Argentovivo - dicembre 2009 - Spi-Cgil Emilia-Romagna
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Dante che attraversa<br />
“l’inferno” di una strada<br />
trafficata, Cappuccetto<br />
Rosso che va a far visita<br />
alla nonna e preferisce passare<br />
per il bosco piuttosto che per<br />
la carreggiata in cui sfrecciano<br />
le auto, perché “al massimo<br />
incontra il lupo”. E ancora<br />
Diabolik che in una notte buia<br />
fugge da una via piena di macchine<br />
perché, vestito di nero<br />
com’è, gli autisti rischiano di<br />
non vederlo e travolgerlo. Scenari<br />
grotteschi ed esagerati, sì,<br />
ma che rendono bene l’idea di<br />
quanti guai e insidie nasconde<br />
la vita del pedone in città.<br />
Eppure, per natura, “siamo<br />
nati per camminare”. E anche<br />
chi è alla guida di un’automobile<br />
dovrebbe tenere presente<br />
che è solo momentaneamente<br />
un “non pedone”. A ricordarcelo<br />
è la mostra “Siamo tutti<br />
pedoni”, allestita all’Archiginnasio<br />
di Bologna, che vede tra i<br />
Sicurezza stradale<br />
Siamo tutti pedoni!<br />
Tante vignette per dirlo<br />
Sara Branchini<br />
Centro Antartide<br />
promotori lo <strong>Spi</strong>-<strong>Cgil</strong> e rimarrà<br />
aperta fino al 24 gennaio 2010.<br />
Filo conduttore dell’esposizione<br />
è l’ironia delle più importanti<br />
matite italiane che, oltre<br />
a strappare un sorriso amaro,<br />
invitano il visitatore a riflettere<br />
e adottare comportamenti<br />
più responsabili sulle strade.<br />
In Italia, ogni anno, vengono<br />
uccisi più di 600 pedoni e oltre<br />
20.000 vengono feriti. Tra i più<br />
colpiti ci sono gli anziani, che<br />
spesso non hanno la stessa capacità<br />
di muoversi rapidamente<br />
e di evitare i pericoli dei più<br />
giovani: oltre il 50% delle vittime<br />
ha più di 65 anni. Questa<br />
strage non è data dalla fatalità,<br />
ma è fortemente legata al<br />
mancato rispetto delle regole;<br />
si pensi infatti che quasi il 30%<br />
dei pedoni che perdono la vita<br />
viene investito mentre attraversa<br />
sulle strisce. Basterebbe<br />
dunque un maggior rispetto<br />
del Codice della strada, che<br />
non a caso intima ai conducenti<br />
di “dare la precedenza,<br />
rallentando e all’occorrenza<br />
fermandosi, ai pedoni che<br />
transitano sugli attraversamenti<br />
pedonali”. Certo, anche<br />
chi va a piedi deve seguire alcune<br />
norme di prudenza: se<br />
ciascuno facesse la sua parte,<br />
la vita di chi cammina in città<br />
sarebbe certo più semplice.<br />
Per riflettere sul camminare<br />
in città la mostra propone,<br />
accanto alle vignette “amare”<br />
firmate da Altan, Staino, Vauro,<br />
Giannelli, Rebori, Giuliano,<br />
Gomboli, Maramotti, Cavaliere,<br />
Mausoli, Mencherini, Minoggio,<br />
Palumbo, Vitti, Zaniboni,<br />
le parole di Piero Angela,<br />
Carlo Lucarelli, Margherita<br />
Hack, Licia Colò, Massimo Gramellini,<br />
Vito. Sono testimonial<br />
anche gli attori di “Un posto<br />
al sole” Lucio Allocca e Germano<br />
Bellavia, che invitano<br />
a riscoprire questo antico ma<br />
spesso poco considerato mezzo<br />
di trasporto: i piedi. E ancora<br />
si leggono i testi del poeta Roberto<br />
Roversi, del filosofo Duccio<br />
Demetrio, della giornalista<br />
Cristina Gabetti, di Franco<br />
Taggi, tra i maggiori esperti di<br />
sicurezza stradale. Il tutto nel<br />
piacevole contesto del cortile<br />
dell’Archiginnasio.<br />
La mostra vuole contribuire<br />
a creare un clima culturale di<br />
simpatia e rispetto verso i pedoni,<br />
che devono diventare “sacri”,<br />
come accade in altre città<br />
europee. Perché la città possa<br />
percepirli non come ostacoli<br />
sulle strade di chi guida, ma<br />
come “motore” della mobilità<br />
pulita e ad emissioni zero. Una<br />
mobilità che fa bene alla salute<br />
delle persone e della Terra. Chi<br />
cammina infatti non inquina e<br />
non spreca energia, si gode le<br />
vie ed i paesaggi, stimola perfino<br />
il suo stesso buon umore e fa<br />
un favore al suo benessere. Per<br />
trasformare le strade amare in<br />
strade “da amare”.<br />
La mostra è promossa da Centro<br />
Antartide, Osservatorio educazione<br />
stradale e sicurezza della<br />
Regione, i sindacati dei pensionati<br />
<strong>Spi</strong>-<strong>Cgil</strong>, Fnp-Cisl e Uil,<br />
Ancescao, Comune, Provincia e<br />
Ausl Bologna, Auser, Archiginnasio,<br />
Legambiente, col patrocinio<br />
dell’Università. Rimarrà<br />
aperta all’Archiginnasio, in<br />
piazza Galvani 1, fino al 24 gennaio.<br />
È visitabile anche sul sito<br />
www.siamotuttipedoni.it.<br />
Per ulteriori informazioni<br />
Centro Antartide, tel 051-<br />
260921.<br />
<strong>Argentovivo</strong> <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />
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