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Numero n.52 - Associazione Italiana Sindrome di Rett

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stu<strong>di</strong> clinici<br />

ProGetto <strong>di</strong> riCerCa<br />

Protocollo sindrome <strong>di</strong> <strong>Rett</strong><br />

per l’adolescenza ed età adulta<br />

un gruppo <strong>di</strong> ricerca milanese ha approntato un protocollo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per la conoscenza e<br />

la prevenzione delle problematiche fisiche, comportamentali e psichiche del processo <strong>di</strong><br />

invecchiamento delle pazienti rett, con lo scopo <strong>di</strong> migliorarne le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute e la<br />

qualità della vita.<br />

dr.ssa francesca la Briola - ospedale san Paolo, milano<br />

con il supporto scientifico-operativo del Centro regionale per l’epilessia dell’a.o. san Paolo, università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

milano<br />

Premessa<br />

le persone affette da ritardo mentale<br />

vivono oggi più a lungo e in<br />

migliori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute rispetto<br />

a qualche anno fa; questo gruppo<br />

<strong>di</strong> persone, che si sta progressivamente<br />

ampliando, presenta<br />

con più frequenza e più precocemente,<br />

rispetto alla popolazione<br />

senza ritardo mentale, alcuni<br />

aspetti tipici del processo <strong>di</strong> invecchiamento.<br />

una buona conoscenza<br />

delle problematiche me<strong>di</strong>che,<br />

tipiche dell’età adulta in queste<br />

persone, e la possibilità <strong>di</strong><br />

prevenzione delle stesse, sono<br />

aspetti fondamentali per la “presa<br />

in carico” dei pazienti e delle loro<br />

famiglie. tuttavia, la conoscenza in<br />

ambito me<strong>di</strong>co delle con<strong>di</strong>zioni<br />

psico-fisiche delle persone con<br />

sindromi genetiche e, in particolare,<br />

con sindrome <strong>di</strong> rett in età<br />

adulta è ancora molto scarsa.<br />

la recente letteratura ( Halbach et<br />

al. 2008; Smeets EJ, 2009), a tale<br />

proposito, riporta che le con<strong>di</strong>zioni<br />

generali <strong>di</strong> salute delle donne<br />

affette da sindrome <strong>di</strong> rett vengono<br />

percepite dai familiari come<br />

buone, sebbene siano sempre<br />

rilevanti problemi neurologici,<br />

respiratori e comportamentali;<br />

questo dato potrebbe essere<br />

correlato al fatto che probabilmente<br />

sopravvivono più a lungo<br />

le pazienti con fenotipo “lieve”.<br />

a partire dall’adolescenza si osserva<br />

un progressivo deterioramento<br />

delle capacità motorie a<br />

fronte <strong>di</strong> capacità comunicative<br />

non verbali (soprattutto con lo<br />

sguardo) maggiormente preservate.<br />

Con l’avanzare dell’età le<br />

<strong>di</strong>sfunzioni autonomiche (<strong>di</strong>sturbi<br />

del sonno, <strong>di</strong>sturbi respiratori, <strong>di</strong>sturbi<br />

comportamentali, problemi<br />

cutanei) tenderebbero a ridursi,<br />

in particolare le apnee; <strong>di</strong>ventano<br />

più frequenti la cifosi e la scoliosi,<br />

quest’ultima è presente nel<br />

90% dei casi, si evidenzia in età<br />

infantile ma tende a peggiorare a<br />

partire dall’adolescenza. non si<br />

mo<strong>di</strong>fica, invece, la prevalenza<br />

dell’epilessia.<br />

sebbene vi siano ancora pochi<br />

dati relativi alle pazienti adulte, è<br />

riportato che le stereotipie, uno<br />

dei fondamentali elementi <strong>di</strong>agnostici,<br />

persistono e con l’invecchiamento<br />

si accentuano sintomi extrapiramidali,<br />

quali parkinsonismo<br />

e <strong>di</strong>stonie (roze e. et al. 2007).<br />

un altro dato importante, connesso<br />

alla povertà <strong>di</strong> informazioni relative<br />

a questa sindrome in età adulta, è<br />

che la prevalenza in questa fascia<br />

<strong>di</strong> età risulta sottostimata perché<br />

molte pazienti non vengono correttamente<br />

<strong>di</strong>agnosticate.<br />

le conoscenze me<strong>di</strong>che attuali, in<br />

questo ambito, risultano parziali e<br />

non sempre è facile che si verifichi<br />

una continuità <strong>di</strong> cura e “presa<br />

in carico” dall’età pe<strong>di</strong>atrica a<br />

quella adulta, appare pertanto necessario<br />

prevedere controlli perio<strong>di</strong>ci<br />

adeguati, proseguire con la<br />

raccolta <strong>di</strong> una documentazione<br />

clinica aggiornata, e soprattutto<br />

fornire una visione integrata delle<br />

problematiche fisiche e comportamentali<br />

comuni a queste persone<br />

in età adulta.<br />

Per migliorare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> salute,<br />

e parallelamente la qualità<br />

<strong>di</strong> vita, delle persone con sindrome<br />

<strong>di</strong> rett e delle loro famiglie,<br />

appare quin<strong>di</strong> necessario che le<br />

persone vengano seguite con<br />

controlli perio<strong>di</strong>ci da una équipe<br />

<strong>di</strong> personale sanitario adeguatamente<br />

preparato ad affrontare le<br />

problematiche che compaiono<br />

in questa sindrome in età adulta,<br />

tenendo conto del fatto che le <strong>di</strong>sabilità<br />

presentate sono spesso<br />

complesse.<br />

16 vivirett 52/2009<br />

FINANZIAMENTO AIR<br />

CON<br />

STUDI IN CORSO

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