Il Direttorio Diocesiano - L'Editoriale
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<strong>Il</strong> Sacramento del Matrimonio<br />
Canti, vale anche per la scelta di tutto il programma<br />
musicale: "Musiche e canti non siano occasione di<br />
distrazione e di esibizionismi di singole persone".<br />
Non si permettano, pertanto, canti di solisti pagati e<br />
neppure esecuzioni di orchestre d’archi o altra musica<br />
da concerto, mentre sia incoraggiato il canto dell’Assemblea.<br />
Le intenzioni della Preghiera Universale<br />
con la Litania dei Santi siano proposte da uno o due<br />
lettori. La Benedizione nuziale è preferibile sia pronunziata<br />
immediatamente dopo il consenso e lo<br />
scambio degli anelli. Ove gli Sposi lo desiderino, è<br />
consentito fare la Velazione e/o l’Incoronazione pre -<br />
viste dal nuovo Rito, subito dopo lo scambio degli<br />
anelli e prima della benedizione nuziale. In tal caso<br />
se ne spieghi in precedenza il significato ai presenti,<br />
perché lo comprendano e vi assistano con senso di<br />
fede. L’Incoronazione degli Sposi è il segno della<br />
partecipazione alla regalità di Cristo: è preferibile<br />
usare corone di fiori. La Velazione, ossia l’imposizione<br />
del velo bianco (con appropriato e sobrio ornamento)<br />
sul capo degli Sposi da parte dei genitori e dei<br />
testimoni per la durata della Preghiera di Benedizione,<br />
è il segno della comunione di vita che lo Spirito, avvolgendoli<br />
con la sua ombra, dona loro di vivere. La<br />
Comunione sia distribuita agli Sposi sotto le due<br />
specie (nella prima forma, bevendo direttamente al<br />
calice presentato dal ministro); agli altri fedeli per intinzione.<br />
Sia nell’esecuzione dei Riti che nell’apparato<br />
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