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sport
I nostri ragazzi al
“Palio dei Comuni”… a testa alta
I 12 giovani atleti di Ladispoli stabiliscono il nuovo record comunale sulla distanza dei 4.800 metri
con 26’ e 12”. Di Emanuele Pierini la migliore prestazione maschile e di Andreea Leahu quella femminile
Franco Iannilli... junior
giugno 2010
Per la tredicesima volta Ladispoli
è stata presente con
i ragazzi delle scuole medie
inferiori alla staffetta del “Palio
dei Comuni” che ogni anno si
svolge allo Stadio Olimpico di Roma
in occasione del “Golden Gala”.
Una presenza costante nel tempo
promossa dal nostro Comune nella
persona dell’assessore allo Sport
Pietro Ascani e coordinata da sempre
dal Gruppo Millepiedi in collaborazione
con i professori di
educazione fisica Romano e Sorbo.
Il presidente dei Millepiedi Franco
Iannilli insieme al tecnico Giuseppe
Nacca e il giovane Lucian
Nita hanno accompagnato giovedì
10 giugno una rappresentanza
di 12 ragazzi nati negli anni 1996-
1997-1998 che si sono comportanti
egregiamente stabilendo sulla distanza
dei 4.800 metri, divisi nelle
12 frazioni, il record comunale con
6 minuti e 12 secondi. Il primo frazionista
è un nome altisonante della
nostra città: Emanuele Pierini,
figlio del nostro vicesindaco, che
si è guadagnato i gradi di capitano
portando a termine la miglior frazione
tra tutte e dodici. Ma la curiosità
è stata quella di vedere in terza
frazione un certo… Franco Iannilli,
nato nel 1998: ovviamente si tratta
di un singolare caso di omonimia,
essendo “Franchino” nipote del nostro
concittadino Paolo Boccabella,
ma non parente del presidente dei
Millepiedi. Ecco i dodici protagonisti:
Emanuele Pierini (27” 12),
migliore prestazione maschile; Andreea
Leahu (30” 78), migliore prestazione
femminile; Franco Iannilli
(30” 63); Alessandra Abis (35” 35);
Manuel Foglia (28” 52); Federica
Comegna (32” 62); Andrea Piermatteo
(29” 14); Raffaella Jaromin
(34” 78); Andrea De Macchi (27”
14); Natasha Almeida (32” 57); Roberta
De Stasi (34” 30); Alberto Roscioli
(27” 30).
La “Kick Boxing” educativa del Pertini
Passaggi di cintura nera nella scuola di arti marziali presso il liceo di Ladispoli
Al termine del secondo anno di “Scuola
di Kick Boxing educativa”, presso
il liceo Pertini di Ladispoli, il 3 giugno
il maestro Ferri e la maestra Amoruso
hanno consegnato le nuove cinture ai loro allievi.
Quello del passaggio di cintura nelle arti
marziali è un momento solenne. Per gli allievi
della scuola è importante perché li rende consapevoli
del percorso che hanno intrapreso e
rappresenta un concreto riconoscimento degli
obiettivi raggiunti. I loro maestri hanno invitato
a formare la commissione esaminatrice
due altri maestri con cui collaborano da anni
nella diffusione della disciplina sul territorio,
Diego Puzo, cintura nera 6° dan di Kick Boxing,
e Giacomo Leotta, cintura nera 3° dan,
entrambi noti per la loro capacità di
trasmettere i valori etici più profondi
che questa disciplina marziale veicola.
Durante gli esami gli allievi hanno mostrato
serietà e sicurezza nel modo di
affrontare la prova, oltreché conoscenza
e capacità nella pratica delle tecniche
della Kick Boxing. Sono state
conferite tre cinture gialle, due arancio,
tre verdi e due nere. Ferri e la
Amoruso in questa occasione hanno
potuto constatare che il presupposto
teorico imprescindibile per la promozione e
l’insegnamento della Kick Boxing nella scuola,
fondato sulla sua valenza educativa e formativa,
ha ricevuto un oggettivo riscontro. Il
loro progetto si basa sulla convinzione che
la pratica delle tecniche di attacco e di difesa
insite nella disciplina che insegnano sia
uno strumento di conoscenza di sé e dell’altro,
non un mezzo di scontro, bensì un mezzo
di scambio e di comunicazione con l’altro.
Il prezioso intervento dei due esaminatori
esterni, Puzo e Leotta, ha conferito lustro
all’esame dei passaggi di cintura e gli allievi
hanno beneficiato dei loro preziosi consigli,
così l’esame è divenuto un’opportunità di crescita
ulteriore per loro.
Nel mondo contemporaneo non esistono più
i riti di passaggio ufficiali dall’adolescenza
all’età adulta che un tempo rappresentavano
per i giovani un punto di riferimento valoriale.
Nella consapevolezza di questa perdita, è
una ricchezza che una scuola offra l’opportunità
ai sui allievi di fare un percorso di crescita
caratterizzato da relativi passaggi simbolici.
Questi, infatti, producono memoria storica
del vissuto e punti di riferimento concreti che
aiutano il giovane in un momento della crescita
connotato più dal senso di smarrimento
che di certezza. Ancora più significativo è
che tutto questo avvenga in una scuola statale.
In questa direzione, il liceo Pertini di
Ladispoli opera, promuovendo sul territorio
una scelta coraggiosa ed esclusiva,
quella di diffondere i valori delle
arti marziali attraverso la pratica di
una disciplina, la Kick Boxing, che
incontra il consenso dei più giovani.
I maestri Ferri e Amoruso, che
operano nel liceo Pertini in questo
settore, si augurano di avere i
mezzi e la disponibilità di tutti alla
realizzazione di questo progetto
anche nei prossimi anni.
Alessandra Amoruso