N° 3 Anno XV (LV) ~ Giugno/Luglio/Agosto 2007 - Unione ...
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Sentiero Tricolore 13<br />
UN EROE<br />
GIOVANNI CAMPO DELL’ORTO<br />
La signora Teresa CAMPO<br />
DELL’ORTO, nostro Socio dalla<br />
costituzione, nel 1988, della<br />
Sezione A.N.S.I., dal cui scioglimento<br />
nel 1994 è nata questa<br />
Sezione UNSICo/ U.N.S.I., ha<br />
compiuto 90 anni il 12 luglio u.s.<br />
Nata nel 1917 qualche mese<br />
prima che il suo eroico padre<br />
cadesse, gloriosamente anonimo,<br />
in una delle più sanguinose<br />
battaglie sul San Gabriele, il 6<br />
novembre 1917 poco dopo il<br />
disastro di CAPORETTO, Teresa<br />
ha legato la sua intera esistenza al<br />
ricordo del padre che non ha<br />
conosciuto.<br />
E’ impossibile parlare dell’eroe,<br />
Aiutante di Battaglia Giovanni<br />
CAMPO DELL’ORTO, promozione<br />
sul campo per merito di<br />
guerra e, poi, Medaglia d’Argento<br />
al Valor Militare “alla memoria”,<br />
senza parlare anche di questa sorta<br />
di reincarnazione di Antigone<br />
devota alla memoria del Padre: di<br />
Teresa, la figlia non goduta.<br />
Amorosa dell’ombra ed orgogliosa<br />
dell’eroismo del padre rivissuto,<br />
direi, quotidianamente. Proprio<br />
come se la sua vita, anziché<br />
svolgersi in tempi successivi a<br />
quella del padre “caduto”, vi<br />
risultasse quasi sovrapposta in<br />
un’intensità di affetti che annulla<br />
il tempo e che altro non può essere<br />
che l’espressione dell’inappagato<br />
ardente desiderio di conoscerlo.<br />
Non la diletta madre, non<br />
l’amatissimo sposo, ma il padre,<br />
sempre e dovunque il padre, è<br />
presenza costante nelle sue parole.<br />
Si fregia con esibito orgoglio,<br />
insieme patriottico, filiale e<br />
delicatamente femmineo, della<br />
di Goffredo Pinzuti<br />
Medaglia d’Argento e non trascura<br />
occasione, intervenendo a tutte le<br />
celebrazioni e cerimonie patriottiche,<br />
per ricordare, a tutti i giovani<br />
militari che incontra, che suo padre<br />
è caduto combattendo sul San<br />
Gabriele.<br />
Conserva, gelosamente custoditi<br />
e minuziosamente ordinati,<br />
tutti i ricordi che la legano a suo<br />
padre: dalla lettera del luglio 1917<br />
con la quale l’ “eroe” comunicava<br />
che avrebbe richiesto una breve<br />
licenza per vedere finalmente la<br />
sua “piccolina”.<br />
(Veramente avrebbe preferito un<br />
maschio, ma si consolava al<br />
pensiero che, donna, non<br />
avrebbe sofferto le atrocità di<br />
una eventuale futura guerra).<br />
Alla cartolina datata novembre<br />
1917 con la quale il Cappellano<br />
Militare informava la famiglia<br />
della sua eroica morte in<br />
combattimento, alle fotografie<br />
dell’inaugurazione, nel 1958, della<br />
Sezione A.N.S.I. di Vittorio Veneto<br />
intitolata a suo padre, a tutti i<br />
numerosi ritagli di giornale che,<br />
nel lungo tempo, ne hanno scritto.<br />
Di Teresa si potrebbe dire,<br />
parafrasando una celeberrima<br />
frase, che “appartiene al padre”,<br />
tanto appare segnata dal suo<br />
destino di eroe.<br />
Classe 1888, Giovanni, ventiseienne,<br />
sposato e già padre di una<br />
bambina di due anni, è richiamato<br />
alle armi e, soldato nel 115° rgt.<br />
ftr., è inviato al fronte. Nel 1916,<br />
poco dopo l’emanazione della<br />
relativa Legge che lo istituisce per<br />
il tempo di guerra, è promosso, sul<br />
campo, al nuovo grado di<br />
“Aiutante di Battaglia”. Promozione,<br />
fra le prime a quel grado<br />
prestigioso, ampiamente meritata<br />
per le doti di coraggio, per il grande<br />
ascendente sui commilitoni e per<br />
la capacità organizzativa.<br />
Subito dopo la disfatta di<br />
CAPORETTO, durante le cruente<br />
battaglie per contrastare l’irruente<br />
avanzata delle truppe austrotedesche,<br />
merita la Medaglia<br />
d’argento al Valor Militare “alla<br />
memoria”.<br />
Esemplare la motivazione<br />
dell’alta Onorificenza:<br />
“Comandante di un plotone, con<br />
irresistibile impeto lo conduceva<br />
fin sotto una forte posizione,<br />
incurante del vivo fuoco nemico<br />
di fucileria e mitragliatrici.<br />
Contrattaccato da un nucleo<br />
avversario, opponeva valida<br />
resistenza, incitando i suoi uomini<br />
con l’esempio, finché fu colpito a<br />
morte”.<br />
Keliki Krib ( San Gabriele)<br />
6 novembre 1917.