N. 5 - Maggio 2007 P oste Italiane S. p. A. - Parrocchia di Chiari
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18<br />
Gruppo <strong>di</strong> Preghiera<br />
Padre Pio<br />
Ne abbiamo conosciuto <strong>di</strong> specialissimi<br />
del nostro tempo; Madre<br />
Teresa, padre Pio, Giovanni<br />
Paolo II. Li abbiamo letti attraverso<br />
la stampa cattolica e non<br />
sappiamo quale tipo <strong>di</strong> cammino<br />
abbiano compiuto. Altri<br />
sono stati proclamati ed acclamati<br />
nei vari settori dell’impegno<br />
e buoni esempi anche nel<br />
mondo sanitario, ospedaliero,<br />
amministrativo e sociale: P. G.<br />
Frassati, Pampuri, Beretta-Molla,<br />
Zuaboni.<br />
Nella mici<strong>di</strong>ale pluralità <strong>di</strong> informazioni,<br />
se qualcuno non<br />
si ricorda che i battezzati sono<br />
chiamati alla santità, ce ne <strong>di</strong>mentichiamo<br />
perché ossessionati,<br />
tambureggiati e, in alcuni<br />
casi, frastornati dai me<strong>di</strong>a.<br />
C’è il Santo al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> tutti<br />
che è Gesù Cristo-Dio. Quell’associato<br />
che scrisse sull’Angelo<br />
riferendosi a Gesù, porta<br />
per il Padre, ha toccato il tasto<br />
giusto. È Santo come il Padre<br />
che, nei suoi imitatori (mistici),<br />
nei suoi amici (contemplativi),<br />
nei scuoi servi (operai della vigna)<br />
ha saputo produrre una<br />
schiera, innumerevole come<br />
le stelle del cielo, <strong>di</strong> santi, che<br />
hanno confessato il suo nome.<br />
Quell’associato poi, parlando<br />
<strong>di</strong> preghiera, desiderio della<br />
creatura <strong>di</strong> Dio, mi ha aiutato<br />
ad esprimere questa mia riflessione<br />
sui santi e la comunione<br />
che mi/ci lega a loro. Meraviglioso<br />
giar<strong>di</strong>no e immensa<br />
Famiglia. Non posso avere<br />
dubbi; cibandomi <strong>di</strong> eucaristia<br />
e preghiera, vivo <strong>di</strong> questa comunione<br />
nel mio oggi.<br />
È la comunione per mezzo<br />
della quale vivo la grazia che<br />
il Padre dona e per la quale mi<br />
dona la vita.<br />
per il gruppo <strong>di</strong> preghiera <strong>di</strong> P. Pio<br />
Un associato<br />
I nostri parroci<br />
Abitando proprio <strong>di</strong> fronte alla Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria, mi è capitato<br />
<strong>di</strong> seguire con attenzione i recenti lavori <strong>di</strong> restauro della facciata e<br />
<strong>di</strong> fare amicizia con i giovani restauratori e le belle restauratrici. Un<br />
giorno ho detto loro: «Lo sapete che proprio lì, sulle pietre che state<br />
calpestando, un mattino <strong>di</strong> duecento anni fa si fermò Napoleone<br />
Bonaparte e che il famoso prevosto Morcelli gli rese onore incensandolo…».<br />
Li vi<strong>di</strong> un po’ dubbiosi e un po’ lusingati e la cosa finì lì. Però il pensiero<br />
del grande Morcelli mi ha messo la voglia <strong>di</strong> ricordare, pur con<br />
brevi osservazioni, i parroci che si sono succeduti in questi ultimi settanta,<br />
ottant’anni.<br />
Monsignor Enrico Capretti: lo ricordo che spesso passeggiava da solo<br />
per la città e noi, allora ragazzi, lo rincorrevamo per salutarlo con un<br />
solenne: «Riverisco, Monsignore!». Scomparve all’inizio del ’59 dopo<br />
una lunga malattia e la piazza Zanardelli non bastò per accogliere tutta<br />
la gente convenuta ai suoi funerali.<br />
Poi arrivò monsignor Pietro Gazzoli, così amato dalla citta<strong>di</strong>nanza fin<br />
dai primi giorni del suo mandato. Rimase poco tra noi perché chiamato<br />
a Brescia, a ricoprire la carica <strong>di</strong> vescovo ausiliare.<br />
Del suo successore, monsignor Guido Ferrari, ho un ricordo personale<br />
importante, perché celebrò il mio matrimonio, battezzò mio figlio e<br />
gli <strong>di</strong>ede la prima comunione. Nella fotografia lo ve<strong>di</strong>amo commosso<br />
mentre riceve un mazzo <strong>di</strong> fiori dalla bimba Daniela Mombelli Serina<br />
(figlia <strong>di</strong> Pierina Imberti), purtroppo mancata nel gennaio del 2001<br />
per un male incurabile.<br />
Un caro, nostalgico ricordo va a monsignor Angelo Zanetti, sempre<br />
<strong>di</strong>sponibile e sorridente.<br />
E si arriva ai tempi nostri: la parrocchia oggi è retta da monsignor Rosario<br />
Verzeletti. A qualcuno è parso <strong>di</strong> notare una sua vaga somiglianza<br />
con Papa Benedetto XVI. Forse nei gesti, o nella folta capigliatura<br />
d’argento… Certo che sarebbe molto bello se i due si incontrassero,<br />
magari proprio a <strong>Chiari</strong>. Pensate: dopo Martino V, Benedetto XVI.<br />
Da ultimo voglio ringraziare per i lunghi anni <strong>di</strong> servizio pastorale<br />
due sacerdoti che, pur non appartenenti all’elenco dei parroci, a<br />
<strong>Chiari</strong> sono benvoluti e stimati da tutti: don Davide Carsana e don<br />
Mario Rusich.<br />
Franco Rubagotti