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Agostino di Duccio Algardi, Alessandro Storia dell'arte ... - Artleo.It

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trasferisce in Svizzera, a Weggis, un villaggio sulle rive del<br />

lago dei Quattro Cantoni. Qui incontra altri pittori, con i<br />

quali fonda nel 1911 il «Moderne Bund». A questi si aggiungono<br />

altri importanti incontri: nel 1912 conosce a<br />

Monaco Kan<strong>di</strong>nskij e partecipa alla celebre mostra del<br />

«Blaue Reiter», in seguito entra in contatto a Parigi con<br />

Delaunay, Mo<strong>di</strong>gliani, Picasso ed Apollinaire e a Colonia<br />

con Max Ernst. Nel 1915 si rifugia in Svizzera e <strong>di</strong>pinge<br />

le sue prime opere astratte, ottenute dall’intersecarsi <strong>di</strong><br />

elementi rettilinei e piani cromatici. Inizia poi a frequentare<br />

il Cabaret Voltaire <strong>di</strong> Zurigo e <strong>di</strong>venta uno dei promotori<br />

ed animatori del movimento dada, sperimentando i<br />

suoi primi rilievi policromi, e spregiu<strong>di</strong>cate composizioni<br />

<strong>di</strong> oggetti. La sua opera si affida spesso al caso, inventa un<br />

linguaggio astratto, popolato <strong>di</strong> forme colorate ritagliate<br />

nel legno o nella pietra e sovrapposte a comporre rilievi<br />

policromi che non hanno alcun riferimento naturalistico<br />

ma che risultano apparentemente del tutto «naturali». A<br />

Zurigo collabora a svariate iniziative dadaiste, fondando<br />

con Janco l’«Association des Artistes Révolutionnaires»,<br />

organizzando con Ernst e Baargeld il gruppo <strong>di</strong> Colonia,<br />

creando il «Fotogaga», stringendo rapporti a Berlino con<br />

El Lissitskij e Schwitters.<br />

Nel 1925 partecipa alla prima collettiva surrealista presso<br />

la galleria Pierre <strong>di</strong> Parigi.<br />

Nei due anni successivi lavora con la moglie Sophie Taeuber<br />

e l’architetto Theo Van Doesburg alla decorazione del<br />

café-dansant L’Aubette a Strasburgo, per poi aderire ai<br />

gruppi d’avanguar<strong>di</strong>a Cercle e Carré e Abstraction-Création<br />

realizzando, a partire dal 1930, sculture a tutto tondo,<br />

cui dà forme vagamente organiche e papiers déchirés<br />

(carta su carta strappata a mano). Nel dopoguerra lavora<br />

in America a importanti opere pubbliche. Nel 1954 il Premio<br />

internazionale per la scultura assegnatogli alla Biennale<br />

<strong>di</strong> Venezia ne ha segnato la definitiva consacrazione.<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte Einau<strong>di</strong>

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