N° 3 Anno XV (LV) ~ Giugno/Luglio/Agosto 2007 - Unione ...

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cosa si sia discusso, ma di come se ne discuteva è mia impressione che non si sia capito sino in fondo quale doveva essere lo spirito che aveva portato a dividere il congresso in due parti: sessione straordinaria e sessione ordinaria. Nella prima, volutamente prima, sono state approvate tutte le modifiche al regolamento per la parte inerente la conduzione delle sedute congressuali, che immediatamente dopo, nella sessione ordinaria sono state disattese, cominciando dal Presidente del Congresso, che ancorché nominato dai delegati, ha avuto atteggiamenti discutibili pensando di parlare a scolaretti delle scuole elementari e non a persone mature anche se in certi momenti agitate, per poi demandare i suoi compiti ai cosiddetti moderatori, moderatori uno quasi assente, l’altro parte troppo presente al punto da fare da Presidente e da Segretario, concedendo o meno la parola, interpretando soggettivamente e personalizzando l’argomento in discussione in quel momento arrivando anche alla minaccia di espulsione di un delegato dalla sala. Cosi facendo si è stravolto completamente il senso delle regole approvate poco prima. Il moderatore, per sua definizione, cerca di appianare le eventuali controversie che potrebbero insorgere nella conduzione dell’assemblea, non può e non deve confutare le opinioni dei delegati. In quel momento Presidente e Moderatori sono l’Organo gestionale del Congresso pertanto non più delegati con le loro opinioni ma rappresentano la legalità dell’Assemblea, ne sono i Notai e non possono arrogarsi il diritto, qualora in disaccordo con Sentiero Tricolore 4 le idee espresse dai delegati, di avere atteggiamenti scorretti ed offensivi. Vale la pena sottolineare, anche se potrebbe sembrare superfluo, che l’intero Consiglio Direttivo quando va al Congresso è sotto esame per tutta l’attività svolta nell’anno precedente e che, coloro che lo devono giudicare, sono i Delegati le cui idee, opinioni o proposte sono il frutto di quanto è stato elaborato dai Soci nelle rispettive Sezioni e non posizioni personali. Infine devo aggiungere che il Presidente Onorario, intervenuto per chiarire e dare spiegazioni, ha innescato un dibattito con i delegati che a mio avviso è stata una forzatura in quanto spiegazioni e quant’altro non erano richieste personalmente a lui, ma che avrebbero dovuto essere richieste eventualmente a lui dalla Presidenza del Congresso. In più di un’occasione ho notato che nei colloqui tra delegati non si usava quella pacatezza che permette a tutti di intervenire con pieno rispetto reciproco anzi molte volte chi stava parlando non riusciva a completare il proprio pensiero in modo compiuto. Si dice, da sempre, che i panni sporchi si lavano in famiglia ed anche le mie considerazioni avrebbero dovuto ricadere in quest’ottica, ma sino a quando continuiamo a tacerci la realtà e la verità non avremo molte possibilità di crescere e di allargare i nostri orizzonti. Se, come mi auspico, andremo all’unificazione con l’ANSI, i delegati UNSI in quell’occasione dovranno dimostrare di essere ben consapevoli delle regole e della corretta conduzione assembleare. CROCIERA DELLA MEMORIA di Daniela del Bianco Rizzardo e Mario Greco “...El Alamein “teatro” di una delle più aspre battaglie della Seconda guerra Mondiale. In quei giorni le forze britanniche del Generale Montgomery all’unisono fecero fronte comune contro le forze dell’Asse comandate dal Maresciallo Rommel. In quei luoghi pregni di sangue, vittime innocenti immolate per amor patrio, sorgono i Cimiteri Militari, monumenti a ricordo dei soldati caduti: il Cimitero Britannico, il Sacrario Militare Tedesco ed il Sacrario Militare Italiano...” La Presidenza Nazionale U.N.S.I. ha promosso la Crociera della Memoria ad “El Alamein” invitando gli aderenti delle Sezioni di Tutta Italia. Presenti di buon mattino, il 7 maggio <strong>2007</strong>, la rappresentanza delle Sezioni di Trieste, Udine, Riva del Garda, Brescia, Cagliari, Pisa, trasportati, via via, su autobus sino a Savona per imbarcarsi sulla Nave Costa Europa, nel tardo pomeriggio.
Martedì 8 maggio, primo scalo al porto di Napoli, ove i “croceristi” sono stati accolti dal Vice Presidente del Sud Alfredo DE JENNER, “magnifica guida” del gruppo UNSI. Tutti assieme quindi al Maschio Angioino, costruito ben 700 anni fa da Carlo d’Angiò, residenza di Re e Vicere, di seguito la Galleria Umberto 1°, sosta “caffè” al Gambrinus offerto dal V.P.N. DE JENNER. E’ seguito il tour panoramico al Golfo di Napoli con il Vesuvio svettante sul mare terso. Di nuovo imbarco, dopo due giorni di navigazione, diretti ad Alessandria d’Egitto, intrattenuti nel corso della navigazione dal Gen.le Riccardo Basile, Presidente della “Federazione Grigio Verde“ di Trieste con una interessante ed istruttiva conferenza, corredata da videoimmagini, sugli antefatti che precedettero la battaglia di El Alamein e sull’evolversi della stessa. Sentiero Tricolore 5 Prosecuzione con due autobus da Alessandria per El Alamein, al Cimitero monumentale Britannico, al Sacrario Militare Tedesco ed infine al Sacrario Militare Italiano dove, con il Presidente Nazionale Arturo MALAGUTTI, che accompagnava la Bandiera portata dal Cav. Roberto TORRICELLA ed il Labaro portato dal Cav. Mario GRECO, tutti i Soci venivano accolti dal Direttore del Sacrario, Capo di 1^ Classe Giovanni MURCIANO che dava inizio alla cerimonia per onorare tutti i caduti.
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