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<strong>di</strong><br />
Cristina Franchini<br />
Educatrice<br />
<strong>di</strong><br />
Marcella De Blasi<br />
Psicologa<br />
Il progetto educativo promosso dall’associazione<br />
de “<strong>Gli</strong> <strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Luca</strong>” è rivolto<br />
agli ospiti <strong>di</strong>messi dalla “Casa dei Risvegli<br />
<strong>Luca</strong> De Nigris” e ai loro familiari<br />
Il rientro al domicilio, dopo un periodo riabilitativo<br />
presso la “Casa dei Risvegli <strong>Luca</strong><br />
De Nigris”, è un momento molto delicato<br />
per la persona e per i suoi familiari, possiamo<br />
immaginarlo come l’inizio <strong>di</strong> un<br />
viaggio caldamente curato, preparato e<br />
organizzato già nel centro <strong>di</strong> riabilitazione,<br />
un viaggio sicuramente non facile, nel<br />
quale la famiglia e il proprio caro non sono<br />
e non saranno lasciati soli.<br />
L’associazione de “<strong>Gli</strong> <strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Luca</strong>”, ha<br />
ritenuto utile e importante fornire un sostegno<br />
educativo durante questo percorso,<br />
arrivando nell’<strong>Aprile</strong> del 2006 alla proposta<br />
<strong>di</strong> un nuovo progetto, il “Progetto del<br />
Dopo”, rivolto alle persone <strong>di</strong>messe dalla<br />
“Casa dei Risvegli <strong>Luca</strong> De Nigris” e ai<br />
loro familiari.<br />
Perché? Perché ci interessa, ci sta a cuore<br />
il futuro delle persone conosciute all’interno<br />
della “Casa dei Risvegli <strong>Luca</strong> De<br />
Nigris”, le relazioni che si sono create<br />
durante il percorso riabilitativo ed educativo<br />
della struttura, hanno lasciato un segno<br />
profondo in coloro che si sono presi “cura”<br />
della qualità della vita della persona e del<br />
suo nucleo familiare.<br />
Questo interesse nel continuare la relazione<br />
nasce inoltre dalla consapevolezza che,<br />
i bisogni dei familiari che rientrano a casa<br />
o in strutture assistenziali <strong>di</strong> lungo-degenza,<br />
sono <strong>di</strong>versi e toccano anche noi, prima<br />
in quanto esseri umani che vivono in una<br />
società, poi in quanto associazione che ha<br />
a che fare con la realtà del post-coma fin<br />
dalla sua “sorgente”.<br />
Il progetto è sorto con lo scopo <strong>di</strong> fare in<br />
modo che la persona, dopo il periodo trascorso<br />
alla “Casa Dei Risvegli <strong>Luca</strong> De<br />
Nigris”, si trovi veramente a “casa”, casa<br />
intesa come spazio <strong>di</strong> incontro, fatto <strong>di</strong><br />
integrazione e <strong>di</strong> accettazione tra il proprio<br />
vissuto e il proprio futuro, ma per conseguire<br />
questo obiettivo sappiamo che è<br />
necessario agire per continuare a migliora-<br />
Gianfranco e Wanda con la volontaria Sabrina<br />
CASA DEI RISVEGLI LUCA DE NIGRIS E OLTRE... 9<br />
Verso una continuità <strong>di</strong> relazione<br />
Il progetto del dopo<br />
re la qualità <strong>di</strong> vita della persona con esito<br />
<strong>di</strong> post-coma, curando i raccor<strong>di</strong> sociali e i<br />
legami presenti prima, durante e dopo l’esperienza<br />
alla “Casa dei Risvegli <strong>Luca</strong> De<br />
Nigris”.<br />
Il “Progetto del Dopo” è un progetto educativo<br />
<strong>di</strong> affiancamento, assistenza, consulenza<br />
e monitoraggio che comprende i<br />
seguenti servizi forniti gratuitamente dall’associazione:<br />
- Contatto telefonico con l’associazione<br />
attraverso il numero verde Comaiuto<br />
800998067 per chiedere informazioni e<br />
segnalare problemi.<br />
- Possibilità <strong>di</strong> un incontro-colloquio con<br />
un operatore dell’associazione per la<br />
<strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> particolari problematiche.<br />
- Contatti telefonici costanti per la continuità<br />
<strong>di</strong> relazione e per la raccolta <strong>di</strong><br />
informazioni sull’evoluzione della situazione<br />
al domicilio.<br />
- Possibilità <strong>di</strong> programmare visite a<br />
domicilio secondo la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong><br />
entrambi.<br />
- Comunicazione <strong>di</strong> informazioni attraverso<br />
posta, e-mail, telefono, su eventi,<br />
convegni, iniziative, laboratori, momenti<br />
aggregativi e altre opportunità promosse<br />
dall’associazione; invio del magazine dell’associazione.<br />
- Possibilità <strong>di</strong> richiedere l’utilizzo del<br />
pulmino dell’associazione per il trasporto<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sabili con carrozzina, in occasione <strong>di</strong><br />
eventi/momenti aggregativi organizzati.<br />
Questi servizi sono finalizzati all’affiancamento<br />
del familiare nel prendersi cura<br />
del proprio caro e all’aiuto nel reinserimento<br />
sociale della persona <strong>di</strong>messa dalla<br />
“Casa dei Risvegli <strong>Luca</strong> De Nigris”, attraverso<br />
le visite al domicilio, le uscite insieme<br />
e il coinvolgimento nelle iniziative<br />
proposte dall’associazione.<br />
Di notevole importanza per migliorare nel<br />
tempo l’impatto con il territorio delle persone<br />
<strong>di</strong>messe dalla struttura e delle loro<br />
famiglie una volta a casa è il monitoraggio<br />
della situazione in itinere, attraverso il questionario<br />
<strong>di</strong> verifica della vita a domicilio e<br />
la raccolta delle osservazioni degli educatori<br />
e dei volontari coinvolti nel progetto.<br />
Questo permetterà alla persona <strong>di</strong> continuare<br />
il proprio percorso riabilitativo e <strong>di</strong><br />
reintegrazione sociale in un ambiente<br />
adeguato alle sue necessità, un ambiente<br />
che comprende e interroga il senso <strong>di</strong><br />
responsabilità della società tutta, abbraccia<br />
il familiare che si prende cura e riparte<br />
dalla <strong>di</strong>gnità della persona con esito<br />
<strong>di</strong> post-coma.<br />
Dal mese <strong>di</strong> Gennaio 2007 l’Associazione<br />
ha deciso <strong>di</strong> integrare al “Progetto del<br />
Dopo”, il progetto “Colloqui <strong>di</strong> sostegno”<br />
La volontaria Valentina con Teresa<br />
un ulteriore servizio gratuito <strong>di</strong> sostegno<br />
psicologico agli ospiti <strong>di</strong>messi e alle loro<br />
famiglie.<br />
IL PROGETTO “COLLOQUI DI<br />
SOSTEGNO”<br />
La “Casa dei Risvegli <strong>Luca</strong> De Nigris”<br />
risulta essere una struttura che “protegge e<br />
accu<strong>di</strong>sce” non solo la persona con esito <strong>di</strong><br />
coma, ma anche la sua famiglia. E’ un<br />
luogo dove sia l’ospite e che la famiglia<br />
ricevono, attraverso il continuo scambio e<br />
confronto con le varie figure professionali,<br />
con i volontari e con le altre famiglie, un<br />
valido supporto emotivo.<br />
Nel momento in cui vi è la <strong>di</strong>missione dell’ospite<br />
con rientro a casa o in una struttura<br />
assistenziale <strong>di</strong> lungo-degenza, l’intero<br />
sistema familiare deve ritrovare un nuovo<br />
equilibrio, continuando a ricercare nel proprio<br />
nucleo, e utilizzando al meglio, l’energia<br />
che gli ha permesso <strong>di</strong> superare tutti i<br />
momenti più critici che un tale percorso ha<br />
sicuramente riservato. Le cerebrolesioni<br />
acquisite, che destrutturato soprattutto le abilità<br />
cognitive, comunicative ed emotivo-relazionali,<br />
sono una minaccia ed una frustrazione<br />
non solo per la persona che ha subito il<br />
trauma ma anche per la sua famiglia.<br />
L’Associazione “<strong>Gli</strong> <strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Luca</strong>” offre<br />
un Servizio gratuito <strong>di</strong> Sostegno rivolto<br />
sia all’ospite <strong>di</strong>messo che alla sua famiglia,<br />
per affrontare tutto ciò che avviene<br />
dopo la <strong>di</strong>missione dalla “Casa dei Risvegli<br />
<strong>Luca</strong> De Nigris”.<br />
<strong>Gli</strong> obiettivi del progetto si possono sintetizzare<br />
in due punti fondamentali:<br />
1- stimolare il processo <strong>di</strong> reintegrazione<br />
sociale;<br />
2- facilitare una ricostruzione del proprio<br />
progetto <strong>di</strong> vita.<br />
Usufruire <strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong> sostegno significa<br />
avere uno spazio personale nel quale<br />
essere ascoltati; dove poter acquisire consapevolezza<br />
ed un adeguato livello <strong>di</strong><br />
accettazione; analizzare le proprie <strong>di</strong>fficoltà<br />
emotive, cognitive, relazionali e<br />
comportamentali; riscoprire le proprie abilità<br />
ed attivarsi per una maggiore conoscenza<br />
<strong>di</strong> sé.<br />
E’ necessario un valido supporto emotivo<br />
della persona <strong>di</strong>messa nei <strong>di</strong>versi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
crisi, che inevitabilmente avranno luogo,<br />
durante il processo <strong>di</strong> re-inserimento sociale.<br />
La presa <strong>di</strong> coscienza delle <strong>di</strong>sabilità acquisite<br />
e la percezione <strong>di</strong> un arresto o <strong>di</strong> un rallentamento<br />
del recupero funzionale in un contesto<br />
non protetto, <strong>di</strong>ventano fonti <strong>di</strong> grosse<br />
frustrazioni, <strong>di</strong> sentimenti <strong>di</strong> inadeguatezza,<br />
<strong>di</strong> vergogna, <strong>di</strong> <strong>di</strong>sperazione, <strong>di</strong> isolamento,<br />
<strong>di</strong> abbandono e <strong>di</strong> stati depressivi.<br />
Per la persona <strong>di</strong>messa è importante trova-<br />
re, all’interno della propria famiglia, un’atmosfera<br />
il più possibile serena e positiva,<br />
per il proseguimento del recupero delle<br />
abilità.<br />
Risulta fondamentale indagare sugli aspetti<br />
della personalità premorbosa in quanto<br />
fattori determinanti, secondo <strong>di</strong>verse stu<strong>di</strong>,<br />
del potenziale <strong>di</strong> salute della persona con<br />
esito <strong>di</strong> coma in fase <strong>di</strong> recupero, della sua<br />
capacità <strong>di</strong> adattamento e <strong>di</strong> superamento<br />
della patologia e delle sue conseguenze, in<br />
un equilibrio bio-psico-sociale che consente<br />
<strong>di</strong> raggiungere un grado <strong>di</strong> autonomia<br />
<strong>di</strong>scordante dall’entità del danno e della<br />
<strong>di</strong>sabilità e <strong>di</strong>pendente da risorse intrinseche<br />
all’in<strong>di</strong>viduo e dall’interrelazione<br />
positiva con l’ambiente.<br />
Anche il famigliare potrà usufruire dei colloqui<br />
<strong>di</strong> sostegno per contenere l’ansia e lo<br />
stress generati dalla drammaticità e impreve<strong>di</strong>bilità<br />
dell’evento doloroso, dall’incertezza<br />
per il futuro, dalle frustrazioni legate<br />
ai tempi lunghi del recupero, dalla fatica a<br />
comprendere e accettare i <strong>di</strong>sturbi del comportamento<br />
del proprio caro, dalle <strong>di</strong>fficoltà<br />
legate al dover “prendersi cura” <strong>di</strong><br />
una persona che ha subito un trauma.<br />
Spesso si assiste, all’interno delle famiglie,<br />
alla creazione <strong>di</strong> legami molto stretti<br />
in cui iperprotezione e staticità <strong>di</strong>vengono<br />
elementi principali. L’attaccamento eccessivo<br />
al proprio caro risulta inevitabile in<br />
una prima fase, ma deleterio se persistente,<br />
perché determina l’impossibilità <strong>di</strong><br />
emanciparsi da uno stato <strong>di</strong> totale <strong>di</strong>pendenza<br />
verso livelli via via maggiori <strong>di</strong><br />
libertà.<br />
E’<strong>di</strong> fondamentale importanza riconoscere<br />
il proprio caro, come persona con una<br />
nuova propria originalità emotiva in evoluzione<br />
e possibili opportunità <strong>di</strong> autonomia.<br />
Il complessivo “Progetto del Dopo”, si basa<br />
sull’”Ascolto Attivo”, un ascolto profondo<br />
fra due parti necessarie l’una all’altra, l’associazione<br />
”<strong>Gli</strong> <strong>Amici</strong> <strong>di</strong> <strong>Luca</strong>” e coloro<br />
che sono entrati in contatto con la realtà del<br />
post-coma, è un ascolto fatto <strong>di</strong> scambi <strong>di</strong><br />
informazioni e <strong>di</strong> bisogni, per migliorarsi a<br />
vicenda e continuamente.<br />
Questo progetto ha come fine educativo<br />
quello <strong>di</strong> accompagnare la persona nel<br />
percorso verso il reinserimento sociale<br />
per permetterle <strong>di</strong> riorganizzare la propria<br />
vita e i propri spazi all’interno dell’ambiente<br />
familiare e sociale, rimanendo<br />
comunque e sempre nell’ambito dell’<br />
“empowerment” pedagogico che ha come<br />
finalità quella <strong>di</strong> promuovere lo sviluppo<br />
dell’appren<strong>di</strong>mento e della crescita in<strong>di</strong>viduale<br />
nel corso <strong>di</strong> tutta la vita.