Il Direttorio Diocesiano - L'Editoriale
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<strong>Direttorio</strong> per la celebrazione e la Pastorale dei Sacramenti nell’Arcidiocesi di L’Aquila<br />
brazione delle nozze avvenga normalmente nella<br />
chiesa parrocchiale di uno dei nubendi. Solo per<br />
validi «motivi di necessità o di convenienza pastorale»<br />
il matrimonio può essere celebrato in altre parrocchie.<br />
Solo con il permesso dell’Ordinario del luogo o del<br />
parroco potrà essere celebrato in altra chiesa o<br />
oratorio e solo in presenza di «particolari ragioni pastorali»<br />
l’Ordinario del luogo può permettere che il<br />
matrimonio sia celebrato in una cappella privata o in<br />
un altro luogo conveniente. Si evitino quindi prassi<br />
contrarie a tali disposizioni: ci si guardi dal permettere<br />
con facilità la celebrazione del matrimonio in una<br />
parrocchia diversa da quella dei nubendi; si affronti<br />
con coraggio, saggezza e determinazione il problema<br />
della proliferazione dei matrimoni in chiese non parrocchiali,<br />
nei santuari, in chiese con particolari richiami<br />
storici o artistici. I Vescovi Diocesani, in proposito,<br />
precisino ulteriormente i criteri a cui attenersi e, nel<br />
caso, determinino anche i luoghi diversi dalle chiese<br />
parrocchiali in cui i matrimoni possono essere celebrati<br />
e ne stabiliscano le condizioni. In ogni caso si metta<br />
in atto ogni cura perché sia garantita l’effettiva preparazione<br />
dei nubendi, la celebrazione avvenga secondo<br />
i criteri di sobrietà e di ecclesialità sopra richiamati,<br />
vengano rispettate tutte le norme per una celebrazione<br />
valida e per una corretta trascrizione del matrimonio<br />
canonico per gli effetti civili.” (Num. 82)<br />
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