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Diapositiva 1 - Regione Umbria - Agricoltura e Foreste

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PALAZZO DI SOLFAGNANO Località Solfagnano – Comune di Perugia<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Palazzo di Solfagnano<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

A1<br />

Racc. Terni-<br />

Orte<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Palazzo di Solfagnano<br />

Ville storiche<br />

E45<br />

Perugia<br />

Terni<br />

Tracciato del Corridoio Bizantino<br />

E 45: uscita<br />

Resina ‐<br />

direzione<br />

Solfagnano<br />

A 3 Km<br />

dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Località turistiche<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Su un lungo sprone collinare che domina la valle del Tevere, sostenuto da ampie muraglie e sullo sfondo di una macchia scura di lecci, spicca il Palazzo di Solfagnano conosciuto<br />

anche come Villa Bennicelli.<br />

Risultante della trasformazione seicentesca di un castello tardo medievale e rinascimentale, è uno dei più importanti esempi di villa umbra. Il suo fascino deriva dalla sofisticata ed<br />

intellettualistica imitazione di una struttura fortificata impostata sui resti dell’antico fortilizio, espressione architettonica di un fastoso neo-feudalesimo barocco.<br />

Il complesso interessa tutta la sommità della collina racchiusa su più lati dalle muraglie che sono parte del sistema di fortificazione preesistente. Il periodo di costruzione del corpo<br />

della villa è sicuramente tra la fine XVI secolo e la prima metà XVIII, mentre la strutturazione degli esterni è settecentesca; la parte più antica del complesso è formata da un<br />

ampio corpo di fabbrica tra due torri quadrate, tipico dell’architettura militare del XIV - XV secolo. Il resto del volume che delimita il lato orientale, è frutto di una trasformazione<br />

settecentesca; sulla testata del fabbricato è ricavata la cappella di S. Antonio, collegata con un robusto cornicione alle due torri impostate di sbieco che stringono gli angoli del<br />

cortile pensile, centro della composizione settecentesca della villa. Al di sotto del cortile si aprono dei vasti ed alti locali con funzione di stalle, granai, magazzini. Al cortile si<br />

accede da una rampa ed un bastione isolato da cui si oltrepassa il perimetro della cinta muraria ornata da una baroccheggiante merlatura e da due garitte cilindriche.<br />

Sullo sfondo del cortile spicca il volume cubico della villa, sviluppato su tre livelli, con una facciata sobria che si ripete sul fronte posteriore. È tripartita da due pontili che decorati<br />

da nicchioni ed aperti da un arco a bugne, si dispongono come ali ai lati del prospetto. Quest’ultimo è cadenzato da doppia fascia marcapiano con riquadri al piano nobile e da<br />

cinque assi di aperture. Quello centrale è enfatizzato dal portone bugnato sormontato da un balcone e coronato in alto dal fastigio a cimasa mistilinea che racchiude l’orologio.<br />

Tutte le facciate presentano bugnatura intorno alle finestre e sulle paraste angolari.<br />

Al piano nobile importante è la sala centrale caratterizzata da una grande altezza, da una copertura a travi e travetti decorati ed un ampio camino in pietra serena, a piano terra la<br />

villa presenta una galleria passante che unisce il cortile pensile con il parco sul retro.<br />

Questo si presenta a forma di ferro di cavallo allungato, una specie di classico circo formato da una triplice corona di lecci secolari disposti su piani digradanti. Questo fa ombra<br />

su due viali anulari posti su livelli inferiori alla platea erbosa centrale su cui è stato piantato, nel XX secolo, un doppio filare di pini. Dei due lunghi cortili racchiusi dai pontili, quello<br />

occidentale si apre sul panorama a valle. Da quest’ultimo e dal cortile pensile parte una doppia scalinata monumentale che dà accesso al giardino pensile sottostante<br />

caratterizzato da un parterre erboso e una fontana polilobata al centro. Un altro giardino all’italiana d’impianto ottocentesco si adagia in posizione obliqua con la sua forma<br />

rettangolare e siepi di bosso di varie forme, sulle bastionate sotto la rampa d’accesso al cortile.<br />

La villa, utilizzata da tanto tempo come residenza saltuaria, è da poco passata di proprietà ad un altro privato ed è in attesa di un nuovo utilizzo.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Valutazione<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Alto<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

Edificio<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Variabili<br />

Attività in essere<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

Edificio<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Variabili<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.

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