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Agostino di Duccio Algardi, Alessandro Storia dell'arte ... - Artleo.It

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1814 fu titolare della cattedra <strong>di</strong> scultura presso l’Accademia<br />

Albertina <strong>di</strong> Torino; in seguito, si trasferì a Milano,<br />

dove consolidò la sua fama <strong>di</strong> ritrattista. Tra i ritratti più<br />

notevoli da lui eseguiti si ricordano, oltre a tre de<strong>di</strong>cati a<br />

Napoleone (<strong>di</strong> cui uno a Milano, al Civico Museo del Risorgimento,<br />

l’altro nel Museo Civico <strong>di</strong> Alessandria, l’ultimo<br />

in quello <strong>di</strong> Piacenza), quelli del poeta Vincenzo Monti,<br />

alla Pinacoteca Ambrosiana <strong>di</strong> Milano, e quello della<br />

celebre cantante Giu<strong>di</strong>tta Pasta, nel museo annesso al<br />

Teatro della Scala. Altre opere degne <strong>di</strong> nota sono la statua<br />

raffigurante La Pace, che si trova ad U<strong>di</strong>ne, e che venne<br />

inaugurata da Francesco I nel 1819, in memoria della<br />

pace <strong>di</strong> Vienna; La giustizia <strong>di</strong> Tito, per villa Galbiati a<br />

Cardano; il gruppo <strong>di</strong> Dante e Beatrice per la villa Melzi<br />

sul lago <strong>di</strong> Como; le sculture che ornano il tabernacolo della<br />

cappella del Rosario, nella chiesa <strong>di</strong> San Giovanni in<br />

Canale, a Piacenza; l’Allegoria dell’Astronomia per l’Arco<br />

della Pace, a Milano.<br />

Consagra, Pietro<br />

Mazara del Vallo, TP 1920<br />

Scultore italiano<br />

Nasce a Mazara del Vallo, in provincia <strong>di</strong> Trapani, nel<br />

1920. Dopo una prima formazione presso l’Accademia <strong>di</strong><br />

Belle Arti <strong>di</strong> Palermo, nel 1944 si trasferisce a Roma, dove<br />

stabilisce legami d’amicizia con Renato Guttuso, Mario<br />

Mafai, Giulio Turcato. Nel 1946 compie un viaggio a<br />

Parigi, dove frequenta artisti e intellettuali. Tornato a<br />

Roma nel 1947 re<strong>di</strong>ge con Carla Accar<strong>di</strong>, Ugo Attar<strong>di</strong>,<br />

Piero Dorazio, Mino Guerrini, Achille Perilli, Antonio<br />

Sanfilippo e Giulio Turcato il manifesto che verrà pubblicato<br />

nel primo numero della rivista Forma, con l’intento<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere i valori dell’astrattismo. Nello stesso anno il<br />

gruppo Forma 1 tiene la prima mostra alla Galleria dell’Art<br />

Club <strong>di</strong> Roma, alla quale Consagra espone un gesso<br />

verticale. Nel 1948 l’artista, rifiutato alla Biennale <strong>di</strong> Venezia,<br />

espone polemicamente proprio a Venezia, presso la<br />

Galleria Sandri, i primi Totem, sculture filiformi a struttura<br />

longitu<strong>di</strong>nale.<br />

Tra il 1954 e il 1956 è invitato alla Biennale <strong>di</strong> Venezia,<br />

successivamente espone al Palais des Beaux-Arts <strong>di</strong><br />

Bruxelles, alla World House Gallery <strong>di</strong> New York (1958)<br />

e alla Galerie de France a Parigi (1959). Alla Biennale <strong>di</strong><br />

<strong>Storia</strong> dell’arte Einau<strong>di</strong>

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