P.o.f. approvato dal Collegio dei docenti in data - Liceo Artistico
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Classe liceale II<br />
Moderno è il pensiero <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong> esso l’uomo diviene il centro di riferimento della totalità<br />
dell’ente, non soltanto per la sua appartenenza esteriore a un tempo. La geofilosofia europea ha<br />
voluto che lo spazio di irruzione della modernità il filosofia sia stato il Cogito, sum cartesiano. Parigi<br />
capitale della cesura con il mondo antico, probabilmente perché la Francia spazio che è stato<br />
aperto alla penetrazione lat<strong>in</strong>a dell’Europa. Per quanto risulti <strong>in</strong> seguito difficile ad essere<br />
ammessa da parte germanica, la centralità di Parigi è tutta nel retaggio della sua razionalità e<br />
della sua trasparenza teorica. La modernità filosofica è laica, benché imperniata nell’asse<br />
ontoteologico, e prodotta da spiriti critici della modernità che la terra europea non ha mai<br />
chiamato <strong>in</strong> cattedra costr<strong>in</strong>gendo poi tutti a studiarli: Descartes, Sp<strong>in</strong>oza e Leibniz. La vicenda del<br />
pensiero è questa e non tollera troppe irriflesse mescolanze. La prima philosophia di questi maestri<br />
è stata la base strategica dell’<strong>in</strong>novazione nella pratica scientifica e della scelta<br />
dell’operativismo. La prospettiva soggettocentrica <strong>dei</strong> moderni non entra <strong>in</strong> fibrillazione nel punto<br />
più alto della modernità che è occupato da Kant, ma già presto nella elaborazione marranista di<br />
Sp<strong>in</strong>oza. Lo studio tiene pertanto conto delle opzioni di fondo operanti nel pensiero moderno che<br />
accompagnano come un contrappunto la grande trasformazione grazie alla quale diventammo<br />
contemporanei e l’<strong>in</strong>sorgere del politico nei moderni.<br />
Classe liceale III<br />
Il programma si estende per due secoli, l’epoca contemporanea. La geofilosofia consiste nella<br />
circostanza che lo spazio centrale dell’Europa pensante sia costituito <strong>dal</strong>la Germania. A questo<br />
dest<strong>in</strong>o non è lecito sottrarsi nei due secoli, ventesimo e ventunesimo, perché la filosofia perviene<br />
alla massima potenza nell’essenza europea che le è da sempre propria. La dimensione dialettica<br />
del pensiero con cui il contemporaneo conquista la terra nuova della speculazione è quella della<br />
storia, ovvero del fare-fatto. Esistono e sono vigenti <strong>in</strong> proposito più equivoci che non a proposito<br />
delle filosofie più lontane nel tempo – ma il dest<strong>in</strong>o d’Europa è consegnato alla filosofia classica<br />
tedesca e, dopo essa, alle vicende delle azioni che hanno portato alla sua scomposizione. Dal<br />
momento che sono operanti leggende derivative e versioni gergali, lo studio ha l’obiettivo<br />
essenziale di cogliere il l<strong>in</strong>guaggio del pensiero europeo contemporaneo per renderlo gestibile<br />
nello spazio <strong>dei</strong> movimenti giovanili e degli scambi accademici. Ciò vale, ulteriormente, per il<br />
pensiero planetario di Hegel, Marx, Nietzsche, Heidegger, che ha <strong>in</strong>trodotto allo spaesamento<br />
entro cui i contemporanei si <strong>in</strong>contrano e scambiano messaggi. Ma alla f<strong>in</strong>e della filosofia<br />
europea non succede il vuoto del pensiero. Pensare dopo la filosofia significa decl<strong>in</strong>are la<br />
configurazione della mente europea <strong>in</strong> una prospettiva di <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ità, ben al di là del tratto effimero<br />
delle mode del momento. Pertanto lo studio deve affrontare l’esito della vicenda pensante nel<br />
secondo Novecento, sempre centrato nell’Europa occidentale.<br />
ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “ TORLONIA – BELLISARIO” - PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA - A.S. 2012/13<br />
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