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Afasia: come recuperare le parole perdute? L'afasia ... - Città di Torino

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Una class action contro Inps. "Irregolarità sui <strong>di</strong>sabili gravi"<br />

L'associazione che li tutela sta valutando se avviare una causa col<strong>le</strong>ttiva perché <strong>le</strong><br />

convocazioni non sono previste dalla <strong>le</strong>gge. Una sentenza della Consulta giu<strong>di</strong>ca<br />

il<strong>le</strong>gittima la procedura. Ferrero: "Persone in grave <strong>di</strong>fficoltà che non hanno la possibilità <strong>di</strong><br />

far va<strong>le</strong>re i loro <strong>di</strong>ritti"<br />

Che molti imbroglino e ci guadagnino è vero, ma se sei una persona affetta da <strong>di</strong>sabilità<br />

grave e inguaribi<strong>le</strong>, vederti arrivare a casa, in busta, una convocazione per la visita <strong>di</strong><br />

accertamento del<strong>le</strong> tue con<strong>di</strong>zioni, fa un certo effetto. Oltre a essere molto scomodo,<br />

perché devi organizzare lo spostamento, farti accompagnare. Capita a <strong>Torino</strong>, ma in<br />

genera<strong>le</strong> in tutt’Italia: l’Inps, da qualche mese, ha avviato una serie <strong>di</strong> controlli a tappeto<br />

per verificare l’idoneità <strong>di</strong> coloro che hanno <strong>di</strong>ritto all’assegno d’accompagnamento.<br />

Peccato che tra i controllati siano finiti anche molti «inguaribili», ad esempio affetti da<br />

spina bifida o <strong>di</strong>strofia muscolare, che anche la <strong>le</strong>gge, la numero 80 del 2006, esclude<br />

dall’obbligo <strong>di</strong> «accertamenti <strong>di</strong> controllo e revisione». In queste ore il centralino della Cpd,<br />

la Consulta per <strong>le</strong> persone in <strong>di</strong>fficoltà, suona <strong>di</strong> continuo.«Riceviamo molte segnalazioni<br />

<strong>di</strong> persone <strong>di</strong>sabili che vengono convocate “il<strong>le</strong>gittimamente” — spiega Giovanni Ferrero,<br />

<strong>di</strong>rettore della Consulta — e stiamo valutando <strong>di</strong> raccoglier<strong>le</strong> tutte e avviare un causa<br />

col<strong>le</strong>ttiva contro l’Inps». La class action, entrata in pieno vigore lo scorso anno, che<br />

consente <strong>di</strong> avviare proce<strong>di</strong>menti col<strong>le</strong>ttivi <strong>di</strong> risarcimento. «Dobbiamo pensare —<br />

prosegue Ferrero — che in molti casi si tratta <strong>di</strong> persone in grave <strong>di</strong>fficoltà, che non hanno<br />

la possibilità <strong>di</strong> attivarsi e far va<strong>le</strong>re i propri <strong>di</strong>ritti. Ricevono un «avviso <strong>di</strong> comparizione»,<br />

magari si spaventano e devono subire l’umiliazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare la loro pa<strong>le</strong>se e già<br />

accertata <strong>di</strong>sabilità».<br />

E se i casi già si contano a decine, tanto che la Consulta ha informato avvocati e<br />

istituzioni, c’è anche chi oltre al danno ha dovuto fare i conti con la beffa. Gabrie<strong>le</strong><br />

Piovano, 25 anni, convive dalla nascita con la spina bifida e con una vita in carrozzella, ma<br />

lavora, vive da solo e combatte ogni giorno per condurre una vita in<strong>di</strong>pendente. Riceve<br />

l’assegno d’accompagnamento, 480 euro al mese, accre<strong>di</strong>tati <strong>di</strong>rettamente sul suo conto<br />

in banca. A marzo cambia casa, quin<strong>di</strong> residenza, ne dà comunicazione con<br />

raccomandata all’Inps. «Evidentemente l’Inps ha due archivi, che tra loro non si parlano»<br />

immagina Gabrie<strong>le</strong>. Perché a lui l’il<strong>le</strong>gittima convocazione è arrivata al vecchio domicilio,<br />

Gabrie<strong>le</strong> non l’ha mai vista e verosimilmente è andata persa. Inuti<strong>le</strong> <strong>di</strong>re che non si è<br />

presentato alla visita <strong>di</strong> verifica dell’invali<strong>di</strong>tà. La scoperta il 1° febbraio, quando ha<br />

controllato l’estratto conto e si è accorto che l’assegno mensi<strong>le</strong> non era stato accre<strong>di</strong>tato.<br />

«Sono guarito e non se n’è accorto nessuno, tranne l’Inps — ironizza Gabrie<strong>le</strong>, che però<br />

ora è costretto a un lungo iter burocratico — Agli sportelli dell’Inps mi hanno spiegato che<br />

la mia pratica è chiusa e non c’è niente da fare per <strong>recuperare</strong>. Devo te<strong>le</strong>fonare al centro<br />

<strong>di</strong> Col<strong>le</strong>gno, dove suona sempre occupato, e farmi spiegare <strong>come</strong> attivare un ricorso.<br />

Dimostrare <strong>di</strong> aver comunicato tutto correttamente e <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>sabi<strong>le</strong>». Ci vorranno mesi,<br />

almeno 5 o 6, in cui Gabrie<strong>le</strong> dovrà fare a meno del sussi<strong>di</strong>o ma continuerà a convincere<br />

con la sua malattia.<br />

torino.repubblica.it – 11 febbraio 2011

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