13.06.2013 Views

ECO 21_2012 - L'eco di Milano e provincia

ECO 21_2012 - L'eco di Milano e provincia

ECO 21_2012 - L'eco di Milano e provincia

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

4<br />

OTTOBRE <strong>2012</strong><br />

Vincenzo Leone non è più tra noi<br />

Lutto de L’Eco<br />

per la scomparsa<br />

del con<strong>di</strong>rettore<br />

Il giorno 24 settembre è<br />

deceduto il mio amico<br />

e con<strong>di</strong>rettore Vincenzo<br />

Leone. Giornalista e<br />

scrittore, il nostro Vincenzo<br />

era nato a Pontecagnano,<br />

in <strong>provincia</strong> <strong>di</strong> Salerno,<br />

il 25 marzo 1930, dove<br />

aveva iniziato la sua attività<br />

lavorativa e aveva<br />

svolto le prime esperienze<br />

giornalistiche con i quoti<strong>di</strong>ani<br />

campani.<br />

Meri<strong>di</strong>onalista convinto,<br />

Vincenzo si ispirava<br />

a Gaetano Salvemini e<br />

Giustino Fortunato nella<br />

sua continua ricerca<br />

sulle cause del mancato<br />

sviluppo del Sud.<br />

Nonostante egli fosse<br />

fortemente legato alle<br />

sue ra<strong>di</strong>ci, non ho mai<br />

conosciuto, nei miei 40<br />

anni <strong>di</strong> vita milanese,<br />

un esempio <strong>di</strong> immigrato<br />

qual era Vincenzo<br />

Leone.<br />

Egli amava la Lombar<strong>di</strong>a<br />

e Paullo, il paese<br />

dove aveva scelto <strong>di</strong> vivere.<br />

In 30 anni <strong>di</strong> permanenza<br />

in Lombar<strong>di</strong>a, Vincenzo<br />

è tornato solo un<br />

paio <strong>di</strong> volte al Sud, avendo<br />

deciso <strong>di</strong> mettere a<br />

Paullo le ra<strong>di</strong>ci della propria<br />

famiglia. Vincenzo<br />

Leone ha voluto far crescere<br />

in questa regione i<br />

suoi figli e i nove nipoti, rifuggendo<br />

da quella situazione<br />

<strong>di</strong> precarietà che vivono<br />

molti meri<strong>di</strong>onali <strong>di</strong>visi<br />

fra Nord e Sud. Vincenzo<br />

Leone ha dato molto<br />

a questa terra <strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a;<br />

molto, molto <strong>di</strong> più<br />

<strong>di</strong> quanto egli abbia ricevuto.<br />

Sette mesi prima, Vincenzo<br />

aveva perso la moglie<br />

Mafalda; ed è proprio que-<br />

sta per<strong>di</strong>ta che deve aver<br />

gli tolto la voglia <strong>di</strong> lottare,<br />

che non aveva persa<br />

neppure, quando era stato<br />

aggre<strong>di</strong>to dalla malattia.<br />

Proprio in occasione del suo<br />

ultimo viaggio al Sud, Vincenzo<br />

trasse l’ispirazione<br />

per scrivere il suo ultimo romanzo<br />

“Dopo l’Ansa”.<br />

Delle sue opere “Un meri<strong>di</strong>onale<br />

al Nord”, “Bonifi-<br />

care il sistema partitocratico”<br />

e altro ancora, avremo<br />

occasione <strong>di</strong> parlare <strong>di</strong>ffusamente<br />

su questo giornale,<br />

ogni anno, almeno fino<br />

a quando rimarrò alla <strong>di</strong>rezione<br />

de L’Eco.<br />

Il ricordo <strong>di</strong> Leone è affidato<br />

a Roberto Cassago,<br />

che ha conosciuto Vincenzo<br />

ancor prima del sottoscritto,<br />

avendo militato a<br />

lungo entrambi nel Psi.<br />

In questo brutto momento<br />

ci sentiamo idealmente uniti<br />

a tutta la famiglia Leone,<br />

ai figli Consiglia, Alfonso,<br />

Gerardo, Antonio e al suo<br />

genero Giuseppe che negli<br />

ultimi tempi gli è stato affettuosamente<br />

vicino.<br />

Il Direttore<br />

Roberto Fronzuti<br />

ATTUALITÀ<br />

Una recente sentenza della Commissione Tributaria Provinciale <strong>di</strong> Trento<br />

Cre<strong>di</strong>ti/debiti con il fisco<br />

il giu<strong>di</strong>ce può compensare<br />

Lo prevede l’art. 8, comma 1, della legge n. <strong>21</strong>/2000 pur in assenza <strong>di</strong> regolamenti in materia<br />

Se il contribuente che riceve<br />

una cartella esattoriale ha<br />

dei cre<strong>di</strong>ti nei confronti dell’Erario<br />

può chiedere al giu<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> provvedere alla compensazione<br />

del debito tributario.<br />

Ciò è quanto emerge da una<br />

recente sentenza della Commissione<br />

Tributaria Provinciale<br />

<strong>di</strong> Trento (sentenza<br />

n.81/01/12 del 19/06/<strong>2012</strong>),<br />

la quale chiarisce che è possibile<br />

per il contribuente<br />

compensare debiti/cre<strong>di</strong>ti<br />

tributari, come previsto dall’art.<br />

8, comma 1, della legge<br />

n.<strong>21</strong>2/2000 (Statuto dei<br />

<strong>di</strong>ritti del contribuente), pur<br />

in assenza <strong>di</strong> regolamenti in<br />

materia.<br />

In merito alla richiesta del<br />

contribuente, infatti,<br />

l’Agenzia delle Entrate sosteneva<br />

nel corso del giu<strong>di</strong>zio<br />

come in assenza <strong>di</strong> regolamentazione<br />

sul tema<br />

non potesse essere riconosciuta<br />

la compensazione del<br />

debito tributario.<br />

Il contribuente, pertanto, sarebbe<br />

stato costretto innanzitutto<br />

a pagare l’importo richiesto<br />

nella cartella e successivamente<br />

a richiedere il<br />

rimborso <strong>di</strong> quanto indebitamente<br />

pagato.<br />

Secondo i giu<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Trento,<br />

invece, “Negare … al contribuente<br />

un <strong>di</strong>ritto riconosciutogli<br />

dalla legge solo<br />

perché, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> circa<br />

do<strong>di</strong>ci anni, il ministero dell'Economia<br />

e delle finanze<br />

non ha ancora ritenuto <strong>di</strong><br />

emanare i regolamenti <strong>di</strong><br />

esecuzione, significherebbe<br />

sovvertire il principio della<br />

gerarchia delle fonti e privilegiare<br />

un regolamento al<br />

posto della legge.<br />

Non solo, ma, significherebbe<br />

anche, ledere i principi<br />

costituzionali della riser-<br />

va <strong>di</strong> legge (art. 23 Cost.) e<br />

della capacità contributiva<br />

(art. 53 Cost.), posto che,<br />

ove si dovesse ritenere che<br />

l'operatività della compensazione<br />

sia con<strong>di</strong>zionata dai<br />

regolamenti amministrativi,<br />

si verrebbe a ritenere<br />

che la <strong>di</strong>sciplina della compensazione<br />

sarebbe rimessa<br />

non alla legge, ma a regolamenti,<br />

cioè ad atti amministrativi”.<br />

Inoltre, sempre nella medesima<br />

sentenza i giu<strong>di</strong>ci chiariscono<br />

che “se il contribuente<br />

è chiamato a versare<br />

somme pur dovute, ma in<br />

presenza <strong>di</strong> un suo cre<strong>di</strong>to<br />

nei confronti dell'Ente impositore,<br />

il contribuente medesimo<br />

viene a sopportare,<br />

anche se solo in via temporanea,<br />

un onere economico<br />

superiore a quello richiesto<br />

dalle leggi d'imposta. Se<br />

l'Erario continua ad incassare,<br />

pur essendo debitore<br />

nei confronti del privato, si<br />

viene a trovare nella <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> somme che, in<br />

realtà, non gli sono dovute,<br />

con evidente lesione anche<br />

del principio <strong>di</strong> capacità<br />

contributiva.<br />

Tale anomala situazione<br />

verrebbe poi sanata all'atto<br />

del rimborso ma, sino a<br />

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA<br />

Come sempre, ci sarà da risolvere il problema<br />

della compatibilità finanziaria <strong>di</strong><br />

tale progetto che resta il grande ostacolo<br />

<strong>di</strong> ogni intervento riformatore della pubblica<br />

amministrazione. In ogni caso, occorre<br />

ammettere che in questi anni, quando<br />

si è parlato dei problemi della giustizia,<br />

l'attenzione dell'opinione pubblica si<br />

è sempre attestata sul versante della giustizia<br />

penale. In realtà sono i guasti della<br />

giustizia civile ad esasperare maggiormente<br />

il citta<strong>di</strong>no in quanto l'ampiezza<br />

delle problematiche civilistiche finisce per<br />

lambire la sua quoti<strong>di</strong>anità. In particolare,<br />

il sistema delle imprese è quello più<br />

penalizzato dalle estenuanti lungaggini del<br />

processo civile. Un'economia competitiva<br />

avrebbe bisogno <strong>di</strong> una giustizia idonea<br />

a garantire la tempestiva tutela delle<br />

ragioni delle parti. Invece, come <strong>di</strong>mostra<br />

la Relazione annuale 2011 della Corte Europea<br />

dei Diritti dell'Uomo, il nostro paese<br />

detiene il primato delle condanne<br />

(1.155) per l'eccessiva lunghezza dei proce<strong>di</strong>menti<br />

giu<strong>di</strong>ziari. Questo dato è stato<br />

confermato recentemente anche dal Rap-<br />

quando la restituzione non è<br />

compiuta, non sembra potersi<br />

negare la violazione del<br />

principio costituzionale sopra<br />

richiamato”.<br />

Alla luce <strong>di</strong> quanto illustrato,<br />

si ritiene che tale sentenza costituisce<br />

un primo vero passo<br />

verso il riconoscimento <strong>di</strong><br />

uno dei <strong>di</strong>ritti fondamentali<br />

del contribuente (chiunque<br />

fosse interessato alla predetta<br />

sentenza può richiederla<br />

via mail all’in<strong>di</strong>rizzo<br />

info@stu<strong>di</strong>olegalesances.it).<br />

Avv. Matteo Sances<br />

info@stu<strong>di</strong>olegalesances.it<br />

www.stu<strong>di</strong>olegalesances.it<br />

Reclutamento <strong>di</strong> magistrati<br />

porto "Doing Business <strong>2012</strong>" della Banca<br />

Mon<strong>di</strong>ale il quale, tra i criteri <strong>di</strong> valutazione<br />

adottati per giu<strong>di</strong>care l'idoneità <strong>di</strong><br />

un paese a favorire le imprese, ha anche<br />

utilizzato quello della tutela giuris<strong>di</strong>zionale<br />

per l'esecuzione dei contratti e protezione<br />

degli investitori. Bene, in base a<br />

tale Rapporto, il nostro paese occupa il<br />

158° posto: come <strong>di</strong>re, investire in Italia<br />

risulta aleatorio non solo per la fiscalità<br />

ma anche per il basso grado <strong>di</strong> protezione<br />

delle intese contrattuali. La mancata<br />

tutela giuris<strong>di</strong>zionale delle ragioni dell'impren<strong>di</strong>tore<br />

rappresenta, pertanto, una<br />

delle cause che penalizzano la capacità <strong>di</strong><br />

attrazione <strong>di</strong> capitali stranieri nel nostro<br />

paese, come ha rilevato nel mese <strong>di</strong> giugno<br />

il Wall Street Journal che ha velenosamente<br />

messo in guar<strong>di</strong>a le imprese statunitensi<br />

dal realizzare investimenti in Italia.<br />

Pertanto, solo ricostruendo la nostra<br />

cre<strong>di</strong>bilità saremo in grado <strong>di</strong> allettare gli<br />

investitori stranieri. Ecco perchè il nostro<br />

ceto politico deve stare attento a non<br />

scherzare col fuoco. Antonio Dostuni

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!