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annali di ca' foscari, xlv, 3, 2006<br />

narratore, che viene sottaciuta nel testo, grazie al fatto che i personaggi<br />

della prima parte ritornano. Am£n, dunque, incastra ed<br />

inanella storie come nello schema classico delle Mille e Una Notte<br />

passando dal racconto del sanguinoso incidente che lo ha portato<br />

all’Ospedale pubblico di Helw¡n, alle storie delle apparizioni di<br />

spiriti ai degenti, a considerazioni di teoria letteraria e alle conseguenti<br />

conversazioni telefoniche con Borges, con il quale l’autore<br />

condivide anche una laboriosa costruzione di un labirinto vero e<br />

proprio, dotato di una stanza dalle pareti di specchio al centro...<br />

Come in certe forme della letteratura popolare, troviamo uno stile<br />

numerativo: liste di oggetti tanto particolareggiate quanto surreali<br />

si susseguono e si compenetrano senza interruzione. Il brano che<br />

segue è l’incipit del racconto: il personaggio di Ra\aw¡t irrompe e<br />

poi scompare subito dopo, per ritornare solo nella seconda metà<br />

della storia. L’incontro tra il protagonista e questa donna funge<br />

da storia cornice per tutte le altre:<br />

Lei è Ra\aw¡t, l’infermiera grassa e tarchiata di cui Nunu dice, nel suo<br />

dialetto scostumato, «La carrozzeria però ce l’ha tutta a posto».<br />

Il suo corpo tarchiato rimanda, anche se alla lunga e chiudendo un<br />

occhio sull’ampiezza del torace, al canone arabo antico, quando si diceva<br />

«costei è dama formosa dalle morbide pieghe, che nutre l’infante e scalda<br />

l’amante».<br />

L’ho vista la prima volta all’ospedale pubblico di Helwan, portavo sulle<br />

spalle Nunu e Rita, il sangue mi colava scuro sulle guance. Avevo preso una<br />

coltellata profonda in pieno viso, dopo una rissa alla fermata dei pulmini<br />

nel piazzale della stazione. La cosa strana è che non ero coinvolto nella<br />

lite scoppiata tra Nunu e Busy, che ha il baracchino di fegato e cervella<br />

in stazione, di fianco al caffé Brasil. C’era di mezzo Wafdiyya, sorella di<br />

Busy e compagna di vizio di Nunu, in questa come nelle mille altre liti<br />

scoppiate per via di quella depravata. 26<br />

Il passaggio, nel suo improvviso snodarsi da una descrizione<br />

al tempo presente ad una narrazione al tempo passato, offre un<br />

esempio di quello stile che dominerà tutto il romanzo e che<br />

consta in una germinazione continua di narrazioni a partire da<br />

piccoli particolari. La lingua, contrariamente al racconto di Ma<br />

ya‘arifu Am£n, è molto varia e accoglie tanto un registro alto e<br />

fiorito quanto un buon numero di espressioni volgari in ‘¡mmiya,<br />

specie nel discorso diretto, che molto spesso ospita proverbi e<br />

detti popolari. Nel brano appare la natura parodica del testo, ma<br />

qui la parodia, più che ispirarsi sinceramene al modello classico<br />

26 Hur¡’ mat¡ha qu†iyya, (II parte), 61.<br />

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