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N° 1 Anno XVII (LVII) ~ Gennaio/Marzo 2009 - Unione Nazionale ...

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Sentiero Tricolore ● Gen./Mar. <strong>2009</strong> ● n. 1 <strong>Anno</strong> <strong>XVII</strong> (<strong>LVII</strong>) ● ISSN 1221-9092 Aut. Trib. di Udine n. 31/92 del 31.07.1992 ● Poste Italiane - Sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.2.2004, n. 46) art. 1, comma 2 - DCB Udine<br />

TASSA PAGATA<br />

TAXE PERCUE<br />

2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 2006 – – – – – – – – – – <strong>2009</strong> <strong>2009</strong> <strong>2009</strong> <strong>2009</strong> <strong>2009</strong> <strong>2009</strong> <strong>2009</strong> <strong>2009</strong> <strong>2009</strong> <strong>2009</strong><br />

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Trentin Trentin<br />

Trentin Trentin Trentin Trentin


Sentiero Tricolore<br />

n. 1 - Gen. / Mar. <strong>2009</strong><br />

Presidenza <strong>Nazionale</strong> pag. 2<br />

Il Presidente <strong>Nazionale</strong> al Governo pag. 4<br />

Esercitazione Linea Gotica 2008 pag. 7<br />

Alpinista con la “A” Maiuscola pag. 10<br />

Maresciallo Capo Incursore pag. 11<br />

C’era una volta una Chiesetta pag. 12<br />

L’Avvocato Risponde pag. 13<br />

Un diritto da troppo tempo negato pag. 14<br />

La Celebrazione del Novantesimo della Vittoria pag. 15<br />

L’Inno di Mameli pag. 17<br />

Un “ragazzo” di 85 anni pag. 18<br />

Un giorno si dirà... “c’era una volta” pag. 19<br />

Il Sacrario Militare Italiano in Australia pag. 20<br />

Elenco dei Caduti Italiani di Murchinson pag. 21<br />

Giornata della Memoria dei Marinai pag. 22<br />

Il Cuore delle Sezioni pag. 23<br />

Note Liete pag. 36<br />

Note Tristi pag. 38<br />

Sentiero Tricolore<br />

Fondato a Napoli nel 1952 da Filippo Pucino<br />

Direttore: dott. Andrea Canzian<br />

Redattore Capo Daniela Del Bianco Rizzardo<br />

Direzione e Redazione<br />

Vicolo d’Arcano, 1 - 33100 Udine<br />

Tel. e Fax +39 0432 204054<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong> Arturo Malagutti<br />

Editore <strong>Unione</strong> <strong>Nazionale</strong> Sottufficiali Italiani U.N.S.I.<br />

Presidenza <strong>Nazionale</strong><br />

Via Giovanni XXIII, 1 - 33027 San Donà di Piave (VE)<br />

Tel. e Fax +39 0421 332641 - c/c postale n. 76030428<br />

Sito internet: www.unsi.it<br />

e-mail: Presidente presidente@unsi.it<br />

Segreteria segreteria@unsi.it<br />

ISSN1221-9092 – Aut. Trib. di Udine n. 31/92 del 31.07.1992<br />

Foto di Copertina: San Donà di Piave, primi anni 900.<br />

Foto per gentile concessione<br />

del Cav. Angelino Battistella<br />

Hanno scritto: Michele Accardo, Domenico Balducci,<br />

Bruno Boschi, Andrea Caminiti, Salvatore Camisa,<br />

Carlo Chiappero, Guido Ciacià, Severino Cristel,<br />

Franco De Simone, Salvatore Di Dio, Giuseppe De Rosa,<br />

Daniela Del Bianco Rizzardo, Carmine Di Giulio,<br />

Carmelo Di Mauro, Mario Greco, Piero Giusi, Italo Iaboni,<br />

Paolo Frediani, Ermanno Andrea Lucchesi, Arturo Malagutti,<br />

Salvatore Angelo Longu, Domenico Marandola, Diego Modesti,<br />

Diego Orlandini, Domenico Pellegrini, Goffredo Pinzuti,<br />

Antonio Pulito, Antonio Rallo, Rinaldo Rigatieri, Matteo Restaino,<br />

Salvatore Scalia, Luciano Valdambrini. Giulio Vidoni.<br />

Grafica e Stampa AREA grafica - 0432 41 04 66 - Udine<br />

Sentiero Tricolore 2<br />

Presidenza <strong>Nazionale</strong><br />

Congresso<br />

<strong>Nazionale</strong><br />

dei Delegati<br />

In relazione a quanto discusso e deciso nel mese<br />

di novembre 2008 nella riunione del Consiglio<br />

Direttivo <strong>Nazionale</strong> e riportato al punto 5. nel verbale<br />

n° 4/2008, a conoscenza di tutti i soggetti in indirizzo<br />

e di seguito integralmente riportato, la convocazione<br />

del Congresso <strong>Nazionale</strong> per l’anno <strong>2009</strong> che<br />

prevedeva anche il rinnovo delle Cariche Sociali<br />

Centrali, non avrà luogo.<br />

Essendo mia competenza, così come stabilito<br />

dall’articolo 26 dello Statuto, la convocazione del<br />

Congresso, sentito il parere del Consiglio Direttivo<br />

che a tale proposito ha assunto la posizione di seguito<br />

riportata, ho deciso di non convocarlo per l’anno<br />

<strong>2009</strong>.<br />

5. Congresso <strong>Nazionale</strong><br />

dei Delegati per l’anno <strong>2009</strong><br />

“Il Presidente <strong>Nazionale</strong> illustra al Consiglio<br />

Direttivo la situazione finanziaria relativa all’anno<br />

2008 e l’attuale situazione economica dell’<strong>Unione</strong>.<br />

Si esaminano tutte le eventuali soluzioni per uscire<br />

da questa momentanea crisi. Prendono la parola il<br />

Vice Presidente <strong>Nazionale</strong> Alfredo De Ienner e Italo<br />

Iaboni, i Consiglieri Salvatore Scalia, Giuseppe<br />

Artale e Luciano Valdambrini che, vista la situazione<br />

economica ed anche la concomitanza del biennio di<br />

Presidenza AESOR iniziato dall’attuale Presidente,<br />

esprimono parere negativo all’effettuazione del<br />

Congresso dei Delegati per il rinnovo delle cariche<br />

sociali del triennio <strong>2009</strong>/2011. Il Consiglio, visto<br />

l’art. 18 del Regolamento, dopo lunga ed attenta<br />

discussione, esaminati i pro ed i contro decide la<br />

non effettuazione del Congresso dei Delegati e,<br />

pertanto, di prorogare il mandato dell’attuale<br />

Consiglio Direttivo di un anno dalla data di<br />

scadenza. Di conseguenza, il mandato dell’attuale<br />

Consiglio Direttivo scadrà il 7 aprile 2010.”


Il Consiglio<br />

approva a maggioranza.<br />

Mi corre comunque l’obbligo<br />

ed il dovere di portare a<br />

conoscenza di tutta la comunità<br />

dell’U.N.S.I. alcune mie perplessità<br />

circa l’argomento in oggetto,<br />

che non è stato da me sollecitato<br />

né auspicato anzi, posso confermare<br />

la mia contrarietà alla<br />

decisione assunta a maggioranza<br />

dal Consiglio Direttivo <strong>Nazionale</strong><br />

per le ragioni che di seguito<br />

espongo.<br />

Ritengo che l’Assemblea<br />

<strong>Nazionale</strong> dei Delegati (o<br />

Congresso) sia il momento più<br />

qualificante di un intero anno di<br />

lavoro e di attività, serva come<br />

confronto di idee, di programmi,<br />

di scelte e sia soprattutto un<br />

momento di sano e corroborante<br />

cameratismo, pur nella diversità<br />

delle opinioni e delle idee.<br />

E’ un momento democratico<br />

che non può mancare e non voglio<br />

far mancare a chi opera per il<br />

miglioramento della vita associativa<br />

dell’U.N.S.I., anche se per<br />

quest’anno non potremo ritrovarci.<br />

E’ in quest’ottica che, dopo la<br />

riunione del Consiglio Direttivo,<br />

che verrà convocata a breve, è mia<br />

intenzione inviare, oltre al<br />

rendiconto finanziario del 2008,<br />

anche la relazione dell’anno<br />

appena trascorso, ma non come<br />

presa d’atto da mettere in<br />

archivio, bensì come un documento<br />

che introduca una corrispondenza<br />

con la Presidenza<br />

sugli argomenti che in questa<br />

relazione io tratterò e che esigono<br />

un riscontro ed un confronto da<br />

parte delle Sezioni.<br />

Mi auguro sia chiara la mia<br />

intenzione di una maggior vita<br />

partecipativa da parte di tutti gli<br />

Sentiero Tricolore 3<br />

organi direttivi a livello <strong>Nazionale</strong><br />

e Sezionale con il massimo<br />

coinvolgimento dei Soci.<br />

La decisione di non celebrare<br />

il nostro Congresso, che coincideva<br />

con il rinnovo delle cariche<br />

sociali nazionali, pur nella sua<br />

piena validità giuridica come<br />

stabilito dal 2° comma dell’art. 18<br />

del Regolamento d’attuazione<br />

dello Statuto, è il motivo anche<br />

della mia contrarietà alla decisione<br />

assunta dal Consiglio<br />

Direttivo <strong>Nazionale</strong> per alcuni<br />

fondamentali motivi, già espressi<br />

in passato e che, anche a costo di<br />

essere monotono, riprenderò.<br />

Prorogare il mandato per me<br />

voleva dire rimanere ancora un<br />

anno nella medesima condizione<br />

finora seguita per tutti gli impegni<br />

ereditati della Presidenza Europea<br />

che ci impegnano, come ho<br />

già avuto modo di dire su Sentiero<br />

Tricolore, all’80 %, lasciando un<br />

misero 20 % a qualcosa a cui io<br />

credo maggiormente ed a cui<br />

tengo di più: l’U.N.S.I. , ma<br />

tant’è.<br />

L’unico motivo che ritengo<br />

valido per la non celebrazione del<br />

Congresso e di conseguenza al<br />

rinnovo delle cariche è stata la<br />

situazione economica dell’U.N.<br />

S.I. che non permette ulteriori<br />

spese prima di aver ottemperato<br />

a quelle già sostenute e che si<br />

stanno gradualmente liquidando,<br />

situazione economica che non mi<br />

sentivo onestamente di lasciare in<br />

eredità al Consiglio Direttivo<br />

subentrante ed in particolare al<br />

mio successore, in quanto il<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong> risponde in<br />

toto ed in solido della gestione<br />

economica dell’Associazione.<br />

La situazione economica in cui<br />

ora ci troviamo si è gradualmente<br />

deteriorata in modo strisciante,<br />

ma continuo, nei due anni<br />

precedenti per l’impegno profuso<br />

nell’organizzazione degli eventi<br />

relativi all’AESOR.<br />

L’impegno a suo tempo assunto<br />

per il biennio di Presidenza<br />

AESOR non ha tenuto in debito<br />

conto la totale mancanza della<br />

necessaria struttura organizzativa,<br />

ne tanto meno è venuto in<br />

ausilio l’esperienza di chi essendo<br />

da anni parte attiva nella<br />

compagine italiana nell’AESOR,<br />

si è interessato, non per propria<br />

colpa, ma per la limitatezza della<br />

conoscenza globale del problema,<br />

solo della branca a lui affidata.<br />

Pertanto con queste premesse<br />

ci si è dovuto rimboccare le<br />

maniche e costruire, quasi dal<br />

nulla, tutta l’organizzazione<br />

necessaria che gli eventi in<br />

programma avrebbero comportato.<br />

Ritengo di aver dato una ampia<br />

e dettagliata spiegazione dell’operato<br />

mio e del Consiglio<br />

Direttivo, fermo restando che<br />

resto disponibile a tutte le<br />

delucidazioni del caso qualora si<br />

renda necessario, ma rimango<br />

soprattutto disponibile ad<br />

instaurare, in quest’anno che ci<br />

attende, un più costruttivo e<br />

collaborativo dialogo con tutti<br />

coloro che hanno idee, proposte,<br />

novità utili alla crescita<br />

dell’U.N.S.I.<br />

Chi è venuto nella sede della<br />

presidenza, ha telefonato, scritto<br />

o mandato e-mail ha sempre<br />

trovato la porta aperta, la<br />

massima disponibilità ed una<br />

risposta alle domande formulate.<br />

Siamo e sono a disposizione<br />

dell’U.N.S.I.<br />

IL PRESIDENTE NAZIONALE<br />

Mar. Magg. “A” (ris)<br />

Arturo MALAGUTTI


Sentiero Tricolore 4<br />

Il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

al Governo<br />

Al Presidente del Consiglio dei Ministri: On.le Silvio BERLUSCONI;<br />

Al Ministro della Difesa: On.le Ignazio LA RUSSA;<br />

Al Ministro dell’Economia e delle Finanze: On.le Giulio TREMONTI;<br />

Al Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione: On.le Renato BRUNETTA;<br />

Al Ministro per la Semplificazione normativa: On.le Roberto CALDEROLI.<br />

e per conoscenza<br />

Al Presidente del Consiglio Permanente delle Ass.ni Combatt. e d’Arma: Gen. C.A. Mario BUSCEMI;<br />

AI Membri del Consiglio Permanente delle Ass.ni Combatt. e d’Arma.<br />

Signor Presidente del Consiglio, Signori Ministri,<br />

è con imbarazzo, ma anche con<br />

determinazione che mi accingo ad<br />

esporre i motivi che mi spingono,<br />

ancora una volta a distanza di due<br />

anni, a scrivere alle signorìe loro<br />

per documentare ed esporre lo<br />

stato di disagio, di impotente<br />

rassegnazione in cui i Soci del<br />

benemerito sodalizio che mi<br />

onoro di presiedere da tre anni,<br />

stanno attraversando e di cui si<br />

sentono sopraffatti.<br />

L’UNSI, che, come già detto<br />

presiedo da tre anni, annovera tra<br />

i propri associati personale in<br />

servizio ed in quiescenza, ed è a<br />

quest’ultima componente che è<br />

mio desiderio venga posta<br />

particolare attenzione da parte<br />

vostra.<br />

I nostri Soci in quiescenza<br />

sono i Sottufficiali di tutte le<br />

Forze Armate e Corpi armati dello<br />

Stato che hanno mediamente<br />

iniziato il servizio dagli anni 60 e<br />

70, anni in cui indossare l’uniforme<br />

era visto in modo non<br />

benevolo da una certa parte della<br />

popolazione, era motivo di<br />

scherno, di derisione e in alcuni<br />

casi si arrivava anche alle offese<br />

ed agli insulti.<br />

Era molto difficile vivere<br />

questa situazione anche se le<br />

convinzioni morali, la formazione<br />

ricevuta, l’educazione democratica<br />

ed il necessario self control<br />

ci hanno fatto superare anche i<br />

terribili anni del terrorismo, anni<br />

in cui non si era certi di niente,<br />

ma la saldezza di tutte le forze<br />

preposte a tutela e a garanzia della<br />

Costituzione hanno avuto il<br />

sopravvento e si può tranquillamente<br />

affermare che quei<br />

terribili anni sono stati superati e<br />

sconfitti da tutte queste forze e<br />

nelle aule dei tribunali.<br />

Ora però, a questi benemeriti<br />

servitori dello Stato, le offese<br />

arrivano dalle istituzioni che<br />

hanno difeso e salvaguardato ed<br />

arrivano sotto forme più subdole,<br />

quali attese infinite per vedere<br />

riconosciuto quanto spetta di<br />

diritto, supponenza di certi uffici<br />

che dovrebbero fornire il supporto<br />

previsto dalla normativa, ma che<br />

sono diventati sultanati, piccoli<br />

centri di potere.<br />

Sembra di essere diventati<br />

orfani, quasi come se nel<br />

momento della quiescenza si<br />

recidesse il cordone ombelicale<br />

che ci teneva legati alla Forza<br />

Armata ed al Corpo Armato e non<br />

fosse nemmeno più riconosciuta<br />

la nostra passata appartenenza a<br />

queste istituzioni.<br />

E’ quasi una prassi aspettare 15<br />

anni (5 o 6 di ausiliaria e 8 o 9<br />

nella riserva, dopo il passaggio in<br />

quiescenza), il decreto definitivo<br />

di pensione, anni che si vivono<br />

con il timore che arrivi un<br />

conguaglio negativo e che si<br />

debbano recuperare somme,<br />

indebitamente percepite (non per<br />

propria colpa o per dolo ma, per<br />

errori di calcolo all’origine) in 14,<br />

15 o 16 anni, che in questo caso<br />

diventano cifre enormi e<br />

normalmente ed obbligatoriamente<br />

trattenute decurtando di 1/<br />

5° la pensione.<br />

Il motivo di questi tempi così<br />

dilatati, delle disfunzioni, non è<br />

facile capirlo in quanto anche<br />

quando si è cercato di<br />

approfondire il problema ci si è<br />

trovati davanti ad un muro di<br />

gomma, che ci rimbalzava parole<br />

come: mancanza di personale,<br />

maggior lavoro, pratiche più<br />

laboriose, disposizioni, ecc, che<br />

in realtà altro non erano che una<br />

misera giustificazione ad un quasi<br />

generalizzato calo del senso di<br />

responsabilità e questo nonostante<br />

i decreti emanati in<br />

ottemperanza alla legge 241/<br />

1990, che disciplina le norme in


materia di procedimento amministrativo,<br />

prevedano al<br />

massimo 330 giorni per la<br />

definizione delle pratiche<br />

Se poi si considera che,<br />

lavoratori ed impiegati nelle<br />

aziende private ottengono la<br />

pensione definitiva dal loro ente<br />

previdenziale, INPS, al massimo<br />

dopo tre mesi dal collocamento in<br />

quiescenza, veramente non si<br />

hanno parole per commentare<br />

quanto invece avviene nel nostro<br />

mondo dorato.<br />

Qualcuno dice che questo<br />

paragone non regge, che sia<br />

improponibile, ma allora con<br />

quale categoria di dipendenti<br />

dobbiamo paragonarci?<br />

Aggiungiamo, sempre nel<br />

novero delle penalizzazioni e<br />

della disattenzione di chi<br />

dovrebbe tutelare il personale<br />

militare anche in parlamento,<br />

quanto succede al personale<br />

cessato dal servizio in data<br />

antecedente il 2 gennaio 2005 e<br />

transitato in ausiliaria, che, a<br />

seguito dell’entrata in vigore del<br />

D.L.193/2003 (passaggio dai<br />

livelli ai parametri stipendiali) è<br />

stato escluso (come previsto dal<br />

comma 8 dell’art. 3) per tutto il<br />

periodo della sua permanenza in<br />

ausiliaria (5 anni) dai benefici<br />

derivanti dall’introduzione del<br />

sistema parametrale corrisposto al<br />

personale in servizio (a cui è<br />

agganciato al 70% in quanto in<br />

ausiliaria), rendendo la permanenza<br />

in questa posizione<br />

penalizzante al confronto dei pari<br />

grado congedati e transitati<br />

direttamente nella riserva e<br />

disattendendo quanto previsto<br />

dalle leggi 212/1983, 224/1986 e<br />

401/1990 sullo specifico argomento<br />

Questo per quanto riguarda le<br />

offese che si ricevono a casa<br />

“propria”, se passiamo a quelle<br />

Sentiero Tricolore 5<br />

esterne si può prendere ad<br />

esempio il Comitato di Verifica<br />

per le pensioni privilegiate<br />

(organo supremo decisionale per<br />

l’attribuzione o meno della<br />

pensione privilegiata), che<br />

dipende dal Ministero dell’Economia<br />

e delle Finanze, e nella cui<br />

sede, in Piazzale Lanciani in<br />

Roma, le pratiche possono<br />

fermarsi anche 4 o 5 anni.<br />

Ultimamente un po’ meno in<br />

quanto si sta assistendo al<br />

disconoscimento di quelle<br />

patologie che sino a pochi anni fa<br />

davano diritto alla pensione<br />

privilegiata, per cui le pratiche<br />

hanno un iter più breve.<br />

L’ultimo anello della catena<br />

delle offese arriva dall’ente che<br />

ci accompagna sino alla fine dei<br />

nostri giorni, l’Inpdap, ente che<br />

non entra nel merito di quanto ci<br />

compete quale trattamento di<br />

quiescenza (questo compito<br />

attiene ai Centri Amministrativi di<br />

Forza Armata e Corpi Armati), ma<br />

che è solo l’ente “pagatore” che<br />

però paga quando lo decide lui,<br />

normalmente dopo molti anni e<br />

altre volte solo in presenza di una<br />

diffida del legale del pensionato<br />

maltrattato.<br />

E quando finalmente si decide<br />

a pagare si “dimentica” di applicare<br />

gli interessi legali e la<br />

rivalutazione monetaria prevista<br />

ed il pensionato deve farne<br />

richiesta ed aspettare ulteriormente.<br />

Se poi un pensionato,<br />

amministrato dall’INPDAP, ha la<br />

“sfortuna” di morire la vedova,<br />

aspetta la pensione di reversibilità<br />

dai 4 ai 6 mesi e i ratei della 13^<br />

mensilità spettanti al defunto<br />

anche due anni.<br />

L’Inpdap, quale prassi di<br />

routine, aggiorna annualmente la<br />

pensione all’indice Istat, agisce<br />

quale sostituto d’imposta e<br />

preleva o restituisce le somme<br />

Irpef a seguito della dichiarazione<br />

dei redditi e in presenza di decreti<br />

definitivi di pensione, effettua<br />

conguagli in positivo ed in<br />

negativo senza entrare nel merito,<br />

ma applica anche in senso<br />

letterale il dettato legislativo con<br />

una immediatezza straordinaria<br />

ed in alcuni casi (quelli a nostra<br />

conoscenza, ma quanti ce ne<br />

saranno) la trattenuta viene<br />

effettuata prima ancora che il<br />

pensionato abbia preso visione<br />

del procedimento amministrativo<br />

che lo riguarda.<br />

Esiste un caso, tra i tanti<br />

successi, che merita di essere<br />

menzionato a titolo di esempio,<br />

accaduto ad un nostro associato<br />

il Cav. Carlo Bertello (cito il suo<br />

nome in quanto autorizzato<br />

dall’interessato a farlo) residente<br />

a Mantova, a cui nel febbraio<br />

2008 viene comunicato dalla sede<br />

dell’INPDAP che gli verrà<br />

prelevata mensilmente la somma<br />

di euro 490,72 per il “recupero<br />

di somme corrisposte e non<br />

dovute” senza precisare l’entità<br />

totale di quanto si andava a<br />

recuperare.<br />

Alle richieste verbali dell’interessato<br />

rivolte alle due impiegate<br />

responsabili del procedimento,<br />

viene riposto che seguirà<br />

una raccomandata che definirà nei<br />

dettagli il tutto.<br />

A marzo arriva lo statino della<br />

pensione relativo a quel mese che<br />

riporta il prospetto analitico delle<br />

competenze e dal quale emerge in<br />

tutta la sua drammaticità che la<br />

trattenuta verrà effettuata sino al<br />

mese di maggio 2024 per 193 rate<br />

e per un importo totale di euro<br />

94.708,96.<br />

Panico comprensibile, malori<br />

della consorte con successivo<br />

ricovero in clinica alla vigilia del<br />

matrimonio della figlia (3


maggio) sgomento per la<br />

incomprensibilità di una così<br />

elevata cifra che rappresenta 3,2<br />

(dico tre virgola due) annualità<br />

della pensione del Cav. Bertello.<br />

L’interessamento della Presidenza<br />

<strong>Nazionale</strong> UNSI e del<br />

Centro Amministrativo dell’Esercito<br />

per cercare di capire se e dove<br />

fossero stati commessi errori, non<br />

approda a nulla o perlomeno<br />

anche la simulazione di un<br />

eventuale errore avrebbe comportato<br />

al massimo una trattenuta di<br />

30.000,00 euro<br />

Nel mese di maggio nuova<br />

raccomandata che notifica<br />

all’interessato che le somme<br />

precedentemente trattenute verranno<br />

restituite nel mese di<br />

giugno e nella stessa rata di<br />

pensione gli verranno accreditati<br />

anche importi arretrati che gli<br />

competono.<br />

Reiterate richieste di spiegazioni<br />

ai competenti uffici<br />

dell’INPDAP, sono a tutt’oggi<br />

ancora senza risposta e probabilmente<br />

non lo saranno mai.<br />

Vorremmo essere per i nostri<br />

Soci il patronato che tante<br />

categorie di lavoratori dipendenti<br />

hanno per poter affrontare queste<br />

lesive problematiche con il crisma<br />

dell’ufficialità, ma anche questa<br />

possibilità ci è negata dalla<br />

normativa vigente in merito.<br />

Allora a chi si deve rivolgere<br />

il lavoratore pensionato militare,<br />

per poter avere giustizia su quanto<br />

gli compete e che invece rimane<br />

in un limbo indefinito?<br />

Quando si era in servizio (e<br />

quanti, oltre a me, hanno sentita<br />

questa frase) ci veniva detto che<br />

non vi era bisogno della rappresentanza<br />

e tanto meno del<br />

sindacato perché i comandi ai più<br />

alti vertici provvedevano ed<br />

avrebbero provveduto a tutto<br />

quanto erano le nostra necessità.<br />

Sentiero Tricolore 6<br />

Non succedeva allora e non<br />

avviene ora, sembra che questa<br />

“tradizione”, continui senza<br />

interruzioni, anzi si consolidi con<br />

l’inadeguato comportamento, per<br />

non dire l’assenza, dei vertici<br />

militari preposti alla risoluzione<br />

di queste problematiche e delle<br />

cariche di governo istituzionalmente<br />

preposte a sollecitarne la<br />

soluzione, rimane solo la<br />

mancanza di decisioni e di prese<br />

di posizione chiare.<br />

Non sembra possibile e non è<br />

nemmeno accettabile che in tutti<br />

questi anni (parliamo di 20, 30 ,40<br />

anni o forse più) questi problemi,<br />

conosciuti ai responsabili militari<br />

e politici, siano stati passati in<br />

consegna da un funzionario<br />

all’altro come normale routine di<br />

lavoro.<br />

Questo è il quadro di una<br />

situazione ormai insostenibile che<br />

ha visto montare la rabbia dei<br />

nostri associati, rabbia resa ancor<br />

più cocente in quanto si percepisce<br />

l’impotenza, ma anche la<br />

sicurezza che coloro che<br />

potrebbero fare, non fanno perchè<br />

sanno che per formazione, per una<br />

certa assuefazione alla disciplina,<br />

i pensionati militari non si<br />

abbandoneranno a forme eclatanti<br />

di protesta, sono troppo educati<br />

per farlo, ma fino a quando si<br />

sopporterà di essere beffeggiati<br />

nelle cose che ci competono per<br />

diritto, che ci siamo guadagnati<br />

nel tempo e che ci vengono negate<br />

anche con arroganza?<br />

Nemmeno le reiterate richieste<br />

di audizione al COCER per la<br />

trattazione anche di questi<br />

argomenti, (effettuate il 2 novembre<br />

2007, il 10 marzo 2008 e<br />

il 4 luglio 2008) hanno trovato<br />

accoglienza nonostante siano<br />

espressamente consentite dell’art.<br />

art .3 del D.M. 5 agosto 1982.<br />

Nella mia precedente lettera, a<br />

cui accennavo all’inizio, solo il<br />

Ministero della Difesa ha dato<br />

risposta demandando alcune delle<br />

problematiche esposte al<br />

Direttore Generale di PREVI<br />

MIL, Dott. Teodoro Raffaele<br />

Bilanzone, il quale per la parte di<br />

sua competenza ha cercato di<br />

porre rimedio con spirito<br />

collaborativo e di servizio e di<br />

questo bisogna dargliene atto, ma<br />

anche il suo impegno in molte<br />

occasioni è stato vanificato,<br />

perchè il gioco perverso del<br />

passaggio delle pratiche<br />

coinvolge altri settori a lui<br />

estranei.<br />

Dagli altri dicasteri silenzio<br />

assoluto o per meglio dire<br />

assordante.<br />

Vorrei credere di ricevere in<br />

questa circostanza, anche come<br />

segnale di rispetto verso i miei<br />

associati, risposte confortanti e<br />

decisioni altrettanto cariche di<br />

significato.<br />

Con il rispetto di sempre verso<br />

le istituzioni, in cui confido, mi è<br />

gradita l’occasione per porgere<br />

distinti saluti.<br />

Arturo MALAGUTTI<br />

P.S. Si potrà credere che<br />

quanto esposto sia frutto di<br />

fantasia, ma posso assicurare<br />

che di tutto esiste ampia e<br />

particolareggiata documentazione<br />

conservata presso la<br />

Presidenza <strong>Nazionale</strong>, disponibile<br />

in ogni momento su<br />

richiesta, ciò che non possiamo<br />

documentare sono le<br />

risposte arroganti, supponenti<br />

e spazientite che<br />

talvolta si ricevono direttamente<br />

recandosi negli uffici<br />

preposti a fornire delucidazioni<br />

o nel più completo<br />

anonimato quando si telefona<br />

e si ha la fortuna che qualcuno<br />

risponda.


Sentiero Tricolore 7<br />

Esercitazione Linea<br />

Si è svolta nei giorni 3/4/5 ottobre<br />

2008 nell’incantevole località<br />

di Gramolazzo, Comune<br />

di Minucciano (Lucca), e nella<br />

suggestiva cornice delle Alpi<br />

Apuane la manifestazione sportiva<br />

a carattere militare denominata<br />

“Linea Gotica 2008”.<br />

La manifestazione è stata promossa<br />

e sostenuta finanziariamente<br />

dalla costituenda Sezione<br />

U.N.S.I. di Lucca, di cui il sottoscritto<br />

è stato nominato commissario,<br />

e si è avvalsa della collaborazione<br />

della Sezione Provinciale<br />

A.N.ART.I. di Lucca, della<br />

Sezione Associazione Autieri della<br />

Garfagnana e di Lucca, nonché<br />

dell’Associazione Battaglione<br />

Alpini Tirano e del nucleo di Protezione<br />

Civile di La Spezia.<br />

L’idea della manifestazione<br />

sportivo-militare è nata dopo aver<br />

potuto constatare le altre similari<br />

attività addestrative promosse da<br />

altre associazioni d’arma. Ma<br />

Gotica 2008<br />

di Ermanno Andrea Lucchesi<br />

quello che più mi ha spinto a promuovere<br />

tale evento è stato quanto<br />

è scaturito da una lunga chiacchierata<br />

informale avuta con il<br />

nostro Presidente <strong>Nazionale</strong> Maresciallo<br />

Arturo Malagutti, durante<br />

il viaggio di ritorno dalla<br />

gare AESOR in Austria nel settembre<br />

2007.<br />

In tale occasione ebbi modo di<br />

scambiare idee e di apprendere<br />

alcune cose importanti in relazione<br />

alla fattibilità della creazione<br />

di quella che potrebbe essere il<br />

futuro impiego dei riservisti che<br />

hanno lasciato il servizio ma che<br />

hanno ancora potenzialità da<br />

spendere e anche la visione, da me<br />

pienamente condivisa, circa la<br />

funzione che in questa fase dovrebbero<br />

avere le associazioni<br />

d’arma.<br />

Alla luce, dunque, di quanto in<br />

tale piacevole colloquio emerse<br />

ho voluto promuovere questa<br />

manifestazione di addestramento<br />

e di aggiornamento.<br />

La manifestazione, infatti, non<br />

si è limitata, nel suo programma,<br />

ad inserire le prove fisiche, ma anche<br />

una lezione NBC che può<br />

avere ed ha la sua valenza anche<br />

per la formazione di protezione<br />

civile e a questo proposito, non a<br />

caso, è stato importante l’intervento<br />

del Presidente (ospite della<br />

costituenda sezione) che nel pomeriggio<br />

di sabato 4, dopo la fine<br />

della prima parte delle prove fisiche,<br />

ha illustrato proprio il progetto<br />

relativo ad una costituzione<br />

di un nucleo di protezione civile<br />

(o, come secondo me sarebbe<br />

meglio definire, di “difesa territoriale”)<br />

direttamente dipendente<br />

dal Ministero della Difesa e<br />

avvalendosi, giustappunto, dei<br />

riservisti e anche dei moltissimi<br />

militari in congedo che già ora in<br />

molte occasioni prestano la loro<br />

opera proprio in realtà di protezione<br />

civile, ma che sarebbero<br />

ben disposti, almeno sentendo gli<br />

intervenuti, a far parte di una protezione<br />

civile diversa.<br />

Tornando alla cronaca. L’evento<br />

ha preso il via Venerdì 3 ottobre<br />

alle ore 13.00 con l’arrivo dei<br />

partecipanti e l’assegnazione dei<br />

posti letto nelle camerate. A questo<br />

proposito credo sia l’unica<br />

manifestazione di questo genere<br />

in Italia che ha potuto dare ai partecipanti,<br />

oltre che il vitto, anche<br />

l’alloggio in brande a castello con<br />

armadietto individuale.<br />

Abbiamo utilizzato una ex<br />

scuola gestita attualmente dall’as-


sociazione “Libertas”, Presidente<br />

Signor Renzo Marcinnò, e<br />

messa a nostra disposizione e per<br />

tutti i partecipanti è diventata “la<br />

casermetta” con tanto di ampio<br />

piazzale dove abbiamo fatto<br />

l’adunata per l’alzabandiera al<br />

mattino e per l’ammaina bandiera<br />

alla sera e dove si è svolta la<br />

cerimonia di chiusura. Avevamo<br />

poi a disposizione un prato a lato<br />

della “casermetta” dove gli<br />

autieri e la protezione civile hanno<br />

potuto parcheggiare i mezzi.<br />

Abbiamo avuto la presenza anche<br />

di una nutrita rappresentanza<br />

di riservisti spagnoli che hanno<br />

partecipato con tre squadre e guadagnando<br />

il secondo e il terzo posto.<br />

Per permettere ai partecipanti<br />

di essere presenti per il mattino<br />

seguente, abbiamo indicato per le<br />

ore 22.30 del Venerdì l’orario ultimo<br />

per presentarsi alla esercitazione<br />

e abbiamo istituito un servizio<br />

di piantone permettendo agli<br />

altri addetti ai servizi di coricarsi<br />

considerato che la sveglia per loro<br />

era prevista alle ore 5.30 di Sabato<br />

4. In effetti abbiamo avuto gli<br />

ultimi arrivati alle ore 22.00, ma<br />

siamo stati in grado di poter servire<br />

una cena e sistemarli per gli<br />

alloggi.<br />

Nella mattinata di Venerdì ab-<br />

Sentiero Tricolore 8<br />

biamo provveduto a fare gli ultimi<br />

preparativi sistemando il poligono<br />

di tiro (a circa 6 km dal<br />

“Centro Comando”) preparando<br />

la postazione e le sagome. Il trasporto<br />

dei sacchetti di sabbia e<br />

dell’altro materiale è stato fatto<br />

grazie ai mezzi degli autieri.<br />

Sempre il Venerdì è stato sistemata<br />

la zona per la prova di canottaggio<br />

sul lago artificiale di<br />

Gramolazzo e in serata si è tenuto<br />

un piccolo briefing per esaminare<br />

il programma del giorno seguente<br />

e dare le consegne conseguenti.<br />

Il sabato mattina all’ora stabilita<br />

(5.30), ancora buio, gli addetti<br />

ai servizi hanno iniziato a prepararsi<br />

e alle sei e trenta il trombettiere<br />

ha suonato la sveglia. E’ stata<br />

predisposta la colazione (latte,<br />

caffè, thè, cornetto caldo, pane,<br />

burro, marmellata) e alle ore 7.15<br />

nel piazzale antistante la<br />

“casermetta” si è tenuta l’alzabandiera<br />

con la formazione schierata<br />

(partecipanti e addetti ai servizi).<br />

Alle ore 8.00, dopo un breve<br />

briefing e la consegna alle squadre<br />

delle cartine e del contrassegno,<br />

ha preso il via l’esercitazione<br />

e con un mezzo degli autieri le<br />

squadre sono state portate alla<br />

sede della prima prova, quella di<br />

canottaggio.<br />

La temperatura a quella ora sul<br />

lago era intorno ai 4/5 gradi, ma<br />

il freddo pungente non ha impedito<br />

ai partecipanti di dare il meglio<br />

di sé.<br />

L’esercitazione è proseguita<br />

con la seconda prova in programma<br />

consistente nella simulazione<br />

dell’individuazione di un ferito in<br />

zona impervia entro un tempo<br />

imposto (prova così sostituita all’ultimo<br />

minuto in quanto la prova<br />

con il simulatore d’arma<br />

controcarro “Milan”, per ragioni<br />

indipendenti dall’organizzazione<br />

promotrice dell’evento, non poteva<br />

essere effettuata).<br />

Le pattuglie hanno poi proseguito<br />

a piedi per raggiungere il<br />

poligono di tiro, percorrendo altri<br />

3 o 4 chilometri. Il poligono di<br />

tiro è stato realizzato in una località<br />

che permetteva di compiere i<br />

tiri in tutta sicurezza e nello stesso<br />

tempo poter sistemare l’ambulanza<br />

per il pronto intervento nella<br />

vicina strada rotabile raggiungibile<br />

in non più di tre minuti. Il<br />

luogo è stato accuratamente scelto<br />

proprio per queste ragioni: sicurezza<br />

durante i tiri alle sagome<br />

e possibilità di rapido intervento<br />

da parte degli addetti all’ambulanza<br />

e al medico. Abbiamo anche<br />

posto degli uomini nei punti<br />

di possibili accessi, anche se remoti,<br />

ad estranei e per rispettare i<br />

termini dell’ordinanza del Sindaco<br />

per l’utilizzo del poligono<br />

provvisorio. Le armi utilizzate<br />

sono state le carabine Beretta C4<br />

calibro 9 x 21 e i partecipanti avevano<br />

a disposizione otto colpi a<br />

testa e i migliori cinque facevano<br />

punteggio.<br />

Finita la prova le pattuglie<br />

sono rientrate a piedi alla<br />

“casermetta” dove era pronta la<br />

sala per la lezione NBC tenuta dal<br />

Col. (R) Gioacchino Gambetta,


e dove prima della lezione detta<br />

si era tenuto l’intervento del nostro<br />

Presidente nazionale.<br />

La giornata di Sabato si è conclusa<br />

con l’adunata per l’ammaina<br />

bandiera, seguita dalla cena<br />

preparata dai nostri addetti nelle<br />

cucine interne. Abbiamo avuto<br />

l’onore di avere tra noi per la cena<br />

il Presidente nazionale e la sua<br />

gentile signora.<br />

La “libera uscita” si è protratta<br />

fino ad oltre la mezzanotte presso<br />

il vicino bar, ritrovo del paese,<br />

e dove i nostri hanno fraternizzato<br />

con i riservisti spagnoli e tutti insieme<br />

hanno contribuito a mantenere<br />

alto lo spirito... alcoolico!<br />

Comunque il giorno seguente<br />

si è ripresa l’attività alle ore 6.30<br />

con l’alzabandiera e la partenza<br />

alle ore 8.00 della prima pattuglia<br />

per la gara di marcia e orientamento<br />

su un percorso in montagna<br />

di circa 8/9 chilometri e un<br />

dislivello medio di circa 500 metri.<br />

Come accade in questi casi si<br />

è persa una pattuglia che è stata<br />

raggiunta con un mezzo e riportata<br />

alla base.<br />

Alle ore 13.00 dopo il pranzo,<br />

sempre cucinato dai nostri, si è<br />

svolta la cerimonia di premiazione<br />

e di commiato con la presenza<br />

della fanfara degli alpini in<br />

congedo di Massarosa che ha suonato<br />

le note dell’“Inno alla gioia”<br />

proprio in onore degli spagnoli<br />

e di due concorrenti della vicina<br />

Svizzera. Non si sono dimenticati<br />

i Caduti e alle ore 15.00 si è<br />

tenuta una piccola cerimonia<br />

presso il monumento che li ricorda.<br />

Abbiamo formato un picchetto<br />

(non armato ovviamente) e si è<br />

sfilato fino al monumento e abbiamo<br />

depositato la corona ai Caduti.<br />

Alla piccola cerimonia hanno<br />

partecipato anche gli iscritti<br />

dell’Associazione Autieri della<br />

Garfagnana e di Lucca, e dell’As-<br />

Sentiero Tricolore 9<br />

sociazione Artiglieri – Sezione<br />

Provinciale di Lucca.<br />

Alla premiazione sono state<br />

consegnate le medaglie alle pattuglie<br />

classificate ai primi tre posti<br />

e consegnato a tutti quelli che<br />

hanno preso parte all’esercitazione<br />

(sia per gli addetti ai servizi<br />

sia alle pattuglie) un attestato di<br />

partecipazione.<br />

Occorre rilevare anche che al<br />

terzo posto si sia classificata ex<br />

equo la pattuglia formata interamente<br />

da italiani, la quale ha rinunciato<br />

alla medaglia per destinarla<br />

alla pattuglia spagnola. Abbiamo<br />

ritenuto, quindi, di consegnare<br />

un particolare “attestato<br />

d’onore” a questi uomini formanti<br />

la pattuglia che sono: ten. CRI<br />

Andrea Sottili, serg. Italo Piemonte<br />

e il serg. Mauro Gemignani.<br />

La Sezione di Lucca vuole<br />

esprimere un caloroso riconoscimento<br />

a tutti coloro che hanno<br />

partecipato per la realizzazione<br />

della manifestazione. In particolare<br />

voglio ringraziare il maresciallo<br />

Maddaleni con tutti i suoi<br />

autieri (che sono stati molti) e il<br />

Capo di 3^ Classe Alessandro<br />

Marcelli, che si sono prodigati in<br />

modo esemplare consentendo di<br />

fornire a tutti gli intervenuti la<br />

consumazione dei pasti e a fornire<br />

il servizio di trasporto per uo-<br />

mini e materiali. Ringrazio sentitamente<br />

il Presidente dalla Sezione<br />

provinciale ANARTI di Lucca,<br />

serg. Romano Bandoni, per l’entusiasmo<br />

dimostrato nello spingere<br />

i suoi uomini nell’iniziativa e<br />

fra questi voglio ricordare il<br />

caporal-maggiore Roberto Picchiani,<br />

l’alpino Emiliano Paoli,<br />

il caporale Mario Ruggiero,<br />

l’autiere Braccini, il paracadutista<br />

Alessandro Nardi, direttore<br />

di tiro al poligono. Non possiamo<br />

nemmeno dimenticare l’apporto<br />

dell’Associazione Battaglione<br />

Alpini Tirano con il col.<br />

Gioacchino Gambetta, relatore<br />

della lezione NBC e dell’ufficiale<br />

medico ten. Franco Cesana,<br />

che ha prestato servizio sulle ambulanze<br />

messe a disposizione dalla<br />

locale Misericordia di Gorfigliano.<br />

Devo inoltre esprimere<br />

gratitudine al col. Giulio Gaeta<br />

e al capo di 3^ classe Alberto Pizzi<br />

che sono intervenuti con i mezzi<br />

della protezione civile del nucleo<br />

di La Spezia.<br />

Inoltre un sentito ringraziamento<br />

va all’Amministrazione<br />

Comunale di Minacciano, al Comando<br />

della Stazione Carabinieri<br />

di Gramolazzo, al Presidente dell’Associazione<br />

“Libertas” signor<br />

Renzo Marcinnò che ha messo a<br />

disposizione l’immobile.


“... Sempre più in alto!<br />

Lassù ove volano le aquile, nell’immensità<br />

azzurra e tersa ove<br />

lo sguardo abbraccia l’infinito...”<br />

Soro Dorotei!<br />

PRESENTE!<br />

Maresciallo di 1^Cl. sc. della Riserva,<br />

ultimo Reparto al “51°<br />

Stormo ISTRANA TVC”, professioni,<br />

gestore del Rifugio Passo<br />

Duran “Cesare Tome” La Valle<br />

Agordina, Guida Alpina, Maestro<br />

di Alpinismo con la “A” maiuscola<br />

e... senza ossigeno.<br />

Soro Dorotei, uno dei mostri sacri<br />

dell’alpinismo a “360°”, Maestro<br />

di Alpinismo dal 1978, la<br />

sua vita è “costellata” da numeri<br />

e sempre in crescendo.<br />

120 le vie da Lui create, 6 Vette<br />

oltre gli 8000, EVEREST e K2<br />

scalati “rigorosamente” senza ossigeno,<br />

il K2 già sua conquista del<br />

1983 dal versante cinese.<br />

Una passione la sua, fin da piccolo,<br />

cresciuta in lui, facente parte<br />

del suo io, nulla, niente, potrebbe<br />

fermarlo, nemmeno le tragedie<br />

che,inesorabilmente, inaspettate,<br />

falciano quegli “angeli” sui<br />

dorsali, combattendo contro tutto<br />

e tutti.<br />

Soro Dorotei quale migliore “interprete”<br />

Italiano nel Mondo nell’Arte<br />

di salire sempre più in alto,<br />

sulle sue “crode bellunesi”, sulle<br />

immense pareti dell’Himalaya, in<br />

corsa verso gli “8000”. Conquistatore<br />

di “sei colossi” oltre gli<br />

ottomila, protagonista di infinite<br />

Sentiero Tricolore 10<br />

Alpinista con la “A” maiuscola<br />

SORO DOROTEI<br />

un personaggio che tocca i cieli<br />

di Daniela Del Bianco Rizzardo<br />

spedizioni, Everest e K2, celebrando<br />

il cinquantesimo della salita<br />

italiana alla seconda cima della<br />

Terra. Sempre in contatto con<br />

le sue montagne, miete continue<br />

conquiste affrontando infinite incognite.<br />

Si definisce “portatore di<br />

una storia alpinistica infinita”,<br />

vivendola quale protagonista. Per<br />

vivere, appunto, in montagna grazie<br />

al turismo, bisogna saper abbracciare<br />

ogni piccola grande parte<br />

delle bellezze che ti circondano<br />

lassù, potrebbe senza ombra di<br />

dubbio, l’Alpinismo, diventare<br />

una professione da insegnare ai<br />

giovani desiderosi di “tramandare”<br />

ai posteri tale Arte.<br />

Oltre gli 8000, bisogna contare<br />

solamente su sè stessi, sulle proprie<br />

forze, l’infinita energia che<br />

si sprigiona dal corpo nell’intento<br />

di scoprire, di superare sempre<br />

più barriere, contando solamente,<br />

ripeto, su sè stessi.<br />

“Un team” vincente quello dei<br />

Signori degli 8000, all’attacco del<br />

“K 2”.<br />

Tutti alpinisti scelti facenti parte<br />

della edizione che ha elaborato i<br />

“50 anni della Montagna”. Professionisti<br />

dell’alta quota e giovani<br />

promesse, tutti insieme hanno<br />

solcato ben 56 vette superiori<br />

agli “8000 metri”, un curriculum<br />

straordinario non c’è che dire...<br />

Alpinisti tra i più forti, con lo spirito<br />

di gruppo.<br />

Nel 1954 la spedizione venne<br />

guidata dal geologo Ardito Desio<br />

dal “cuore del Friuli” assieme ad<br />

Achille Compagnoni e Lino<br />

Lacedelli, uomini di punta che<br />

calcarono la vetta del K 2 per primi<br />

lungo gli “8611 metri” di altezza.<br />

Ci sono alpinisti di calibro che<br />

hanno scalato ben 10 vette come<br />

Silvio Mondinelli, e il nostro<br />

“personaggio doc” Soro Dorotei<br />

ne ha conquistate cinque oltre gli<br />

8000 naturalmente senza ossigeno.<br />

Davanti alle inevitabili “tragedie<br />

della montagna” si rimane perplessi<br />

continuando però nel proprio<br />

“credo”, un vero alpinista sa<br />

sempre cavarsela. Ribattendo sul<br />

suo modo di pensare il nostro<br />

bellunese ama sottolineare che in<br />

casi estremi un grande alpinista<br />

deve farcela da solo, valutando i<br />

propri potenziali... così dovrebbero<br />

comportarsi gli alpinisti scalatori,<br />

chiedendo a sé stessi “riuscirò<br />

a farcela”, credendo e contando<br />

solamente sulle proprie forze.<br />

Perché la natura ricordiamocelo<br />

non ha amici ...si ribella!


Con decreto ministeriale n.<br />

955 del 2 gennaio <strong>2009</strong>, al Maresciallo<br />

capo Claudio Mascheroni,<br />

nato il 9 Novembre<br />

1972 a Sant'Angelo Lodigiano<br />

(Lodi), è stata conferita la Croce<br />

d'Oro al Merito dell'Esercito,<br />

con la conseguente motivazione:<br />

«Incursore scelto inquadrato<br />

nel distaccamento operativo<br />

incursori “Condor 34” operante<br />

presso il joint special<br />

operations task group “Condora”<br />

nell'ambito dell'operazione<br />

“Sarissa” in Afghanistan, comandato<br />

a svolgere svariate missioni,<br />

sapeva far fronte alle innumerevoli<br />

incognite operative con<br />

esemplare lucidità ed evidenti<br />

capacità professionali. Chiamato<br />

ad operare in condizioni ambientali<br />

dure e disagevoli, in un<br />

contesto altamente rischioso si dimostrava<br />

sempre saldo nelle proprie<br />

motivazioni, si adoperava in<br />

ogni modo per il successo della<br />

missione affidatagli. Si prodigava<br />

nelle attività connesse al proprio<br />

incarico con straordinaria capacità,<br />

raro senso di responsabilità<br />

e profondo spirito di sacrificio,<br />

dimostrando una elevatissima<br />

competenza professionale ed una<br />

straordinaria predisposizione ad<br />

operare in ambito multinazionale.<br />

In particolare, durante una operazione<br />

di interdizione d'area denominata<br />

“Tiger Achilles”, condotta<br />

nella Valle del Gulistan - distretto<br />

di Farah, zona particolarmente<br />

rischiosa del territorio<br />

Sentiero Tricolore 11<br />

Maresciallo Capo Incursore<br />

CLAUDIO<br />

MASCHERONI<br />

Croce d’Oro al Merito dell’Esercito<br />

di Paolo Frediani<br />

Afgano, si distingueva per competenza<br />

tecnico-professionale,<br />

senso del dovere e spirito di iniziativa<br />

e di sacrificio. Il giorno 20<br />

marzo 2007, durante un attacco<br />

subito con armi portatili e<br />

controcarro da parte di elementi<br />

ostili, il Maresciallo capo Claudio<br />

Mascheroni, dopo aver risposto<br />

prontamente al fuoco, soccorreva<br />

senza esitazione, in qualità<br />

di combat medic del distaccamento,<br />

un proprio collega ferito ad un<br />

braccio. Dopo aver preso parte<br />

allo sganciamento, effettuava la<br />

prima diagnosi sul ferito stabilizzandolo<br />

in maniera efficace e permettendo<br />

così la buona riuscita<br />

dell'azione di sganciamento. Inoltre,<br />

durante le oltre 5 ore<br />

dell'esfiltrazione, in qualità di<br />

forward air controller, dirigeva la<br />

copertura aerea, continuando a<br />

monitorare il ferito fino al rientro<br />

alla forward operating base di<br />

Farah. Dopo aver varcato l'ingresso<br />

della forward operating<br />

base si adoperava nelle cure mediche<br />

al ferito unitamente al personale<br />

americano del complesso<br />

sanitario campale cui forniva tutte<br />

le indicazioni necessarie per un<br />

corretto trattamento. Considerava<br />

la propria missione terminata soltanto<br />

quando al ferito erano state<br />

dedicate le cure necessarie. Bellissimo<br />

esempio di sottufficiale<br />

incursore in possesso di eccezionali<br />

virtù che con il suo agire, il<br />

suo coraggio, il suo comportamento<br />

sempre esemplare e con il<br />

suo altissimo senso del dovere<br />

contribuiva in modo determinante<br />

al pieno successo della missione<br />

e ad accrescere il prestigio delle<br />

forze speciali dando lustro all'esercito<br />

ed alle forze armate italiane<br />

in ambito internazionale».<br />

Herat, 19 aprile 2007


C’era una volta...<br />

sembra una favola, basta osservare<br />

con nostalgia quella foto ingiallita<br />

dal tempo, raffigurante Via<br />

Aquileia percorsa dalle rotaie del<br />

“tram”, le molte biciclette e le<br />

”sparute” automobili mezzo dei<br />

“più abbienti”, e quel Palazzo e la<br />

Caserma G. Savorgnan... e<br />

Andando a ritroso nel tempo al 1583,<br />

anno in cui il Magnanimo Mons.<br />

Gaspare d’Udine, canonico d’Aquileia,<br />

fondò una Cappella nel Borgo<br />

Aquileia presso la sua casa per volere<br />

suo e dei fratelli G.B. dottor<br />

Gasparo canonico di Cividale del<br />

Friuli, Gian Daniele e Mario. Cappella<br />

consacrata la prima domenica<br />

di luglio, giorno 3, da Mons. Paolo<br />

Bisantio, Vescovo di Cattharo,<br />

sufraganeo e Vicario di Mons. Patriarca<br />

d’Aquileia. Così il 6 settembre<br />

1593 il Nob. Giovanni Nicolò<br />

d’Arcano Vicario generale del Patriarcato<br />

d’Aquileia, concede al<br />

dott. Giovanni Daniele e Giulio di<br />

Sentiero Tricolore 12<br />

C’era una volta...<br />

una Chiesetta<br />

a Udine<br />

di Daniela Del Bianco Rizzardo<br />

Sbroiavacca di seppellire i morti<br />

della famiglia, nella Chiesa dei Santi<br />

Ermacora e Fortunato.<br />

1836 - La Chiesa è chiusa al culto,<br />

l’altare fu demolito nel 1864 e trasportato<br />

ad Arcano. Era il 1875 quando<br />

venne chiusa la porta della Chiesa<br />

definitivamente. A dir del vero,<br />

chiusa già dal 1850, deteriorata, causa<br />

la manifattura dello zucchero ivi<br />

esistente, che l’aveva resa umida e<br />

pregna di odore di “melassa”. Era un<br />

piccolo edificio quella “Cappella”,<br />

alto non più di quattro metri, simile<br />

ad una grande stanza.<br />

23 ottobre 1865 - il Consiglio Comunale<br />

della Città delibera l’acquisto<br />

del locale denominato “Braida”<br />

ex raffineria di zucchero, ad “uso<br />

caserma”.<br />

23 marzo 1886 - Si procede al<br />

“riattamento” ad uso di Caserma di<br />

una casa dell’ex raffineria per<br />

“acquartieramento militare”. Il<br />

Consiglio del Comune di Udine approva<br />

la proposta di cedere la raffi-<br />

Esclusiva e favorevole Convenzione tra la Presidenza <strong>Nazionale</strong> U.N.S.I.<br />

e la Ditta NODI & nodi, COMPLEMENTI D’ARREDO, per tutti i Soci U.N.S.I.<br />

NODI & nodi<br />

COMPLEMENTI D’ARREDO & TAPPETI ORIENTALI<br />

SAN DONA’ DI PIAVE - Via Risorgimento, 8 (sotto il grattacielo)<br />

Tel. 0421 52679 - Cell. 347 2917977 - 349 2551496 - infonodienodi@libero.it<br />

neria allo Stato ricevendo in cambio<br />

i locali del Tribunale e di S. Domenico.<br />

Ma di quale Caserma stiamo parlando?<br />

Della Caserma G. Savorgnan di<br />

Udine sita in Via Aquileia.<br />

E proprio in quel maestoso storico<br />

edificio, in Vicolo Stabernao dal<br />

1947 ha avuto sede l’UNSICo con il<br />

Presidente Luigi Agosto e in Vicolo<br />

d’Arcano 1, dal 1987 l’UNSICo prima,<br />

l’UNSI poi, con il Presidente<br />

Cosimo Larocca e dal 1998 la Presidenza<br />

<strong>Nazionale</strong> UNSI con il P.N.<br />

Cosimo Larocca. Dal 1992 inoltre,<br />

la Redazione di “Sentiero Tricolore”<br />

e la Sezione UNSI di Udine con il<br />

Presidente Mario Greco. Da anni<br />

ormai la Caserma Savorgnan, dispone<br />

di una bellissima pinacoteca, fornite<br />

biblioteche, libri che amerebbero<br />

essere sfogliati, consultati, letti.<br />

Circolo Ufficiali, Sottufficiali poi<br />

unificati e dal mese di <strong>Gennaio</strong> 2008<br />

CIRCOLO UNIFICATO DEL-<br />

L’ESERCITO di UDINE.<br />

Il Presidente Gen. B. Andrea Caso,<br />

alla Riunione dei Soci del 2008 svoltasi<br />

nel Salone di rappresentanza del<br />

Circolo ha sottolineato l’importanza<br />

del cammino che dovrà intraprendere<br />

l’“Organismo di Protezione Sociale”<br />

sempre in salita per un futuro<br />

sempre più roseo. Direttore e Gestore<br />

è il 1° Mar. Luogotenente Lucio<br />

Bosco, Sottufficiale addetto il 1°<br />

Mar. Raffaele Moschella. Ricco il<br />

“ventaglio” delle attività del Circolo<br />

per l’<strong>Anno</strong> <strong>2009</strong> con una rosa di<br />

proposte, cultura, storia, conferenze,<br />

musica, personaggi di alta<br />

valenza per il nuovo Circolo Unificato<br />

dell’Esercito di Udine che prospetta<br />

un’alta adesione di Soci.<br />

“Ad majora!”


Sentiero Tricolore 13<br />

L’Avvocato risponde<br />

studio.legale@modesti-associati.191.it<br />

Sapendo che non è consentito<br />

ad un istituto di credito addebitare<br />

sul conto del cliente gli<br />

interessi a suo debito con<br />

capitalizzazione trimestrale, ho<br />

inviato una diffida alla banca<br />

presso la quale ho aperto il conto<br />

chiedendone la restituzione.<br />

Questa, tuttavia, mi ha risposto<br />

che, siccome nella stessa clausola<br />

in cui è prevista la capitalizzazione<br />

degli interessi a debito è<br />

prevista anche la capitalizzazione<br />

trimestrale degli interessi a mio<br />

favore, la mia richiesta veniva<br />

respinta. Vorrei sapere se una tale<br />

affermazione è corretta ed<br />

accettabile.<br />

* * *<br />

La risposta è negativa. Si è ormai<br />

da tempo sedimentata l’interpretazione<br />

giurisprudenziale che ritiene<br />

nulla la clausola del contratto di<br />

conto corrente bancario che prevede<br />

la capitalizzazione trimestrale degli<br />

interessi passivi.<br />

L’operazione che viene condotta<br />

dalle banche, in breve, è la seguente:<br />

sulle somme che il cliente deve<br />

all’istituto di credito si producono,<br />

com’è noto, degli interessi passivi<br />

di conto corrente. Tali interessi, in<br />

forza della clausola di capitalizzazione<br />

trimestrale, producono a<br />

loro volta ulteriori interessi passivi<br />

che, sommandosi ai precedenti ed<br />

aggiunti al capitale, vengono<br />

addebitati al cliente ogni tre mesi sul<br />

conto.<br />

La clausola in parola, che, in<br />

gergo curiale è denominata<br />

“anatocistica”, è da anni colpita da<br />

pronunce che ne sanciscono la totale<br />

nullità sotto diversi profili.<br />

Nel tentativo di salvare la<br />

pattuizione illegittima, si è fatto<br />

a cura di Diego Modesti<br />

anche ricorso al sistema, descritto<br />

dal lettore, nel quale si prevede<br />

l’applicazione delle medesime<br />

condizioni contrattuali per il<br />

correntista, ossia si stabilisce che<br />

anche gli interessi a credito,<br />

sommandosi ai precedenti interessi<br />

e, quindi, al capitale, producano<br />

trimestralmente ulteriori interessi a<br />

credito.<br />

Tale circostanza, nelle intenzioni<br />

degli istituti finanziari, ricondurrebbe<br />

“ad equità” il contratto di<br />

conto corrente, prevedendo anche a<br />

favore del cliente le stesse<br />

condizioni ed impedendo, così,<br />

degli squilibri contrattuali ad<br />

esclusivo beneficio della banca.<br />

I tribunali, tuttavia, sembrano<br />

essere di diverso avviso.<br />

Una recente pronuncia del<br />

tribunale di Modena (sezione II,<br />

sentenza del 7 maggio 2008, n. 707),<br />

ad esempio, accogliendo le ragioni<br />

del correntista, ha stabilito che, in<br />

tema di rapporto di conto corrente,<br />

ha rilevanza solo ai fini della<br />

determinazione dell’importo<br />

rimborsabile e richiedibile da parte<br />

del cliente la circostanza che, a<br />

fronte dell’illegittima capitalizzazione<br />

trimestrale da parte<br />

dell’istituto di credito degli interessi<br />

debitori, siano stati parimenti<br />

capitalizzati trimestralmente al<br />

cliente interessi creditori.<br />

In pratica, dunque, prevedere che<br />

si possano capitalizzare con la stessa<br />

periodicità gli interessi a favore del<br />

cliente non salva dalla nullità la<br />

clausola di capitalizzazione degli<br />

interessi passivi a favore della<br />

banca, con la conseguenza che il<br />

correntista ne potrà richiedere<br />

legittimamente la restituzione,<br />

sottraendo le somme eventualmente<br />

maturate, con lo stesso sistema, a<br />

proprio credito.<br />

Sono proprietario di una<br />

vettura d’epoca. Da quando non<br />

è stato più possibile reperire un<br />

pezzo di ricambio del motore,<br />

l’automobile è ferma in garage.<br />

Vorrei sapere se sono ancora<br />

tenuto a pagare l’assicurazione,<br />

visto che il veicolo non può più<br />

circolare.<br />

* * *<br />

La risposta è affermativa. La<br />

giurisprudenza, infatti, mantiene,<br />

nella materia che ci occupa, una<br />

linea di rigore, escludendo<br />

dall’obbligo assicurativo solamente<br />

i veicoli per i quali si riesca a<br />

dimostrare la loro sostanziale<br />

equiparazione allo stato di rottame.<br />

In una recentissima pronuncia,<br />

infatti, la Corte di Cassazione<br />

(Sezione II, sentenza n. 22035 del 2<br />

settembre 2008), ha ribadito che i<br />

veicoli, ancorché privi di parti<br />

essenziali per un’autonoma<br />

circolazione o fortemente danneggiati<br />

o usurati, non sono esclusi<br />

dall’obbligo assicurativo se non<br />

risulti la prova della loro assoluta<br />

inidoneità alla circolazione e la loro<br />

materiale riduzione allo stato di<br />

rottame, non rilevando in contrario<br />

neppure la circostanza che il<br />

proprietario abbia raggiunto accordi<br />

con terzi per provvedere all’asporto<br />

ed alla successiva demolizione. Il<br />

consiglio, alla luce di quanto sopra<br />

esposto, è di provvedere al<br />

pagamento del premio assicurativo<br />

cercando, evidentemente, di riparare<br />

il veicolo d’epoca o, qualora non ve<br />

ne fosse alcuna possibilità, di<br />

procedere alla sua effettiva<br />

rottamazione.


1. Diritti costituzionali validi<br />

per tutti i cittadini: iscrizioni ad<br />

un sindacato e possibilità di scioperare<br />

(art. 39 e 40 della C.I.);<br />

2. vincoli per i militari in servizio<br />

(e solo per questa categoria<br />

di cittadini); divieto di usurfruire<br />

dei suddetti diritti (legge sui<br />

princìpi);<br />

3. doveri di ogni superiore; tutelare<br />

i propri dipendenti in funzione<br />

del proprio livello gerarchico<br />

e quindi delle proprie competenze;<br />

4. indicazioni della Corte Costituzionale:<br />

creare un “contesto<br />

legislativo” che garantisca, di<br />

conseguenza, una giusta retribuzione,<br />

scevra da problematiche rivendico/interpretative.<br />

Purtroppo, lo stato attuale delle<br />

cose è disarmante e sconfortante:<br />

1. una serie infinita di ricorsi<br />

amministrativi verso i TAR e le<br />

Corti dei Conti ha dato luogo a<br />

sentenze “contraddittorie e sconvolgenti”<br />

sotto il profilo giuridico.<br />

Esistono non pochi casi di Militari<br />

in pensione, che, pur avendo<br />

lo stesso identico profilo di<br />

carriera, godono di emolumenti<br />

completamente differenti. E, così,<br />

alcuni hanno ottenuto l’introduzione<br />

dell’Indennità Operativa<br />

nella liquidazione, qualcuno è stato<br />

in Ausiliaria per ben 11 (undi-<br />

Sentiero Tricolore 14<br />

Un Diritto<br />

da troppo tempo<br />

negato<br />

di Michele Accardo<br />

Di seguito alcune considerazioni sulla situazione giuridico/normativa<br />

dello stato in cui versano le rivendicazioni promosse dai pensionati delle varie F.A.<br />

ci) anni, altri, che hanno usufruito<br />

della legge Angelini, si sono visti<br />

ricalcolare la pensione al<br />

raggiungimento dei limiti di età<br />

nel grado, mentre la massa di noi<br />

è alle prese con una serie<br />

estenuante di ricorsi e contro-ricorsi.<br />

E conoscendo i “tempi<br />

biblici” della nostra magistratura<br />

non resta che ricordare il vecchio<br />

detto: “giustizia ritardata, comunque<br />

negata”!!;<br />

2. l’A.D. attua le norme sempre<br />

in maniera restrittiva o, a volte,<br />

quasi “schizofrenica”, si vede<br />

il caso della permanenza in ausiliaria,<br />

che quando è previsto il<br />

pagamento di contributi, la stessa<br />

ausiliaria è considerata attività<br />

di servizio, quindi con esborsi<br />

calibrati all’attività in servizio e<br />

relativo divieto di effettuare altre<br />

attività lavorative, mentre quando<br />

bisogna corrispondere degli<br />

allineamenti stipendiali, la stessa<br />

viene interpretata come mera<br />

quiescenza. in tale contesto, ben<br />

poco hanno fatto e possono fare<br />

la Rappresentanza Militare e/o le<br />

varie Associazioni d’Arma o di<br />

categoria, le quali, pur impegnandosi<br />

a fondo per il ripristino dei<br />

diritti negati, non riescono ad incidere,<br />

non avendo “potere contrattuale”,<br />

nei confronti delle forze<br />

di governo/Politiche e degli<br />

stessi vertici militari, distratti ed<br />

insensibili ai reali problemi del<br />

personale. A dimostrazione di ciò,<br />

basta sfogliare il ricco elenco di<br />

ricorsi promossi nel settore dall’<br />

UNSI e dalla ANUPSA, che, nel<br />

“disperato” tentativo di portare<br />

un pò di giustizia, si è sempre dovuta<br />

scontrare con un “niet” categorico<br />

ed apodittico del vertice<br />

politico/militare, più che contro le<br />

sentenze della magistratura Contabile/Amministrativa.Basterebbe<br />

promuovere una legge sull’interpretazione<br />

autentca di alcune<br />

norme... La chiarezza delle norme<br />

e la certezza dell’applicazione<br />

delle stesse è un nostro diritto<br />

incontrovertibile;<br />

3. i vertici militari, “per tradizione”,<br />

non entrano in rotta di collisione<br />

col mondo politico.<br />

Di conseguenza, con l’avvento<br />

del S.U.P.U. (Sindacato Unitario<br />

Pensionati in Uniforme), vero e<br />

proprio sindacato, il personale<br />

militare in pensione dispone di<br />

una struttura che può rappresentarlo<br />

e tutelarlo legittimamente<br />

nelle opportune sedi Istituzionali.<br />

La controparte, il Governo non<br />

dovrà più affrontare da solo degli<br />

accondiscendenti vertici militari<br />

ma dovrà “combattere” un Sindacato<br />

che rappresenta tutti noi,<br />

che ha la forza e la volontà di ottenere<br />

il rispetto dei nostri diritti<br />

...”a buon intenditor...”.


L’essenza delle celebrazioni di<br />

anniversari di gesta gloriose,<br />

particolarmente di fatti grandiosi<br />

ed esaltanti, è la memoria. Sono<br />

definite, infatti, “commemorazioni”.<br />

Una memoria, però, che,<br />

rinnovando, nel tempo, l’orgoglio<br />

per le gesta compiute, sappia<br />

anche trarne insegnamenti senza<br />

cadere, contemplando il passato,<br />

in una valutazione distorta e<br />

diminuita del presente.<br />

Quando la polvere del tempo<br />

storicizza, per così dire, le gesta<br />

celebrate, allora quella memoria<br />

orgogliosa deve disincrostarsi,<br />

pur rimanendo viva, dalle passionalità<br />

contingenti degli antichi<br />

attori e testimoni e così, trasformata<br />

in puro e trasparente<br />

patrimonio sociale, esprimersi<br />

nell’amicizia e nella stima verso<br />

i nemici di un tempo.<br />

Le gesta, allora, divenute in<br />

noi pensosa e pura memoria,<br />

possono essere caricate di significati<br />

che attori e contemporanei<br />

non poterono neppure immaginare.<br />

Conegliano ha commemorato<br />

il “novantesimo” della Vittoria,<br />

sabato 8 novembre. Il posticipo è<br />

stato scelta opportuna per evitare,<br />

in segno di deferenza verso il<br />

Capo dello Stato, la contemporaneità<br />

con la celebrazione<br />

vittoriese, alla quale avrebbe,<br />

appunto, presenziato, il Presidente<br />

della Repubblica.<br />

Sentiero Tricolore 15<br />

La CELEBRAZIONE<br />

del NOVANTESIMO della<br />

VITTORIA a VITTORIO VENETO<br />

ed a CONEGLIANO<br />

di Goffredo Pinzuti<br />

La celebrazione di Conegliano,<br />

a differenza di quella<br />

vittoriese rovinata da un’ininterrotta<br />

pioggia battente, è stata<br />

allietata dal sole, da una<br />

temperatura gradevole e da un<br />

considerevole concorso di<br />

pubblico.<br />

Consueto il programma della<br />

celebrazione.<br />

Dopo la resa degli onori ai<br />

Caduti, Monumento in Piazza “4<br />

novembre”, il corteo, Gonfalone<br />

del Comune in testa seguito dalle<br />

Bandiere delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma e dal<br />

numeroso pubblico - percorse le<br />

vie cittadine del centro, raggiunge<br />

il cuore storico ed amministrativo<br />

della Città: Piazza CIMA.<br />

La commemorazione ufficiale<br />

è affidata al Generale<br />

Cauteruccio.<br />

Si fa capire molto bene<br />

l’oratore. Parla a braccio: non<br />

legge. E’ diretto e semplice..<br />

Possiede perfettamente la materia.<br />

Coinvolge il pubblico.<br />

Studiati distacchi fra periodo e<br />

periodo favoriscono riflessioni,<br />

collegamenti, comparazioni,<br />

spunti critici ed ampliamenti<br />

soggettivi.<br />

Silenzio nella bella Piazza<br />

assolata ed affollata.<br />

Anch’io sono coinvolto e,<br />

frase dopo frase, idea dopo idea,<br />

mi sorprendo a confrontare<br />

involontariamente ciò che ascolto<br />

dal Generale con quanto ho<br />

ascoltato, una settimana prima, in<br />

Vittorio Veneto, dal Presidente<br />

Napolitano.<br />

Poi, sempre seguendo il tenue<br />

filo dei miei pensieri, il confronto<br />

si fa autonoma riflessione quasi<br />

simultanea all’ascolto dal quale è<br />

alimentata. Specialmente in<br />

riferimento ai seguenti aspetti di<br />

rilievo.<br />

Ambedue - il Presidente ed il<br />

Generale – sottolineano con<br />

estremo vigore l’enorme contributo<br />

di sangue che la guerra ha<br />

comportato; l’ampiezza e la<br />

spaventosità delle distruzioni; gli<br />

indicibili patimenti inflitti alla<br />

popolazione traendone motivo<br />

per affermare che la guerra è, in<br />

sé e per sé, male: anzi il peggiore<br />

dei mali.<br />

Concetti notissimi, affermati e<br />

ripetuti universalmente e dai<br />

quali, direi, non sembra possibile<br />

dissentire.<br />

Ambedue, tuttavia, ed in più di<br />

un passaggio, hanno riconosciuto<br />

che l’Italia sopravvissuta al<br />

flagello non era più l’“Italietta”<br />

anteguerra. Si era “sprovincializzata”;<br />

si era resa conto della<br />

sua importanza; era divenuta<br />

consapevole della propria identità<br />

e della dignità di grande Nazione.<br />

Non era più uno slegato coacervo<br />

di Regioni, Province e Comuni fra<br />

loro estranei, ma un organismo<br />

cosciente di sé. E, soprattutto, non<br />

era più un’“espressione geografica”<br />

insignificante, ma una


nuova potenza nel contesto<br />

europeo e mondiale.<br />

A giudizio unanime dei<br />

Presidente e del Generale una tale<br />

miracolosa metamorfosi deve<br />

essere ritenuta frutto diretto della<br />

spaventosa guerra di distruzione.<br />

Riconoscimenti analoghi sono<br />

reperibili in opere di analisi<br />

storica e, senza industriarsi per il<br />

reperimento di testi ad hoc,<br />

basterà osservare - e l’osservazione<br />

diretta è ancora possibile a<br />

gran parte della popolazione –<br />

come l’Italia del dopoguerra del<br />

2° Conflitto Mondiale sia un’Italia<br />

enormemente cresciuta rispetto<br />

alla precedente. E si trattò<br />

di una crescita improvvisa –<br />

considerati i tempi storici di<br />

riferimento a fenomeni sociali del<br />

genere - non altrimenti spiegabile.<br />

Se noi poniamo mente alle<br />

trasformazioni sociali ed economiche<br />

che, ovunque sul globo,<br />

seguono ai conflitti, non possiamo<br />

sottrarci alla tentazione di<br />

affermare che le guerre, e non la<br />

pace, sono il vero motore della<br />

Storia e del progresso umano.<br />

Per quanto possa apparire<br />

desolante, il corollario che ne<br />

deriva può essere espresso nella<br />

forma seguente.<br />

Se i frutti della guerra sono<br />

buoni, allora anche la guerra è -<br />

deve essere – cosa buona. Sta<br />

scritto, infatti, che dal male può<br />

provenire soltanto il male.<br />

Ora, a proposito della guerra,<br />

a sua giustificazione, dico, si<br />

possono anche inventare numerosi<br />

distinguo ed alla Guerra si<br />

possono “appiccicare” anche<br />

molteplici etichettature. Si parlò<br />

(e parla) perfino di “Guerra<br />

santa”. Tutto ciò potrebbe indurci<br />

a pensare che le trasformazioni<br />

sociali positive sono conseguenti<br />

soltanto alle guerre,... “giusti-<br />

Sentiero Tricolore 16<br />

ficate”.<br />

Non è così. Qualunque sia la<br />

sua etichettatura e/o giustificazione,<br />

la Guerra è, in sé stessa,<br />

violenza, sopraffazione, uso<br />

irrazionale della forza, disprezzo<br />

per la vita. E’ un fenomeno<br />

totalmente negativo. Pertanto il<br />

dilemma resta. Ed appare insanabile.<br />

Tento un’ipotesi. Non è la<br />

guerra come tale a produrre tutte<br />

quelle benefiche trasformazioni<br />

sociali. E’ il libero e sollecitato<br />

esplicarsi delle attività inventive;<br />

è l’estremizzazione dei sentimenti<br />

– odio, amore, disperazione -<br />

altrimenti irriproducibili; la<br />

costrizione, attimo per attimo, a<br />

ripensare l’esistenza umana in<br />

nudi termini ultimativi ed<br />

immanenti di vita e di morte. Solo<br />

nella Guerra, la fragilità della<br />

“foglia”,già tema caro ai lirici<br />

greci – cfr, Mimnermo in “Come<br />

le foglie“ - esprime pienamente<br />

l’indifesa inutilità dell’esserci qui<br />

ed ora – cfr. Ungaretti in “Soldati”<br />

(1917) “Si sta come / d’autunno<br />

/ sugli alberi / le foglie”.<br />

L’esperienza bellica, insomma,<br />

nella mia ipotesi, opererebbe una<br />

sorta di catarsi delle masse.<br />

Catarsi che darebbe i suoi frutti<br />

una volta fuori dalle “spaventose<br />

fornaci” dell’annientamento<br />

bellico..<br />

Ma, con ciò, mi obietto, sposto<br />

soltanto: non risolvo il problema.<br />

Sostenere che la guerra crea<br />

l’ambiente adatto per favorire<br />

quelle benefiche trasformazioni<br />

equivale, di nuovo, a sostenere<br />

solo diversamente che è la guerra<br />

a determinarle..<br />

E proseguo. Se la Guerra,<br />

come sembra, non determina<br />

direttamente quelle benefiche<br />

trasformazioni, ma, rappresentando<br />

l’ambiente estremo ove si<br />

sprigionano caoticamente inarrestabili<br />

quelle titaniche forze<br />

innovatrici della società, perché<br />

non sostituirla con ambienti o<br />

situazioni che disdegnino i<br />

caratteri dell’irrazionalità e della<br />

violenza e stimolino egualmente<br />

la tensione al perfezionamento<br />

dell’esistenza sociale umana?<br />

Com’è possibile che la guerra,<br />

e non la pace, sia stata finora il<br />

motore del progresso umano.<br />

Annaspo. Oso ancora qualche<br />

abbozzo di risposta che, subito,<br />

mi si dimostra gratuita futilità,<br />

pura utopia.<br />

C’è dell’altro e di tutt’altro<br />

genere che mi colpisce nelle<br />

parole del Presidente e del<br />

Generale.<br />

Sebbene i vittoriesi, pur<br />

contaminandola con un discutibile<br />

riferimento calcistico, -<br />

“Vittoria al novantesimo”.abbiano<br />

enfatizzato la dedica alla<br />

“Vittoria” delle celebrazioni del<br />

4 novembre, pure, Presidente e<br />

Generale sottolineano variamente<br />

il 4 novembre esclusivamente<br />

come la fine di inaudite<br />

tribolazioni e non come data<br />

della “Vittoria” finale.<br />

Non è certo propensione per<br />

una sorta di retorica nazionalista<br />

o rimpianto di un tempo in cui, il<br />

quattro novembre, inquadrati e<br />

sull’attenti, ascoltavamo, senza<br />

comprenderlo ma essendone<br />

egualmente esaltati, il “Bollettino<br />

della Vittoria” a firma del<br />

Generale Armando Diaz.<br />

Nulla di tutto questo.<br />

Ma in una Vittorio Veneto<br />

simbolo della “Vittoria” e<br />

raccolta, da nord a sud, sotto l’ala<br />

della’ splendida acefala “Nike” di<br />

Samotracia ed in una Conegliano,<br />

prossima al Piave ed orgogliosa<br />

di essere stata la prima città<br />

italiana “liberata” dall’Esercito


Italiano: da un Presidente, infine,<br />

e da un generale sarebbe stato<br />

bello ascoltare la parola<br />

“Vittoria”. Anche perché quella<br />

del 1918 fu una pura e splendida<br />

“Vittoria” di popolo.<br />

Quale reticenza, quale pudore<br />

ha impedito la pronuncia di quella<br />

bellissima parola?<br />

L’applauso scrosciante del<br />

pubblico mi strappa alle<br />

silenziose riflessioni.<br />

E’ la volta della premiazione<br />

dei vincitori del “Concorso<br />

letterario 4 novembre” come noto<br />

voluto da noi e, quest’anno,<br />

organizzato e gestito totalmente<br />

da noi e giunto alla settima<br />

edizione. Il Maresciallo Capo di<br />

Finanza, Commendatore Antonio<br />

Mastrullo, del nostro Consiglio<br />

Direttivo e Presidente della<br />

Consulta delle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma di<br />

Conegliano, coadiuvato dal Vice<br />

Presidente della Sezione, Aiutante<br />

Diego Orlandini, sovrintende al<br />

rito della premiazione.<br />

E’ l’ultimo momento della<br />

celebrazione.<br />

Le note festose della Banda<br />

accompagnano ora il lento<br />

deflusso del pubblico intervenuto.<br />

In Conegliano, piazza CIMA,<br />

l’8 novembre, avendo in mente<br />

Vittorio Veneto, Teatro Lorenzo<br />

DA PONTE, 4 novembre 2008.<br />

Sentiero Tricolore 17<br />

L’INNO<br />

DI MAMELI<br />

PROVVISORIO<br />

PER SEMPRE?<br />

di Salvatore Scalia<br />

Qualche tempo fa “Fratelli<br />

D’Italia….” Conosciuto ai più<br />

come inno di Mameli. Goffredo<br />

Mameli era un poeta risorgimentale<br />

genovese che scrisse il testo<br />

e il compositore Michele Novaro,<br />

anche lui patriota genovese, la<br />

musica. Il cosiddetto “Inno di<br />

Mameli” si diffondeva nelle nostre<br />

case in occasione delle partite<br />

di calcio della nostra nazionale<br />

o di qualche premiazione di<br />

un nostro olimpionico. Infatti sul<br />

nostro inno si è discusso a lungo:<br />

si è fatto presente sia la scarsa<br />

orecchiabilità musicale che<br />

l’oscura, patriottarda, enfaticità ,<br />

del testo . In ultimo: una marcetta<br />

senza pretese.<br />

Il verso “stringiamoci a<br />

coorte” è equivocato e letto<br />

“stringiamoci a corte” che è tutt’altra<br />

cosa.<br />

In pochissimi colgono il metaforico<br />

riferimento che “L’elmo<br />

di Scipio” si rivolge al condottiero<br />

romano Scipione l’Africano,<br />

vittorioso a Zama.<br />

Già negli anni ’90, era sorta<br />

una corrente di pensiero che proponeva<br />

il cambio con la celebre<br />

aria del Nabucodonosor di Giuseppe<br />

Verdi “Va, pensiero”, quasi<br />

a voler reggere ad un confronto<br />

di altri inni nazionali scritti da<br />

compositori rinomati universalmente:<br />

il riferimento è con l’inno<br />

tedesco, opera di Haydn: Dell’Inno<br />

di Mameli, pochissimi ne conoscono<br />

la travagliata storia. Nell’autunno<br />

del 1847, Goffredo<br />

Mameli scrisse Il Canto degli Italiani.<br />

Scartò subito l’idea di adattarlo<br />

a testi musicali esistenti, il<br />

10 novembre dello stesso anno,<br />

inviò il testo al maestro Michele<br />

Novaro, che di getto scrisse la<br />

musica. Il 10 dicembre 1847 l’inno<br />

debuttò sul piazzale del Santuario<br />

di Oregina, presentandolo<br />

ai cittadini genovesi in occasione<br />

del centenario della cacciata degli<br />

austriaci. Momenti di grande<br />

eccitazione, mancavano pochi<br />

mesi al celebre 1848.<br />

L’inno iniziò a propagandare<br />

gli ideali del Risorgimento e incitava<br />

la popolazione all’insurrezione<br />

contro l’occupante austriaco.<br />

Proprio intonando l’Inno di<br />

Mameli Giuseppe Garibaldi partì,<br />

con i mille, alla conquista dell’Italia<br />

meridionale e della unificazione<br />

nazionale. L’inno rimase<br />

popolare per tutto il 1800, in occasione<br />

della guerra libica del<br />

1911-12 e della prima guerra<br />

mondiale. L’Inno fu messo da<br />

parte dopo la marcia su Roma, gli<br />

fu preferita la “Marcia Reale”<br />

come inno ufficiale del Regno<br />

Sabaudo. Nonostante ciò va sottolineato<br />

che, a partire dal febbraio<br />

1944, l’Inno di Mameli divenne<br />

l’Inno <strong>Nazionale</strong> della Repubblica<br />

Sociale Italiana. Caduto il<br />

Fascismo e la Monarchia, il consiglio<br />

dei Ministri del 14 ottobre<br />

1946 acconsentì l’uso dell’inno di<br />

Mameli come inno nazionale. La<br />

Costituzione repubblicana del<br />

1948 pur sancendo l’uso del tricolore<br />

come bandiera nazionale,<br />

ma non stabilì quale inno nazionale<br />

. L’ufficialità di Inno <strong>Nazionale</strong><br />

italiano gli è stato accordato<br />

solo nel novembre 2005!


Giunto a casa, dopo il mio<br />

recente breve viaggio in Australia,<br />

dove ho avuto il piacere di<br />

incontrare numerosi colleghi<br />

Sottufficiali, Soci delle locali<br />

Sezioni UNSI, ho avuto modo di<br />

riordinare le miriadi di notizie,<br />

conoscenze e quant’altro, aiutato<br />

anche dalla corrispondenza<br />

inviatami da alcuni di quegli<br />

amici lontani.<br />

Tra queste mi aveva colpito<br />

particolarmente la storia di Guido<br />

Ciacia’, ex Aiutante di Battaglia,<br />

nostro Socio nella Sezione di<br />

Melbourne, ma – soprattutto –<br />

curatore del Sacrario Militare<br />

Italiano di Murchison, unico nel<br />

suo genere in Australia.<br />

Mi ha commosso la passione<br />

e l’umanità con cui ne parla, la<br />

freschezza con cui lui, ormai<br />

ottantacinquenne – ma sembra un<br />

giovanotto, ve lo giuro! – porta<br />

avanti progetti di miglioramenti<br />

futuri.<br />

Ed allora ho pensato che sia<br />

giusto rendergli onore, e con lui<br />

a sua moglie Pina da sempre al<br />

suo fianco, per quanto ha fatto, sta<br />

facendo e, sono sicuro, ancora<br />

farà, per tenere sempre vivo il<br />

ricordo di quegli Italiani che con<br />

il loro sacrificio hanno saputo<br />

meritare il rispetto di quel lontano<br />

Paese.<br />

Mi auguro che Guido Ciacià,<br />

nel leggere queste righe, vi possa<br />

scorgere tutto l’affetto, la simpatia<br />

e, soprattutto, il rispetto che nutro<br />

per lui.<br />

Sentiero Tricolore 18<br />

GUIDO CIACIA’<br />

un “ragazzo” di 85 anni<br />

di Diego Orlandini<br />

Guido CIACIA’ è nato a<br />

Sulmona il 18 agosto 1923.<br />

Giovane impegnato nella<br />

difesa dei valori veri dell’Italia,<br />

dopo l’8 settembre 1943. a soli 20<br />

anni fece parte della Brigata<br />

Majella dove emergeva per doti<br />

di disciplina e dedizione meritandosi<br />

un Diploma d’Onore per<br />

la Liberazione d’Italia e conseguendo<br />

la promozione ad<br />

Aiutante di Battaglia.<br />

Guido emigrò in Australia nel<br />

1954, ed iniziò subito ad esplorare<br />

le possibilità di conoscenza e<br />

servizio della comunità Italiana<br />

nel contesto culturale e socioassistenziale.<br />

Si iscrisse alla Società Dante<br />

Alighieri, attivandosi per organizzare<br />

lezioni di italiano, teatro,<br />

conferenze, gite ecc.<br />

Nel 1960 sposò Pina Amenta<br />

di Floridia. Per 30 anni lavorò<br />

alle Poste Australiane e, nell’ultimo<br />

periodo, ebbe compiti di<br />

responsabilità come istruttore di<br />

nuovi assunti oltre all’incarico di<br />

membro del Supervisory Staff.<br />

Nel 1975 fu invitato ad avere<br />

un ruolo attivo nelle Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma<br />

operanti nello Stato Australiano<br />

del Victoria. Ha assistito molti<br />

commilitoni che avevano<br />

necessità di documenti, certificati,<br />

attestati di servizio militare, ecc.<br />

facendo da “ponte” tra le diverse<br />

Associazioni e le rispettive sedi<br />

centrali a Roma.<br />

Questo compito è diventato<br />

ancor più impegnativo quando<br />

CIACIA’ è stato eletto Presidente<br />

Federale dell’ANCRI (Associa-


zione <strong>Nazionale</strong> Combattenti e<br />

Reduci Italiani)<br />

Fu Socio Fondatore dell’Abruzzo<br />

Club di Melbourne; ha<br />

fatto parte del Comitato direttivo<br />

del Centro Assisi, del Comitato<br />

per il progetto di Piazza Italia, del<br />

Comitato per la Festa della<br />

Repubblica Italiana.<br />

E’ Socio Benemerito dell’U.N.S.I.<br />

(<strong>Unione</strong> <strong>Nazionale</strong><br />

Sottufficiali Italiani) ed è una<br />

colonna portante della Sezione di<br />

Melbourne, collaborando attivamente<br />

con il Presidente Cav.<br />

Ezio Catelli.<br />

Ma crediamo che il “fiore<br />

all’occhiello” (per quanto riguarda<br />

dedizione e passione<br />

patriottica) di Guido Ciacia’, sia<br />

la cura e la responsabilità<br />

pluridecennale che dedica al<br />

Sacrario Militare Italiano di<br />

Murchison.<br />

Ne parla con accenti accorati,<br />

con il timore che un domani... Ma<br />

si spera che tra le nuove<br />

generazioni di italiani in “Terra<br />

Australis” vi sarà qualcuno a cui<br />

passare il “testimone” di cosi<br />

valorosi sentimenti di amor<br />

Patrio.<br />

Guido Ciacia’ già insignito<br />

dell’Onorificenza di “Cavaliere”<br />

al Merito della Repubblica<br />

Italiana, dal 2 Giugno 2008 ha<br />

ricevuto anche la nomina a<br />

“Cavaliere Ufficiale”.<br />

Per far conoscere meglio<br />

l’uomo Ciacia’, riporto lo stralcio<br />

di un discorso commemorativo<br />

da lui pronunciato in<br />

occasione di una cerimonia<br />

commemorativa presso il<br />

Sacrario di Muchison.<br />

Ritengo, infine, necessario<br />

riportare anche alcune brevi note<br />

sul Sacrario di Murchison,<br />

pervenutemi in parte dallo stesso<br />

Ciacia’.<br />

Sentiero Tricolore 19<br />

UN GIORNO SI DIRA’:<br />

...c’era una volta...<br />

Una maestrina australiana, in<br />

una mattina di primavera di un<br />

anno ancora da venire, o forse già<br />

passato, dopo essersi guardata<br />

nello specchietto e ritoccate le<br />

labbra, inizia il suo racconto<br />

leggendo qualche appunto:<br />

“Gia, ... vi volevo parlare<br />

dell’Associazione .... “<br />

Il solito Pierino subito<br />

suggerisce: “CALCIO ROMA”;<br />

“Ma no”, risponde la maestra<br />

“l’Associazione <strong>Nazionale</strong> ex<br />

COMBATTENTI e REDUCI<br />

ITALIANI.<br />

Subito si alza un coro di vocine,<br />

più o meno, stonate.<br />

“Calmi, calmi” prosegue, la<br />

maestra “ora vi spiego: C’era<br />

una volta una Associazione che<br />

univa tutti coloro che combatterono,<br />

ed anche morirono, per la<br />

nostra Patria: l’Italia.”<br />

Lingue diverse affermano: io<br />

sono albanese; io sono indiano,<br />

io curdo, io africano, io cinese.<br />

Morire per una Patria? Cosa<br />

significa?<br />

La maestrina ritorna, a sognare<br />

e si accorge che dei venti scolari<br />

solamente due erano italiani ....<br />

Allora continua: “C’era una<br />

volta una Associazione che<br />

adesso non c’e’ più. Da molti anni<br />

il nostro buon Gesù ha voluto che<br />

non vi fossero più guerre sulla<br />

terra”.<br />

Tutti gridano: “bugia, bugia” e<br />

da dietro i propri banchi iniziano<br />

una battaglia che degenera con<br />

insulti e spintoni.<br />

La povera maestra, per salvarsi<br />

dai loro assalti, lascia l’aula,<br />

esclamando: “ e poi ci dicono che<br />

c’è la pace .... Ma cosa vogliono<br />

di Guido Ciacià<br />

farci credere ....” Son passati più<br />

di sessant’anni; la storia è<br />

mutata.<br />

E’ perciò auspicabile che tale<br />

realtà si estenda sempre più sul<br />

nostro globo terrestre in un<br />

progredire della libertà, delle<br />

condizioni sociali ed economiche,<br />

in modo che siano eliminate le<br />

cause dei conflitti portatori, da<br />

sempre, di lutti, distruzioni e<br />

miserie. Questo e’ il sentimento e<br />

l’augurio che anima gli ex<br />

Combattenti Italiani dell’A.N.C.<br />

R.I. e i soci tutti dell’U.N.S.I. oggi<br />

in Australia, ogni qualvolta si<br />

recano in pellegrinaggio a<br />

MURCHISON nella ricorrenza<br />

del 4 NOVEMBRE.<br />

Molte potrebbero essere le<br />

rievocazioni storiche; le nostre<br />

reazioni di italiani, di cittadini<br />

amanti della Patria, di ex<br />

Combattenti che sempre tutto<br />

hanno dato senza nulla chiedere<br />

e che non vogliono vedere<br />

distrutto ciò che è stato costruito<br />

da intere generazioni, ed anche<br />

da noi, che dopo aver compiuto<br />

il proprio dovere in guerra<br />

continuiamo oggi la nostra<br />

missione di pace.<br />

Si continuerà ad insegnare nelle<br />

scuole il concetto di Patria, di<br />

Stato unito sotto un’unica<br />

Bandiera: il TRICOLORE ?<br />

Gli scolari di oggi e di domani<br />

continueranno a studiarlo ?<br />

Questa è la nostra speranza.<br />

Il nuovo millennio è già con noi e<br />

finchè qualcuno dirà “c’era una<br />

volta” vorrà dire che noi ed i<br />

nostri valori non sono stati<br />

dimenticati.


Nella Regione Australiana di<br />

Victoria, a Murchison, località a<br />

circa 150 Km. da Melbourne,<br />

riposano le Spoglie di 129 nostri<br />

connazionali, prigionieri militari<br />

o internati civili, deceduti in<br />

Australia nel corso del 2° conflitto<br />

mondiale.<br />

Il progetto del Sacrario di<br />

MURCHISON è opera del Col.<br />

Paolo Caccia-Dominioni, a cui si<br />

deve anche il Sacrario di EL<br />

ALAMEN, in Egitto, con il quale<br />

è stato gemellato il 14 novembre<br />

1993 . E’ situato in prossimità della<br />

via Willoughby, e sorge all’interno<br />

del cimitero civile su terreno<br />

messo a disposizione del Governo<br />

italiano dal “Murchison Cemetery<br />

Trust”. Vi si accede percorrendo<br />

un breve viale asfaltato che si<br />

diparte verso destra dall’ingresso<br />

principale del cimitero civile. Il<br />

Sacrario italiano è costituito da un<br />

opera in muratura che comprende<br />

una Cappella asimmetrica ed un<br />

piccolo campanile.<br />

Al centro della Cappella, il cui<br />

ingresso è ornato da una cancellata<br />

metallica, si erge davanti alla<br />

parete di fondo un massiccio<br />

Altare in pietra sul quale si staglia<br />

una grande croce in legno..<br />

Dietro la Cappella, un padiglione<br />

dotato di 130 loculi<br />

custodisce le spoglie dei 129<br />

Caduti italiani e di un militare<br />

tedesco. Tale padiglione-colombario<br />

è stato eretto per trasferirvi i<br />

Resti dei Caduti che precedentemente<br />

erano collocati in una Cripta<br />

Sentiero Tricolore 20<br />

IL SACRARIO<br />

MILITARE ITALIANO<br />

DI MURCHISON<br />

(AUSTRALIA)<br />

di Guido Ciacià<br />

sottostante minacciata da infiltrazioni<br />

d’acqua che non potevano<br />

essere facilmente drenate.<br />

Nell’area antistante il Sacrario,<br />

il terreno è coltivato a prato.<br />

Due aiuole che si sviluppano<br />

parallelamente ai lati del viale d’<br />

accesso al Tempietto, oggi denominato<br />

“Viale delle rimembranze”<br />

sono ornate da una lunga<br />

serie di cespugli di piante floreali<br />

e di 37 cipressi, a ricordo dei<br />

Caduti appartenenti alle varie<br />

Associazioni Combattentistiche e<br />

d’Arma che hanno voluto, in tal<br />

modo glorificare e perpetuare la<br />

loro memoria.<br />

Fa piacere sapere che il cipresso<br />

di sinistra, direttamente antistante<br />

alla Cappella ed al monumento ai<br />

caduti, è dedicato all’ U.N.S.I.<br />

Sull’ aiuola di sinistra si innalzano<br />

due pennoni portaban-<br />

diera. Filari di cespugli costituiscono<br />

una suggestiva recinzione<br />

di tutto il complesso architettonico.<br />

L’opera, consacrata nel<br />

1961, è stata successivamente<br />

dotata di un’artistica lampada<br />

votiva e di una campana di bronzo,<br />

donate dalle comunità italiane<br />

residenti in Australia.<br />

Le Spoglie dei Caduti sono<br />

state raccolte da 42 località di 5<br />

Stati della Confederazione australiana<br />

ove erano dislocati i campi<br />

di concentramento nei quali erano<br />

stati internati 17.500 prigionieri<br />

italiani: 5 salme provengono dal<br />

Queens-Land, 38 dal Nuovo<br />

Galles del Sud, 26 dall’Australia<br />

Meridionale, 40 dallo stato del<br />

Victoria e 21 dall’Australia<br />

Occidentale.<br />

La tutela del Sacrario è affidata<br />

al Consolato Generale d’Italia


(Melbourne). La sua custodia, con<br />

una particolare investitura, è stata<br />

devoluta alla Federazione<br />

A.N.C.R.I. (Associazione <strong>Nazionale</strong><br />

ex Combattenti e Reduci<br />

Italiani d’Australia).<br />

Con il passare degli anni, a<br />

motivo delle intemperie e dell’isolamento,<br />

l’intero complesso<br />

ha avuto bisogno di diversi lavori<br />

di manutenzione, restauro, abbellimento<br />

del viale, una nuova<br />

segnaletica ecc.<br />

L’interessamento del suo<br />

Presidente Cav.Uff. Guido Ciacia’<br />

Soldato VENDITTI Angelo<br />

Soldato VITI Cresimino<br />

Soldato VIZZARI Carmine<br />

Soldato ZANIER Attilio<br />

Intern.civ. BASSANELLI Giuseppe<br />

Intern.civ. BATTAGLIA Giovanni<br />

Intern.civ. BASSANELLI Giuseppe<br />

Intern.civ. BATTAGLIA Giovanni<br />

Intern.civ. CANCIANI Leonardo<br />

Intern.civ. BOTTIGLIERO Pasquale<br />

Intern.civ. CARUSO Salvatore<br />

Intern.civ. CENTONZE Erminia<br />

Intern.civ. CORDERA Michele<br />

Intern.civ. COSTA Giovanni<br />

Intern.civ. DANI Giuseppe<br />

Intern.civ. DE MARIA Giovanni<br />

Intern.civ. FAGIANO Michele<br />

Intern.civ. FAMA Guglielmo<br />

Intern.civ. FANTIN Francesco<br />

Intern.civ. FELLONI Giulio<br />

Intern.civ. GAVIOLI Gino<br />

Intern.civ. GIOVANAZZO Girolamo<br />

Intern.civ. LIRRIO Mario Roberto<br />

Intern.civ. LUCCHESI Pietro<br />

Intern.civ. MAIO Graziano<br />

Intern.civ. MARESCIALLO Giuseppe<br />

Intern.civ. MARGARELLA Donato<br />

Intern.civ. MARINA Girolamo<br />

Intern.civ. MARTINELLI Fiore<br />

Intern.civ. MATTIOLI Eliso<br />

Intern.civ. MOSCARDINI Pietro<br />

Intern.civ. MUSITANO Raffaele<br />

Intern.civ. PACITTI Pasquale<br />

Intern.civ. ROSSETTO Giuseppe<br />

Intern.civ. ROSSI DI ROANA Ilario<br />

Intern.civ. SALVATI Ludovico<br />

Intern.civ. SCUDERI Agatino<br />

Intern.civ. SGIRAROVELLO Luigi<br />

Intern.civ. STASI Gianbattista<br />

Intern.civ. TORRISI Alfio<br />

Intern.civ. TURRA Francesco Marco<br />

Intern.civ. VILLELLA Luigi<br />

Sentiero Tricolore 21<br />

è stato determinante, ogni<br />

qualvolta ce n’era bisogno, per<br />

coinvolgere la Comunità Italiana<br />

che ha sempre risposto generosamente,<br />

provvedendo al completamento<br />

del Sacro Luogo,<br />

divenuto meta di connazionali<br />

desiderosi di essere presenti<br />

annualmente all’unico Pellegrinaggio<br />

<strong>Nazionale</strong> Italiano in<br />

Australia (seconda domenica di<br />

novembre) per quella affettuosa<br />

preghiera ad imperituro ricordo di<br />

chi ha compiuto, per la Patria, il<br />

SUPREMO SACRIFICIO.<br />

ELENCO ELENCO DEI DEI CADUTI CADUTI ITALIANI<br />

ITALIANI<br />

TUMULATI TUMULATI A A MURCHISON<br />

MURCHISON<br />

Soldato FORESTI Vincenzo<br />

Soldato FORNAROLI Luigi<br />

Soldato FOTI Saverio<br />

Soldato FRANZONI Rinaldo<br />

Soldato GALLONI Enzo<br />

Soldato GATTA Gennaro<br />

Soldato GIORGINI Ezio<br />

Soldato GRECO Antonio<br />

Soldato LANZANO Domenico<br />

Soldato LEONE Francesco<br />

Soldato LUNGHETTI Natalio<br />

Soldato MACRI’ Francesco<br />

Soldato MANCUSO Pasquale<br />

Soldato MARASCO Felice<br />

Soldato MASTROIENI Giuseppe<br />

Caporale MENICHELLI Mario<br />

Soldato MEROLA Michelangelo<br />

Soldato MIELIE Benedetto<br />

Soldato MOLA Stefano<br />

Caporale MORRA Ugo<br />

Soldato MOSETTI Tommaso<br />

Soldato MUSCOLINO Domenico<br />

Soldato NAIBO Agostino<br />

Soldato OLIVIERI Sante<br />

Soldato ORIOLO Alfredo<br />

Soldato PIERRO Giuseppe<br />

Soldato PIGNATELLI Arcangelo<br />

Soldato PRIMIANO Francesco<br />

Caporale PRIMOCERI Antonio<br />

Soldato PROPATI Antonio<br />

Soldato RAMUNDO Domenico<br />

Soldato RESTUCCIA Antonio<br />

Soldato RISI Alessandro<br />

Soldato ROMANO Carmine<br />

Soldato RUSSO Giuseppe<br />

Soldato SALSICCIA Michele<br />

Soldato SCABARI Antonio<br />

Soldato SHIVITZ Eugenio<br />

Soldato SOTTOCORNO Cesare<br />

Marinaio SPINA Giuseppe<br />

Soldato SPORTELLI Luigi<br />

Soldato VADOLATO Orlando<br />

Lo stesso Ciacia’ ha già<br />

provveduto al reperimento dei<br />

fondi necessari per effettuare, nel<br />

breve periodo, altri lavori di<br />

miglioramento, per un totale di<br />

circa 5.000 dollari australiani.<br />

Un altro progetto che potrebbe<br />

venire realizzato nel futuro, su<br />

suggerimento del Consigliere<br />

U.N.S.I. di Melbourne Joe<br />

Morizzi, è quello di sostituire il<br />

balcone della finestra esterna con<br />

una vetrata istoriata, che conferirebbe<br />

un maggior senso del<br />

“sacro” all’edificio.<br />

Maggiore GAMMELLI Rodrigo<br />

Capitano CIANNELLA Nicola<br />

Capitano COLLETTI Antonio<br />

Tenente MANFREDI Pietro<br />

Tenente PANOZZO DI CONCA M.<br />

Tenente SPAGNUOLO Antonio<br />

Maresciallo CARRINI Giovanni<br />

Maresciallo FERRARI Francesco<br />

Maresciallo GANDOLFO Ernesto<br />

Serg.Magg. CARACCIOLI Carmelo<br />

Soldato ABBODINO Giovanni<br />

Soldato AGNELLO Gaetano<br />

Soldato ASCOLESE Emilio<br />

Soldato BARBIERI Giulio<br />

Soldato BARTOLI Rodolfo<br />

Cap.Magg. BELLEZZA Raffaele<br />

Soldato BRIGA Angelo<br />

Soldato BUFALINI Ovidio<br />

Soldato CAMPAGNA Amerigo<br />

Soldato CARUSO Domenico<br />

Soldato CASADIO Luigi<br />

Soldato CAVAGNA Guido<br />

Soldato CHERUBINI Gino<br />

Soldato CICCOCIOPPO Giovanni<br />

Soldato CIRILLO Salvatore<br />

Cap.Magg. CIUCCARELLO Alessandro<br />

Soldato CRESCENZIO Corrado<br />

Soldato D’ANIELLO Martino<br />

Soldato DE CATALDO Cosimo<br />

Soldato DE FURLA Vincenzo<br />

Marinaio DE SANTIS Vito<br />

Soldato DI BIAGIO Settimo<br />

Soldato DI CONZA Michele<br />

Soldato DI DAMASO Gaetano<br />

Soldato DI PIERRO Antonio<br />

Soldato DI NINO Gaetano<br />

Soldato EVANGELISTA Nicola<br />

Cap.Magg. FAA Angelo<br />

Soldato FABRI Bruno<br />

Soldato FALAI Bruno<br />

Soldato FAZZINO Giuseppe<br />

Soldato FIOCCHI Luigi


II 16 novembre u.s. si è svolta a<br />

Castellammare di Stabia la “Giornata<br />

della Memoria dei Marinai dispersi<br />

in mare”, organizzata dal locale<br />

Gruppo dell’Associazione <strong>Nazionale</strong><br />

Marinai d’Italia il cui<br />

vicepresidente è socio dell’UNSI di<br />

Pompei. Autorità Militari della<br />

M.M.. Associazioni d’Arma e<br />

Combattentistiche, la Capitaneria<br />

di porto, il Capitano di Fregata<br />

Guglielmo Pignataro comandante<br />

di Maricorderia, nonché il Collegio<br />

napoletano dei Capitani di<br />

lungo corso, hanno partecipato con<br />

bandiere e labari alle varie fasi della<br />

toccante cerimonia. Presente, ed in<br />

posizione d’onore, il labaro dell’Istituto<br />

del Nastro Azzurro della<br />

federazione napoletana. L’UNSI<br />

era ufficialmente rappresentata da<br />

Pietro Caputo Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />

per l’Italia Meridionale e da<br />

diversi Soci di Napoli. Il logo del<br />

sodalizio, inoltre, era riportato nei<br />

manifesti affissi in tutta la cittadina<br />

di mare.<br />

Erano, inoltre, presenti; i Gruppi<br />

ANMI di Castellammare di Stabia,<br />

Capri e Torre del Greco: la Sezione<br />

di Pompei dell’Associazione<br />

Granatieri di Sardegna; la Sezione<br />

Sentiero Tricolore 22<br />

L’UNSI a Castellamare di Stabia per la<br />

“Giornata della Memoria dei Marinai<br />

Scomparsi in Mare”<br />

di Napoli dell’Associazione Artiglieri;<br />

le Sezioni Stabiesi dell’Associazione<br />

Carabinieri, Combattenti<br />

e Reduci, Combattenti Guerra di<br />

Liberazione inquadrati nelle<br />

FF.AA.; Gruppo Ormeggiatori<br />

Stabiesi. Dal piazzale incrociatore<br />

San Giorgio di fronte alla<br />

Capitaneria di Porto, un immenso<br />

corteo di bandiere, di militari, Soci<br />

delle associazioni partecipanti e cittadini<br />

è defluito, preceduti da alcuni<br />

marinai che portano due corone<br />

di alloro offerte dall’Amministrazione<br />

Comunale, verso la cattedrale<br />

di Castellammare di Stabia.<br />

Il cerimoniere, Socio UNSI ha fatto<br />

entrare le corone e le bandiere<br />

facendole sistemare a coronamento<br />

dell’altare; nell’immensa navata<br />

centrale mano a mano che avanzano<br />

gli alfieri, al suono sommesso<br />

della marcia d’ordinanza della<br />

Marina, veniva illustrato brevemente<br />

il ruolo delle Associazione<br />

e gli Eroi cui erano intitolate. E’ stato<br />

ricordato che migliata di marinai,<br />

militari e civili, riposano in<br />

fondo negli abissi marini avendo<br />

come tomba l’immensità del mare.<br />

Il momento clou, ricco di patos, è<br />

avvenuto prima della benedizione<br />

finale: sono state recitate la “Preghiera<br />

del marinaio” e la “Preghiera<br />

del navigante” dopo le strazianti<br />

note del silenzio fuori ordinanza,<br />

suonato in una chiesa<br />

stracolma di fedeli raccolti in preghiera<br />

ed in un silenzio di tomba.<br />

Al termine della cerimonia religiosa,<br />

il corteo si è portato, tra due ali<br />

di folla, nei giardini pubblici, ove<br />

è stata deposta una corona di alloro<br />

ai piedi del monumento “Stabia<br />

al Marinaio”. II sottufficiale Pasquale<br />

Cerrotta Presidente del<br />

Gruppo ANMI di Capri, ha suonato<br />

con il fischietto da nostromo, i<br />

rituali fischi alla banda durante i<br />

vari momenti di quest’altra fase<br />

della manifestazione. Subito dopo,<br />

sono comparse all’orizzonte una<br />

motovedetta della Guardia Costiera<br />

ed una pilotina degli Ormeggiatori<br />

ed è stata lanciata in mare,<br />

nello specchio d’acqua antistante il<br />

monumento - avendo come sfondo<br />

il Vesuvio ed il golfo di Napoli - la<br />

seconda corona tra gli applausi delle<br />

centinaia di persone che si erano<br />

raccolte attorno ai vessilli ed ai marinai.<br />

Un altro fischio alla banda è<br />

la cerimonia si è conclusa tra la<br />

commozione generale. Molti gli<br />

occhi lucidi. L’apatia ed il disimpegno<br />

della gente verso le manifestazioni<br />

patriottiche, possono essere<br />

superate con un costante sforzo<br />

di sensibilizzazione e ricorrenti iniziative<br />

miranti al cuore dei cittadini.<br />

Occorre, quindi, che le Associazioni<br />

con scopi similari, uniscano i<br />

loro sforzi, collaborino tra loro, si<br />

impegnino nel sociale, rinsaldando<br />

sempre di più i legami con i<br />

militari in servizio. L’UNSI, si è<br />

fatta conoscere da molti<br />

sottufficiali, specie della MM, che<br />

si sono dimostrati interessati ed<br />

hanno posto diverse domande al<br />

Consigliere nazionale Pietro<br />

Caputo sulla missione dell’<strong>Unione</strong>.<br />

Speriamo che la semina dia i<br />

frutti sperati.<br />

Antonio Cimmino


Sentiero Tricolore 23<br />

Il cuore delle sezioni<br />

Sezione di AUGUSTA<br />

Cerimonie<br />

Commemorazioni<br />

in Terra<br />

di Sicilia<br />

di<br />

Salvatore Camisa<br />

Nutrito il “carnet” della Sezione<br />

UNSI di AUGUSTA che, si è<br />

premurata di farci conoscere,<br />

nella figura del suo Presidente<br />

Salvatore Camisa.<br />

OTTOBRE. Cerimonia il giorno<br />

5, gran festa serale a bordo delle<br />

Navi “VEGA” e “LIBRA”. Quale<br />

occasione migliore il cambio di<br />

Comando da parte dell’Ammiraglio<br />

Mario Caruso, presente con<br />

la gentile Signora Annarita. Molte<br />

le Autorità Civili, Militari, con<br />

i Comandanti ed equipaggi di tutte<br />

le “Unità” ormeggiate in “banchina<br />

Torpediniere. E’ seguita una<br />

superba cena, vini, spumanti in<br />

segno di festa.<br />

Il giorno 6 ottobre, una Rappresentanza<br />

dell’UNSI a fianco del<br />

Tricolore, era presente alla Cerimonia<br />

di avvicendamento e Cambio<br />

di Comando tra il C.A. Mario<br />

Caruso “cedente” e il C.A.<br />

Roberto Camerini, “subentrante”.<br />

Tra le varie Autorità i Comandanti<br />

delle Unità, il Picchetto<br />

d’Onore e le Associazioni<br />

Combattentistiche e d’Arma con<br />

rispettive Bandiere, Labari.<br />

31 Ottobre. Presso la banchina<br />

dell’Arsenale Militare Marittimo<br />

della Base Navale di Augusta, si<br />

è svolta la Cerimonia Militare<br />

dell’ultimo ammaina Bandiera di<br />

“Nave BASENTO” e della<br />

“MOC 1201”. Presente l’Ammiraglio<br />

Comandante della Marina<br />

Militare in Sicilia, Amm. di Divisione<br />

Andrea Toscano, Autorità<br />

Civili, Militari e tutte le Associazioni<br />

d’Arma.<br />

NOVEMBRE: In occasione della<br />

Celebrazione della giornata delle<br />

Forze Armate e dell’Unità <strong>Nazionale</strong><br />

il 4 Novembre, tutti in Piazza<br />

Castello, al Monumento del<br />

Milite Ignoto, Autorità, l’Amm.<br />

di Divisione Andrea Toscano, il<br />

Sindaco Avv. Massimo Carrub-<br />

a cura di Daniela Del Bianco Rizzardo<br />

ba, che hanno deposto due corone<br />

d’alloro benedette, ai piedi del<br />

Monumento. E’ seguito lo scoprimento<br />

della “targa commemorativa”<br />

in memoria dei<br />

“147 Caduti Augustani nella Prima<br />

Guerra Mondiale, grazie al<br />

“Lions Club” e al “Comune di<br />

Augusta”.<br />

Inoltre il Presidente dell’<strong>Unione</strong><br />

di AUGUSTA Salvatore Camisa,<br />

ha presenziato alla Conferenza<br />

sul Tema: “La Sicilia ed<br />

Augusta nella Grande Guerra”,<br />

Relatori l’Avv. F.M. Atanasio,<br />

Presidente Provinciale dell’Istituto<br />

Nastro Azzurro Decorato al<br />

V.M., e l’Avv. Antonello Forestiere,<br />

Direttore del Museo Piazza<br />

Forte di AUGUSTA.


Sezione di POMPEI<br />

Il giorno 14 dicembre 2008,<br />

l’UNSI Sezione di Pompei è stata<br />

colpita da un grave lutto, per<br />

l’improvvisa dipartita dell’Ins.<br />

Filomena Trapani, Coordinatrice<br />

gruppo Dame e Responsabile<br />

Cultura di Sezione. La grave perdita<br />

di una donna esemplare, sempre<br />

sorridente e disponibile che<br />

con nobiltà d’animo ci ha sempre<br />

incoraggiato nelle varie manifestazioni<br />

indette dalla Sezione. Ha<br />

evidenziato elevato spirito associativo,<br />

portando nella Sezione la<br />

sua infinita esperienza di ex-Assessore<br />

alle Politiche Sociali del<br />

Comune di Pompei. Attualmente<br />

svolgeva con grande passione di<br />

Sentiero Tricolore 24<br />

a Filomena Trapani<br />

...leggera come un battito d’ali di farfalla<br />

hai provocato un tornado d’amore nei nostri cuori.<br />

Rinasce l’Associazione <strong>Nazionale</strong> Combattenti e Reduci di Guerra<br />

SCAFATI<br />

Rinata l’Associazione che<br />

riunisce coloro che hanno combattuto<br />

nella Seconda Guerra<br />

Mondiale. Il 20 novembre 2008<br />

il Presidente Provinciale dell’Associazione<br />

<strong>Nazionale</strong> Combattenti<br />

e Reduci il Cavaliere Raimondo<br />

Schettini ha nominato per la<br />

Città di Scafati due Commissari<br />

Sezionali che hanno l’incarico di<br />

ricostruire la storica sezione cittadina<br />

della suddetta associazione.<br />

Essi sono il Cavaliere Francesco<br />

Bosetti, Reduce della Seconda<br />

Guerra Mondiale, già<br />

Caporal Maggiore del Regio<br />

Esercito Paracadutisti ed il Cava-<br />

educatrice le funzioni di Insegnante<br />

Elementare con delega di<br />

Vicaria presso il 1° Circolo Didattico<br />

Statale di Pompei.<br />

Ideatrice e artefice principale del<br />

Convegno <strong>Nazionale</strong> del Tricolore,<br />

Festa della Donna, beneficenza<br />

con adozione a distanza ed alti<br />

eventi associativi.<br />

Mena amica di sempre della<br />

famiglia UNSI di Pompei, lascia<br />

un grande vuoto incolmabile e<br />

una grande eredità, cui noi tutti<br />

siamo chiamati a custodire e onorare.<br />

Noi la ricorderemo sempre<br />

nei nostri cuori, con il suo viso<br />

sempre sorridente e di un grande<br />

cuore di moglie, mamma, inse-<br />

di Matteo Restaino<br />

liere Matteo Restaino già Capo<br />

Settore delle Comunicazioni presso<br />

lo Stato Maggiore Difesa di<br />

Roma ed attuale Presidente dell’<strong>Unione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> Sottufficiali a<br />

Pompei. Possono far parte dell’Associazione<br />

Combattenti tutti<br />

i Veterani della Seconda Guerra<br />

Mondiale ed i loro familiari, nonché<br />

le Dame di Croce Rossa o<br />

semplici simpatizzanti.<br />

Scopo dell’associazione è<br />

quello di diffondere e tutelare gli<br />

ideali della Patria ed i valori<br />

umani e sociali.<br />

Il ritorno a Scafati dell’Associazione<br />

Combattenti è significativo<br />

in quanto Scafati fu decorata<br />

gnante che ha speso la sua vita,<br />

credendo fermamente in quei valori<br />

del cattolicesimo cristiano<br />

ispirati all’amore fraterno, al rispetto,<br />

alla solidarietà e amicizia.<br />

Matteo Restaino<br />

con Medaglia d’Oro per la lotta<br />

partigiana dei suoi abitanti nel<br />

lontano 1943. Di recente ciò è stato<br />

oggetto di una commemorazione<br />

cittadina a cui ha preso parte<br />

anche la vedova del Generale<br />

Forrester che guidò a Scafati<br />

l’ingresso degli alleati liberatori.<br />

Bisogna infatti ricordare che<br />

Scafati fu un avamposto strategico<br />

nell’ultimo conflitto e la resa<br />

delle truppe tedesche che stazionavano<br />

in città aprì la strada agli<br />

alleati verso Roma.<br />

Oggi sono rimasti in pochi a<br />

ricordare il sacrificio dei tanti<br />

scafatesi morti per rendere libero<br />

il suolo patrio.


Sentiero Tricolore 25<br />

Sezione di SYDNEY<br />

“... AUSTRALIA... ADELAIDE<br />

MELBOURNE E SYDNEY”<br />

Importanti avvenimenti che dimostrano l’impegno socio-culturale all’estero.<br />

Celebrazione del “Novantesimo<br />

Anniversario” per la Fine<br />

della Prima Guerra Mondiale,<br />

nella “conosciutissima” Città<br />

delle Chiese di ADELAIDE.<br />

Il nostro abilissimo Socio Bruno<br />

Cavalera, Presidente della locale<br />

Sezione Bersaglieri, ha portato<br />

a termine con meritato successo<br />

le componenti del programma,<br />

la Santa Messa in campo, con<br />

deposizione di corone di fiori al<br />

Monumento dei Caduti, sfilata e<br />

pranzo al Club Italiano. Molte le<br />

personalità Civili e Militari presenti<br />

alla sentita Commemorazione.<br />

La recente visita in Australia<br />

del Consigliere <strong>Nazionale</strong> Diego<br />

Orlandini e del Comm. Antonio<br />

Marzullo, ha lasciato la piacevole<br />

impressione che non siamo abbandonati<br />

pur nella ovvia distanza<br />

geografica.<br />

Erano trascorsi “14 anni” da<br />

quando il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

Cav. Uff. Pietro Castorina venne<br />

in visita prima a MEL-<br />

BOURNE e poi a SYDNEY. In<br />

particolare, Orlandini quale rappresentante<br />

non solo del Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> Arturo Malagutti,<br />

di Giulio Vidoni<br />

ma del Consiglio <strong>Nazionale</strong>, ha<br />

potuto constatare la vitalità e l’attaccamento<br />

alla Patria lontana<br />

delle due uniche Sezioni all’Estero.<br />

E’ ora il nostro turno, ringraziando<br />

per la pregiata visita, coloro<br />

che hanno contribuito alla<br />

straordinaria “missione” in AU-<br />

STRALIA.<br />

In occasione della venuta a<br />

SYDNEY del Coro degli Alpini<br />

di MILANO e della loro generosa<br />

esibizione presso il principale<br />

Ospedale per bambini della Metropoli,<br />

il Cav. Giulio Vidoni Presidente<br />

della locale Sezione<br />

UNSI, ha presentato al Direttore<br />

generale dell’Ospedale dott. Antonio<br />

Penna, un assegno del valore<br />

di circa 1.200,00 euro, per<br />

contribuire alle ricerche “antileucemia”.<br />

Si ricorda che, sia il<br />

padre del Vidoni, Sig. Mario e<br />

due dei suoi fratelli, i Signori<br />

Luigi e Pietro, avevano prestato<br />

servizio negli Alpini della Julia.<br />

L’assegno è frutto di una raccolta<br />

fondi organizzata dalla Famiglia<br />

Vidoni in Australia.<br />

FOTO<br />

ADELAIDE: Gruppo Celebrazioni Anniversario<br />

Fine Seconda Guerra Mondiale.<br />

SYDNEY: Presentazione assegno all’Ospedale<br />

ricerche per bambini, lotta<br />

anti-leucemia. Da sin. dott.Penna e Cav.<br />

Vidoni circondati dal Coro Alpini di Milano.<br />

MELBOURNE: Visita Consigliere <strong>Nazionale</strong><br />

Orlandini e Pres. Catelli Sezione<br />

Victoria.


Sezione di GENOVA<br />

Incontri<br />

Culturali<br />

di Carlo Chiappero<br />

Proseguendo una iniziativa<br />

che ha avuto un innegabile successo,<br />

il Comandante del Comando<br />

Militare Esercito “Liguria”,<br />

Generale Brig. Piercorrado<br />

Meano, ha organizzato<br />

due interessanti presentazioni<br />

di libri legati ad avvenimenti<br />

dell’ultima guerra mondiale.<br />

Il primo, dello scrittore Luciano<br />

Garibaldi, “Operazione<br />

Walkiria - Hitler deve morire”,<br />

narra, con particolari inediti, il fallito<br />

colpo di stato del 20 luglio<br />

1944, quando la Resistenza<br />

antinazista tedesca tentò di uccidere<br />

Hitler.<br />

Il secondo, dello scrittore e<br />

Ufficiale dell’Esercito Raffaele<br />

Rosano, “Comandante di Bande<br />

Irregolari”, riproduce i diari di<br />

guerra - inediti - di un Ufficiale<br />

che ebbe il comando di bande irregolari<br />

inquadrate nell’Esercito,<br />

che combattè in Africa Orientale<br />

e nei Balcani.<br />

Le due presentazioni, che si<br />

sono tenute presso il Circolo Unificato<br />

dell’Esercito, hanno ottenuto<br />

un grande successo di pubblico<br />

e di critica, ed hanno creato -<br />

oltreché momenti di interessante<br />

e piacevole parentesi culturale -<br />

anche un ulteriore avvicinamento,<br />

da parte di numerosissimi cittadini,<br />

alle Forze Armate.<br />

INAUGURAZIONE<br />

A cura dell’Associazione <strong>Nazionale</strong><br />

Alpini (A.N.A.), ed in occasione<br />

della ricorrenza dei 90<br />

anni dalla fine della 2ª Guerra<br />

Mondiale, è stata inaugurata (il 25<br />

Sentiero Tricolore 26<br />

Inaugurazione della Strada intitolata agli “Autieri d’Italia” con i Rappresentanti di<br />

U.N.U.C.I. e U.N.S.I.<br />

novembre 2008) la Mostra “La<br />

Trincea della memoria”, negli<br />

splendidi spazi della Sala delle<br />

Grida della Borsa Valori di Genova<br />

che, con il maestoso palazzo<br />

che la ospita, rappresenta un<br />

esempio di festosa architettura<br />

liberty del ‘900.<br />

Un percorso iconografico e<br />

una serie di riproduzioni, foto, disegni,<br />

manifesti, reperti militari o<br />

oggetti ricavati da residui bellici,<br />

rendono la Mostra stessa una reale<br />

testimonianza della vita “di<br />

trincea” che se da una parte era<br />

senz’altro un luogo di sofferenza,<br />

da un’altra ha rappresentato un<br />

momento di grande umanità e<br />

fraternità che ha legato tra di loro<br />

i militari combattenti.<br />

COMMEMORAZIONI<br />

In occasione della Ricorrenza<br />

della Commemorazione dei Defunti,<br />

presso il Cimitero Monumentale<br />

di Staglieno, è stato inaugurato<br />

il restauro del Sacrario<br />

“Trento e Trieste” dedicato ai<br />

Caduti della 1° Guerra Mondiale,<br />

curato dalla Soprintendenza<br />

per i beni Architettonici e<br />

Paesaggistici della Liguria. Il<br />

“nuovo” Sacrario si presenta,<br />

oggi, in un ambiente particolarmente<br />

suggestivo, dovuto anche<br />

alla opportuna illuminazione, che<br />

fa percepire al visitatore la dovuta<br />

sacralità del luogo.<br />

INAUGURAZIONE<br />

Il giorno 19 Novembre, grazie<br />

all’annoso interessamento dell’Associazione<br />

Autieri, di Assoarma<br />

e delle Autorità cittadine,<br />

è stata inaugurata una strada<br />

a ricordo degli Autieri d’Italia.<br />

Alla presenza di Autorità Civili<br />

e Militari e di numerose Associazioni<br />

d’Arma, è stato inaugurato<br />

“Largo Autieri d’Italia”,<br />

giusto riconoscimento ad una<br />

branca dell’Esercito Italiano che<br />

si è sempre distinta su tutti i fronti,<br />

di guerra e di pace, per la sua<br />

insostituibile opera.


Sezione di GENOVA<br />

ALLE<br />

FORZE ARMATE<br />

La Commemorazione dei Defunti,<br />

nel giorno a loro deputato,<br />

ha visto il Cardinale Bagnasco,<br />

Presidente CEI e Arcivescovo di<br />

Genova, rivolgere la Sua omelia<br />

- particolarmente toccante - alle<br />

varie Forze Armate presenti, con<br />

Autorità e Associazioni Militari e<br />

le maggiori Autorità Civili, in ricordo<br />

di tutti i Caduti.<br />

IL 4 NOVEMBRE<br />

In occasione della “Giornata<br />

dell’Unità <strong>Nazionale</strong>”, del<br />

Decorato e delle Forze Armate,<br />

si è tenuta nella monumentale<br />

Piazza della Vittoria, la rituale<br />

Cerimonia militare del 4<br />

Novembre.<br />

Dopo la Santa Messa celebrata<br />

nella cripta dedicata ai Caduti,<br />

si è svolta - sotto una pioggia continua<br />

ed insistente - la sfilata dei<br />

Reparti in Armi e delle Associazioni<br />

d’Arma e Combattentistiche.<br />

Nell’occasione, come in<br />

varie Città d’Italia, sono stati letti<br />

i messaggi del Capo dello Stato<br />

e del Ministro della Difesa.<br />

2ª GIORNATA DEL<br />

BERSAGLIERISMO<br />

LIGURE<br />

Il giorno 14 Dicembre, a cura<br />

del Presidente dell’Associazione<br />

Bersaglieri e di Assoarma, Cav.<br />

Uff. Bers. Lorenzo Campani, è<br />

stata organizzata la “2ª Giornata<br />

del Bersaglierismo Ligure”, con<br />

un nutrito programma che si è sviluppato<br />

per l’intera mattinata e<br />

con una appendice pomeridiana<br />

che, presso il Teatro del ponente<br />

di Genova Voltri, ha concluso la<br />

cerimonia con un Concerto della<br />

Fanfara “Aminto Carretto”.<br />

Sentiero Tricolore 27<br />

Il Presidente Carlo Chiappero e l’Alfiere Poggi alla Commemorazione del 4 Novembre.<br />

ALLA<br />

MEMORIA...<br />

Nella Ricorrenza del 3° Anniversario<br />

della morte della<br />

M.O.V.M. Ammiraglio Luigi<br />

FERRARO, il giorno 4 <strong>Gennaio</strong><br />

<strong>2009</strong>, tutti coloro che si riconoscono<br />

nell’uguale spirito che ha<br />

animato la Sua esistenza, si sono<br />

ritrovati presso il Monumento ai<br />

Caduti per ricordare la Sua opera.<br />

Grande marinaio, grande subacqueo,<br />

ideatore di attrezzature<br />

e metodi per migliorare la scienza<br />

sottomarina, il Comandante<br />

Ferraro - vero eroe di guerra -<br />

aveva, da solo, colato a picco<br />

quattro piroscafi inglesi (allora<br />

nemici dell’Italia) nel 1943.<br />

A rendere onore alla Sua memoria<br />

tutti i rappresentanti di quei<br />

servizi che, per la loro attività,<br />

hanno nuclei subacquei. Carabinieri,<br />

Polizia di Stato, Vigili del<br />

Fuoco, Guardia di Finanza; oltre<br />

alle varie Associazioni d’Arma e<br />

Combattentistiche. Ha tenuto<br />

l’orazione ufficiale il Dr. Mario<br />

Sossi, Coordinatore Regionale di<br />

“Azione Sociale”.<br />

U.N.S.I.<br />

SEMPRE PRESENTE<br />

Alle varie manifestazioni è stata<br />

sempre rappresentata l’U.N.S.I.<br />

nella persona del Presidente Sezionale<br />

con relativa bandiera e,<br />

per la Cerimonia del 4 Novembre,<br />

anche l’Alfiere Sergente Stefano<br />

Poggi che, impavido sotto<br />

un vero diluvio, non ha mai abbandonato<br />

il posto assegnatogli.


Sezione di PERGINE VALSUGANA<br />

Sezione di UDINE<br />

Sentiero Tricolore 28<br />

ASSEMBLEA CONVIVIALE<br />

di Severino Cristel<br />

Assemblea e pranzo sociale<br />

per la Sezione di Pergine<br />

Valsugana domenica 1 febbraio<br />

u.s. presso l’Hotel La Comparsa<br />

di Montagnaga di Pinè.<br />

Scambio degli Auguri<br />

Un incontro all’insegna dell’<strong>Unione</strong>,<br />

Sabato 13 Dicembre<br />

2008, quale appuntamento<br />

riconfermato con la Sezione<br />

UNSI del Capoluogo Friulano<br />

al “Belvedere di Tricesimo”.<br />

Colori, profumi, sapori, musica,<br />

danze... un indovinato insieme<br />

per i molti convenuti... “in<br />

primis” il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

Arturo Malagutti, accolto dal<br />

Presidente Mario Greco, Vice<br />

Remo Rinaldo, Consiglieri<br />

Leonardo Testoni, Franco<br />

Calevi, Giuseppe Genco,<br />

Sebastiano Manzitto Soci, Simpa-<br />

Alla conviviale è stato invitato<br />

il Vice Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

Nord cav. Italo Iaboni al quale il<br />

cav. Severino Cristel ha consegnato<br />

lo stemma araldico della<br />

Presidenza AESOR.<br />

di Daniela Del Bianco Rizzardo<br />

tizzanti, Amici, gentili Signore.<br />

Al saluto di “Benvenuto” il<br />

Presidente Mario Greco ha rivolto<br />

all’attenta “platea” gli auguri<br />

per le festività di Natale e Capodanno,<br />

ringraziando sentitamente<br />

il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

Malagutti che ha voluto onorare<br />

con la sua presenza il festoso incontro.<br />

Un particolare ringraziamento<br />

al Vice Presidente Rinaldo<br />

per l’attiva collaborazione, preziosa<br />

organizzazione della Festa<br />

degli Auguri. Grazie al Delegato<br />

Regionale del Friuli Venezia<br />

Giulia e Presidente della Sezione<br />

Nel ringraziare a nome del Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong>, il cav. Iaboni<br />

ha espresso grande ammirazione,<br />

condivisa da tutti, per il manufatto,<br />

vera opera d’arte di inestimabile<br />

pregio.<br />

Autieri di Udine, Signor Graziano<br />

Mei, quale collaboratore e Socio<br />

Simpatizzante della Sezione.<br />

Momenti di grande emozione...<br />

al ricordo del Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

Onorario della nostra<br />

<strong>Unione</strong> Cosimo Larocca recentemente<br />

scomparso. Minuti di silenzio<br />

e uno scrosciante applauso<br />

da tutti i presenti rivolto anche<br />

alla Signora Gianna, purtroppo<br />

non presente. La parola quindi al<br />

Presidente <strong>Nazionale</strong> Malagutti,<br />

ovviamente emozionato, ha tracciato<br />

un “excursus” del programma<br />

svolto durante il 2008, parlan-


Sezione di UDINE<br />

do del XVI° Congresso <strong>Nazionale</strong><br />

U.N.S.I tenutosi a Boario Terme<br />

14-17 Aprile, seguito dal 23°<br />

Congresso A.E.S.O.R. nella Città<br />

di TRIESTE il 16-18 Maggio,<br />

andando al 2° Raduno <strong>Nazionale</strong><br />

di ASSOARMA in occasione del<br />

90° Anniversario della Redenzione<br />

della Città di TRIESTE, 31<br />

ottobre 4 Novembre. Al termine<br />

del pranzo natalizio il Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> ha illustrato con una<br />

mini proiezione la bellissima Cerimonia<br />

Militare, la sfilata, la parata<br />

in Piazza Unità d’Italia a Trieste<br />

al suono delle bande, accompagnati<br />

dall’Inno Europeo, ancora<br />

momenti di grande emozione.<br />

Al taglio della torta, la foto di<br />

rito, omaggi floreali alle gentili<br />

Signore, brindisi ed auguri a non<br />

finire per un <strong>2009</strong> all’insegna della<br />

Pace, dell’UNIONE... per tutti.<br />

Ancora dolci note sul rigo musicale<br />

della vita... momenti al<br />

suon di musica rara, supervisionati<br />

da “Sentiero Tricolore” sempre<br />

presente!<br />

Sentiero Tricolore 29<br />

FESTA DI SAN MARTINO<br />

Patrono dell’Arma di Fanteria<br />

11 Novembre 2008, nella ricorrenza<br />

del Santo Patrono dell’Arma<br />

di Fanteria San Martino,<br />

è stata organizzata dall’Associazione<br />

<strong>Nazionale</strong> del<br />

Fante Sezione di Udine, una riunione<br />

con i Soci presso la Cittadina<br />

di Zompitta di Reana.<br />

E’ stata celebrata la Santa Messa<br />

nella Chiesa dedicata al Santo<br />

Patrono, alla presenza del Presidente<br />

Antonio Cosentino, molti<br />

Ufficiali, Sottufficiali, Soci del<br />

sodalizio. Per l’UNSI di UDINE<br />

il Presidente Mario Greco, i Soci<br />

Ugo Gioiello; Michele Marino,<br />

il Consigliere Franco Calevi, Segretario<br />

della Sezione del Fante,<br />

le rispettive consorti. Presente una<br />

rappresentanza di Sottufficiali in<br />

divisa della Brigata Genio di stanza<br />

a UDINE.<br />

E’ seguito il pranzo conviviale<br />

in un caratteristico locale<br />

friulano accanto al caminetto acceso.<br />

Sentita la Cerimonia e bel-<br />

lissimo il conviviale in segno dell’amicizia<br />

fra le varie Associazioni.<br />

San Martino a Zompitta, in onore del<br />

Santo Patrono. I Fanti della Sezione<br />

di Udine e Soci dell’UNSI: il Pres.<br />

Mario Greco, i Soci Ugo Gioiello,<br />

Michele Marino e gentili Signore.


Sezione di CASARSA<br />

Cenone di<br />

Capodanno<br />

Auguri<br />

<strong>2009</strong>!<br />

di Daniela Del Bianco Rizzardo<br />

Complimenti a non finire<br />

alla Sezione di Casarsa della<br />

Delizia, al suo vertice, ai volonterosi<br />

collaboratori, per la perfetta<br />

riuscita del “Cenone di fine<br />

anno...” Con lo sfondo poetico<br />

della neve, un manto bianco che<br />

ha nascosto seppure per poco le<br />

brutture, la cattiveria, il male, per<br />

dare il via libero alla gioia, al<br />

bene, alla voglia di vivere tutti<br />

insieme appassionatamente!<br />

A parte un piccolo particolare,<br />

la... neve continuava a fioccare<br />

senza tregua, eppure nonostante i<br />

disagi creati, seppure per poco, ha<br />

coperto con il suo candore ogni<br />

negatività.<br />

Buon <strong>2009</strong> a tutti!<br />

Molte le persone invitate e presenti<br />

a San Lorenzo di Arzene al<br />

Sentiero Tricolore 30<br />

Ristorante “Stella Marina”, ben<br />

centotrenta i Soci facenti parte<br />

della Sezione UNSI di POR-<br />

DENONE, capeggiata dal Presidente<br />

Antonino Pagnucco, Sezione<br />

di UDINE con il Presidente<br />

Mario Greco, Sezione di CERVI-<br />

GNANO DEL FRIULI e il Presidente<br />

Franco De Simone, assieme<br />

ai molti Soci e gentili Signore<br />

desiderosi di festeggiare l’<strong>Anno</strong><br />

Nuovo danzando al suono della<br />

musica del Maestro “Salvatore”.<br />

Tutto bellissimo, svolto secondo<br />

“copione” collaudato, ottimi<br />

manicaretti, profumati vini, musica<br />

di rilievo, voglia di ballare,<br />

cantare, parlare, infatti tra un pasto<br />

e l’altro, molte le prelibatezze,<br />

di tanto in tanto il vocìo superava<br />

la musica, ma la voglia di comunicare,<br />

di divertirsi, dimenticare<br />

seppure per poco le negatività,<br />

dando libero via alla gioia, alla<br />

spensieratezza, prendeva il<br />

sopravvento, lo augurerei a tutti.<br />

Le ore sono volate via, tra una<br />

nevicata e l’altra che a poco a<br />

poco ha trasformato poeticamente<br />

il paesaggio.<br />

E ringraziando ancora il Presidente<br />

Domenico Balducci e il<br />

suo “team” al completo per la<br />

stupenda “granserata” auguro a<br />

tutti Voi dell’UNSI un <strong>2009</strong> all’insegna<br />

della VITA, della PACE<br />

Universale!


Sezione di PORDENONE<br />

Cerimonia<br />

Commemorativa<br />

PODRUTE<br />

– ZAGABRIA –<br />

di Antonino Rallo<br />

Il 7 gennaio 2008 una delegazione<br />

della Sezione UNSI<br />

Provinciale di Pordenone rappresentata<br />

dal Consigliere<br />

Giambattista Ruggiero ed il Socio<br />

Michele Brancaccio, ha partecipato<br />

nella località di<br />

Podrute, Madzarevo (Zagabria)<br />

alla cerimonia di suffragio<br />

per i caduti del 7 gennaio<br />

1992.<br />

La cerimonia si è tenuta nella<br />

località in cui è stato abbattuto<br />

l’elicottero AB205 durante una<br />

missione di pace dell’ONU. La<br />

Sezione di Pordenone ha partecipato<br />

alla cerimonia con particolare<br />

emozione, nel ricordo<br />

del Serg. Magg. P.O.ALE Marco<br />

Matta copilota dell’elicottero a<br />

cui la Sezione stessa è intitolata.<br />

La cerimonia è stata particolarmente<br />

emozionante nel ricordo<br />

dei nostri Caduti, svoltasi<br />

con viva commozione generale<br />

delle varie Delegazioni Nazionali<br />

ed Estere e con la partecipazione<br />

in massa di tutti i residenti e<br />

paesi vicini. La Santa Messa è stata<br />

celebrata nella chiesa del paese,<br />

costruita con fondi ONU per<br />

tenere vivo il ricordo dei suoi e<br />

dei nostri Caduti.<br />

Sentiero Tricolore 31<br />

Sezione di CERVIGNANO DEL FRIULI<br />

ATTIVITA’ ASSOCIATIVA<br />

di Franco De Simone<br />

Anche quest’anno, in occasione<br />

delle Festività Natalizie, il<br />

C.D. della Sezione di Cervignano<br />

del Friuli, ha organizzato il tradizionale<br />

incontro sociale a cui hanno<br />

partecipato numerosi Soci,<br />

Amici e Simpatizzanti. La piacevole<br />

serata si è svolta Domenica<br />

21 Dicembre 2008, presso il noto<br />

Ristorante “Ai Cjastinars” di Villa<br />

Vicentina (UD) ed è stata allietata<br />

dalla musica degli amici dell’UNSI<br />

Alberto e Michele.


Sentiero Tricolore 32<br />

Sezione di BRESCIA Sezione di PISA<br />

IN RICORDO<br />

DI UN AMICO<br />

Il giorno 1° Dicembre, il capo<br />

di 3^ classe Osvaldo Linotto ci<br />

ha improvvisamente lasciato.<br />

Io che ho avuto la fortuna di<br />

incontrarlo un mese prima, l'avevo<br />

visto nonostante la malattia<br />

che lo affliggeva, forte, deciso e<br />

soprattutto lucido nei suoi pensieri.<br />

Mi aveva voluto incontrare<br />

personalmente per essere il primo<br />

iscritto UNSI dell'anno <strong>2009</strong> e mi<br />

dava la Sua disponibilità per le<br />

elezioni che terremo prossimamente,<br />

esempio per tutti di dedizione<br />

e senso di responsabilità nei<br />

confronti dell'Associazione.<br />

Ricordare quest’uomo non è<br />

cosa facile. Egli era un pezzo di<br />

storia vivente: Sottufficiale Sommergibilista<br />

imbarcato sullo Scirè,<br />

un sommergibile che di storia<br />

ha riempito ponderosi tomi e continuerà<br />

a farlo per molto tempo<br />

ancora. Capo Linotto è una parte<br />

importante di tutto questo.<br />

Tornando a noi, ci mancheranno<br />

molto i Suoi discorsi carichi<br />

di emozioni, la Sua presenza<br />

nell’associazionismo militare e la<br />

Sua generosità.<br />

Che dire ancora di Lui?<br />

Fortunata la Terra che lo ebbe<br />

per figlio<br />

Fortunati i figli che lo ebbero per<br />

Padre<br />

Fortunati noi che l’avemmo per<br />

amico.<br />

Il Suo ricordo resterà sempre<br />

nei nostri cuori e all’appello della<br />

memoria il grido sarà “PRE-<br />

SENTE”<br />

di Rinaldo Rigattieri<br />

Al rito funebre, concelebrato<br />

dal Parroco della Chiesa del Divin<br />

Redentore e da Mons. Mario<br />

Piccinelli, Rettore del Santuario<br />

delle Grazie hanno presenziato il<br />

P.N. UNSI Arturo Malagutti, il<br />

V.P. UNSI per il Nord Italia cav.<br />

Italo Iaboni e Signora, il CF Elio<br />

Raimondi in rappresentanza della<br />

MM, le Dame del gruppo<br />

UNSI, i Presidenti di tutte le Associazioni<br />

Combattentistiche e<br />

d’Arma di Brescia e Provincia<br />

con i rispettivi labari e bandiere.<br />

L’allocuzione funebre è stata<br />

tenuta dal cav. uff. Guido Santini<br />

e le note del silenzio hanno chiuso<br />

la cerimonia.<br />

Termino queste poche ma sentite<br />

parole di commiato, rinnovando<br />

le mie più sentite condoglianze<br />

e di tutti quelli che lo conobbero<br />

e stimarono, ai familiari tutti<br />

ed ai figli in particolare, ringraziandoli<br />

per averci permesso di<br />

condividere questo momento.<br />

Nuovo<br />

Consiglio<br />

Direttivo<br />

Triennio<br />

<strong>2009</strong><br />

2011<br />

di Antonio Pulito<br />

Comunico il Nuovo Consiglio<br />

Direttivo della Sezione UNSI di<br />

Pisa.<br />

PRESIDENTE:<br />

Mar. 1° CL SC. Cav.<br />

Antonio PULITO<br />

V. PRESIDENTE:<br />

Mar.Magg. "A" Cav.<br />

Nino TIERI<br />

CONSIGLIERI:<br />

AIU. Par.<br />

Michele D’EVOLA<br />

AIU. A.M.<br />

Luciano TAGLIAFERRI<br />

Mar. 1° CL SC<br />

Romano GIUNTOLI<br />

AIU. A.M.<br />

Antonio GIULIANO<br />

Mar. 1° CL SC<br />

Genesio STOCCO<br />

CASSIERE:<br />

AIU. A.M.<br />

Livio T'OMASI<br />

REVISORI CONTI:<br />

Mar. 1° CL SC<br />

Antonio MONACO<br />

AIU. C.A. Cav<br />

Raimondo MASTRULLO.


Sentiero Tricolore 33<br />

Sezione di BOLZANO Sezione di FORLI’<br />

Complimenti vivissimi alla<br />

Redazione di Sentiero Tricolore<br />

“... Sono l’umile M.M.A.P.<br />

Cav. Uff. Med. Oro Mauriziana<br />

Caminiti Andrea, residente a<br />

Bolzano. Inizio questo mio intervento<br />

facendo i complimenti<br />

vivissimi a tutto lo “Staff” dell’Editoria,<br />

per il modo con il quale<br />

è stato redatto in particolare il<br />

numero di “Sentiero Tricolore”,<br />

giugno-settembre 2008, in occasione<br />

del 23° Congresso AESOR<br />

tenutosi a Trieste il 17 e 18 Maggio<br />

2008.<br />

Divisa meticolosamente bene<br />

la spaziatura fra i vari servizi,<br />

foto, grafici e articoli che compongono<br />

i vari pezzi della cronaca.<br />

Complimenti a tutti voi. Siete<br />

dei veri artisti! Certamente sono<br />

rimasto molto turbato del breve<br />

comunicato apparso a pagina 14,<br />

per la breve esplicitazione, non ho<br />

capito molto, per questo vorrei<br />

pregare codesta Redazione di<br />

pubblicare ancora integralmente<br />

il testo e nome del soggetto che<br />

ha sferrato l’attacco inopportuno<br />

riguardante il nostro periodico<br />

“Sentiero Tricolore”. Formulo<br />

nei riguardi di tutti gli operatori<br />

della Redazione, dirigenziale e<br />

Redazionale del Periodico “Sentiero<br />

Tricolore” la solidarietà più<br />

viva, dico inoltre di portare pazienza,<br />

la nostra società è fatta<br />

anche di questi elementi. Ed ora<br />

voglio cambiare argomento. Daniela<br />

non so se ti ho mai detto che<br />

nel 1976, ho partecipato alla ricostruzione<br />

del Friuli distrutto<br />

dalla tremenda scossa tellurica<br />

che accadde il “6 del mese di<br />

Maggio 1976”, poco dopo com-<br />

di Andrea Caminiti<br />

posi una delle mie poesie, te ne<br />

invio una copia inedita, se vuoi<br />

farla pubblicare anche al maggiore<br />

quotidiano friulano, presente a<br />

quel tempo, a comporre la cronaca.<br />

Ti invio anche un’altra poesia<br />

“Patria Mia”. Concludo formulando<br />

a te e tutto lo “Staff” cordiali<br />

saluti e auguri di Buon Natale<br />

e di un prospero <strong>Anno</strong> Nuovo.<br />

«...“Fratello caro dove sei?”<br />

Accadde il sei<br />

del mese di maggio<br />

dell’anno<br />

millenovecentosessantasei...<br />

Orrendo ed eterno<br />

era il buio di quella notte.<br />

...”Da Osoppo, Majano, Gemona,<br />

Venzone, Colza, Tarcento,<br />

Forgaria, Artegna,Amaro,<br />

... Villa Santina...”<br />

Buia pareva la luce<br />

del giorno... come notte.<br />

Al mattino, volti sconvolti.<br />

Aiuti...determinanti<br />

Militari, Genieri,<br />

Alpini, Avieri...<br />

Vagiti, lamenti, pianti<br />

e sotto macerie.<br />

Generosa gente Friulana,<br />

forte della sua tempra,<br />

forgia Cristiana...<br />

“Ai morti l’omaggio eterno”...»<br />

A.C.<br />

Pranzo<br />

Sociale<br />

di Bruno Boschi<br />

In data 14 dicembre 2008,<br />

come di consueto ha avuto luogo<br />

il pranzo Sociale, presso il ristorante<br />

“Il Farro di Castrocaro<br />

Terme” dei Soci della Sezione<br />

dell’U.N.S.I. di Forlì (FC) e, nella<br />

circostanza è stato annoverato<br />

il Fondatore della Sezione Provinciale<br />

del defunto M.M. “A”<br />

Domenico Pollino che nel lontano<br />

1998, a meno di un anno<br />

decedeva dopo una immensa sofferenza,<br />

causa dell’incidente stradale.<br />

Nonostante l’invito della<br />

moglie e dei figli Avv. Francesco<br />

Pollino e Giacomo, nonché<br />

l’Avv. Antonietta Berlati, funzionario<br />

del Comune di Predappio<br />

(FC), quale Madrina della Bandiera,<br />

causa vicissitudini familiari<br />

non partecipavano, per cui, veniva<br />

annoverata la figura del Fondatore,<br />

il quale nel corso di un<br />

anno riuscì a far risaltare l’importanza<br />

dell’Associazione.<br />

Il pranzo conviviale veniva ridotto<br />

di alcune unità, fermo restando<br />

che, il discorso del Presidente<br />

evidenziava ai partecipanti,<br />

l’attività della Sezione dell’<strong>Unione</strong><br />

Sottufficiali Italiani, facendo<br />

i nomi dei nuovi iscritti del<br />

2008. Nell’occasione porgiamo<br />

distinti saluti.


Sezione di MANTOVA<br />

Scalpitii di passi secchi<br />

brulichio di gente<br />

composta ed attenta sulla piazza<br />

aria di festa<br />

marce militari<br />

squilli di tromba<br />

voci, ordini, motori.<br />

Austera cerimonia<br />

parole, discorsi<br />

un mosaico di giovani<br />

già uomini<br />

impassibili sembrano tutt’uno<br />

ascoltano<br />

mille battiti, un solo cuore<br />

all’inverosimile rigonfio<br />

di sentimenti e d’onore.<br />

Poi una mano, mille<br />

un’ ombrello di mani<br />

s’alzano verso l’alto<br />

al Dio dei forti e puri<br />

s’aprono al cospetto dei padri<br />

segno d’onore<br />

testimoni del giuramento di un<br />

soldato.<br />

Felice e grato di questo<br />

un padre con fare impacciato<br />

gli occhi umidi offriva al Cielo.<br />

Sentiero Tricolore 34<br />

GIURAMENTO DI UN SOLDATO<br />

A<br />

mio<br />

padre!<br />

di Carmelo Di Mauro<br />

Una sera dello scorso inverno<br />

rovistavo casualmente,<br />

senza cercare nulla di particolare,<br />

tra scaffali e cassetti<br />

della mia capiente libreria dove<br />

c’è di tutto e di più: dai libri<br />

più cari, al collezionismo, ai<br />

ricordi, agli scritti in genere. La<br />

mia attenzione viene catturata da<br />

un foglietto quadrettato, mal<br />

piegato ed un po’ sgualcito che fa<br />

capolino tra i fogli di una cartella.<br />

Non avevo la più pallida idea di<br />

cosa si trattasse; da molto tempo<br />

non ci mettevo le mani. Curioso<br />

apro la cartella, sfilo il foglietto e<br />

lo spiego con cautela in quanto<br />

noto che è un po’ sgualcito.<br />

Leggo, riconosco la mia grafia ma<br />

non il contenuto. Penso possa<br />

essere uno dei miei tanti scritti:<br />

pensieri o poesie, vecchia<br />

passione. Ma quando l’avrò<br />

scritto? D’improvviso un lampo,<br />

la memoria si accende e rileggo<br />

tutto d’un fiato; poi lo rileggo<br />

ancora emozionato, mi siedo e un<br />

brivido mi assale. Si, ci siamo, la<br />

moviola della memoria torna<br />

indietro velocemente di poco<br />

meno di 40 anni: primavera 1970.<br />

Sergente Maggiore, mi trovavo a<br />

Roma-Cecchignola, alla “S.em.a.<br />

c.a. o forse già S.T.El.A.” per<br />

seguire uno dei tanti corsi e<br />

aggiornamenti che la mia<br />

specializzazione di Tecnico<br />

Elettronico contraereo richiedeva.<br />

Nello stesso periodo per il più<br />

giovane dei miei fratelli, A.U.C.<br />

presso la Scuola delle truppe<br />

meccanizzate e corazzate di<br />

Caserta, era programmato il<br />

giuramento. Fu una buona<br />

occasione per ritrovarsi con i<br />

miei genitori e mia sorella che<br />

vennero appositamente dalla<br />

natia Catania per assistere alla<br />

cerimonia. Mio padre, come<br />

credo molti della sua generazione,<br />

non lo avevo mai visto<br />

esternare tangibilmente una pur<br />

minima emozione anche perchè la<br />

sua vita non era stata sempre<br />

facile ma quella volta non andò<br />

proprio così. Sulla via del rientro,<br />

sul treno che mi riconduceva a<br />

Roma scrissi qualcosa su quella<br />

giornata, su un foglietto riapparso<br />

dopo quasi 40 anni e del quale<br />

mio padre, nè mia madre, hanno<br />

mai saputo dell’esistenza, né<br />

potranno più saperlo ormai!


Sezione di MANTOVA<br />

ASSEMBLEA<br />

ANNUALE<br />

di Piero Giusi<br />

Assemblea Annuale dei Sottufficiali<br />

Italiani della Sezione di<br />

Mantova. Omaggio a un “Decano<br />

U.N.S.I.” e riconoscimenti a<br />

quattro Sottufficiali e due Volontari<br />

in Servizio.<br />

Il 22 novembre 2008 presso il<br />

Circolo Unificato dell’Esercito di<br />

Mantova si sono riuniti i Soci<br />

UNSI per approvare il bilancio<br />

consuntivo periodo 1/11/07 - 31/<br />

10/08 e quello preventivo per l’anno<br />

a seguire. Dopo aver reso<br />

omaggio ai Sottufficiali defunti osservando<br />

un minuto di silenzio; il<br />

Presidente “A” ris. Piero Giusi ha<br />

letto la sua relazione ricordando<br />

agli intervenuti le attività svolte<br />

dell’associazione.<br />

Durante l’esposizione degli avvenimenti<br />

che si sono succeduti<br />

nell’arco dell’anno un eccellente<br />

servizio informatico proiettava<br />

sulla parete del salone del Circolo<br />

Unificato dell’Esercito le immagini<br />

degli eventi.<br />

Quest’anno in particolare nel<br />

mese di Settembre, ci sono stati<br />

incontri di lavoro con delegazioni<br />

straniere, un bel gruppo di<br />

Sottufficiali riservisti dell’A.E.<br />

S.O.R accompagnati dal Presidente<br />

<strong>Nazionale</strong> M.llo Magg. Arturo<br />

Malagutti si è dato appuntamento<br />

presso la sede del 4° Reggimento<br />

Artiglieria c/a “Peschiera” di<br />

Mantova; dopo una bella cerimonia<br />

con tante bandiere nel cortile<br />

della Caserma presenti varie Autorità<br />

si sono aperti i lavori che<br />

hanno visto le delegazioni straniere<br />

che hanno trattato temi riguardanti<br />

la sicurezza, problemi dei<br />

Sott.li della Riserva e Volontari<br />

delle Forze Armate.<br />

Sentiero Tricolore 35<br />

A fine mattinata il Presidente<br />

Piero Giusi ha consegnato al<br />

Comm.re Renzo Dalmaschio<br />

(Presidente dell’Associaizone nazionale<br />

Cavalieri d’Italia della<br />

Prov. di Mantova) l’attestato di<br />

“DECANO U.N.S.I.” scrivendo il<br />

suo nominativo nel “libro d’Oro<br />

dei Decani UNSI di Mantova”<br />

con la seguente motivazione: Si è<br />

reso degno di riconoscimento e di<br />

stima dimostrando attaccamento<br />

alle tradizioni militari. Con l’Inno<br />

<strong>Nazionale</strong> i Sottufficiali della<br />

Sezione Virgiliana hanno chiuso<br />

la loro assemblea annuale.<br />

Gli intervenuti si sono salutati<br />

con un brindisi finale.<br />

Il 7 dicembre 2008 i Soci<br />

“Virgiliani” si sono ritrovati insieme<br />

ai loro familiari presso la<br />

Caserma S. Martino per rendere<br />

onore con la deposizione di una<br />

corona d’alloro a tutti i Caduti per<br />

la Patria, insieme a un picchetto<br />

armato erano presenti il Comandante<br />

Col. Antonello Messenio<br />

Zanitti, il Maresciallo di Corpo<br />

1° M.llo Lgt. Pietro Buscemi.<br />

Dopo tale cerimonia il<br />

Direttivo U.N.S.I presso il salone<br />

del Circolo Ufficiali ha consegnato<br />

dei riconoscimenti a quattro<br />

Sottufficiali e due Volontari<br />

“per essersi distinti in attività di<br />

servizio e attaccamento all’UN-<br />

SI”.<br />

1° M.llo Lgt. Marcello<br />

Pezzulla, - 1° M.llo Calogero<br />

Mirabella - 1° M.llo Giuseppe<br />

Pirracchio - 1° M.llo Pasquale<br />

D’Alessandro - 1° Caporal/Maggiore<br />

Vincenzo Zummo e<br />

Caporal/Maggiore Scelto Pietro<br />

Pappalardo.<br />

Ritrovarsi con il personale in<br />

servizio ci ha rinnovato quei sentimenti<br />

che teniamo in un angolo<br />

del cuore.


NOTE LIETE<br />

Trieste<br />

Sentiero Tricolore 36<br />

NOMINA BENEMERENZA<br />

Soddisfazione per il 1° Mar. di<br />

Cavalleria Vincenzo Rescigno, in<br />

servizio al Comando Militare Esercito<br />

F.V.G. di Trieste, Socio “effettivo”<br />

dell’UNSI e Consigliere Comunale<br />

al Comune di Trieste, recentemente<br />

il Comandante Gen. di B.<br />

Andrea Caso gli ha conferito la nomina<br />

a Direttore del Circolo Sottufficiali<br />

delle Forze Armate e di<br />

Polizia, sito in Via Cumano.<br />

Il Socio Rescigno, ricopre con dedizione<br />

anche la carica di Consigliere<br />

della Sezione UNSI.<br />

Al Socio 1° Mar. Rescigno, giungono<br />

da parte di tutti i Soci UNSI<br />

della Sezione di Trieste e mie personali<br />

le più vive felicitazioni.<br />

D.M.<br />

In queste pagine pubblichiamo<br />

le “Note Liete” e purtroppo<br />

le “Note Tristi” che ci<br />

vengono segnalate dalle Sezioni.<br />

E’ fuori dubbio che la Presidenza<br />

<strong>Nazionale</strong> e la Redazione<br />

di “Sentiero Tricolore” si associano<br />

agli auguri, alle<br />

felicitazioni ed alle condoglianze<br />

che vengono espresse nei singoli<br />

annunci.<br />

il Presidente <strong>Nazionale</strong><br />

In considerazione di particolari<br />

benemerenze, su proposta del presidente<br />

del Consiglio dei Ministri,<br />

On. Silvio Berlusconi, il Presidente<br />

della Repubblica Italiana,<br />

On. Giorgio Napolitano, con decreto<br />

del 2 giugno 2008, ha conferito<br />

l’Onorificenza di Cavaliere<br />

al 1° Mar. Lgt. Alfonso Tedesco,<br />

Socio “effettivo” della Sezione<br />

UNSI di Trieste. Il Cav.<br />

Alfonso Tedesco, attualmente<br />

presta servizio presso la Base<br />

logistica Addestrativa di Muggia<br />

(TS). Alfonso Tedesco, al momento<br />

risulta il Sottufficiale dell’Esercito<br />

più anziano in servizio<br />

nella città di Trieste. Il Diploma<br />

Magistrale di Cavaliere della Repubblica<br />

gli è stato consegnato dal<br />

Dott. Giovanni Balsamo, Commissario<br />

del Governo per il F.V.G.<br />

e Prefetto di Trieste. Alle congratulazioni<br />

già espressegli dal Prefetto<br />

di Trieste, tutti i Soci dell’<strong>Unione</strong><br />

<strong>Nazionale</strong> Sottufficiali<br />

Italiani della Sezione di Trieste,<br />

formulano al neo Cavaliere TE-<br />

DESCO, le più vive e sincere<br />

felicitazioni.<br />

Domenico Marandola<br />

Legnago<br />

ONORIFICENZA<br />

La Sezione di Legnago si onora<br />

di un’altro Commendatore. Dopo<br />

Mario Crocco, il Presidente della<br />

Repubblica ha conferito l’Onorificenza<br />

di Commendatore dell’Ordine<br />

a Fortunato Manente,<br />

Presidente Onorario della nostra<br />

Sezione.<br />

Il Commendatore Manente ha<br />

prestato servizio militare presso<br />

il Battaglione Genio Pontieri di<br />

Legnago per un periodo di trenta<br />

anni. In congedo, impegnato nelle<br />

attività di volontariato in varie<br />

associazioni esistenti nel Comune<br />

di Legnago, ha riscosso il plauso<br />

dalle autorita locali.<br />

Alle congratulazioni espressegli<br />

dal Prefetto di Verona, al neo<br />

Commendatore giungono dalla<br />

Sezione di Legnago vivissimi<br />

felicitazioni e infiniti auguri.<br />

Carmine Di Giulio<br />

Cremona<br />

NOMINA<br />

La Sezione UNSI di CREMONA<br />

esprime vivissime congratulazioni<br />

al Socio Marino Corradini, in<br />

servizio presso il 1° Gruppo 4°<br />

Rgt. Art c/a, per la recente “nomina”<br />

al Grado di “LUOGOTE-<br />

NENTE”.<br />

Domenico Pellegrini


NOTE LIETE<br />

Conegliano<br />

Felicemente i nonni della piccola<br />

Irene, Domenico Russo, Mar. Mag.<br />

“Aiutante” nostro Socio, e Rosaria,<br />

annunciano la nascita il 30 agosto<br />

2008 di Chiara. Partecipi della loro<br />

gioia, le nostre felicitazioni vanno<br />

specialmente ai due autori del lieto<br />

evento. Sabrina Russo ed Attilio.<br />

Che serenità ed armonia circondino<br />

il tenerissimo germoglio.<br />

Goffredo Pinzuti<br />

Forlì<br />

Luogotenente Aeronautica Militare<br />

Fabrizio Francia cl.1954, effettivo<br />

al 2° Gr. A.M. Forlì, la figlia<br />

Simonetta in data 20 gennaio <strong>2009</strong>,<br />

alle ore 17.00 ha dato alla luce la primogenita<br />

Teresa. Il padre Effettivo<br />

e Consigliere Comunale del Comune<br />

di Forlì. A nome del Presidente e<br />

Soci Forlì, esprimono felicitazioni<br />

vivissime.<br />

Bruno Boschi<br />

Cremona<br />

Il Socio, Vice Presidente della<br />

Sezione, Caruso cav. Eugenio e la<br />

consorte Sig.ra Carmela annunciano<br />

con gioia la nascita della nipotina<br />

Beatrice. I Soci tutti augurano ai<br />

nonni e ai genitori tante affettuose<br />

felicitazioni e sinceri auguri.<br />

Domenico Pellegrini<br />

Augusta<br />

LAUREA<br />

Complimenti vivissimi, alla dottoressa<br />

Antonella Trotta Laureata in<br />

Scienze Tecnico Psicologiche della<br />

Personalità. Molti gli esami sostenuti<br />

brillantemente per il conseguimento<br />

del predetto titolo, superandoli sino<br />

ad ottenere “108/110”, il “9 <strong>Marzo</strong><br />

2006”, all’Università degli Studi di<br />

Palermo. La Sezione UNSI di<br />

AUGUSTA, rinnova le massime<br />

felicitazioni per un avvenire sempre<br />

più in alto... “Ad Majora”.<br />

Salvatore Camisa<br />

FIOCCO ROSA<br />

Sentiero Tricolore 37<br />

Novara<br />

Il 4 dicembre 2008 è nata Roberta,<br />

portando gioia e felicità alla mamma<br />

Lorena e il papà Roberto<br />

Valdambrini, ai nonni Luciano, Teresa,<br />

Assunta, Franco e Zii Renato<br />

e Isabella. Il consiglio Direttivo<br />

e Soci della Sezione UNSI Novara<br />

augurano alla piccola e famiglia tantissimi<br />

giorni felici.<br />

* * * *<br />

Il 25 gennaio <strong>2009</strong>, è nata la piccola<br />

Sofia, nipote del nostro Socio M.llo<br />

Michele Prencipe. Alla mamma<br />

Maialba al papà Michele giungano<br />

dalle pagine del "Sentiero Tricolore",<br />

augurissimi alla piccola ed ai<br />

famigliari da parte della Presidenza,<br />

Consiglio Direttivo e Soci tutti della<br />

Sezione UNSI Novara.<br />

Luciano Valdambrini<br />

MATRIMONI<br />

San Donà<br />

di Piave<br />

Il 28 settembre 2008, nella chiesa<br />

di Senson di Piave, si sono uniti<br />

in matrimonio Marta Braconi,<br />

figlia del nostro Socio Gino, Segretario<br />

amministrativio della<br />

Presidenza <strong>Nazionale</strong>, con l’Ing.<br />

Berto Filippoi. Ai novelli sposi<br />

giungano i migliori auguri per un<br />

sereno futuro.<br />

* * * *<br />

Il Giorno 9 dicembre nella Chiesa<br />

Parrocchiale di Mussetta di<br />

Sopra, si sono uniti in matrimonio<br />

Laura Miotto, figlia del nostro<br />

Socio, nonché gestore<br />

informatico della Presidenza <strong>Nazionale</strong>,<br />

Sigismondo, con Alessandro<br />

Rizzetto. Giungano a loro<br />

i migliori auguri di sereno ed appagante<br />

avvenire.<br />

FIOCCO CELESTE<br />

Novara<br />

L’8 giugno 2008 è nato Andrea con<br />

immensa gioia della mamma<br />

Rossella, del papà Armando, della<br />

nonna Maria e Zio. Il Presidente,<br />

Consiglio Direttivo e Soci della<br />

Sezione UNSI Novara si complimentano<br />

con i genitori ed augurano<br />

al piccolo e famiglia tantissimi<br />

giorni felici.<br />

Luciano Valdambrini<br />

Abano Terme<br />

I Coniugi Maresciallo 1^cl.sc.<br />

(A.M.) Cav. Antonio Zacchia e<br />

Gabriella, annunciano con gioia la<br />

nascita del nipotino Alessandro. Ai<br />

nonni e genitori congratulazioni dai<br />

Soci della Sezione Euganea.<br />

Salvatore Di Dio<br />

Mantova<br />

Il 31 Dicembre 2008 è nato Lorenzo<br />

nipote del Socio Cav. Lomaglio<br />

Ettore. Il C.D. della Sezione e i<br />

Soci tutti augurano ai nonni e ai genitori<br />

Alessia e Raffaello tante affettuose<br />

felicitazioni.<br />

Piero Giusi<br />

Forlì<br />

Il 14 febbraio <strong>2009</strong> la Signora<br />

Annunziata Massarone, figlia del<br />

Vice Presidente della Sezione<br />

UNSI di Forlì Antonio Massarone,<br />

conuigata con Franco<br />

Bertazzoli, ha dato alla luce un<br />

bimbo al quale è stato dato il nome<br />

di "Davide".<br />

Bruno Boschi


NOTE LIETE<br />

FIOCCO ROSA<br />

San Donà<br />

di Piave<br />

Il nonno Cav. Salvatore Pisanello,<br />

la nonna Ester e lo zio Omar<br />

annunciano la nascita della nipote<br />

Sofia, nata il 15 giugno 2008.<br />

Alla neo mamma Vanessa e al<br />

papà Francesco Roiter, tantissimi<br />

auguri ed affettuose felicitazioni<br />

da parte del Consiglio<br />

Direttivo, Soci, Presidente UNSI<br />

Sezione di San Donà di Piave.<br />

Giuseppe De Rosa<br />

NOTE TRISTI<br />

Sentiero Tricolore 38<br />

Riva del Garda<br />

Trieste Cremona<br />

Il 4 novembre 2008 all’età di 94<br />

anni, a Turi (BA), munita dei conforti<br />

religiosi, è venuta a mancare<br />

all’affetto sei suoi cari la Sig.ra Angela<br />

Palmisano, mamma del Socio<br />

“Effettivo”, il 1° Mar. Lgt. in<br />

congedo Cav. Giovanni Avella, associato<br />

all’UNIONE NAZIONA-<br />

LE SOTTUFFICIALI ITALIANI,<br />

della Sezione di Trieste. Il Consiglio<br />

Direttivo e tutti i Soci della Sezione<br />

dell’UNSI di Trieste, esprimono<br />

sentite condoglianze al Cav.<br />

Giovanni Avella, alla sorella Stella<br />

e al marito Stefano, per la perdita<br />

del bene più alto della vita!<br />

La cara mamma Angela.<br />

Domenico Marandola<br />

MEDAGLIA D’ONORE<br />

Medaglia d’Onore al Socio<br />

Pietro Orlandi di Tiarno di Sopra,<br />

riconoscimento nonché risarcimento<br />

quantomeno morale<br />

per i deportati nei campi di sterminio<br />

nazisti.<br />

La consegna è avvenuta al Commissariato<br />

del Governo di Trento<br />

in occasione della Ricorrenza del<br />

giorno del ricordo.<br />

Presenti anche alunni delle<br />

Scuole per far ritrovare assieme chi<br />

l’Olocausto l’ha vissuto sulla propria<br />

pelle, che se l’è fatto raccontare<br />

dai propri padri e chi deve ancora<br />

capire bene cosa sia stato.<br />

Italo Iaboni<br />

La Sezione UNSI di Cremona<br />

esprime sentite condoglianze al<br />

Socio Domenico Pellegrini e<br />

gentile Consorte, per la scomparsa<br />

del cognato e fratello Felice<br />

Passeretti.<br />

Domenico Pellegrini<br />

San Donà di Piave<br />

Il 3 gennaio c.a. ci ha lasciato<br />

il Mar. Magg. “A” Mario Tedeschi<br />

Socio fondatore della Sezione.<br />

Lascia un caro ricordo in tutti<br />

coloro che lo conobbero, sia in<br />

servizio sia in quiescenza, che si<br />

associano al lutto dei familiari.<br />

Giuseppe De Rosa<br />

SOSTENITORI<br />

“SENTIERO TRICOLORE”<br />

SEZIONI UNSI:<br />

PERGINE euro 54,00<br />

AUGUSTA euro 10,00<br />

SOCI<br />

Orlandini Diego euro 52,20<br />

Pagnucco Antonino euro 19,60


NOTE TRISTI<br />

Udine<br />

La Sezione UNSI di UDINE,<br />

“Sentiero Tricolore”, tutti siamo<br />

vicini affettuosamente al Mar. dei<br />

Carabinieri Giuseppe Guadagno,<br />

nostro Socio e Consigliere,<br />

per la perdita della gentile Consorte.<br />

Al Maresciallo e Familiari, un<br />

caro abbraccio.<br />

Mario Greco<br />

Legnago<br />

Comunichiamo che in data 6 gennaio<br />

<strong>2009</strong> è deceduto dopo breve<br />

malattia il nostro Socio UNSI<br />

Serg. Genio Guastatori CL. 26<br />

Stenio Ravaioli. Il Presidente, il<br />

C.D. e i Soci, formulano sentite<br />

condoglianze alla famiglia.<br />

Carmine Di Giulio<br />

Novara<br />

Il 12 gennaio <strong>2009</strong> è mancato all'affetto<br />

dei suoi cari, il Socio dell'Aeronautica<br />

Militare M.llo 1^ cl.<br />

Sc. Dino Ruggeri. Il Presidente ,<br />

il Consiglio Direttivo e Soci della<br />

Sezione UNSI Novara si uniscono<br />

al dolore dei famigliari,<br />

esprimendo alla Signora Renza,<br />

al figlio Vittorio, la muora Signora<br />

Patrizia e ai nipoti Marco e<br />

Fabio le condoglianze più sentite.<br />

* * * *<br />

Il 12 dicembre 2008 in quel di Napoli<br />

è mancata mamma Anna<br />

Scarpati in Nocera, del M.llo<br />

Luigi Nocera, La Presidenza il<br />

Consiglio Direttivo e Soci tutti si<br />

uniscono al dolore della famiglia,<br />

esprimendo le più sentite condoglianze.<br />

Luciano Valdambrini<br />

Sentiero Tricolore 39<br />

Conegliano Veneto<br />

Si è spento Walter Omiccioli,<br />

Socio benemerito, con noi dalla<br />

costituzione della Sezione. Aiutante<br />

di battaglia dell'Aeronautica,<br />

88 anni, pluridecorato al valor militare,<br />

riferimento dell'associazionismo<br />

non solo militare ma anche<br />

del volontariato e dell'Azione Cattolica<br />

nella sua Treviso, ci ha lasciato<br />

venerdì 30 gennaio. il 2 febbraio,<br />

le esequie celebrate nella<br />

chiesa di San Nicolò. Gli hanno<br />

reso gli onori tutte le bandiere delle<br />

Associazioni Combattentistiche<br />

e d'Arma. Numerose le rappresentanze<br />

delle Associazioni Sportive<br />

e di Volontariato. La Sezione era<br />

presente con propri rappresentanti.<br />

Ora riposa accanto alla sposa diletta<br />

mai dimenticata.<br />

Fratello minore di Enzo, Medaglia<br />

d'Oro al V.M. "alla Memoria",<br />

Walter, Sergente pilota, 98^<br />

squadriglia, 7° gruppo, 54° stormo,<br />

appena ventenne, coglie la sua prima<br />

vittoria aerea sul cielo di Malta<br />

contro Hurricane inglese. Poi<br />

cerca e riporta vittorie su tutti i cieli<br />

che si specchiano sul Mediterraneo,<br />

Due volte ferito, Medaglia<br />

d'Argento "sul campo" (aereo),<br />

promosso "sul campo" (aereo) Aiutante<br />

di Battaglia, tre Bronzi al<br />

V.M., atterraggio di emergenza avvenuto<br />

a Ribera (AG), nove aerei<br />

inglesi abbattuti. Solo la prigionia<br />

in Tunisia gli vieta altre vittorie.<br />

Nel dopoguerra, ancor giovane,<br />

Pisa Mantova<br />

Il giorno 30 gennaio <strong>2009</strong> è<br />

venuto improvvisamente a<br />

mancare il nostro Socio Sergio<br />

Buquicchio.<br />

Il Consiglio Direttivo e tutti i Soci<br />

desiderano porgere ai familiari le<br />

loro più sentite condoglianze.<br />

Antonio Pulito<br />

sospinto da amor patrio sperimenta<br />

con successo le nuove dottrine<br />

di impiego dell'Arma aerea ed i<br />

nuovi aerei. Di esempio per le più<br />

giovani leve.<br />

Né, collocato in congedo, egli<br />

si rinserra nel ruolo passivo di "custode<br />

dei ricordi", ma, letteralmente,<br />

si immerge in una intensa attività<br />

sociale e patriottica che va dal<br />

sostegno morale e materiale alle<br />

famiglie dei Caduti e dei Mutilati<br />

dell'Aeronautica al sodalizio<br />

trevigiano "De senectute" ed all'Azione<br />

Cattolica.<br />

Questo era Walter Omiccioli,<br />

Aiutante di battaglia dell'Arma azzurra,<br />

Tenente T.O. A lui, nel 2002,<br />

abbiamo dedicato un contributo -<br />

dal quale sono stati tratti liberamente<br />

alcuni passaggi di questo<br />

estremo omaggio - nel quale, in<br />

contrasto con chi, giornalisticamente<br />

e superficialmente, ne<br />

aveva parlato come di un "eroe per<br />

caso", sostenemmo - come ora sosteniamo<br />

- che "Un eroe non è mai<br />

per caso" ...Né furono, per caso,<br />

eroi, Enzo e Walter, due fratelli<br />

innamorati del cielo.<br />

Caro Walter, dopo la solitudine<br />

ed il travaglio degli ultimi anni,<br />

Tue ed intere, accanto ad Enzo, siano<br />

la ricompensa e la pace raggiunte.<br />

Goffredo Pinzuti<br />

Il giorno 30 <strong>Gennaio</strong> <strong>2009</strong> è venuta<br />

a mancare la Signora Corradina<br />

sorella del nostro Socio Consigliere<br />

1° M.llo Luigi Filochi. Tutti i<br />

Soci e il Consiglio Direttivo della<br />

Sezione di Mantova esprimono al<br />

Socio e ai parenti tutti le più sentite<br />

condoglianze.<br />

Piero Giusi


Convenzione UNSI -<br />

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