Numero n.52 - Associazione Italiana Sindrome di Rett
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gnato o corretto. il problema del<br />
riabilitatore che lavora con bambini<br />
rtt è quello <strong>di</strong> far sperimentare<br />
– utilizzando un canale non<br />
verbale – capacità motorie a cui<br />
la bambina può far ricorso nella<br />
vita <strong>di</strong> ogni giorno. il soggetto rett<br />
ha spesso un problema relazionale<br />
associato a ritardo mentale che<br />
richiede al terapista <strong>di</strong> comunicare<br />
con una modalità che è insieme<br />
motoria e sensoriale. scopo della<br />
fisioterapia è una migliore qualità<br />
<strong>di</strong> vita che si realizza nel controllare<br />
e favorire lo sviluppo neuromotorio<br />
del soggetto (passaggi posturali,<br />
stazione eretta, deambulazione),<br />
prevenendo e ritardando la<br />
deformità del rachide ed eventuali<br />
carenze del tono muscolare (uso<br />
del corsetto, terapia motoria riflessa<br />
secondo Vojta), oltre all’utilizzo<br />
<strong>di</strong> ortesi ed ausili (scelta della se<strong>di</strong>a<br />
idonea, uso dello stabilizzatore<br />
per la bambina che non sta in<br />
pie<strong>di</strong>). un programma abilitativo,<br />
oltre a quanto soprain<strong>di</strong>cato, può<br />
comprendere la idrochinesiterapia<br />
(esercizio in acqua), il massaggio<br />
profondo (con pressioni tipo shiatsu)<br />
che aiuti a far percepire il corpo,<br />
esercizi per la mo<strong>di</strong>ficazione<br />
del ritmo e della profon<strong>di</strong>tà del respiro.<br />
Gli effetti della fisioterapia si<br />
traducono nel mantenimento delle<br />
funzioni già maturate e favoriscono<br />
il tono muscolare, l’equilibrio,<br />
la coor<strong>di</strong>nazione, la buona articolarità,<br />
la percezione dell’ambiente<br />
e delle persone. non vi sono ad<br />
oggi significative co<strong>di</strong>ficazioni <strong>di</strong><br />
interventi riabilitativi in favore dei<br />
soggetti con sindrome <strong>di</strong> rett,<br />
data anche la variabilità delle situazioni<br />
riscontrabili. la relazione<br />
<strong>di</strong> Giuseppe Verde costituisce<br />
una proposta elaborata sulla base<br />
<strong>di</strong> una singola esperienza, proseguita<br />
perio<strong>di</strong>camente, in cui il<br />
terapista ha adottato i passaggi<br />
posturali della meto<strong>di</strong>ca Bobath<br />
e la seconda fase <strong>di</strong> rotolamento<br />
della meto<strong>di</strong>ca Vojta per trattare la<br />
vivirett 52/2009<br />
Convegno nazionale <strong>di</strong> Palermo - 2/3 aprile 2009<br />
curva scoliotica che, nei soggetti<br />
ancora molto giovani, risponde<br />
positivamente a manovre <strong>di</strong> allineamento,<br />
grazie all’elasticità e<br />
mobilità della colonna.<br />
il tema fondamentale del linguaggio<br />
della comunicazione è stato<br />
trattato da Rosa Angela Fabio,<br />
professore associato <strong>di</strong> Psicologia<br />
all’università <strong>di</strong> messina, in<br />
due relazioni che hanno investigato<br />
gli aspetti teorici e metodologici<br />
della comunicazione aumentativa<br />
alternativa e il concreto impiego<br />
dell’eye tracking come meto<strong>di</strong>ca<br />
idonea a registrare la risposta del<br />
soggetto attraverso il puntamento<br />
e il movimento dello sguardo.<br />
Come ha sottolineato la stu<strong>di</strong>osa,<br />
stu<strong>di</strong> recenti sulla sindrome (demeter,<br />
2005; lindberg, 2000) la<br />
descrivono come caratterizzata<br />
anche da ritardo mentale; in modo<br />
particolare si parla <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />
comprensione dello spazio, del<br />
tempo, del concetto <strong>di</strong> causa/effetto,<br />
della quantità, della qualità;<br />
dal punto <strong>di</strong> vista piagetiano, le<br />
bambine vengono collocate nello<br />
sta<strong>di</strong>o senso-motorio (da 0 a 18<br />
mesi) o nel periodo preoperatorio<br />
(da 18 mesi a 3 anni). Tuttavia,<br />
nuove ricerche sperimentali<br />
(fabio, Giannatiempo et al., 2008;<br />
Pizzamiglio et al., 2008; Fabio,<br />
antonietti et al., 2009) contrad<strong>di</strong>cono<br />
queste previsioni, assumendo<br />
che i soggetti con rtt possono<br />
avvantaggiarsi <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong><br />
potenziamento specifici. nei due<br />
interventi della fabio sono analizzati<br />
i presupposti teorici della mo<strong>di</strong>ficabilità<br />
e del potenziamento<br />
cognitivo delle pazienti affette da<br />
rtt. Viene presentata la metodologia<br />
<strong>di</strong> analisi e assessment che<br />
consente <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare le aree<br />
funzionali compromesse, sia a<br />
livello <strong>di</strong> contenuti sia a livello <strong>di</strong><br />
processi sottostanti. a livello <strong>di</strong><br />
processi cognitivi sottostanti i deficit<br />
più gravi sono stati in<strong>di</strong>viduati<br />
nei livelli <strong>di</strong> arousal iperattivati, nei<br />
deficit attentivi, nella coor<strong>di</strong>nazione<br />
oculo-motoria. Per quanto<br />
riguarda l’intervento riabilitativo, i<br />
risultati dei programmi <strong>di</strong> potenziamento<br />
cognitivo che agivano<br />
sulla percezione, sulla produzione<br />
<strong>di</strong> risposte volontarie, sulle abilità<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminazione <strong>di</strong> base, hanno<br />
in<strong>di</strong>cato che le bambine sono<br />
in grado <strong>di</strong> accedere alla comprensione<br />
del simbolo, e alcune<br />
anche esprimono la capacità <strong>di</strong><br />
comunicazione attraverso la scrittura<br />
e la lettura. in questa <strong>di</strong>rezione<br />
l’impiego del nuovo strumento<br />
informatico <strong>di</strong> puntamento dello<br />
sguardo (eye-tracker) che in<strong>di</strong>ca<br />
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