Il Direttorio Diocesiano - L'Editoriale
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In riferimento a fiori, fotografie, riprese televisive,<br />
linguaggio delle campane e concerti nelle Chiese<br />
Per le fotografie e le riprese televisive<br />
<strong>Il</strong> compito degli operatori di questo settore è<br />
quello di riprendere e non di gestire i momenti della<br />
celebrazione: sono servi della memoria e non protagonisti.<br />
<strong>Il</strong> loro dovere è di partecipazione con un<br />
comportamento corretto, cioè con devozione se<br />
vivono la vita cristiana, con rispetto se non sono<br />
credenti.<br />
In ogni celebrazione sacramentale (Battesimo,<br />
Cresima, Prima Comunione, Matrimonio…) è ammesso<br />
un solo fotografo e, in caso di opportunità,<br />
anche un operatore con macchina da ripresa o telecamera.<br />
Per le celebrazioni diocesane sono ammessi<br />
solo gli “accreditati” e quindi autorizzati dall’Ufficio<br />
Diocesano della Comunicazioni Sociali in accordo<br />
con l’Ufficio Liturgico Diocesano.<br />
Celebrante, ministri, bambini, genitori, padrini,<br />
sposi o altri protagonisti delle celebrazioni non si<br />
facciano condizionare nei loro comportamenti da<br />
esigenze del fotografo o dalla macchina da presa. Nel<br />
caso in cui si verificassero situazioni del genere, si<br />
potrà arrivare anche al divieto assoluto di ripresa fotografica.<br />
Nessuno, neppure parenti ed amici, oltre le persone<br />
deputate, faccia riprese o fotografie durante la celebrazione<br />
e ciascuno prenda il proprio posto nell’assemblea.<br />
La liturgia non è uno spettacolo da registrare,<br />
ma un avvenimento a cui si partecipa con fede.<br />
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