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Agostino di Duccio Algardi, Alessandro Storia dell'arte ... - Artleo.It

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Calder, Alexander<br />

Filadelfia 1898 - New York 1976<br />

Scultore americano<br />

Appartenente ad una famiglia <strong>di</strong> scultori, si interessò all’arte<br />

fin da giovanissimo, mostrando però interesse più<br />

per gli «utensili meccanici che per la creta o i pennelli».<br />

Dopo aver terminato gli stu<strong>di</strong> in ingegneria, si iscrisse all’Arts<br />

Students League <strong>di</strong> New York eseguendo <strong>di</strong>segni e<br />

caricature per vari giornali o riviste. Giunse a Parigi nel<br />

1926, dove ebbe inizio la sua carriera <strong>di</strong> scultore. La sua<br />

opera pittorica è legata ai primi Fili <strong>di</strong> ferro esposti nel<br />

1927 al Salon des humoristes a Parigi. Nella grafica mostra<br />

una preferenza per la penna e la matita, con cui eseguì<br />

numerosi <strong>di</strong>segni, specie ad inchiostro <strong>di</strong> china, dove la sicurezza<br />

del tratto riecheggia le strutture lineari dei suoi<br />

personaggi da circo. Nei guazzi l’artista mostra un iniziale<br />

figuratività che poi si evolve rapidamente verso un puro<br />

astrattismo che, liberatosi dall’influsso <strong>di</strong> Mirò, trova piena<br />

espressione negli anni del dopoguerra. La sua opera grafica<br />

fu esposta in varie occasioni a Parigi (1954, Galerie<br />

des Cahiers d’Art), Londra (1961, Lincoln Gallery) e Düsseldorf<br />

(1963, Gallerie Vömel). Parallelamente ai molteplici<br />

<strong>di</strong>segni che ne accompagnano i mobiles ed alle litografie<br />

a colori, gli ultimi guazzi <strong>di</strong> Calder, serie <strong>di</strong> figure grottesche<br />

e mostruose, attestano lo humor ma anche la ferocia<br />

<strong>di</strong> uno spirito incisivo. Nel 1973 l’artista ha decorato 18<br />

carlinghe <strong>di</strong> aerei <strong>di</strong> compagnie americane.<br />

Canova, Antonio<br />

Possagno, TV, 1757 - Venezia, 1822<br />

Scultore italiano<br />

Nato a Possagno da padre scalpellino, il suo appren<strong>di</strong>stato<br />

si svolse in Veneto presso la bottega del Torretti, al cui seguito<br />

si spostò a Venezia nel 1768.<br />

Qui frequentò i corsi dell’Accademia, stu<strong>di</strong>ando e <strong>di</strong>segnando<br />

i calchi in gesso delle sculture antiche e verso il<br />

1773 aprì il suo primo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> scultore nel chiostro <strong>di</strong><br />

Santo Stefano e poi a San Maurizio. Fino al 1779 rimase a<br />

Venezia, dove ricevette numerose importanti commissioni,<br />

fra cui quella per il Dedalo e Icaro (Venezia, Museo<br />

Correr).<br />

Trasferitosi a Roma, dove approfondì la sua conoscenza<br />

della scultura classica, frequentò i corsi <strong>di</strong> nudo dell’Accademia<br />

<strong>di</strong> Francia e la scuola <strong>di</strong> Pompeo Batoni.<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte Einau<strong>di</strong>

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