2 I dizionari fondamentali e di frequenza della lingua italiana
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1995); l’immaginabilità, ovvero la facilità <strong>di</strong> una parola ad evocare un’immagine<br />
mentale. I valori <strong>di</strong> questa variabile sono stati raccolti me<strong>di</strong>ante questionari sottoposti a<br />
50 studenti universitari dai 20 ai 30 anni, i valori vanno da 1 (poco immaginabile) a 7<br />
(molto immaginabile). Si precisa anche la “<strong>frequenza</strong> nello scritto infantile”, tratta dal<br />
Lessico Elementare (LE) <strong>di</strong> Marconi et al. (1994) (v. 2.2.24), <strong>di</strong>stinta in tre parti:<br />
<strong>frequenza</strong> totale nel corpus <strong>di</strong> lettura e <strong>di</strong> scrittura, <strong>frequenza</strong> delle parole scritte e delle<br />
parole lette dai bambini su un corpus <strong>di</strong> 500.000 occorrenze ciascuno. La <strong>frequenza</strong> nello<br />
scritto adulto è tratta dal CoLFIS (cfr. Laudanna et al. 1995 e v. sez. 2.2.25) ed è basata<br />
su un corpus <strong>di</strong> 3 milioni <strong>di</strong> occorrenze. La “<strong>frequenza</strong> nel parlato” è tratta dal LIP (v.<br />
2.2.23), ed è basata su un corpus <strong>di</strong> 500.000 occorrenze. Una trattazione più dettagliata <strong>di</strong><br />
queste variabili e del loro ruolo nel processing lessicale è contenuta in Rinal<strong>di</strong> et al.<br />
(2004).<br />
La presente base <strong>di</strong> dati comparativa ha utilità per la ricerca sui processi lessicali, e<br />
fornisce uno strumento per lo stu<strong>di</strong>o delle caratteristiche semantiche, grammaticali e <strong>di</strong><br />
<strong>frequenza</strong> delle prime parole acquisite dai bambini.<br />
2.2.33 Baldelli I., Mazzetti A., Falcinelli M., Serva<strong>di</strong>o B. (2005)<br />
Dizionario fondamentale <strong>della</strong> <strong>lingua</strong> <strong>italiana</strong> per stranieri,<br />
Firenze, Le Monnier.<br />
Il <strong><strong>di</strong>zionari</strong>o è composto <strong>di</strong> circa 5.000 lemmi:<br />
“scelti tra le parole <strong>di</strong> più alto uso delle liste <strong>di</strong> <strong>frequenza</strong> dell’italiano scritto e parlato, ma anche<br />
parole che, pur assenti o <strong>di</strong> bassa <strong>frequenza</strong> in tali liste, sono <strong>di</strong> assoluta ‘necessità’ per gli studenti<br />
stranieri e per gli stranieri che viaggiano in Italia”<br />
come recita la prefazione. Similmente al Vocabolario minimo, uscito nel 1974 degli<br />
stessi autori Baldelli e Mazzetti (cfr. 2.2.12), il volume è nato presso l’Università Italiana<br />
per Stranieri <strong>di</strong> Perugia. Anche se l’opera non fa alcun riferimento al suo predecessore,<br />
vista la sua struttura, è plausibile che si fon<strong>di</strong> sul Vocabolario <strong>di</strong> Baldelli e Mazzetti, cui<br />
sembra che siano stati aggiunti ca. 3.000 vocaboli d’alta <strong>frequenza</strong>.<br />
Ogni lemma è seguito dall’in<strong>di</strong>cazione <strong>della</strong> categoria grammaticale, dalla trascrizione<br />
fonetica e dalle traduzioni in inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. I<br />
traducenti si riferiscono sempre al significato illustrato nella prima frase (ovvero<br />
all’accezione più “frequente”); in alcuni casi si dà una doppia traduzione per aiutare a<br />
capire le <strong>di</strong>verse accezioni. Seguono poi le forme irregolari, gli esempi (35.000 frasi in<br />
tutto), le locuzioni, i mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>re, i proverbi (ca. un migliaio, secondo la pubblicità<br />
dell’opera). Tutte le forme degli articoli e dei pronomi personali sono in<strong>di</strong>cati nell’or<strong>di</strong>ne<br />
alfabetico e sono poi trattate nelle Schede Grammaticali (20 pagine), che si trovano in<br />
fondo al <strong><strong>di</strong>zionari</strong>o, insieme alla coniugazione dei principali verbi.<br />
Trattandosi <strong>di</strong> un <strong><strong>di</strong>zionari</strong>o destinato ad apprendenti d’italiano L2, vi troviamo una serie<br />
<strong>di</strong> espressioni grammaticali, legate a contesti <strong>di</strong>dattici, che pur non essendo <strong>di</strong> alta<br />
<strong>frequenza</strong> e <strong>di</strong> “assoluta necessità”, a ragione possono essere inclusi in un vocabolario<br />
fondamentale per stranieri.<br />
2.3 Tabella riassuntiva e comparativa<br />
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