View/Open - Lear - Università Ca

More documents

Recommendations

Info

annali di ca' foscari, xlv, 3, 2006 la Generazione ad essa precedente: negli ultimi venti anni si è registrata una netta predilezione per l’editoria privata rispetto a quella, ormai anacronistica, pubblica. Queste nuove condizioni della pubblicazione e della ricezione delle opere letterarie ha determinato un atteggiamento, da parte dei nuovi autori, più distaccato nei confronti del proprio testo e anche nei confronti del sentirsi autore. 14 Questo distacco ironico porta anche a conseguenze formali determinate: molti testi, come ammette May al-Tilmis¡n£ sembrano essere stati creati in risposta ad un impellente bisogno di scrivere da parte dell’autore, piuttosto che in previsione di un pubblico. È soprattutto alla luce di questa espressione dell’autrice («sembrano essere»: lo sono effettivamente o trattasi di dissimulata naïvété?) che, nei limiti ristretti di questo articolo, si indagherà su alcuni elementi caratterizzanti la nuova scrittura. 2. Il romanzo sperimentale degli anni Novanta: ironia ludica, ambiguità ed iconicità In questa sede saranno analizzati tre romanzi di altrettanti autori, che possono essere considerati una sorta di insieme nell’insieme, poiché presentano una scrittura per molti versi simile e, verrebbe da dire, complementare. 15 Uno dei caratteri comuni a queste narrazioni è quello di una natura fortemente meta-narrativa e spesso autoreferenziale. Vi è, inoltre, l’attenzione per il particolare minuto, colto nella sua estraneità dal contesto. Anche per queste narrazioni si è parlato di i«tir¡b, di estraniazione, ma il termine qui non deve trarre in inganno e ricondurre al soggetto conflittuale, estremamente moderno nella sua alienazione, che caratterizza alcuni testi di …un‘all¡h Ibr¡h£m, +ayr£ µal¡b£, ed altri autori 14 Mi baso qui sulla conferenza tenuta da May al-Tilmis¡n£ il giorno 19 maggio 2004 presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, presso il Dipartimento di Studi eurasiatici. Nella scrittura e nelle interviste della nuova Generazione abbondano i riferimenti alla casa editrice D¡r µarqiyy¡t che, nella persona di ±usn£ Sulaym¡n, costituisce il rappresentante più autorevole di questo fenomeno editoriale. La proposta di questa casa editrice non si limita alla narrativa ma si estende ad una vasta e orientata scelta di traduzioni dalle lingue straniere. 15 Si veda a questo proposito il saggio di May al-TilmisAn£ sui recenti romanzi di al-Qaff¡∫ e }ikr£: «al-Zam¡n ka-mat¡ha f£ ad¡b al-tis‘iniyy¡t», in Nizwa, 39 (2004), 272-277. Un altro studio che accomuna questi autori è il sopraccitato saggio di Idw¡r al-+arrAt, al-Qißßa wa-l-≠ad¡øa, 167-200. 70
il romanzo sperimentale egiziano degli anni novanta della precedente avanguardia. Nella prosa degli anni Novanta il soggetto conosce una fase diversa di straniamento e di chiusura, permane in lui un atteggiamento di continua interrogazione che May al-Tilmis¡n£ definisce come istin†¡q al-{¡t (interrogazione continua del sé). Il soggetto non è più coinvolto in un rapporto dialettico con la realtà che lo circonda ma è assorbito da una dialettica interna, tra le varie sembianze dell’io. Il conflitto con la società o il profondo senso di non-appartenenza alla dimensione sociale non trova espressione esplicita nella figura del protagonista alienato, che intrattiene un rapporto paradossale con la realtà. L’estraneità al sociale è piuttosto espressa attraverso la progressiva perdita di spessore delle rappresentazioni delle strutture sociali, dalle semplici, come la famiglia, alle complesse, come l’esercito o la Nazione. La spirale di contemplazione del sé, che molti critici non hanno esitato a definire narcisistica, messa in moto dall’autore sembra lasciare spessore solo alla complessità dell’io e alla cura formale alla quale la narrazione del sé viene affidata: }ikr£, non a caso, ama parla di sé e degli altri due autori che sono oggetto questo articolo come scrittori «formalisti», estremamente attenti all’aspetto linguistico e stilistico del testo. 16 Il ruolo dell’intellettuale-portavoce, che tanto ha caratterizzato la precedente generazione, viene esplicitamente e fermamente misconosciuto, così come vengono ostentatamente ignorate le questioni storiche, politiche e sociali che hanno caratterizzato per decenni la letteratura egiziana ed araba. Molti critici hanno letto questa dichiarazione di apoliticità da parte dei giovani scrittori, questa scelta del silenzio, come una presa di posizione politica, che sceglie di affermare il proprio dissenso con una rottura formale rispetto alla precedente avanguardia. 17 Si è già sottolineato come la natura essenzialmente individualistica della produzione di questa avanguardia renda difficile una 16 Mi baso qui su di un’intervista avuta con l’autore al Cairo, il giorno 8 gennaio 2005. 17 Am£na Ra∫£d, a proposito della pretesa assenza della storia nelle nuove narrazioni, scrive: «Mais aussi l’histoire n’est pas completement occultée comme on a pu le voir. Si elle hante la thématique des oeuvres, elle est aussi exprimée par les formes du symbole, des silences et des blancs de l’oeuvres, et surtout par la fragmentation, image d’une société déchirée à la recherche d’une identité». A. Rachid, «Femmes égyptiennes et écritures. A la récherche d’une identité», in E. Bartuli (a cura di), Egitto Oggi, Quaderni di Merifor, Casa editrice Il Ponte, Bologna 2004, 141. 71
Page 1 and 2: Maria Elena Paniconi IL ROMANZO SPE
Page 3 and 4: il romanzo sperimentale egiziano de
Page 5: il romanzo sperimentale egiziano de
Page 27: il romanzo sperimentale egiziano de

View/Open - Lear - Università Ca

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?