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Diapositiva 1 - Regione Umbria - Agricoltura e Foreste

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Str. Marscianese n. 30 – S. Martino Delfico (PG)<br />

VILLA ALFANI SILVESTRI Str. Marscianese n. 30 – S. Martino Delfico (PG)<br />

ACCESSIBILITÀ<br />

Villa Alfani Silvestri<br />

Racc.<br />

Perugia-<br />

Bettolle<br />

Racc.<br />

Terni-<br />

Orte<br />

A1<br />

E45<br />

Perugia<br />

E45<br />

LUOGHI DI INTERESSE<br />

Villa Alfani Silvestri<br />

Terni<br />

Ville storiche Località turistiche<br />

Tracciato dell’antica Via<br />

Orvietana<br />

Da Perugia<br />

Pallotta: direzione<br />

Montebello ‐<br />

S. Enea<br />

A 4 Km<br />

E 45: uscita<br />

Montebello ‐<br />

direzione S. Enea<br />

A 4 Km dall’uscita<br />

Monumenti storici<br />

Tracciato del Corridoio<br />

Bizantino<br />

DESCRIZIONE DEL COMPLESSO<br />

Appena fuori Perugia, sul crinale che separa la valle del Genna dalla pianura Tiberina, lungo la Via Marscianese, sorge Villa Alfani Silvestri, detta anche San Martinello.<br />

Il complesso risale al 1730 anno in cui i Conti Donini decisero di costruire una dimora di campagna dominante le loro proprietà agricole, vicino alle rovine del Castello Bovalini,<br />

distrutto nel 1540 commissionando il progetto all’architetto perugino P.Carattoli. Dai Donini la villa passa di generazione in generazione ai Danzetta, agli Alfani poi ai Silvestri ed<br />

infine ai Caucci von Saucken.<br />

Il complesso è costituito da tre corpi: quello centrale e due barchesse. Il corpo centrale si sviluppa su tre piani ed è caratterizzato da un’esedra che incorpora una scalinata a<br />

forbice, d’accesso al piano nobile. La facciata è molto ricca, scandita da fasce marcapiano e lesene che contengono archi ciechi ed oculi realizzati in mattoni su fondo giallo.<br />

Sopra al piano sottotetto caratterizzato da aperture quadrate più piccole, al centro del prospetto, si eleva un attico tripartito dalle stesse lesene, coronato da quattro piramidi e da<br />

due intelaiature in ferro battuto che sostengono le campane. In una delle testate dell’esedra si apre l’ingresso della cappella. Gli altri prospetti sono più semplici, con marcapiani e<br />

cornici intorno alle aperture. La facciata secondaria, con portale centrale e balconcino con volute barocche, si affaccia sul giardino segreto, un ampio cortile da cui si diparte una<br />

scalinata a esedra, in asse con quella dell’ingresso principale, che dà accesso all’oliveto, piantato nel sito dell’originario giardino all’italiana.<br />

Attraverso un pontile che unisce il piano nobile al giardino pensile si collega al corpo centrale la barchessa di sinistra, più alta e contraddistinta all’estremità settentrionale da una<br />

torre colombaia; essa era adibita a cantine e alloggi per i palafrenieri che accompagnavano gli ospiti. Quella di destra invece è collegata all’edificio principale da un cancello a<br />

volute; essa è allineata alla facciata ed è contraddistinta da teste di cavallo poste sopra le aperture che si alternano a lesene e marcapiani che ripetono il motivo del fronte<br />

principale. All’interno notevoli sono la cappella con i dipinti di F. Appiani e coretto collegato al piano nobile, la lunga galleria che si apre sul giardino pensile, l’antico archivio.<br />

L’area esterna è costituita da un breve viale di cipressi che si allarga in un parterre erboso di forma ovale circondato da una siepe di bosso; al centro del parterre sorge una<br />

fontana, punto d’arrivo di un labirinto di mattoni realizzato in epoca recente.Dal parterre si allunga un viale irregolare di ippocastani secondario, trasversale rispetto al principale,<br />

realizzato nell’Ottocento sul tracciato della vecchia strada tangente la villa che fu acquisito dalla proprietà. Sulla sinistra, ad una quota più alta, si sviluppa il giardino pensile<br />

all’italiana, quadripartito intorno ad un’aiuola circolare centrale. Il giardino è delimitato a valle dalla barchessa delle cantine a cui si addossa un pergolato di glicine antico. Gli altri<br />

lati sono delimitati da un muro cadenzato da lesene, nicchioni e cimasa a tratti arriciata. Aldilà di questo, lungo il lato nord orientale si apre il parco di querce, lecci, pini, impiantato<br />

attorno alle rovine del castello. Dal parco si accede al giardino posteriore costituito da due parterre erbosi disposti ai lati del giardino segreto; quello lungo l’edificio delle scuderie è<br />

maggiormente strutturato con fontana centrale e muro di fondo a volute.<br />

La villa, di proprietà dei discendenti dei Donini, viene utilizzata ancora oggi come residenza. Fanno parte della proprietà i terreni agricoli che producono grano, olio e vino.<br />

ATTRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Variabili<br />

Qualità architettonica<br />

Interesse botanico<br />

Facilità d’accesso<br />

Qualità paesaggistico<br />

ambientale<br />

ATTRATTORI ECONOMICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

antropico<br />

Attività in essere R - A<br />

Prodotti tipici e di qualità<br />

(DOP, IGP, DOC, DOCG)<br />

Vicinanza con altri<br />

attrattori<br />

Vicinanza a percorsi<br />

turistici - eno-gatronomici<br />

Valutazione<br />

Alto<br />

Attrattori architettonico paesaggistici:<br />

Qualità architettonica: evidenze architettoniche ed artistiche;<br />

Interesse botanico: composizione del verde, evidenze botaniche;<br />

Qualità paesaggistico-ambientale: presenza di elementi geomorfologici e idrografici<br />

(rilievi, corsi d’acqua, specchi d’acqua); presenza di elementi vegetazionali (coperture<br />

forestali, macchie, formazioni lineari, coltivazioni permanenti); panoramicità (coni<br />

visuali panoramici); presenza di insediamenti umani (borghi storici, insediamenti rurali,<br />

manufatti minori, tradizionali); salubrità dell’ambiente-presenza di siti naturalistici.<br />

Attrattori economici:<br />

Attività in essere: svolgimento di attività economiche;<br />

Vicinanza con altri attrattori: presenza di città d’arte, eventi culturali, tradizioni locali;<br />

percorsi turistici ed eno-gastronomici.<br />

Medio<br />

Basso<br />

Assente<br />

Attività in essere<br />

R Residenza A Azienda Agricola<br />

RI Ricettività S Servizi<br />

F Formazione CO Commercio<br />

C Cultura<br />

DETRATTORI ARCHITETTONICO PAESAGGISTICI<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado<br />

architettonico<br />

Edificio Variabili<br />

Caratteristiche<br />

intrinseche<br />

Relazioni con<br />

il contesto<br />

Stato di degrado degli<br />

spazi aperti<br />

Elementi di disturbo e<br />

degrado paesaggistico<br />

ambientale<br />

DETRATTORI ECONOMICI<br />

Assenza di attività<br />

economica<br />

Lontananza da altri<br />

attrattori<br />

Lontananza da<br />

infrastrutture<br />

Detrattori architettonico paesaggistici:<br />

Stato di degrado architettonico: presenza di elementi architettonici di disturbo (opere<br />

scorrette di restauro, superfetazioni, cattiva manutenzione);<br />

Stato di degrado degli spazi aperti: presenza di elementi di disturbo nella<br />

composizione del verde (vegetazione non autoctona, cattiva manutenzione);<br />

Elementi di disturbo e degrado paesaggistico-ambientale: assenza di coni visuali<br />

panoramici; presenza di elementi lineari di disturbo del paesaggio (viadotti, linee<br />

elettriche a traliccio,mancato ripristino ambientale di opere in rete); presenza di<br />

elementi puntuali di disturbo del paesaggio (cave, discariche, zone industriali, aree in<br />

stato di abbandono); assenza di salubrità dell’ambiente.<br />

Detrattori economici:<br />

Lontananza da altri attrattori: assenza o lontananza di città d’arte, eventi culturali,<br />

tradizioni locali; percorsi turistici ed eno-gastronomici.

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