci città,<br />

con <strong>di</strong>battiti e formazione per specialisti, ma anche iniziative per il pubblico. Come la<br />

mostra "Outsider Art" (ingresso gratuito), che accende i rif<strong>le</strong>ttori su opere altrimenti<br />

destinate a restare nell'ombra <strong>come</strong> i loro autori: artisti che hanno sperimentato in prima<br />

persona un <strong>di</strong>sturbo psichico.<br />

CURE DIFFICILI - «Tra chi soffre <strong>di</strong> un prob<strong>le</strong>ma psichico e chi è in trattamento per<br />

risolverlo c'è un enorme gap che è importante colmare» sottolinea Clau<strong>di</strong>o Mencacci,<br />

primario psichiatra all'ospeda<strong>le</strong> Fatenebenefratelli <strong>di</strong> Milano, ricordando che «su almeno<br />

30mila milanesi con psicosi soltanto 11mila sono in terapia». Poco più <strong>di</strong> un terzo. «Viene<br />

dunque da chiedersi dove sono gli altri», e la risposta chiama in causa un insieme <strong>di</strong> fattori<br />

fra cui la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi precoce per il non specialista, la carenza <strong>di</strong> risorse<br />

economiche e persona<strong>le</strong> ad hoc, nonché lo stigma che bolla i malati allontanandoli dal<strong>le</strong><br />

cure. «A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quanto ra<strong>di</strong>cato nell'opinione pubblica - continua Mencacci -, <strong>le</strong><br />

patologie psichiche non sono inguaribili, ma possono essere curate con un'alta<br />

percentua<strong>le</strong> <strong>di</strong> successo. Ed è noto che più precoci sono gli interventi nel<strong>le</strong> primissime fasi<br />

della malattia, migliori sono i risultati a breve e a lungo termine». Nel mix <strong>di</strong> ingre<strong>di</strong>enti che<br />

aumenta il rischio <strong>di</strong> psicosi negli ado<strong>le</strong>scenti e nei giovani adulti, in particolare nel<strong>le</strong><br />

gran<strong>di</strong> città, c'è anche l'abuso <strong>di</strong> alcol e droghe. Da uno stu<strong>di</strong>o naziona<strong>le</strong> coor<strong>di</strong>nato dallo<br />

psichiatra Massimo C<strong>le</strong>rici dell'Università <strong>di</strong> Milano Bicocca e finanziato dal Dipartimento<br />

politiche anti droga, è emerso infatti che il 4% circa dei pazienti in cura nei Dipartimenti <strong>di</strong><br />

salute menta<strong>le</strong> ha anche un prob<strong>le</strong>ma <strong>di</strong> abuso o <strong>di</strong>pendenza.<br />

RIABILITAZIONE - Dunque camper e mostra sosteranno a Milano in piazza Duca d'Aosta<br />

fino al 26 febbraio, per proseguire poi verso Genova (28 febbraio-2 marzo), <strong>Torino</strong> (3-5<br />

marzo), Treviso (10-12 marzo), Ancona (24-26 marzo), Roma (31 marzo-2 apri<strong>le</strong>), Bari (7-<br />

9 apri<strong>le</strong>), Catanzaro (14-16 apri<strong>le</strong>), Pa<strong>le</strong>rmo (19-21 apri<strong>le</strong>) e Cremona (27-29 apri<strong>le</strong>). "No<br />

health without mental health", non c'è salute senza salute menta<strong>le</strong>, è uno dei motti<br />

dell'Organizzazione mon<strong>di</strong>a<strong>le</strong> della sanità. Secondo <strong>le</strong> stime dell'agenzia, sono 450 milioni<br />

nel mondo <strong>le</strong> persone che soffrono <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi psichici, tra cui 25 milioni malate <strong>di</strong><br />

schizofrenia. Una persona su 4 sperimenta nel corso della vita una forma <strong>di</strong> sofferenza<br />

psichica, e i momenti <strong>di</strong> massima fragilità sono l'ado<strong>le</strong>scenza e la vecchiaia. Nel<strong>le</strong> gran<strong>di</strong><br />

città il rischio psicosi aumenta quasi <strong>di</strong> un terzo (+30%), eppure secondo un dato milanese<br />

meno della metà <strong>di</strong> chi ne avrebbe bisogno si cura. «La riabilitazione - osserva Massimo<br />

Rabboni, presidente della sezione lombarda della Società italiana <strong>di</strong> psichiatria e <strong>di</strong>rettore<br />

del Dipartimento <strong>di</strong> salute menta<strong>le</strong> degli ospedali Riuniti <strong>di</strong> Bergamo - si colloca oggi <strong>come</strong><br />

snodo crucia<strong>le</strong> nell'ambito della psichiatria <strong>di</strong> comunità», per permettere al paziente <strong>di</strong><br />

riappropriarsi della propria vita «attraverso la casa, il lavoro e <strong>le</strong> relazioni sociali». Per<br />

quanto riguarda la Lombar<strong>di</strong>a, «sul piano organizzativo c'è da parte dei clinici<br />

apprezzamento per la normativa regiona<strong>le</strong> sul<strong>le</strong> strutture residenziali e semiresidenziali<br />

(centri <strong>di</strong>urni), che prevedono un tempo massimo <strong>di</strong> permanenza inversamente<br />

proporziona<strong>le</strong> all'intensità del percorso riabilitativo».


COSTI ALTI - Il prob<strong>le</strong>ma, però, è anche economico. «Per quanto riguarda i costi sanitari<br />

<strong>di</strong>retti - riferisce Federico Spandonaro, farmacoeconomista all'Università Tor Vergata <strong>di</strong><br />

Roma - secondo stu<strong>di</strong> internazionali si attestano tra l'1,5% e il 3% della spesa sanitaria<br />

tota<strong>le</strong>, rappresentando oltre il 60% del<strong>le</strong> spese per <strong>le</strong> cure psichiatriche. Ma i costi <strong>di</strong>retti<br />

non sanitari (danni agli altri e auto<strong>le</strong>sioni) e quelli in<strong>di</strong>retti (per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> produttività) portano a<br />

più che raddoppiare i costi sociali della patologia». Una fotografia che «induce a superare<br />

una visione puramente finanziaria, qua<strong>le</strong> quella finalizzata al risparmio sul<strong>le</strong> prescrizioni<br />

farmaceutiche basato sul costo della dose me<strong>di</strong>a giornaliera, mirando a trattamenti dove<br />

sia evidente nel suo comp<strong>le</strong>sso un profilo costo-efficacia positivo». Senza <strong>di</strong>menticare «gli<br />

interventi <strong>di</strong> supporto psicologico al<strong>le</strong> famiglie, i programmi <strong>di</strong> reinserimento lavorativo e <strong>di</strong><br />

formazione professiona<strong>le</strong>», puntualizza l'esperto. «La malattia è una <strong>di</strong>mensione<br />

dell'essere umano e chi l'ha provata ha sicuramente un'esperienza in più da esprimere -<br />

rif<strong>le</strong>tte Daniela Rosi, <strong>di</strong>rettrice dell'Osservatorio naziona<strong>le</strong> <strong>di</strong> "Outsider Art" dell'Accademia<br />

<strong>di</strong> bel<strong>le</strong> arti <strong>di</strong> Verona -. Per la mostra abbiamo cercato persone con un vissuto <strong>di</strong> malattie<br />

mentali che avessero ta<strong>le</strong>nto, e che trovassero nell'espressione artistica un sistema <strong>di</strong><br />

comunicazione prioritario. Per questo non sono stati scelti autori estemporanei, ma artisti<br />

che avessero una produzione importante con uno sti<strong>le</strong> riconoscibi<strong>le</strong>». Ogni città ospiterà<br />

una mostra <strong>di</strong>versa, con pittori, scultori e performer che vivono e operano nella regione.<br />

corriere.it – 25 febbraio 2011


Si premia chi ha saputo raccontare meglio <strong>le</strong> Malattie Rare<br />

Narrativa, poesia, fotografia, pittura, <strong>di</strong>segno, scultura e spot pubblicitari: erano queste <strong>le</strong><br />

categorie in gara per la terza e<strong>di</strong>zione del "Volo <strong>di</strong> Pègaso, raccontare <strong>le</strong> malattie rare",<br />

concorso promosso dal Centro Naziona<strong>le</strong> Malattie Rare (CNMR) dell'Istituto Superiore <strong>di</strong><br />

Sanità. E il 28 febbraio, in corrispondenza con la Giornata Mon<strong>di</strong>a<strong>le</strong> del<strong>le</strong> Malattie Rare, i<br />

vincitori verranno premiati a Roma<br />

I <strong>di</strong>segni e <strong>le</strong> fotografie partecipanti alla seconda e<strong>di</strong>zione del «Volo <strong>di</strong> Pègaso», in mostra<br />

nel 2010 all'Istituto Superiore <strong>di</strong> SanitàÈ arrivato il momento del<strong>le</strong> premiazioni per la terza<br />

e<strong>di</strong>zione del Concorso artistico-<strong>le</strong>tterario Il Volo <strong>di</strong> Pègaso, raccontare <strong>le</strong> malattie rare,<br />

iniziativa lanciata dal Centro Naziona<strong>le</strong> Malattie Rare (CNMR) dell'Istituto Superiore <strong>di</strong><br />

Sanità e aperta questa volta - oltre che al<strong>le</strong> consuete categorie della narrativa, della<br />

poesia, della fotografia, della pittura, del <strong>di</strong>segno e della scultura - anche agli spot<br />

pubblicitari (te<strong>le</strong>visivi o ra<strong>di</strong>ofonici).<br />

Il tema prescelto - <strong>come</strong> avevamo scritto in fase <strong>di</strong> presentazione è stato Le voci del<br />

si<strong>le</strong>nzio, perché, <strong>come</strong> avevano spiegato a suo tempo i promotori, «è <strong>di</strong> si<strong>le</strong>nzio che a un<br />

certo punto vive il dolore. Soprattutto quando ha smesso <strong>di</strong> cercare, quando il labirinto<br />

dell'attesa <strong>di</strong>venta una casa in cui vivere e convivere. Senza <strong>di</strong>agnosi, senza terapia,<br />

senza che sia riconosciuta la propria malattia, può restare solo il si<strong>le</strong>nzio. Ed è per questo<br />

che nasce la sfida: farlo <strong>di</strong>ventare parola, figura, immagine, ma soprattutto un gancio per<br />

restare ancorati alla propria vita».<br />

Lunedì 28 febbraio, dunque, in occasione della Giornata Mon<strong>di</strong>a<strong>le</strong> del<strong>le</strong> Malattie Rare, i<br />

vincitori verranno premiati a Roma, presso l'Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità (Aula Pocchiari,<br />

Via<strong>le</strong> Regina E<strong>le</strong>na, 299, ore 9.30-13.30).<br />

Parteciperanno all'incontro Enrico Garaci, Mirella Taranto e Domenica Taruscio, che<br />

nell'Istituto Superiore <strong>di</strong> Sanità sono rispettivamente il presidente, il capo Ufficio Stampa e<br />

il <strong>di</strong>rettore del Centro Naziona<strong>le</strong> Malattie Rare. Insieme a loro i giurati del concorso Luisa<br />

Marquardt, Wolfgang Horn, Pierluigi Berto, Sabina Bernard, Gigi Palla e Romano Ciriaci<br />

ed è previsto anche un intermezzo musica<strong>le</strong> a cura <strong>di</strong> Andrea De Carlo.<br />

Nell'anti-Aula Pocchiari verrà al<strong>le</strong>stita una mostra con tutte <strong>le</strong> opere visive presentate per<br />

questa e<strong>di</strong>zione del Volo <strong>di</strong> Pègaso e sarà infine <strong>di</strong>sponibi<strong>le</strong> una pubblicazione contenente<br />

tutti gli elaborati dei partecipanti.<br />

superando.it – 25 febbraio 2011

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