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Agostino di Duccio Algardi, Alessandro Storia dell'arte ... - Artleo.It

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sibile sono tipici esempi <strong>di</strong> opere surrealiste sospese tra il<br />

gusto del congegno e della macchina inutile. Dal 1935 circa<br />

l’artista mette fine a questo genere <strong>di</strong> produzione per<br />

de<strong>di</strong>carsi alla figura umana capace <strong>di</strong> offrire una complessità<br />

in grado, secondo quanto lui stesso <strong>di</strong>chiara, <strong>di</strong> sostituire<br />

l’universo intero. Questo ritorno alla figura porta<br />

con sé una rottura definitiva con il surrealismo. Fino al<br />

1947 smette <strong>di</strong> esporre per poi ricominciare a mostrare il<br />

proprio lavoro caratterizzato dal suo nuovo e inconfon<strong>di</strong>bile<br />

stile personale: forme allungate e assottigliate dalla<br />

corrosione interiore, lunghe, filiformi, immerse in uno<br />

spazio che le avvolge e le corrode (Donna <strong>di</strong> Venezia IV,<br />

1947).<br />

Giambologna, Jean de Boulogne detto il<br />

Douai 1529 - Firenze 1608<br />

Scultore fiammingo attivo in <strong>It</strong>alia<br />

Giambologna, scultore originario delle Fiandre, giunge<br />

ben presto in <strong>It</strong>alia. Niente sappiamo della sua attività iniziale.<br />

Nel 1550 l’artista fiammingo è già a Firenze, dove<br />

alla fine del sesto decennio <strong>di</strong>venta lo scultore ufficiale dei<br />

Me<strong>di</strong>ci, Granduchi <strong>di</strong> Toscana, che gli affidano numerosi<br />

incarichi.<br />

Fra il 1563 e il 1566 è impegnato nella realizzazione della<br />

monumentale Fontana del Nettuno a Bologna, ispirata alla<br />

scultura <strong>di</strong> analogo soggetto è progettata dallo scultore fiorentino<br />

Bartolomeo Ammannati.<br />

Negli anni seguenti intensa è la sua produzione <strong>di</strong> piccoli<br />

bronzi a soggetto mitologico.<br />

Nel 1571 per il giar<strong>di</strong>no della Villa Me<strong>di</strong>ci Demidoff realizza<br />

la stupefacente Fontana dell’Appennino, esempio<br />

del gusto manierista orientato verso opere capaci <strong>di</strong> destare<br />

meraviglia e stupore. Nel giar<strong>di</strong>no della villa me<strong>di</strong>cea<br />

in cui la scultura viene posta, l’artificio dell’uomo gareggia<br />

con la natura. Per i giar<strong>di</strong>ni esegue anche una serie <strong>di</strong><br />

bronzi più piccoli raffiguranti animali, che dovevano integrarsi<br />

perfettamente nell’ambiente naturale. Al 1575 risale<br />

l’esecuzione della grande Fontana dell’Oceano, commissionatagli<br />

dai Me<strong>di</strong>ci quale imponente arredo per il<br />

giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> Boboli. Fra il 1574 e il 1582 è impegnato nella<br />

realizzazione del grande gruppo marmoreo raffigurante<br />

il Ratto delle Sabine, particolarmente ammirato da Francesco<br />

I che lo fece collocare sotto la Loggia dei Lanzi <strong>di</strong><br />

Piazza della Signoria, vera e propria galleria <strong>di</strong> sculture<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte Einau<strong>di</strong>

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