La gestione integrata dei rifiuti fra mito e - Comune di Montale

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termovalorizzatore trasformato in termovalorizzatore proprio alcuni anno fa esattamente nelle
solite dimensioni con cui si vuole aumentare questo inceneritore. Ricordo inoltre ai relatori qui
presenti che esso è attivo da oltre trenta anni, esattamente il periodo di quello chiuso a Terni,
trenta anni nei quali chiaramente qualcosa forse questo inceneritore ha fatto. Vorrei domandare
sempre al professor Federico, avendo riportato molti dati, se dai dati che Lei ha riportato può
affermare, visto che sembrerebbe che non ci siano ipotesi di correlazione fra malattie e
inceneritori, e darci certezza che dove c'è un impianto di incenerimento dei rifiuti in prossimità
dell'impianto la popolazione può essere sicura e può dormire sogni tranquilli. Questa è la
domanda che volevo fare. Contestualmente Le volevo domandare come è classificata, se può
raccontare un po’ a tutti, la diossina dall'ordine mondiale della sanità e quanto è la dose
massima tollerabile nell'uomo. Queste sono le domande che Le pongo. Grazie a tutti.
PROF. MASSIMO FEDERICO
Rispondo all'ultimo interlocutore ribadendo che sulla base dei dati che possono essere
analizzati con metodi scientifici non ci sono oggi elementi per potere sostenere che è stato
dimostrato un eccesso di incidenza dei tumori nelle aree vicine agli inceneritori. Se ritornate un
attimo alle cose che ho detto durante la mia presentazione ho concluso facendo vedere che la
Regione Emilia Romagna ha messo in piedi un comitato regionale per mettere insieme i dati
della Provincia di Modena e delle altre otto Province per vedere se con un denominatore più
ampio si possono trovare elementi, e ribadisco che non sono un amministratore ma lavoro in
un'istituzione pubblica, cioè se disponessimo di informazioni sufficienti per dire che nel Comune
di Modena o nel Comune di Montale o nel Comune di Acerra o da qualsiasi altra parte
attraverso un'analisi corretta dei dati epidemiologici che vengono raccolti dai registri tumori
italiani si potesse documentare un eccesso di rischio la nostra prima preoccupazione sarebbe
quella di informare le autorità competenti sanitarie e non sanitarie. Non sono una persona che
direttamente o indirettamente può avere un interesse ad una procedura di trattamento dei rifiuti
rispetto ad un'altra, vivo come Lei su questa Terra e faccio un lavoro che non mi mette a
contatto con chi ha questo problema della gestione dei rifiuti. Si ricordi questo. Se poi il medico
di famiglia del signore che l'ha preceduta ritiene di avere dati a sufficienza per contestare le
cose che ho detto ormai nella società della comunicazione è facile misurare la qualità delle
affermazioni, cioè se uno scienziato produce una ricerca di valore questa ricerca finisce su una
rivista di prestigio e prima di essere pubblicata sulla rivista di prestigio viene valutata da revisori
esterni, è un processo molto complesso e molto trasparente perché ne va del prestigio della
rivista. Io Le posso solo dire che nella mia carriera di ricerche che ho sottoposto a riviste più o
meno importanti ne ho fatte abbastanza ed oggi come oggi non potrei fare il medico di famiglia