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Agostino di Duccio Algardi, Alessandro Storia dell'arte ... - Artleo.It

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per cinque rilievi delle Arti e delle Scienze per il Campanile<br />

del Duomo. Tra il 1441 e il 1443 lavora al Tabernacolo<br />

del Sacramento per la cappella <strong>di</strong> san Luca nell’Ospedale<br />

<strong>di</strong> Santa Maria Nuova (ora a Peretola, Santa Maria), nel<br />

quale troviamo i primi inserti <strong>di</strong> terracotta invetriata, cioè<br />

<strong>di</strong> quella tecnica della lavorazione della terracotta che sarà<br />

da ora in poi caratteristica delle opere <strong>di</strong> Luca e, a lungo,<br />

dei suoi <strong>di</strong>scendenti. Nel 1444 realizza una Resurrezione<br />

<strong>di</strong> Cristo per la lunetta sopra il portale della Sagrestia delle<br />

Messe del Duomo (il portale con <strong>di</strong>eci rilievi in bronzo<br />

fu realizzato anch’esso da Luca, in collaborazione con Michelozzo<br />

e Maso <strong>di</strong> Bartolomeo), mentre l’Ascensione <strong>di</strong><br />

Cristo per la Sagrestia dei Canonici è terminata nel 1451.<br />

Del 1445 è il gruppo della Visitazione per la chiesa <strong>di</strong> San<br />

Giovanni Fuoricivitas a Pistoia. Intorno alla metà del secolo<br />

lavora per Piero de’ Me<strong>di</strong>ci al rivestimento della volticina<br />

della Cappella del Crocifisso nella chiesa <strong>di</strong> San Miniato<br />

al Monte e al suo stu<strong>di</strong>olo privato in Palazzo Me<strong>di</strong>ci,<br />

del quale rimangono do<strong>di</strong>ci pannelli invetriati con i Lavori<br />

dei mesi (Londra, Victoria and Albert Museum). Dal 1454<br />

al 1456 esegue la sua ultima opera in marmo, il sepolcro<br />

Federighi, nella chiesa <strong>di</strong> Santa Trinita. Del 1461 è la sua<br />

collaborazione alla decorazione della Cappella del Car<strong>di</strong>nale<br />

del Portogallo, ancora in San Miniato al Monte, per la<br />

quale esegue la copertura della volta. Per la basilica <strong>di</strong><br />

Santa Maria all’Impruneta, intorno alla metà degli anni<br />

Sessanta, Luca e Michelozzo lavorano a due tempietti gemelli<br />

eretti nei pressi del presbiterio, la cappella della Madonna,<br />

e la cappella del Crocifisso. Tra le bellissime terracotte<br />

invetriate <strong>di</strong> Madonne col bambino si ricordano<br />

quelle del Museo del Bargello, a Firenze (la Madonna della<br />

mela, la Madonna del roseto, la Madonna <strong>di</strong> via dell’Agnolo),<br />

e quella per lo stemma dell’Arte dei Me<strong>di</strong>ci e Speziali,<br />

all’esterno della chiesa <strong>di</strong> Orsanmichele.<br />

Desiderio da Settignano<br />

Settignano, Firenze 1430 ca. - Firenze 1464<br />

Scultore italiano<br />

Il padre e i fratelli maggiori lavoravano come scalpellini.<br />

Nel 1453 si immatricola all’Arte dei Maestri <strong>di</strong> pietre e legnami.<br />

Forse subito dopo tale data gli viene commesso il<br />

monumento funebre al cancelliere Carlo Marsuppini per la<br />

chiesa <strong>di</strong> Santa Croce a Firenze. Nel 1461 termina il Tabernacolo<br />

per la cappella del Sacramento nella chiesa <strong>di</strong><br />

<strong>Storia</strong> dell’arte Einau<strong>di</strong>

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