N° 3 Anno XV (LV) ~ Giugno/Luglio/Agosto 2007 - Unione ...

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A coronamento del Corso di addestramento alla lettura della carta topografica svolto durante il mese di gennaio <strong>2007</strong>, l’8 luglio scorso questa Sezione ha organizzato una gara di orientamento e lettura della carta topografica. Area interessata: zone varie del Comune di TARZO. F°. 38 - I NO - Vittorio Veneto. Partecipanti alla gara: n. 6 squadre costituite da ufficiali, sottufficiali, personale di vari organismi di protezione civile. Punti di controllo: n. 3 gestiti da sottufficiali con il concorso di personale della protezione civile. Tempi: la gara è iniziata alle ore 08,00 ed è terminata alle ore 13,30. Svolgimento: la gara si è sviluppata in zone varie del Comune di TARZO con un tratto da percorrere in automezzo di 6,2 Km con partenza dal Campo Base allestito in località COLMAGGIORE dal Gruppo di Protezione Civile di San Pietro di Feletto (TV) ed una parte centrale da effettuare a piedi per uno sviluppo di circa 8 Km., suddiviso in tre parti monitorate dai rispettivi punti di Sentiero Tricolore 12 — Conegliano Veneto — GARA DI ORIENTAMENTO E LETTURA DELLA CARTA TOPOGRAFICA di Goffredo Pinzuti controllo, con inizio e fine in località CORBANESE. La gara si concludeva con il ritorno, sempre in automezzo, al Campo Base. Il Comando 1° F.O.D., oltre ad offrire il trofeo per la squadra vincitrice - una coppa - e ad aver concorso generosamente in sostegno logistico, ha anche inviato in loco una rappresentanza costituita da un ufficiale, un maresciallo e due caporali maggiori. La gara, molto combattuta, è stata vinta dalla squadra formata da ufficiali della locale Sezione UNUCI. Ad essa è andata la coppa offerta dal Comando 1° F.O.D. Alle altre squadre ed al personale dell’A.I.S. - Associazione Italiana Soccorritori (anch’essi sottufficiali soci della Sezione), presente con una autoambulanza, sono andati minicrest offerti dalla Sezione. La gara è stata organizzata dal Vice Presidente Diego ORLANDINI, con il coinvolgimento di 15 Volontari del Gruppo di Protezione Civile di SAN PIETRO DI FELETTO, di cui è il coordinatore, che hanno allestito sin dal giorno precedente l’area del Campo Base. La gara, dunque, la prima in assoluto per la Sezione, è stata un compendio di collaborazione. Per questo è risultata combattuta, a tratti esaltante e si è anche rivelata momento, direi, magico di cameratesca solidarietà e di quasi goliardico entusiasmo. Un’atmosfera di entusiasmo, di solidarietà e di salutare stanchezza ben leggibile nelle foto allegate scattate durante il “rancio” consumato nei locali messi a disposizione dalla “Pro loco” di COLMAGGIORE. Questo genere di attività, così salutare, istruttivo... ed antiossidante per le nostre non più giovani giunture degli arti, diverrà sicuramente consuetudine nella Sezione di Conegliano. Nel prossimo numero daremo ampio spazio alle attività A.E.S.O.R. (Associazione Europea Sottufficiali della Riserva) che ci impegneranno nel biennio 2008 / 2009. Daremo, anche, notizia sui risultati delle competizioni Militari, che si svolgeranno a Linz dall’11 al 14 Settembre <strong>2007</strong>, a cui partecipano quattro squadre U.N.S.I.
Sentiero Tricolore 13 UN EROE GIOVANNI CAMPO DELL’ORTO La signora Teresa CAMPO DELL’ORTO, nostro Socio dalla costituzione, nel 1988, della Sezione A.N.S.I., dal cui scioglimento nel 1994 è nata questa Sezione UNSICo/ U.N.S.I., ha compiuto 90 anni il 12 luglio u.s. Nata nel 1917 qualche mese prima che il suo eroico padre cadesse, gloriosamente anonimo, in una delle più sanguinose battaglie sul San Gabriele, il 6 novembre 1917 poco dopo il disastro di CAPORETTO, Teresa ha legato la sua intera esistenza al ricordo del padre che non ha conosciuto. E’ impossibile parlare dell’eroe, Aiutante di Battaglia Giovanni CAMPO DELL’ORTO, promozione sul campo per merito di guerra e, poi, Medaglia d’Argento al Valor Militare “alla memoria”, senza parlare anche di questa sorta di reincarnazione di Antigone devota alla memoria del Padre: di Teresa, la figlia non goduta. Amorosa dell’ombra ed orgogliosa dell’eroismo del padre rivissuto, direi, quotidianamente. Proprio come se la sua vita, anziché svolgersi in tempi successivi a quella del padre “caduto”, vi risultasse quasi sovrapposta in un’intensità di affetti che annulla il tempo e che altro non può essere che l’espressione dell’inappagato ardente desiderio di conoscerlo. Non la diletta madre, non l’amatissimo sposo, ma il padre, sempre e dovunque il padre, è presenza costante nelle sue parole. Si fregia con esibito orgoglio, insieme patriottico, filiale e delicatamente femmineo, della di Goffredo Pinzuti Medaglia d’Argento e non trascura occasione, intervenendo a tutte le celebrazioni e cerimonie patriottiche, per ricordare, a tutti i giovani militari che incontra, che suo padre è caduto combattendo sul San Gabriele. Conserva, gelosamente custoditi e minuziosamente ordinati, tutti i ricordi che la legano a suo padre: dalla lettera del luglio 1917 con la quale l’ “eroe” comunicava che avrebbe richiesto una breve licenza per vedere finalmente la sua “piccolina”. (Veramente avrebbe preferito un maschio, ma si consolava al pensiero che, donna, non avrebbe sofferto le atrocità di una eventuale futura guerra). Alla cartolina datata novembre 1917 con la quale il Cappellano Militare informava la famiglia della sua eroica morte in combattimento, alle fotografie dell’inaugurazione, nel 1958, della Sezione A.N.S.I. di Vittorio Veneto intitolata a suo padre, a tutti i numerosi ritagli di giornale che, nel lungo tempo, ne hanno scritto. Di Teresa si potrebbe dire, parafrasando una celeberrima frase, che “appartiene al padre”, tanto appare segnata dal suo destino di eroe. Classe 1888, Giovanni, ventiseienne, sposato e già padre di una bambina di due anni, è richiamato alle armi e, soldato nel 115° rgt. ftr., è inviato al fronte. Nel 1916, poco dopo l’emanazione della relativa Legge che lo istituisce per il tempo di guerra, è promosso, sul campo, al nuovo grado di “Aiutante di Battaglia”. Promozione, fra le prime a quel grado prestigioso, ampiamente meritata per le doti di coraggio, per il grande ascendente sui commilitoni e per la capacità organizzativa. Subito dopo la disfatta di CAPORETTO, durante le cruente battaglie per contrastare l’irruente avanzata delle truppe austrotedesche, merita la Medaglia d’argento al Valor Militare “alla memoria”. Esemplare la motivazione dell’alta Onorificenza: “Comandante di un plotone, con irresistibile impeto lo conduceva fin sotto una forte posizione, incurante del vivo fuoco nemico di fucileria e mitragliatrici. Contrattaccato da un nucleo avversario, opponeva valida resistenza, incitando i suoi uomini con l’esempio, finché fu colpito a morte”. Keliki Krib ( San Gabriele) 6 novembre 1917.
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