Afasia: come recuperare le parole perdute? L'afasia ... - Città di Torino
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ADDESTRAMENTO - «La scelta deve essere tarata sui singoli casi, e un documento del<br />
Comitato naziona<strong>le</strong> <strong>di</strong> bioetica stabilisce che vanno preferite <strong>le</strong> specie domestiche, perché<br />
già se<strong>le</strong>zionate per la loro docilità e facilità al rapporto con l’uomo. L’addestramento non<br />
può prescindere dal benessere dell’anima<strong>le</strong>, che deve però abituarsi a rispondere ai<br />
coman<strong>di</strong> e anche a "sopportare" <strong>le</strong> avances a volte un po' impulsive, che possono<br />
verificarsi specie se si lavora con i bambini. Per gli animali può essere faticoso e per<br />
questo <strong>le</strong> sedute terapeutiche <strong>di</strong> solito non durano più <strong>di</strong> 30-45 minuti». A Genzano, gli<br />
incontri fra i pazienti e <strong>le</strong> asinel<strong>le</strong> si svolgono al mattino. «Coinvolgono una ventina <strong>di</strong><br />
malati, anche se non sempre ci sono tutti - racconta Reinger Cantiello -. Nell’ospeda<strong>le</strong><br />
però sono ricoverate anche persone che, per prob<strong>le</strong>mi <strong>di</strong> mobilità, non possono venire<br />
fisicamente fino al<strong>le</strong> stal<strong>le</strong>. Allora an<strong>di</strong>amo noi da loro: portiamo gli asini nel portico<br />
dell’ospeda<strong>le</strong> e capita ogni tanto che anche pazienti che ci sembravano inadatti al<strong>le</strong> attività<br />
con gli animali siano incuriositi e inizino spontaneamente a interagire con loro».<br />
corriere.it – 14 febbraio 2011