SIENKIEWICZ

— 143 —
Tutti si inohinarono innunzi a lui. Delie voci accanto a Yloicio, inormorarono:
"Pitro, Pitro!^ Alcuni 8'inginocchiarono, al tri stesero I»
mani verso di lui. U silenzio si fece cos\ solenne da poler udire ii lieve
rumore prodotto dai tizzi arsi che cadevano dalio fiaccole, ii lontano
rumorlo di carri sulla via Noraentana ed ii frusdo del venticello che
scuoteva i pi ni disposti a gruppi nel cimitero.
Chilone, chinandosi yerso Yinicio, morraoró :
— Eccolo ! II prediletto apostolo di Gristo un !
; pescatore
II yecchio alzó la mano, benedicendo col segno delia croce tutti i
convenuti, che contemporaneamente s'erano prostrati.
yinicio ed i suoi compagni, non volendo tradirsi, fecero corae gli
altri. U. giovano non sapeva spiegarsi la profonda impressione che uella
scena aveva prodotta su di lui la ; figura che scorgeva a s6 dinanzi,
gli serabrava seniplice, e strana nello stesso tempo, e appunto tale
stranezza gli pareva conseguenza di quella semplicit^. II vecchio non
portava in capo alcuna mitra e nessuna corona di foglie di quercia gli
ornava le tempie, non teneva la palma fra !c mani e neppure vestiva
Tabito bianco ricamato a Stelle, eon uno scudo dorato sul petto in
;
breve, egli non portava alcune di queile insegne speciali ai sacerdoti
d'Oriente, d'Egitto, delia Grecia e deirantica Roma.
E Yinicio rimase oosi colpito di tale diyersiti, come lo era stato
poc'anzi airudire gFinni cristiani. Questo pescatore non gli appariva
gik come un gran sacerdote abituato alle solennit^ dei riti, ma bens\
quale un vecchio, raodesto e rispettabile, venuto da lontani paesi, per
parlare d'una verit^, ch'egli aveva veduta e toccata eon mano, a cui
credeva eon fede incrollabile, e che araava appunto in forza di questa
fede. Perció nei suoi sguardi brillava un tal fuoco di convinzione, corae
la sola verit& puó possedere. E Yinicio, finora affatto scettico, e perció
punto inclinato a cedere allMncanto del vecchio, si sentiva spinto da
un'ardente curiosit^ ad ascoltare tutto ció che sarebbe uscito dalie labbra
di quel misterioso compagno di Gristo, di conoscere ii contenuto
di quella dottrina professata da Licia e da Pomponia Grecina.
E Pitro corainció a parlare, come un padre che istruisce dei figliuoli
diletti. Raccomandava loro di rinunciare alle orgie ed al piacere, d'amare
Tindigenza, la purezza e la yeriti, di sopportare eon pazienza Tingiustizia
e la persecuzione, di ubbidire alle autoritA ed ai superiori, di
guardarsi dal tradimento, dairinganno e dalia calunnia, e finalmenie
di darsi reciprocamente dei buoni esempi e di seryire da modello anche
ai pagani.
Yinicio, per cui ii bene consisteva soltanto in ció che gli potova
render Licia, ed ii mae, in ció che si frapponeva ad ostacolo fra di
essi, si sentiva alternativamente commosso eii irritato da quelle frasi.
Gli pareva che ii vecchio, raccomandando la purezza e la lotta contro
le passioni, ardisse non solamente di cundannare ii suo amore, ma ben
anche di eccitare Licia a perdurare nella sua resistenza. Egli comprendeva
che, ove essa fosse stata in queirassemblea ed aresse udito quclle
parole, avrebbe dovuto necessariamente considerarlo quale un nemico
delia sua religione ed un essere reietto. A quell' idea si senl\ invaso
dalia collera: .
"Ghe cosa ho io udito di nuovo?„ chiese a ró stesso. "Euesla la
nuova religione? Tutti Io sanno, tutti lo hanno udito. I cinici raccoraaiidano
Tindigenza o la limitazionu dei bisogni; Socrat© insegna la
virtu, fome qualche cosa di vecchio ma di buono. Ogni stoico, o persino
un filosofo come Seneca, che pos8edeva cento tavole di legno di cedro,