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librosolari_2parte - Società Umanitaria

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Per effetti bellici molti vetri di finestre e verande esterne erano sparite per circa 600<br />

metri quadrati. Nella primavera del 1946 fu provveduto al totale ripristino con una<br />

opera di manutenzione generale. Il servizio bagni e docce, tanto utile per il quartiere,<br />

andato fuori uso per l’inattività del periodo della guerra fu rimesso in efficienza<br />

e riattivato. Fu rimessa a nuovo la caldaia dei bagni. Il torchio del lavatoio, divenuto<br />

inservibile, è stato sostituito con uno nuovo e modernissimo. Marciapiedi, pluviali,<br />

grondaie, pavimentazioni delle terrazze e verande vennero ricostruite o sostituite.<br />

Inoltre sono stati chiusi sei terrazzini di collegamento fra i corpi dei fabbricati<br />

interni, e si sono ricavati altrettanti piccoli locali di abitazione contribuendo a<br />

migliorare l’alloggio di alcuni inquilini particolarmente sacrificati.<br />

Singolarmente gli inquilini, col minimo concorso, o senza nessun concorso della<br />

Cooperativa, hanno provveduto alla sostituzione dei loro W.C., dei loro lavandini,<br />

in modo che si può affermare che su 223 inquilini in ben 170 appartamenti hanno<br />

rimodernato i servizi igienici. Non vanno dimenticati quegli inquilini che personalmente<br />

hanno provveduto a sostituire parte o tutto il pavimento della loro abitazione,<br />

conservando e migliorando il patrimonio sociale. I mezzi ingenti che si resero<br />

necessari per quest’opera compiuta - dell’ordine complessivo di più di diedi milioni<br />

- furono ottenuti, in parte con limitati contributi dell’<strong>Umanitaria</strong>, e nella misura<br />

maggiore, dai contributi volontari degli inquilini e dai proventi della gestione.<br />

Questo è il risultato della partecipazione attiva della collettività all’amministrazione<br />

e alla direzione dei beni comuni.<br />

Ma la Cooperativa non si è limitata alla sola opera amministrativa ma, fedele allo<br />

spirito che ha sempre contrassegnato la propria attività, si è inserita in tutte quelle<br />

manifestazioni sociali, politiche, di solidarietà nazionale, di assistenza, ricreative e<br />

culturali, cui la nostra comunità è particolarmente sensibile. Così per il I°<br />

Congresso Mondiale dei Partigiani della Pace tenutosi a Parigi la Cooperativa contribuì<br />

per l’invio di un delegato del rione. In occasione delle tragiche alluvioni del<br />

delta padano, in fraterna unione con gli altri organismi del quartiere, venne promossa<br />

la raccolta dei fondi e di indumenti che furono inviati, tramite la Croce Rossa<br />

e la Camera del Lavoro alle innumerevoli vittime. Anche le agitazioni dei lavoratori<br />

delle fabbriche del rione in difesa del lavoro e per migliori condizioni di vita –<br />

in particolare quella degli operai della Tallero – trovarono nella nostra Cooperativa<br />

un valido sostegno e una concreta solidarietà. Le varie manifestazioni del 10 maggio<br />

e del 2 giugno furono sempre appoggiate dalla Cooperativa.<br />

Nè furono dimenticati i bambini, per i quali la festa della Befana, della premiazione<br />

e del ritorno a scuola trovarono sempre, l’affettuoso appoggio della Cooperativa.<br />

La Costituzione della Mutua interna, la sua attività, il riconoscimento dell’opera<br />

svolta nella difficile umana opera svolta nei momenti più difficili e tristi che persona<br />

o famiglia incontra nel corso della sua vita, l’adesione alla mutua della quasi<br />

totalità degli Inquilini, è altra fraterna indicazione di solidarietà fra le genti, di cui<br />

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