Argentovivo - dicembre 2009 - Spi-Cgil Emilia-Romagna
Argentovivo - dicembre 2009 - Spi-Cgil Emilia-Romagna
Argentovivo - dicembre 2009 - Spi-Cgil Emilia-Romagna
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Per i cittadini emiliani<br />
(ma in generale per tutto<br />
il Paese), la globalizzazione<br />
è un concetto lontano.<br />
Le famiglie, i lavoratori e soprattutto<br />
gli anziani si muovono<br />
e vivono nel loro ambiente.<br />
Che è un contesto spesso piccolo,<br />
dove i referenti e le sedi<br />
delle istituzioni, dei servizi,<br />
della sanità, delle associazioni<br />
sono conosciuti e visibili. E<br />
proprio questa dimensione ha<br />
reso sostenibili i rapporti tra il<br />
cittadino e il pubblico: la contrattazione<br />
sociale, i servizi<br />
territoriali, il rapporto con il<br />
volontariato assumono forme<br />
e contenuti concreti come avviene<br />
nel distretto di Correggio,<br />
nella provincia di Reggio<br />
<strong>Emilia</strong>. Il Distretto comprende<br />
i comuni di Campagnola, Correggio,<br />
Fabbrico, Rio Saliceto,<br />
Rolo, San Martino in Rio, con<br />
una popolazione residente di<br />
quasi 58mila persone. Al Distretto<br />
è affidato il compito<br />
di assicurare ai residenti la<br />
disponibilità, secondo criteri<br />
di equità e accessibilità, dei<br />
servizi di tipo sanitario e sociale<br />
ad alta integrazione sanitaria.<br />
Il Distretto svolge un<br />
ruolo cruciale nella rilevazione<br />
dei bisogni di salute della<br />
popolazione, nella pianificazione<br />
e valutazione dell’offerta<br />
Territori e leghe<br />
Correggio, il distretto<br />
a misura di cittadino<br />
Paola Guidetti<br />
di servizi, nella realizzazione<br />
delle attività di promozione<br />
della salute, di prevenzione<br />
delle malattie e delle disabilità<br />
e nell’integrazione tra attività<br />
territoriali ed ospedaliere<br />
e tra i servizi sanitari e quelli<br />
sociali.<br />
Mauro Veneroni, responsabile<br />
della Camera del Lavoro di<br />
zona da ben 7 anni, ci ha parlato<br />
della sua esperienza di coordinatore.<br />
“Il sindacalista della<br />
<strong>Cgil</strong> è un punto di riferimento<br />
importante per le persone del<br />
territorio – dice -. Ho avuto la<br />
fortuna di operare in questa<br />
sede dove tutti gli operatori<br />
hanno collaborato per fare<br />
diventare la <strong>Cgil</strong> un punto di<br />
riferimento importante. Poi ho<br />
incontrato sindaci che hanno<br />
accettato il dialogo e l’apertura<br />
di una fase di contrattazione<br />
con il sindacato, e con i quali<br />
ho un rapporto costante. In<br />
questi anni – continua Veneroni<br />
- abbiamo raggiunto accordi<br />
importanti per bloccare l’aumento<br />
dell’Ici e dell’Irpef. C’è<br />
stato un accordo con i Comuni<br />
(unico in provincia e tra i pochi<br />
in regione) per contrastare<br />
gli infortuni sul lavoro su segnalazione<br />
del sindacato e con<br />
l’ausilio della Polizia municipale.<br />
La crisi economica ci ha<br />
portato a sottoscrivere accordi<br />
per agevolare il pagamento<br />
delle rette di scuole dell’infanzia,<br />
nidi, case protette, servizi<br />
domiciliari per anziani e di<br />
Mauro Veneroni, responsabile <strong>Cgil</strong> Correggio (il primo a sinistra)<br />
insieme a Virgilio Benati, responsabile <strong>Spi</strong> Correggio<br />
e a Carlo Veneroni, responsabile Sunia Reggio <strong>Emilia</strong><br />
tutti quei servizi sociali importanti<br />
per la comunità, ma dai<br />
quali oggi molte famiglie di<br />
cassintegrati o di disoccupati<br />
sarebbero escluse”.<br />
Ma la mancanza degli introiti<br />
determinati dall’Ici ha creato<br />
quest’anno grosse difficoltà<br />
nei bilanci comunali. E per<br />
quanto riguarda i fondi per la<br />
non autosufficienza, in questo<br />
distretto i sindaci sono andati<br />
in controtendenza con quanto<br />
fatto dai colleghi a livello regionale.<br />
“Noi siamo disponibili<br />
a discutere con i sindaci la<br />
possibilità di destinare questi<br />
fondi a progetti importanti –<br />
dice il responsabile della <strong>Cgil</strong><br />
di Correggio - ma occorre parlarne<br />
insieme. Perché i problemi<br />
non sono solo del Comune.<br />
Sono nostri, della comunità.<br />
Quindi affrontiamoli insieme,<br />
e risolviamoli insieme”.<br />
Se si parla di assistenza agli<br />
anziani, per esempio, tutto è<br />
lasciato nelle mani delle cosiddette<br />
“badanti”. Ma “l’ente<br />
pubblico dovrebbe coordinare<br />
e organizzare una rete di servizi<br />
a supporto delle famiglie con<br />
persone non autosufficienti”. E<br />
alcune soluzioni ci sarebbero.<br />
Veneroni parla infatti di lavorare<br />
per avere condomini attrezzati<br />
vicini al centro cittadino,<br />
appartamenti che potrebbero<br />
essere assegnati o acquistati<br />
da anziani soli, coppie o persone<br />
non autosufficienti, con l’assistenza<br />
giornaliera di un infermiere,<br />
dell’assistente domiciliare,<br />
di una domestica, spazi<br />
in comune per non restare soli,<br />
la visita periodica di un medico,<br />
la spesa a domicilio. “Non è utopia<br />
- dice Veneroni – ma una richiesta<br />
avanzata direttamente<br />
dai cittadini. È un progetto che<br />
diversi Comuni in Italia hanno<br />
già trasformato in realtà”.<br />
<strong>Argentovivo</strong> <strong>dicembre</strong> <strong>2009</strong><br />
23