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Argentovivo - dicembre 2009 - Spi-Cgil Emilia-Romagna

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<strong>Argentovivo</strong> <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />

16<br />

Ottobre <strong>2009</strong>: di nuovo<br />

in partenza per visitare<br />

il Saharawi, di<br />

nuovo con i bagagli, i visti e i<br />

passaporti, di nuovo la lunga<br />

attesa all’aeroporto di Algeri e<br />

poi di nuovo nella notte l’arrivo<br />

alla scuola. C’è movimento<br />

attorno alla scuola, frenesia<br />

per il nostro arrivo, la voglia di<br />

mostrarci subito i lavori di pavimentazione<br />

effettuati nelle<br />

aule e nei laboratori, l’orgoglio<br />

di mostrarci il laboratorio di<br />

sartoria sistemato secondo le<br />

indicazioni lasciate in maggio.<br />

È tutto in ordine, tutto pronto<br />

per ricominciare.<br />

E l’indomani ricomincia l’avventura:<br />

alle 8.30 il vocìo delle<br />

donne mi sveglia, Giovanna<br />

Lippi (vedi articolo su <strong>Argentovivo</strong><br />

n. 9 del settembre <strong>2009</strong>)<br />

e Luciano sono già alzati da un<br />

pezzo, hanno già fatto colazione,<br />

sono già pronti per i saluti<br />

e gli abbracci.<br />

Ci sono tutte le donne, felici di<br />

ritrovare Giovanna, sorridenti<br />

ed emozionate. Anche Giovanna<br />

lo è, ma lo nasconde e inizia<br />

subito la sua lezione. Ha portato<br />

con sé carta, stoffe, tulle,<br />

modelli, dispense tradotte in<br />

arabo, ha lavorato tutta l’estate<br />

per questo secondo livello e<br />

Dal mondo<br />

Ritorno nel Saharawi<br />

E la storia continua...<br />

Ada Assirelli<br />

Segretaria confederale<br />

<strong>Cgil</strong> Ravenna<br />

parte alla grande. E grande è<br />

il risultato finale: da novembre<br />

il laboratorio si sposterà nella<br />

wilaya di Smara e inizierà a<br />

produrre capi per la vendita.<br />

Abiti per donna, sahariane e<br />

pantaloni per uomo, le bandiere<br />

per tutta la comunità.<br />

La prima bandiera abbiamo<br />

voluto comprarla noi: con orgoglio<br />

la esporremo durante il<br />

nostro congresso provinciale,<br />

perché quella bandiera non<br />

solo rappresenta la lotta del<br />

popolo Saharawi per la propria<br />

indipendenza, ma è anche il<br />

simbolo di un progetto di cooperazione<br />

e di solidarietà che<br />

ha dato risultati insperati e in<br />

brevissimo tempo.<br />

Nel laboratorio a fianco Luciano<br />

ha lavorato con i ragazzi<br />

rendendoli in grado di poter<br />

costruire mobili e infissi, e<br />

quindi di poter anche loro organizzarsi<br />

in cooperativa per<br />

la produzione e la vendita.<br />

Giovanna Lippi (a destra) insegna taglio e cucito alle donne Saharawi<br />

Insisto su questo perché è un<br />

dato importante, in due anni è<br />

stata costruita la scuola, sono<br />

stati organizzati corsi di formazione,<br />

si sono avviate due<br />

cooperative di lavoro. I compagni<br />

di UgtSario più volte in<br />

queste due settimane ci hanno<br />

ripetuto: “Siate orgogliosi del<br />

lavoro che avete fatto, raggiungere<br />

obiettivi così concreti in<br />

così poco tempo non è usuale.<br />

Forse non vi rendete conto di<br />

cosa significhi questo per tutti<br />

noi”. Sulla scia di questa esperienze<br />

ne sono partite altre,<br />

altri sindacati europei hanno<br />

elaborato progetti di formazione<br />

professionale e questo ci<br />

riempie d’orgoglio.<br />

Siamo orgogliosi, ma credo<br />

che Giovanna abbia ragione<br />

quando sottolinea che questo<br />

risultato è stato il frutto del<br />

lavoro di tutti, delle donne e<br />

dei ragazzi in primis, che hanno<br />

messo tutto il loro entusiasmo<br />

e la loro determinazione<br />

a cambiare il corso della loro<br />

vita. Il progetto di falegnameria<br />

e sartoria è finito, i risultati<br />

ci gratificano ma ogni tanto<br />

mi viene in mente ciò che, con<br />

un groppo alla gola, ha detto<br />

Giovanna la sera della cena ai<br />

piedi delle dune, guardando le<br />

“sue” donne ballare: “La formazione<br />

è finita, io non verrò<br />

più qua nel deserto, non le incontrerò<br />

più, ma perché?”.<br />

E allora io dico a Giovanna di<br />

stare tranquilla. Con i suoi settant’anni<br />

e la sua vitalità lei<br />

tornerà fra le sue donne, anzi<br />

ne incontrerà altre, ad altre<br />

insegnerà il “dritto filo”, ad<br />

altre insegnerà asole e tasche,<br />

chiusure a lampo e chiusure<br />

a strass… Ho già in testa un<br />

progetto!

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