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Gazzettino Ladispoli GIugno 2010.indd - Alaservizi.It

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manifestazioni<br />

verso la realizzazione di una espressione artistica<br />

comune”.<br />

Per il raggiungimento di questi importanti<br />

scopi, l’OgMF si avvale, come “tutor”, di solisti<br />

affermati, docenti dei principali conservatori<br />

italiani e operatori culturali in importanti<br />

istituzioni, del supporto dell’Orchestra sinfonica<br />

Renzo Rossellini, vero e proprio cuore<br />

musicale dell’AMF, del Medi@Ensemble, di<br />

gruppi cameristici nonché di giovani professionisti<br />

impiegati sia nei concerti che nell’attività<br />

di assistenti.<br />

“Nei due concerti del 5 e 6 giugno – ha aggiunto<br />

il maestro – abbiamo avuto subito una<br />

dimostrazione di questa impostazione programmatica:<br />

nel primo, sei giovani concertisti<br />

hanno fatto parte del Medi@Ensemble nell’applauditissimo<br />

Omaggio ad Antonio Vivaldi e il<br />

giorno dopo si sono brillantemente cimentati<br />

nella Primavera delle Quattro Stagioni, alternandosi<br />

sia nei ruoli solistici che di prime<br />

parti, oltre alla funzione di stimolo e sostegno<br />

ai più inesperti. In poco più di un mese,<br />

un’adeguata e modulata ripartizione delle varie<br />

partiture, oltre all’impegno simultaneo di<br />

docenti, giovani professionisti, allievi di corsi<br />

medi e avanzati, ha messo i piccoli in condizioni<br />

di suonare, non i repertori da bambini,<br />

ma proprio i brani più difficili, grazie alla presenza<br />

e all’incoraggiamento dei tutor accanto<br />

a loro”.<br />

“Insieme a tutta l’OgMF e non riuscendo a<br />

trattenere l’enorme commozione – ha proseguito<br />

Bacci – ho voluto fortemente dedicare<br />

questo primo concerto alla memoria del giovane<br />

Marco Patriarca, alunno del liceo Pertini<br />

di <strong>Ladispoli</strong>, compagno di scuola di mio figlio<br />

e prematuramente scomparso pochi giorni<br />

prima in un incidente stradale mentre si accingeva<br />

ad andare a scuola; lo terremo sempre<br />

con noi, giovane tra i giovani”.<br />

“Vorrei spendere due parole – ha osservato<br />

il direttore – sulla valenza unica e ordinante<br />

della sperimentazione musicale in ogni ambito<br />

della vita umana, soprattutto dall’infanzia<br />

all’età adolescenziale, non prima di ricorda-<br />

20 giugno 2010<br />

Nena Freccia con Massimo Bacci e il sindaco Paliotta<br />

re le sublimi espressioni sulla musica donateci<br />

da Platone nei suoi Dialoghi: La musica è<br />

una legge morale: essa dà un’anima all’universo,<br />

le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione,<br />

un fascino alla tristezza, un impulso alla<br />

gaiezza e la vita a tutte le cose. Essa è l’essenza<br />

dell’ordine ed eleva ciò che è buono, giusto e bello,<br />

di cui essa è la forma invisibile, ma tuttavia<br />

splendente, appassionata ed eterna. E scendendo<br />

subito a livello di comune mortale, pongo<br />

l’accento su due aspetti apparentemente<br />

divergenti, ma sinergici per il raggiungimento<br />

di unico risultato, di una sola armonia: le<br />

regole rigorose e indispensabili che accompagnano<br />

lo studio individuale di uno strumento,<br />

sommate alle fondamentali norme comportamentali<br />

che regolano il gruppo orchestrale,<br />

sembrano essere in contraddizione con il profondo<br />

senso di libertà provato dal fruitore di<br />

quest’arte sublime, ma, se ben condotte e gestite,<br />

diventano un formidabile impulso per<br />

una forte crescita personale, per un sano spirito<br />

emulativo, competitivo e aggregativo che<br />

va ben oltre la pratica strumentale<br />

dando funzioni formative indispensabili<br />

per una buona vita sociale”.<br />

“Sono felice, tanto felice…commossa!<br />

– ha detto dal palco una Nena<br />

Azpiazu Freccia in piena forma, da<br />

poco rientrata dagli Stati Uniti dove<br />

ha festeggiato i suoi 97 anni –. Ho<br />

appena visto l’inizio della realizzazione<br />

di un sogno che tanto condividevo<br />

con mio marito: dare a questa<br />

città una solida identità culturale e<br />

musicale, offrire ai bambini e ragazzi<br />

l’opportunità di conoscere, avvicinarsi<br />

e praticare la grande musica,<br />

fornendo loro le migliori opportunità didattiche<br />

e organizzative possibili. Il primo grazie di<br />

cuore lo devo a colui che mi ha sempre sostenuto<br />

in quest’impresa tutt’altro che facile, che<br />

è stato sempre vicino all’Orchestra Rossellini e<br />

ora ha garantito, con la sua presenza costante<br />

durante le prove, il miglior incoraggiamento<br />

a tutti i bambini e ragazzi dell’OgMF: il nostro<br />

sindaco Crescenzo Paliotta”.<br />

“Questo a cui abbiamo assistito – ha continuato<br />

la signora Nena – è l’inizio di una strada<br />

importante quanto quelle che sta realizzando<br />

nella nostra città! Con Massimo Bacci, ideatore<br />

di questo progetto, e il dott. Paliotta, che<br />

lo ha sempre supportato insieme ai fondato-<br />

ri dell’Associazione, ho rivissuto<br />

le conversazioni lucide e<br />

profonde fatte con mio marito<br />

sulla metodologia di esecuzione,<br />

sul repertorio proposto nelle<br />

varie stagioni concertistiche e<br />

sulle caratteristiche interpretative<br />

delle migliori orchestre da lui<br />

dirette unitamente a tutti quei grandi solisti<br />

che con lui avevano contrassegnato un’epoca.<br />

Non ho voluto perdere neanche un minuto<br />

delle prove della nostra Orchestra giovanile e<br />

ho visto con quanta professionalità, dedizione<br />

e, soprattutto, con quanto amore i maestri e i<br />

tutor hanno seguito i bambini e i più grandi,<br />

permettendo a tutti di conseguire in pochissimo<br />

tempo un risultato così straordinario.<br />

Come dice Beethoven nell’Inno alla gioia che<br />

abbiamo appena ascoltato Solo nell’unità viene<br />

la felicità, freude…gioia!”.<br />

Da sinistra: Massimo Bacci,<br />

Nena Freccia, Sergio Cozzi,<br />

Giacomo Bellucci e il sindaco Paliotta<br />

“I giovani esecutori hanno goduto del piacere<br />

di suonare insieme – ha aggiunto Nena Freccia,<br />

rivolgendosi al pubblico e ai genitori davvero<br />

emozionati – e non hanno ancora idea di<br />

quanto bene riceveranno nell’entrare in questo<br />

linguaggio universale”.<br />

“La cultura in generale e quella musicale in<br />

particolare – è quindi intervenuto il sindaco<br />

Paliotta – è un patrimonio prezioso per una<br />

comunità. E’ una risorsa, è un modo per migliorare<br />

la qualità della vita e delle relazioni<br />

umane. E’ per tutto questo che riteniamo importantissimo<br />

il raggiungimento dell’obiettivo<br />

di creare a <strong>Ladispoli</strong>, prima un’orchestra sinfonica<br />

e ora un’orchestra giovanile intitolata al<br />

maestro Massimo Freccia”.<br />

“Voglio ringraziare – ha concluso il primo<br />

cittadino – tutti coloro che hanno contribuito<br />

a questo risultato, dalla cara Nena Azpiazu<br />

Freccia ai maestri Bacci, Cozzi e Bellucci e<br />

anche chi ha contribuito a sostenere economicamente<br />

il progetto. Ringrazio in particolare<br />

Vincenzo Fedeli e la sua famiglia. Da parte<br />

nostra, non faremo mai mancare il sostegno<br />

dell’Amministrazione comunale, così come<br />

d’altra parte è accaduto finora”.<br />

(Foto di Fernando Benassi)

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