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Dicembre - Ex-Alunni dell'Antonianum

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LO CHIAMEREMO IL CONVITO D'AMORE<br />

(OMELIA DI P. MESSORI)<br />

Ce lo ricorderemo questo giorno cosi definito Convito<br />

di un triplice amore: l'amore vostro tra di voi; l'amore<br />

vostro a questa Casa, ai vostri Padri; l'amore vostro<br />

a Dio. Ed anzitutto<br />

II convito dell'amore rostro tra di voi.<br />

Questa è proprio l'ora in cui voi dovete pensare alla<br />

vostra storia d'amore, quando vi siete incontrati la<br />

prima volta, quando forse inopinatamente è scattata<br />

la scintilla del vostro fuoco d' amore, quando guardandovi<br />

negli occhi avete sentito che- Dio vi aveva<br />

fatto l'uno per l'altra. E' il momento in cui dovete riviverla<br />

questa storia d'amore in tutti i suoi dettagli,<br />

perché vi riempia di ineffabile gioia ed immensa commozione.<br />

Che cos'è questo amore? Non posso e non so dirvelo,<br />

so soltanto che Dio è amore, dev'essere quindi<br />

una cosa meravigliosa, e voi l'avete sperimentata, è<br />

la cosa più bella della vostra vita.<br />

Quando vi siete inginocchiati dinanzi all'Altare ed<br />

io ero ministro di Dio, vi ho rivolto una parola che ho<br />

cercato fosse viva e adatto, propria a ciascheduno di<br />

voi. Ma ripensandoci mi accorgo che vi sono stati anche<br />

luoghi comuni. Non poteva non essere così.<br />

Ebbene, permettetemi che ve ne ricordi due che<br />

forse ho ripetuti a tutti voi. Erano due consigli che vi<br />

davo. Il primo diceva: Voi da questo istante avete la<br />

gioia immensa di vivere la vita in due. Questa è la<br />

forza del vostro amore: affrontare e vivere la vita in<br />

due. Stretta la mano I' una con I' altro, la vostra vita<br />

trasfusa dall'una all'altro la vivrete in due e vi accorgerete<br />

che cosa vuoi dire. Le vostre giornate piene di<br />

soie saranno più radiose; le vostre giornate con le lacrime<br />

saranno meno penose. E' quanto vi dicevo e<br />

che voi avete certo sperimentato, perché giornate radiose<br />

come questa che Dio oggi ci ha dato nello splendore<br />

di questo sole, simbolo dello splendore del vostro<br />

amore, ne avete avute nella vita. Come avete avuto<br />

le vostre giornate di pianto, perché questa è la storia<br />

dell'uomo. E mentre la gioia vi è sembrata più pura<br />

e forte con la mano dell'uno nella mano dell'altra, le<br />

vostre lacrime vi parvero meno cocenti quando la mano<br />

dell'uno ha rasciugato le lacrime dell'altro.<br />

Il secondo consiglio che mi pare di aver dato sempre<br />

a tutti inculcava a te, marito, di far consistere la<br />

tua gioia nel provocare la gioia di tua moglie, ed a<br />

te, moglie, procurare la gioia di tuo marito. Vi consegnavo<br />

questo consiglio come piccolo talismano d'amore<br />

che oggi io vi rinnovo, sicuro che voi, negli anni<br />

trascorsi ne avrete sentita la forza squisita. Voi mariti<br />

ricorderete certo che il vostro conforto più grande,<br />

la vostra gioia più profonda è stata quando avete visto<br />

la gioia di vostra moglie, procurata da voi, forse<br />

con sacrificio, forse con rinuncia. Altrettanto voi, dolci<br />

mogli, nell'esservi sacrificate per i vostri mariti, per<br />

12<br />

dar loro un conforto, troverete certo i ricordi più lieti.<br />

Questo odierno convito d'amore, dolcissimi sposi,<br />

è rievocazione lungo i vostri anni di matrimonio (i primissimi<br />

sono vicini alle Nozze d'Argento) del più dolce<br />

convito d'amore, quello che avete sperimentato più<br />

intensamente, la cui festa fu più viva, di cui sentite<br />

ancora la commozione, di cui ricordate la gioia e il<br />

pianto. Il convito che aprì attorno a voi una nuova vita,<br />

una nuova vostra vita. Ricordate la gioia e l'ansia<br />

della prima notizia, l'abbraccio al nunzio della prima<br />

maternità? Poi sono cresciuti i vostri figli (faremo poi<br />

il conto di quanti sono) ma avete sentito di avere trasfuso<br />

in queste vostre creature il vostro amore, sono<br />

veramente creature dell'amore.<br />

Quanti sono? Qualcuno forse non ha avuto ancora<br />

la gioia di questa maternità o paternità. I misteri<br />

di Dio quali e quanti sono!<br />

Il convito d'amore verso questa Casa.<br />

Nella quasi totalità voi, uomini, siete stati allievi<br />

qui. Nella quasi totalità vi abbiamo conosciuto noi,<br />

Padri, qui in mezzo a noi, vi abbiamo visto crescere,<br />

lo vi ho conosciuti, io vi ho amati e vi amo. Ma in<br />

questo momento io scompaio, non sono più col mio<br />

nome, i nomi si cancellano, sono i vostri Padri, è la<br />

vostra Casa, è la vostra Chiesa. E' convito d'amore<br />

che non ha nome perché l'amore non può avere la<br />

strettezza di un nome. Sono andato a cercarvi, vi avevo<br />

presente nella memoria, ma temevo di dimenticare<br />

qualcuno e sono andato a rivedere i vostri nomi.<br />

Vi ho visti da quel lontano 1938 sino all'altro giorno,<br />

quando ho benedetto l'ultimo matrimonio, il 122° della<br />

serie. Ed è stata una storia piena di commozione<br />

da quando tremante nella mia attività di Sacerdote<br />

chiedevo la prima volta: «Vuoi per tuo legittimo consorte<br />

- per tua legittima consorte - il qui presente - la<br />

qui presente...».<br />

Perché avete chiesto un Gesuita a benedire le vostre<br />

Nozze se non per questo rapporto d'amore stretto<br />

da moltissimi di voi nella prima giovinezza, in altri<br />

nell'età più matura, quando siete venuti in questa Casa<br />

per farvi i vostri studi Universitari? Molte di voi,<br />

mogli, avete conosciuto qui in questa Casa il vostro<br />

marito, avete amato forse qui per la prima volta. Questa<br />

vostra Casa, questa che chiamavate una volta «il<br />

Pensionato» poi «il Collegio Universitario», poi l'Antonianum,<br />

poi la Scuola di Religione, poi i Vostri Padri,<br />

sente e vive di questa vostra comunione d'amore<br />

profonda quanto è profondo l'amore dello spirito.<br />

Ho ripensato ad alcuni matrimoni fatti qui, quando<br />

scrosciavano attorno le bombe della distruzione e<br />

della morte e dicevo sorridendo : « il vostro amore è<br />

proprio a prova di bomba ».<br />

Frutto del vostro amore sono i figli che alcuni avete<br />

già grandi, universitari, altri in una culla appe-

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