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NOTIZIARIO DELL'ARCHIVIO OSVALDO PIACENTINI - CAIRE

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all’insegna della sostenibilità<br />

Risulta, così, particolarmente significativa, la<br />

traduzione in norma del principio secondo il<br />

quale, ribaltando una consuetudine consolidata,<br />

l’incidenza paesistica di tutti gli interventi di trasformazione<br />

debba essere attentamente verificata<br />

anche negli ambiti degradati o compromessi<br />

o a rischio di degrado, non solo per evitare di<br />

aggravare ulteriormente le condizioni di degrado/compromissione,<br />

ma anche per evitare di<br />

sprecare preziose occasioni (talvolta uniche) per<br />

l’avvio di processi virtuosi di riqualificazione. 13<br />

Gli indirizzi 14 articolano maggiormente le<br />

categorie di ambiti e aree afferenti alle diverse<br />

cause di degrado, fornendo indicazioni relative<br />

sia ai fenomeni che possono derivarne, che<br />

alle azioni utili per la loro riqualificazione e<br />

164<br />

all’attivazione di politiche di contenimento e<br />

prevenzione di possibili future forme di degrado<br />

o compromissione.<br />

Le province, i parchi e i comuni, tramite i propri<br />

strumenti di pianificazione e programmazione<br />

territoriale e urbanistica, rispetto ai propri<br />

territori e competenze, una volta individuate<br />

in modo puntuale le situazioni realmente<br />

interessate da degrado o compromissione<br />

paesaggistica o da rischi di futuro degrado,<br />

dovranno definire conseguentemente alle<br />

norme e agli indirizzi formulati a scala<br />

regionale, politiche e azioni di intervento per la<br />

riqualificazione e il contenimento del degrado<br />

paesistico-ambientale locale.<br />

1 (Legge n.14 del 9 gennaio 2006.<br />

2 Sentenza della Corte Costituzionale 14 novembre 2007, n.367.<br />

3 L’aggiornamento del Piano Paesaggistico è stato curato dalla Direzione Generale Territorio e Urbanistica della Regione<br />

Lombardia con la responsabilità istituzionale dell’assessore Davide Boni, la direzione del Direttore Generale Mario Nova e il<br />

coordinamento di Dario Fossati, Diego Terruzzi, Anna Rossi. In particolare il lavoro di ricerca sui temi del degrado, coordinato<br />

da Anna Rossi , è stato affidato a IREALP e svolto da Marco Prusicki (responsabile scientifico) con la collaborazione di Franco<br />

Resnati, Paolo Dell’Orto e Giorgio Limonta.<br />

4 La giunta della Regione Lombardia ha approvato con delibera DGR 6447 del 16.01.2008 le integrazioni e gli aggiornamenti<br />

del quadro di riferimento paesistico e degli indirizzi di tutela del PTPR (vigente dal 2001), come primo e immediato<br />

aggiornamento dello stesso di competenza della giunta stessa (integrazioni quindi immediatamente operative)ed ha inviato<br />

al Consiglio regionale la proposta complessiva del Piano Paesaggistico quale sezione specifica del PTR comprendente oltre<br />

agli aggiornamenti di cui sopra, anche la revisione della disciplina paesaggistica regionale e correlati documenti (abachi e<br />

cartografie).<br />

5 secondo quanto già condiviso e operante nelle zone tutelate. Vedi : DPCM 12 dicembre 2005 - Allegato Relazione Paesaggistica<br />

– “Individuazione della documentazione necessaria alla verifica della compatibilità paesaggistica degli interventi proposti, ai<br />

sensi dell’ art.146, comma 3, del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42”<br />

nota 2.<br />

6 Definizione entrata in normativa (art.28 – comma 1)<br />

7 D’area quando il fenomeno riguarda una situazione limitata e circoscrivibile nella sua estensione, tendenzialmente interessata<br />

da un processo univoco di degrado/dismissione che può riguardare anche un sistema di aree , afferenti ad uno stesso<br />

territorio e una stessa problematica, per esempio aree di cave cessate di pianura a falda affiorante in contesto rurale. D’ambito<br />

quando riguarda una situazione territoriale estesa e non esattamente circoscrivibile, interessata da fenomeni diffusi di degrado<br />

o banalizzazione.<br />

8 Vedi PTPR-2001, I paesaggi della Lombardia: ambiti e caratteri tipologici, Le eredità del passato e i motivi dell’identità lombarda, Vol 2,<br />

§1.5, pag.15<br />

9 Vedi Regione Lombardia - DGR VIII/6421, 27.12.2007 -“Criteri e indirizzi relativi ai contenuti paesaggistici del Piani Territoriali<br />

di Coordinamento Provinciale”<br />

10 Vedi L.Bisogni, Utilizzazione dei dati dei SIT per analisi e progetti di paesaggio, in AA.VV., “LOTO, Landscape Opportunities.<br />

La gestione paesistica delle trasformazioni territoriali. Complessità territoriale e valorizzazione del paesaggio, Esperienze a<br />

confronto in Lombardia, maggio 2006, p.25<br />

11 Vedi Norme di attuazione - Parte II - Titolo III - Disposizioni del PTPR immediatamente operative - art. 28, comma 5<br />

12 Vedi A.Rossi, L.Grancini, M.Prusicki, L.Scazzosi, Linee guida per una lettura e interpretazione del paesaggio finalizzata ad orientare<br />

le scelte di trasformazione territoriale in Regione Lombardia, “LOTO Landscape Opportunities. La gestione paesistica delle<br />

trasformazioni territoriali:linee guida e casi pilota”, settembre 2005, p.11<br />

13 A tale proposito l’art. 28, comma 10 della normativa. Esso stabilisce infatti che, ai fini della “determinazione del grado di<br />

‘sensibilità paesistica’, anche nei territori non assoggettati a specifiche tutele paesaggistiche (ai sensi degli artt.134 e 142 del<br />

D.Lgs.42/2004) le aree paesisticamente compromesse o degradate sono da considerarsi a “sensibilità elevata o molto elevata”, e che, di<br />

conseguenza dovrà essere attentamente valutata l’incidenza paesistica degli interventi e dei programmi urbanistici che le riguardano”,<br />

tenendo sempre “in attenta considerazione le connotazioni del contesto sovralocale” e le coerenze con gli scenari di riqualificazione<br />

paesistica eventualmente definiti dalla pianificazione locale, prevedendo semplificazioni procedurali solo nel caso che “la<br />

pianificazione abbia definito anche specifiche e dettagliate norme e indicazioni paesistiche per gli interventi di recupero”<br />

14 Indirizzi di Tutela – parte IV. Degrado e compromissione paesistica : indirizzi di riqualificazione e di contenimento.

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