associazione nazionale atleti olimpici e azzurri d'italia - anaoai
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Gino Bartali. Evento doloroso ma senza polemiche, solo dopo<br />
molti anni, in forma riservata, Magni ci disse: “ho obbedito per<br />
senso del dovere, ma quel giorno ho divorato le lacrime in silenzio”.<br />
Questo è l’Uomo cui il CONI dopo avergli assegnato la Medaglia<br />
d’Oro al Valore Atletico al tempo dei suoi primati mondiali,<br />
ha conferito anche il Collare d’Oro, destinato a Dirigenti di<br />
grande caratura <strong>nazionale</strong> ed inter<strong>nazionale</strong>. Grande personaggio<br />
del nostro sport insignito delle due massime onorificenze,<br />
quella dell’atleta come Medaglia d’Oro al Valore Atletico e<br />
quella del dirigente come Collare d’Oro dello Sport Italiano.<br />
Una persona che è sempre riuscita a materializzare i sogni, l’ultimo<br />
dei quali, per ora, è il Museo del Ciclismo del Ghisallo,<br />
memoria storica mondiale.<br />
Grazie Fiorenzo!<br />
il compleanno<br />
Riportiamo di seguito il curriculum di Fiorenzo Magni pubblicato sul volume<br />
“Le Medaglie d’Oro al Valore Atletico nel tempo e nella storia” a firma di Giorgio Lo Giudice<br />
Nel 1940 si mette in luce per la prima volta vincendo il<br />
Giro della Provincia di Milano con Ortelli, quindi nel<br />
’41 passa professionista con la sfortuna di trovarsi di<br />
fronte a due grandi come Coppi e Bartali contro i<br />
quali farà spesso da terzo incomodo, come dicono le<br />
sue vittorie ottenute su tutte le strade ed in sedici anni<br />
di attività, chiusa nel 1956. Nel ’41 vince il Trofeo<br />
Luigi Novara e la Coppa del Ventennale.<br />
Nel 1942 vince il Giro del Piemonte, gara che farà<br />
ancora sua nel ’53 e ’56, quindi al Vigorelli ottiene<br />
due record mondiali, quello dei 50 km. in 1.07’23’’3<br />
alla media di 44,514 e quello dei 100 km., nel ’43<br />
vince ancora il Giro della Provincia di Milano stavolta<br />
con Servadei. Dopo la guerra nel ’45 si aggiudica la<br />
Coppa Marangoni, quindi iniziano le grandi vittorie,<br />
la Tre Valli Varesine nel ’41, il Giro d’Italia nel ’48.<br />
Vincerà ancora la corsa della Gazzetta anche nel ’51 e<br />
’55, a 35 anni, più anziano vincitore del Giro.<br />
I successi si susseguono e possono essere così<br />
riassunti: tre Giri delle Fiandre nel ’49, ’50 e ’51<br />
tanto da meritarsi l’appellativo di “Leone delle<br />
Fiandre”, due Giri del Lazio nel ’51 e ’56, due Giri di<br />
Toscana nel ’49 e ’54, due Milano-Modena nel ’51 e<br />
’55 e due Roma-Napoli-Roma entrambe con finale<br />
dietro motori, così come il G.P. dell’Autodromo di<br />
Monza nel ’52. Ancora una Milano-Torino nel ’51, un<br />
Giro del Veneto nel ’53 e lo stesso anno la Sassari-<br />
Cagliari, il G.P. di Lugano e il Circuito S. Goudanus.<br />
Nelle corse a tappe, sei volte primo al Giro d’Italia e<br />
ventiquattro volte in maglia rosa, sette tappe al Giro di<br />
Francia e nove volte maglia gialla, costretto al ritiro<br />
quando era primo nel ’54, quattro tappe nel Giro di<br />
Spagna, quindi trentuno vittorie in circuiti vari.<br />
Ha partecipato nove volte ai Mondiali su strada ed a<br />
cinque Giri di Francia. È stato Presidente<br />
dell’Associazione Nazionale Corridori Ciclisti, quindi<br />
Presidente della Lega Professionisti e Commissario<br />
Tecnico. Presidente del Panathlon di Monza, Vicepresidente<br />
dell’AMOVA e Presidente dell’Associazione<br />
Atleti Azzurri d’Italia, carica che lascia<br />
spontaneamente nel 1998 per poi diventare Presidente<br />
Onorario.<br />
PAGINA 25<br />
MAGLIAZZURRA 1-2011