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L'inventario - Treccani

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FONDO GAETANO DE SANCTIS (1890-1956). INVENTARIO<br />

prima ad essere versata, l’altra da tredici faldoni, arrivati presso l’Istituto<br />

successivamente. Di tutto il materiale fu redatto un elenco analitico che<br />

venne allegato all’atto di donazione del 1991 76 .<br />

La prima parte era ordinata per fascicoli nominativi di corrispondenti<br />

disposti in sequenza alfabetica, mentre nel versamento successivo la<br />

disposizione fisica delle carte conservava più probabilmente traccia di<br />

quella originaria data da De Sanctis, con gruppi documentari riuniti<br />

intorno ad un medesimo argomento o ad uno stesso periodo cronologico.<br />

Da tale disposizione si evinceva che egli non avesse ordinato in modo<br />

organico e univoco il materiale che risultava – cosa peraltro frequente nell’ambito<br />

degli archivi personali – raggruppato con criteri diversi, a volte<br />

per anno, altre per argomento, altre ancora per corrispondenti, il che comportava,<br />

in certi casi, che lettere dello stesso mittente si trovassero conservate<br />

in fascicoli diversi 77 .<br />

Così come si presentava il fondo risultava estremamente disorganico e<br />

di difficile fruizione, data la già accennata difformità dei criteri di conservazione<br />

delle due parti in cui era diviso. Si era inoltre riscontrato che la<br />

documentazione del secondo versamento andava talvolta ad integrare<br />

quella del primo, colmando le lacune cronologiche di alcuni fascicoli. In<br />

considerazione di ciò – e anche del fatto che sarebbe stato pressoché<br />

impossibile ricostruire l’ordine originario delle carte – il presente riordinamento<br />

è stato finalizzato a fondere la documentazione dei due versamenti,<br />

estendendo il tipo di ordinamento della prima parte anche alla<br />

restante e costituendo un’unica sequenza alfabetica di corrispondenti in<br />

cui tutto il carteggio tra De Sanctis e ciascuno di essi fosse conservato nel<br />

medesimo fascicolo. A conclusione del riordinamento il fondo consta di<br />

923 fascicoli conservati in 25 scatole e ripartiti in sei serie e due sottoserie.<br />

La prima serie – Carteggio – consta di 894 fascicoli articolati in due<br />

sottoserie: Corrispondenza con enti e persone (822 fascicoli) e Minute di<br />

De Sanctis a destinatari diversi (72 fascicoli), in cui sono confluiti i<br />

fascicoli composti esclusivamente da minute i cui destinatari non compaiono<br />

nella prima sottoserie.<br />

76 L’elenco era estremamente dettagliato: per ogni documento si segnalava il mittente/autore,<br />

il destinatario, la quantità di carte, la data cronica, la tipologia del documento,<br />

l’incipit-explicit nel caso di presenza di più documenti della stessa tipologia recanti<br />

pari data e prodotti dallo stesso autore o in caso di documenti senza data.<br />

77 Lo stesso Accame, che pure aveva avuto una lunga frequentazione del Maestro,<br />

dovette incontrare non poche difficoltà a gestire il materiale documentario, come confermato<br />

dal fatto che egli, dopo aver pubblicato nel 1984 una prima scelta del carteggio<br />

Halbherr-De Sanctis, fu costretto nel 1986 a una pubblicazione supplementare: «Tutto<br />

questo materiale era rimasto sommerso nel vasto carteggio desanctisiano, e soltanto una<br />

nuova indagine ha permesso di ritrovarlo, di ricomporlo, di decifrarlo in grafie talora<br />

di assai difficile interpretazione», cfr. F. Halbherr e G. De Sanctis (nuove lettere dal carteggio<br />

De Sanctis 1892-1932), cit., Premessa, p. 1.<br />

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