2 I dizionari fondamentali e di frequenza della lingua italiana
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lemmi <strong>di</strong>venta stabile. 12 Il fatto che l’ampiezza del corpus è <strong>di</strong>rettamente proporzionale<br />
alla stabilità delle frequenze, è <strong>di</strong>mostrato dalla legge dei gran<strong>di</strong> numeri, secondo cui,<br />
solo al crescere del numero delle prove, la <strong>frequenza</strong> <strong>di</strong> un evento tende a <strong>di</strong>ventare<br />
uguale alla sua probabilità <strong>di</strong> occorrenza. Questa legge “consente <strong>di</strong> calcolare in misura<br />
atten<strong>di</strong>bile entro quali limiti può variare una determinata <strong>frequenza</strong>” (Sciarone 1977: 75).<br />
In quest’ottica si <strong>di</strong>stingue la <strong>frequenza</strong> reale (effettivamente trovata), da quella<br />
“ricalcolata” secondo una formula statistica che permette <strong>di</strong> eliminare le variazioni <strong>di</strong><br />
<strong>frequenza</strong> dovute al caso.<br />
Si giunge alla conclusione che più una parola è frequente, meglio è <strong>di</strong>stribuita, mentre le<br />
frequenze basse presentano variazioni sensibili nei singoli contesti, pertanto esiste una<br />
forte correlazione tra <strong>di</strong>stribuzione e <strong>frequenza</strong>. Un lessico <strong>di</strong> base contenente solo parole<br />
molto frequenti sarà utile per la comprensione <strong>di</strong> qualsiasi testo (Sciarone 1977: 66). In<br />
conformità a verifiche empiriche, l’autore costata che per capire un qualsiasi testo<br />
occorre conoscere almeno il 90% delle parole che lo costituiscono. Il valore <strong>di</strong> copertura<br />
delle 2.726 parole contenute nella lista giunge fino a 88,73%, pertanto mancherebbero<br />
altre 500 parole per coprire quasi tutti i testi possibili. Per recuperare le parole mancanti,<br />
Sciarone (1977: 93) suggerisce, stranamente, <strong>di</strong> affidarsi all’esperienza.<br />
I lemmi sono compresi fra la <strong>frequenza</strong> massima “ricalcolata” 165.240 (resa atten<strong>di</strong>bile<br />
tramite la normalizzazione dello scarto tra le frequenze trovate nei tre corpora) e<br />
<strong>frequenza</strong> massima “reale” 175.895 dell’articolo il, e <strong>frequenza</strong> minima “ricalcolata” 10<br />
e <strong>frequenza</strong> minima “reale” 40, non però atten<strong>di</strong>bile, <strong>di</strong> ala, animo, ecc.<br />
Sono state elaborate quattro liste:<br />
a) Lista generale in or<strong>di</strong>ne decrescente (pp. 109-163): i lemmi sono or<strong>di</strong>nati in due liste<br />
parallele, secondo <strong>frequenza</strong> ricalcolata e <strong>frequenza</strong> reale decrescenti.<br />
b) Lista per classi <strong>di</strong> parole in or<strong>di</strong>ne decrescente (pp. 167-196): i lemmi sono<br />
raggruppati secondo la categoria grammaticale, seguiti dal “rango secondo <strong>frequenza</strong><br />
ricalcolata”.<br />
c) Lista per classi <strong>di</strong> parole in or<strong>di</strong>ne alfabetico (pp. 198-228): i lemmi raggruppati<br />
secondo la categoria grammaticale sono or<strong>di</strong>nati alfabeticamente, con in<strong>di</strong>cazione del<br />
rango “secondo <strong>frequenza</strong> ricalcolata” e del “rango secondo <strong>frequenza</strong> reale”.<br />
d) Lista generale in or<strong>di</strong>ne alfabetico (pp. 231-285): contiene i lemmi con “rango<br />
secondo <strong>frequenza</strong> ricalcolata” e “rango secondo <strong>frequenza</strong> reale”, categoria<br />
grammaticale, “<strong>frequenza</strong> [totale] ricalcolata”, “<strong>frequenza</strong> [totale] reale”, “<strong>frequenza</strong><br />
FDI”, “<strong>frequenza</strong> LIF”, “<strong>frequenza</strong> VIS” [cioè del nuovo campione approntato da<br />
Sciarone].<br />
La seconda e<strong>di</strong>zione aggiornata è uscita nel 1995 (Vocabolario fondamentale <strong>della</strong><br />
<strong>lingua</strong> <strong>italiana</strong>, Perugia, Guerra).<br />
2.2.14 Dizionario illustrato per l’uso essenziale <strong>della</strong> <strong>lingua</strong> (1978)<br />
Torino, SEI. (D.I.L.)<br />
Questo <strong><strong>di</strong>zionari</strong>o, ricco <strong>di</strong> circa 13.000 lemmi (privo <strong>di</strong> termini grammaticali) va<br />
incluso fra i lessici <strong>fondamentali</strong>. Destinato ad un pubblico <strong>di</strong> ragazzi, ha scopi<br />
<strong>di</strong>chiaratamente <strong>di</strong>dattici. I principi <strong>di</strong> redazione erano l’“estrema semplicità e chiarezza”<br />
12 “Oltre la soglia delle 2.500 parole, la <strong>frequenza</strong> comincia a risultare meno atten<strong>di</strong>bile per l’incidenza del<br />
fattore ‘caso’ e del fattore ‘contesto’. Un lessico <strong>di</strong> 2.500 parole è comunque, a nostro avviso, più che<br />
sod<strong>di</strong>sfacente per un corso <strong>di</strong> italiano <strong>di</strong> livello fondamentale.” Si nota inoltre che i dati del LIF, basati su<br />
un corpus <strong>di</strong> 500.000 occorenze, sono atten<strong>di</strong>bili solo fino ai primi 1.000 lemmi (Fred<strong>di</strong> in Sciarone 1977:<br />
15).<br />
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