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NOTIZIARIO DELL'ARCHIVIO OSVALDO PIACENTINI - CAIRE

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Una riflessione sulla “qualità urbana”<br />

dopo dieci anni di attuazione della Legge<br />

Regionale 19/98<br />

Il concetto di riqualificazione implica un<br />

approccio integrato ai problemi del territorio<br />

e presuppone una domanda di qualità (qualità<br />

ambientale, qualità delle relazioni umane,<br />

qualità della vita urbana) che non può essere<br />

soddisfatta soltanto da interventi fisici di<br />

recupero o di sostituzione edilizia, ma richiede<br />

una maggiore disponibilità verso programmi<br />

complessi che integrino la trasformazione con<br />

obiettivi di ricucitura del tessuto urbano e il<br />

recupero delle preesistenze con opportuni<br />

inserimenti di architettura contemporanea.<br />

La stagione dei programmi complessi ci ha posto<br />

di fronte ad una quantità di strumenti tendenti<br />

a introdurre nella prassi urbanistica l’obiettivo<br />

di integrare fra loro la dimensione del piano e<br />

quella del progetto di architettura. Il termine<br />

progetto urbano può servire a sintetizzare<br />

questo approccio al progetto applicato ad un<br />

ambito urbano che comprende architetture<br />

e spazi aperti e si qualifica come generatore<br />

di un intervento che punta a recuperare in<br />

tale ambito obiettivi di centralità propri delle<br />

culture urbane, cercando di non riprodurre<br />

la dicotomia esistente tra centro e periferia.<br />

Del tutto correlato alla individuazione della<br />

“dimensione strategica” del progetto urbano è<br />

dunque il tema della definizione di un ambito<br />

significativo e degli obiettivi di qualità urbana<br />

da raggiungere in esso. Nella individuazione<br />

degli ambiti di intervento va ricercata anche<br />

la dimensione possibile per la partecipazione<br />

dei cittadini alle scelte che riguardano il loro<br />

territorio.<br />

Il progetto urbano deve evitare il rischio di<br />

cadere in due semplificazioni contrapposte,<br />

entrambe negative: da un lato l’ambizione<br />

di poter trattare intere parti di città con un<br />

disegno urbano precostituito alla scala del<br />

progetto architettonico, che è di per sé concluso<br />

e statico e non consente una flessibilità attuativa;<br />

dall’altro l‘illusione di concentrare nel progetto<br />

sulla riforma urbnistica<br />

di Michele Zanelli<br />

di un edificio o complesso architettonico di<br />

particolare fascino l’obiettivo di realizzare una<br />

nuova polarità urbana e di riscattare così un<br />

intero quartiere periferico dall’anonimato e<br />

dalla monofunzione residenziale.<br />

La qualità urbana del progetto deve essere<br />

assicurata dunque non dalla sua uniformità<br />

progettuale, quanto dalla pluralità di funzioni<br />

insediate e dalla flessibilità di impianto; la sua<br />

funzione strategica consiste nel costituire un<br />

quadro di assieme la cui fattibilità sia garantita<br />

anche in presenza di una certa variabilità dei<br />

singoli interventi.<br />

I Programmi di Riqualificazione Urbana<br />

costituiscono una tipologia di progetto urbano<br />

applicato agli ambiti di riqualificazione per<br />

governare i processi di trasformazione urbana, in<br />

uno scenario che si pensava caratterizzato dalla<br />

fine della fase di espansione della città. Sono<br />

uno strumento operativo di pianificazione che<br />

attua politiche urbane in partnership pubblicoprivato.<br />

Possono restare casi episodici, accordi<br />

“caso per caso”, alternativi alla pianificazione<br />

generale oppure divenire organici alla<br />

pianificazione strategica: perché ciò avvenga<br />

occorre evidentemente una forte regia pubblica<br />

che si traduca in una “agenda strategica della<br />

pubblica amministrazione” e definisca obiettivi<br />

e priorità da realizzare in un determinato arco di<br />

tempo (per esempio la prospettiva di un piano<br />

operativo comunale).<br />

La Legge regionale 19/1998 “Norme in materia<br />

di riqualificazione urbana” appartiene alla<br />

famiglia dei programmi integrati che a partire<br />

dagli anni 90 hanno innovato l’intervento<br />

pubblico in edilizia allargandolo alla sfera del<br />

quartiere e coinvolgendo in programmi di<br />

riqualificazione una pluralità di funzioni urbane<br />

e di soggetti attuatori pubblici e privati. La<br />

caratteristica di questi programmi, nei casi in cui<br />

hanno interessato realmente parti significative<br />

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