associazione nazionale atleti olimpici e azzurri d'italia - anaoai

Gli azzurri Klaus Dibiasi e Valentina Alviani raccontano
le loro esperienze, l’impegno, il sacrificio ma anche le
soddisfazioni che lo sport può dare.
Roma. Il grande tuffatore ha intrattenuto i ragazzi, rispondendo
alle loro curiosità e facendoli sognare con esaltanti
storie, come solo un penta-medagliato olimpico può fare.
Con lui Valentina Alviani, una delle migliori interpreti della
Danza Sportiva nazionale, che ha inevitabilmente calamitato
gli interessi delle giovani studentesse , da sempre
sensibili al fascino che questa arte sportiva ha sempre suscitato
nell’immaginario giovanile.
Numeri importanti quelli della fortunata manifestazione
ideata dal “nostro editore” e Presidente del comitato provinciale
romano Riccardo Viola, che si basa su la stretta
collaborazione tra istituzioni pubbliche, in particolar modo
scolastiche, istituzioni sportive e mondo associazionistico,
uniti nel promuovere i valori dello sport come elemento
centrale per una corretta crescita dei ragazzi.
La scelta di coinvolgere nel progetto la fascia di età che va
dagli undici ai quattordici anni è determinata dalla considerazione
di come il passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza
sia un momento fondamentale di interiorizzazione
di valori e comportamenti e di come lo sport, inteso non solo
come pratica ma come sistema di principi e valori, riesca
ad essere veicolo privilegiato nel percorso pedagogico dei
ragazzi e di come tutte le istituzioni debbano sforzarsi di
entrare direttamente nelle scuole, così da rendere gli studenti
protagonisti di questo percorso.
I valori che il progetto cerca di mettere in evidenza, attraverso
l’esempio ed il racconto diretto dei protagonisti sono
in particolar modo la lealtà del comportamento, il rispetto
scuola e sport
Il protocollo d’intesa tra il CONI Comitato Provinciale di
Roma e l’ANAOAI per una proficua collaborazione.
delle regole, la manifestazione ed il controllo dell’aggressività
e di come questa si debba sposare con la solidarietà e
il rispetto con l’avversario, oltre al processo educativo e di
socializzazione intrinseco nel praticare un’attività sportiva.
Principi alla base della costituzione di un corretto sistema
di valori e che sono di contrasto alla cultura bullistica che
si va insinuando nelle giovani generazioni al pari di tentazioni
“dopistiche” che lusingheranno questi ragazzi da qui
a breve.
Numeri significativi dicevamo, per un’iniziativa che nel anno
scolastico precedente ha coinvolto 91 istituti, 24 tra federazioni
sportive e discipline associate, 59 campioni di diverse
discipline e ben 14mila alunni.
Uno sforzo organizzativo non da poco che si è potuto mettere
in piedi grazie alla professionalità di uno staff collaudato,
quello del Comitato Provinciale romano, oltre che alla
passione profusa dagli Azzurri di ieri e di oggi sempre
disponibili. Una disponibilità che si sostanzia nel protocollo
d’intesa a impegnarsi in favore delle giovani generazioni,
coloro che saranno non solo i campioni di domani, ma
uomini che dovranno misurarsi con la vita e la società.
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MAGLIAZZURRA 1-2011