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Diapositiva 1 - Regione Umbria - Agricoltura e Foreste

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Introduzione<br />

Ville e grandi residenze di campagna caratterizzano in modo particolare il paesaggio di diverse regioni italiane ed europee, costituendo così un vasto patrimonio storico-artistico a testimonianza di una specifica<br />

forma insediativa sviluppatasi nel processo di antropizzazione che ha coinvolto le nostre campagne. Questo tipo di insediamento, a cui si deve riconoscere il valore di bene storico-culturale ed ambientale, è<br />

costituito da un insieme di elementi che contribuiscono a formare una delle più particolari e diffuse unità elementari di paesaggio italiano.<br />

La <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong> ha da sempre dato importanza a queste specifiche forme insediative. Nel 1985, ha dato avvio al censimento regionale ed alla perimetrazione delle ville, dei parchi e giardini; il lavoro svolto<br />

sull’intero territorio regionale, ad eccezione delle aree urbane e dei centri maggiori, ha permesso di accertare la presenza di almeno 800 unità (ville), ubicate perlopiù nelle zone di media e bassa collina. Il<br />

giardino e il parco costituiscono gli elementi di maggiore qualificazione ambientale dell’unità di paesaggio della villa e spesso sono gli unici veramente distintivi rispetto ad altri edifici, pure di carattere<br />

monumentale, sparsi nella campagna. Le indagini effettuate e i dati riassunti nelle schede hanno rappresentato un primo approccio conoscitivo rispetto ad una realtà territoriale che si è rivelata estremamente<br />

sorprendente per la densità e la qualità dei siti, tanto da poter affermare che, anche in <strong>Umbria</strong> questa particolare forma insediativa, tipica del paesaggio rurale italiano, abbia un suo carattere specifico e una sua<br />

valenza, soprattutto in virtù del profondo legame che essa ha con il paesaggio rurale circostante. Nel 2000 si è ritenuto importante documentare le “Ville, Parchi e Giardini in <strong>Umbria</strong>” e rendere nota l’esistenza di<br />

questo patrimonio storico-architettonico indagando maggiormente questa realtà così poco conosciuta, approfondendo la ricerca per i siti più significativi e promuovendo una pubblicazione affidata<br />

all’Arch. Alberto Durante e realizzata con gli uffici regionali competenti. Per ogni villa delle 70 selezionate, individuate in un arco di tempo compreso tra la metà del cinquecento e la prima metà del novecento, è<br />

stata prodotta una descrizione ricca e dettagliata comprendente la storia della proprietà, le trasformazioni e la precisa narrazione dei caratteri stilistici e morfologici del manufatto.<br />

Negli ultimi anni il tema del paesaggio e dei suoi elementi costitutivi ha conquistato spazi sempre più ampi nella programmazione regionale. Oggi la <strong>Regione</strong> <strong>Umbria</strong>, in coerenza con i principi comunitari, in<br />

particolar modo con la Convenzione Europea del Paesaggio, ratificata in Italia con legge n. 14 del 2006, intende sviluppare e rilanciare sempre più la “risorsa paesaggio” in termini di “tutela attiva” e quindi di<br />

valorizzazione, visto il patrimonio naturalistico, storico-culturale e rurale di cui è ricca.<br />

Il Progetto “Studio di Fattibilità: Rete regionale per la valorizzazione di Ville, Parchi e Giardini nel paesaggio rurale” affidato alla società 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’<strong>Umbria</strong>, intende porre<br />

l’attenzione su uno degli elementi di “eccellenza” del paesaggio: le ville, i parchi ed i giardini storici e la loro relazione con il paesaggio rurale circostante.<br />

Valorizzare questi particolari “oggetti” così intimamente legati al paesaggio significa dare attenzione ad essi non solo in quanto “segni culturali” ma anche come elementi di biodiversità, di qualità ambientale e<br />

Il Verde<br />

come “archivi” di cultivar e di specie botaniche di grande valore storico.<br />

Il prodotto finale costituito dal presente fascicolo, deve essere considerato quindi uno strumento utile ai preposti uffici Regionali in supporto alla realizzazione di interventi di marketing territoriale e alla<br />

promozione integrata del territorio regionale.<br />

Il fascicolo è costituito da una parte cartografica (Carta delle Ville prese a campione per il progetto di rete, Carta delle Risorse Storico-Culturali e dei Vincoli Paesaggistico-Ambientali, Carta delle Aree Protette e<br />

delle Aree di Rilevante Interesse Naturalistico) e da trenta schede sintetiche, una per ogni complesso architettonico prescelto.<br />

La selezione di questi ultimi è stata effettuata cercando di coprire quasi tutti i contesti paesaggistici regionali dando maggiore spazio a quelli dove più alta è la concentrazione dei manufatti. La selezione inoltre, è<br />

stata indirizzata verso quei manufatti per i quali risultava una maggiore ricchezza di informazioni, la disponibilità dei proprietari, la dotazione di giardini e parchi significativi e la potenzialità di inserimento in una<br />

Rete Regionale di Ville Parchi e Giardini.<br />

Partendo dal presupposto che ogni villa con l’organizzazione spaziale dei suoi elementi componenti (il viale, gli edifici, il giardino, il parco) costituisce un’unità elementare di paesaggio che ha una forte<br />

connessione con il paesaggio agrario circostante, l’analisi è stata portata avanti ponendo attenzione soprattutto al tipo di relazione esistente tra la villa, il parco e/o il giardino ed il paesaggio oltre che agli aspetti<br />

prettamente architettonici degli edifici, e quelli botanici della composizione del verde.<br />

Ogni scheda contiene un condensato di informazioni raccolte in occasione di sopralluoghi effettuati in situ da agronomi ed architetti di 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare dell’<strong>Umbria</strong>. Molti dati provengono da<br />

fonti dirette (intervista ai proprietari dei complessi) e/o dalla consultazione di documentazione già esistente, dove disponibile. Le fotografie ritraggono lo stato attuale degli edifici e delle pertinenze e sono state<br />

scattate in occasione dei sopralluoghi effettuati tra maggio e giugno 2008.<br />

In accordo con gli uffici regionali competenti, la descrizione sia degli spazi aperti che delle caratteristiche architettoniche dei complessi è stata riportata in modo sintetico; la sintesi si è resa necessaria per dare al<br />

lettore la possibilità di avere un quadro chiaro e generale dello stato di ogni complesso; nelle schede sono state inserite solo informazioni ritenute utili per la finalità del progetto.<br />

Nella descrizione degli spazi aperti e pertinenze si è scelto di indicare le emergenze botaniche con i nomi comuni delle varie essenze rilevate per rendere agevole la comprensione anche ai non addetti ai lavori.<br />

Laddove le realtà di parco e/o giardino fosse particolarmente importante è stata inserita una apposita tabella dedicata alle Specie Vegetali di Rilevante Interesse. Tale descrizione non ha la pretesa di essere un<br />

censimento della vegetazione presente ma una elencazione delle emergenze botaniche rilevate in occasione dei sopralluoghi.<br />

Nelle schede ogni complesso è stato sottoposto ad una valutazione con attrattori e detrattori (architettonico-paesaggistici ed economici) con l’obiettivo di mettere in luce il valore paesaggistico, quello storico-<br />

culturale, la fruibilità e tutti gli elementi di qualità di ogni singolo complesso. Dal punto di vista economico gli attrattori danno rilievo al valore del riuso, delle produzioni tipiche locali e a quello legato all’eventuale<br />

vicinanza di altri attrattori. I detrattori invece mettono in evidenza l’abbassamento del livello qualitativo causato da elementi che vanno a inficiare i valori sopraddetti, sia dal punto di vista paesaggistico-<br />

ambientale che da quello economico. Nella individuazione degli attrattori e dei detrattori, si è tenuto conto sia delle caratteristiche intrinseche dei complessi architettonici che del loro rapporto con il contesto<br />

ambientale ed antropico. Tutte le valutazioni sono sintetizzate in apposite tabelle. Auspichiamo che il presente fascicolo possa favorire una maggiore consapevolezza rispetto al patrimonio storico-architettonico<br />

e paesaggistico della nostra regione.

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