Argentovivo - dicembre 2009 - Spi-Cgil Emilia-Romagna

Argentovivo dicembre 2009
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Dove vado a pregare?
Vivere l’altrove: storie di migranti nella globalizzazione
Anna Maria Pedretti Alla vigilia di Natale
Oggi siamo seduti, alla vigilia
di Natale, noi, gente misera,
Le storie dei migranti, italiani e stranieri,
che andiamo raccogliendo in
ogni parte della nostra regione sono
storie a tutto tondo, storie di persone intere
che ci raccontano i fatti, gli episodi più
salienti della loro vita, che ci raccontano
le difficoltà di trovare una casa, un lavoro
in quell’altrove dove hanno scelto di andare,
o la sorte li ha condotti. Ma ci raccontano
anche altro: i sentimenti ad esempio,
la nostalgia per la loro terra abbandonata,
per gli affetti lontani, lo spaesamento, lo
smarrimento, lo scoramento che li ha presi
a volte a causa degli atteggiamenti di
ostilità e di rifiuto che spesso subiscono. A
volte ci raccontano gesti di solidarietà, di
amicizia, di accoglienza. E lì dove spuntano
questi fiori di gentilezza spesso si radicano
sentimenti positivi di appartenenza,
si costruiscono relazioni forti e serene, si
trova una nuova patria. Ed è allora naturale
che nella nuova patria – dove già si
dimora e si lavora, dove si mandano i figli
a scuola - ci si senta anche cittadini a tutti
gli effetti, titolari di diritti e tenuti ai doveri
come tutti gli altri.
Le storie che raccogliamo ci dicono anche
che l’esperienza particolare di totale
sradicamento ha creato nelle persone un
bisogno impellente di interrogarsi sul senso
profondo della vita, ha fatto riscoprire
una religiosità intima, autentica, ha permesso
loro di condurre riflessioni profonde
confrontando modi diversi di vivere la
spiritualità e cogliendo così l’essenza del
messaggio delle diverse religioni.
Tutti, credenti e non, sappiamo che la
I temi della memoria
in una gelida stanzetta,
il vento corre fuori, il vento entra.
Vieni, buon Signore Gesù, da noi, volgi lo sguardo
Perché tu ci sei davvero necessario.
Bertolt Brecht
“Tutti hanno diritto di professare liberamente
la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata,
di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto,
purché non si tratti di riti contrari al buon costume”
La “Fuga in Egitto” dipinta da Giotto nella cappella degli Scrovegni di Padova
Costituzione della Repubblica Italiana, art. 19