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RUBRICHE<br />
Per battere la crisi economica, la<br />
parola chiave è fiducia. Siamo<br />
andati a vedere come un’associazione<br />
di imprenditori, nello specifico<br />
l’Associazione Artigiani di<br />
Bergamo, affronta le difficoltà dell’accesso<br />
al credito da parte degli<br />
artigiani e dei piccoli e medi<br />
imprenditori, alla luce nel ciclo<br />
economico negativo.<br />
‹‹Nonostante banche e imprese<br />
abbiano un rapporto interdipendente,<br />
sono aumentate le difficoltà<br />
di accesso al credito. Il<br />
rischio è che questi due attori si<br />
parlino ma, non si capiscano. Nella<br />
nostra provincia non si registra<br />
tanto un restringemento del credito<br />
da parte delle banche locali,<br />
piuttosto una sfiducia generale.<br />
Per uscire da questa crisi economica,<br />
come lo stesso Benedetto<br />
XVI ha affermato, occorre un<br />
nuovo clima di fiducia. La Confiab<br />
è un interlocutore e consulente<br />
tra artigiani e banche. Tramite i<br />
consorzi fidi, l’imprenditore può<br />
ottenere il credito necessario per<br />
superare la crisi››. Queste le parole<br />
di Antonella Bardoni, direttrice<br />
della Confiab, il consorzio fidi<br />
dell’Aab (Associazione Artigiani di<br />
Bergamo), che sciorina giusto due<br />
dati per argomentare la sua tesi:<br />
CENTRO DIOCESIANO PER LA PASTORALE SOCIALE<br />
La bellezza del creato<br />
UN CLIMA DI FIDUCIA PER BATTERE LA CRISI.<br />
LA RISPOSTA DELLA CONFIAB<br />
‹‹Tra l’imprenditore e la banca assicuriamo un rapporto reciproco di rispetto e trasparenza››.<br />
‹‹Al 31 agosto 2008 avevamo 744<br />
richieste di fidi, pari a 87 milioni di<br />
euro. Un anno dopo, al 31 agosto<br />
2009, le richieste sono 1.199, pari<br />
a 131 milioni di euro››. Un aumento<br />
di circa il 61% delle richieste e<br />
del 50% del credito. Solo una cinquantina<br />
di richieste non sono<br />
state accolte dalla Confiab.<br />
Risposte negative, tutte debitamente<br />
motivate.<br />
‹‹La Confiab dà una garanzia collettiva<br />
all’imprenditore sia per<br />
investimenti che per liquidità –<br />
spiega Bardoni -. Nell’ultimo<br />
periodo, la maggior parte degli<br />
imprenditori chiede l’accesso al<br />
credito per avere liquidità in cassa.<br />
Paradossalmente, chi ha investito<br />
negli ultimi due anni è più in difficoltà<br />
degli altri, perché si trova<br />
con delle nuove macchine da<br />
Raffaele Avagliano<br />
pagare, senza poterle metterle al<br />
lavoro››. Per intenderci, Confiab<br />
rilascia una garanzia collettiva al<br />
sistema bancario a favore dell’impresa<br />
artigiana nella misura del<br />
50% per i finanziamenti ordinari<br />
(liquidità e investimenti), 65% per<br />
consolidamento debiti da breve a<br />
medio termine, 80% per finanziamenti<br />
destinati all’avvio di nuove<br />
attività (start-up) e 80% per finanziamenti<br />
a valere sulla legge antiusura<br />
(108/96). Da sottolineare<br />
che, per quanto riguarda il finanziamento<br />
in favore dei “giovani”<br />
imprenditori, non si intende l’età<br />
anagrafica, bensì il periodo di attività,<br />
il quale non deve superare<br />
l’anno.<br />
Come avviene l’aiuto all’accesso al<br />
credito da parte della Confiab?<br />
‹‹L’Associazione artigiani di<br />
Bergamo attinge all’insegnamento<br />
sociale della Chiesa – dice Bardoni<br />
– e il consorzio fidi analizza bene<br />
la situazione, prima di disporre il<br />
finanziamento all’imprenditore,<br />
mettendo sempre al centro l’uomo.<br />
Su di esso costruiamo il prodotto.<br />
Tra l’imprenditore e la<br />
banca assicuriamo un rapporto<br />
reciproco di rispetto e trasparenza››.<br />
Inoltre, l’Associazione artigiani<br />
ha messo in campo anche dei<br />
<strong>Indialogo</strong> n. 199<br />
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