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Beni_pubblici_comuni..

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<strong>Beni</strong> <strong>pubblici</strong> STAMPA 27-01-2010 10:51 Pagina 10<br />

<strong>Beni</strong> <strong>pubblici</strong> e <strong>comuni</strong>tà private<br />

contrattuali erano un tempo una forma corrente di<br />

organizzazione dell’uso del suolo (Davies, 2002), prima<br />

che lo Stato avocasse a sé la produzione di pressoché<br />

ogni regola urbanistica e servizio collettivo.<br />

La tesi centrale: le <strong>comuni</strong>tà contrattuali come erogatrici<br />

efficienti di beni collettivi<br />

La tesi centrale del libro di Foldvary è che la teoria<br />

tradizionale dei beni <strong>pubblici</strong>, come teoria che identifica<br />

situazioni in cui la fornitura di certi beni non potrebbe<br />

che essere di tipo coercitivo (a causa della non rivalità<br />

nel consumo e della non escludibilità dal consumo), 3<br />

trovi un’applicazione assai più limitata di quanto generalmente<br />

presupposto. La varietà di beni anche di rilievo<br />

collettivo (infrastrutture, attrezzature, servizi) che<br />

possono essere forniti in modi che non implicano affatto<br />

la coercizione pubblica pare essere infatti ben più<br />

estesa di quanto solitamente riconosciuto.<br />

Le <strong>comuni</strong>tà contrattuali sono l’esempio lampante<br />

di come numerosi “beni” spesso e a torto ritenuti “<strong>pubblici</strong>”<br />

nel significato ortodosso – ad esempio, strade,<br />

piazze, parchi, illuminazione degli spazi <strong>comuni</strong>, raccolta<br />

dei rifiuti, ecc. – possano essere invece perfettamente<br />

forniti da strutture private.<br />

Questo è possibile perché le <strong>comuni</strong>tà contrattuali<br />

sfruttano positivamente il fenomeno della rendita, ossia<br />

l’incremento di valore di un suolo dovuto a interventi<br />

di miglioria dell’intorno e ad altre azioni varie con ricadute<br />

positive. Il punto è che beni collettivi quali infrastrutture,<br />

attrezzature e servizi generano rendita e, se<br />

un soggetto privato è proprietario dei siti in cui tale rendita<br />

si genera, la rendita stessa rivela la domanda per<br />

quei beni, fornisce un parametro di riferimento per<br />

chiedere un pagamento per essi e suggerisce i meccanismi<br />

per ottenerlo. Gli incrementi di valore dei suoli<br />

dovuti a certi interventi e azioni sono, in questo caso,<br />

non un problema, ma la condizione che consente di garantire,<br />

consensualmente, beni collettivi.<br />

3. Come recitano i celeberrimi contributi di Samuelson (1954 e 1955).<br />

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