favignana e la mattanza dei tonni (pdf 4,1 mb) - Geacoopsociale.Eu
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La grande intuizione<br />
del senatore Ignazio Florio<br />
La famiglia a cui si deve il fiorire dell’industria del tonno sull’iso<strong>la</strong> è quel<strong>la</strong> <strong>dei</strong><br />
Florio. All’inizio è don Vincenzo a verificare quanto pescoso fosse il mare delle<br />
Egadi, gestendo in affitto le tonnare di Vergine Maria, Arenel<strong>la</strong>, Iso<strong>la</strong> delle<br />
Femmine, Favignana e Formica. Quando gli subentra il figlio Ignazio (1838-91),<br />
dotato di una visione imprenditoriale anche più ampia, nasce il vero business.<br />
Nel 1874 isole e tonnare diventano sue per <strong>la</strong> cifra di 2.750.000 lire. Il primo<br />
nucleo del futuro stabilimento esisteva già, costruito dal precedente gabelloto,<br />
il genovese Giulio Drago. Ma solo con Florio vi si aggiungono i magazzini e le<br />
altre strutture per <strong>la</strong> trasformazione del pesce. E solo con Florio nasce il tonno<br />
inscato<strong>la</strong>to sott’olio, che diventerà poi famoso in tutto il mondo e farà <strong>la</strong><br />
fortuna dell’iso<strong>la</strong>.<br />
La statua a Ignazio Florio nel<strong>la</strong> piazza del<br />
Municipio a Favignana.