Numero n.52 - Associazione Italiana Sindrome di Rett
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A teatro con sofia<br />
i compagni <strong>di</strong> classe <strong>di</strong> sofia moratti, durante la recita<br />
natalizia hanno portato in scena un testo interamente<br />
scritto da loro ed ispirato alla loro compagna, <strong>di</strong>mostrando<br />
una sensibilità non comune ed un cuore davvero grande.<br />
thomas, matilde, mirko, stefano, andrea, Giulia, nicola, Hicham, laura,<br />
mariasole, Willi, Camelia, sofia, alessia, Giulia, mara, marco, Gianluca,<br />
Chaimaa, sara, luca, laura<br />
l’idea <strong>di</strong> realizzare qualche cosa<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>verso dal solito racconto, dalla<br />
solita fiaba scritta, ci è stata lanciata<br />
dalla prof <strong>di</strong> italiano e noi, è<br />
inutile <strong>di</strong>rlo, l’abbiamo colta al volo!<br />
in verità ci è sembrata prima <strong>di</strong> tutto<br />
l’occasione per vivere la scuola<br />
in modo più <strong>di</strong>vertente, riuscendo<br />
finalmente a “saltare” qualche ora<br />
delle solite, e a volte noiose, lezioni.<br />
inoltre questo lavoro ci offriva la<br />
possibilità <strong>di</strong> coinvolgere concretamente<br />
sofia nelle nostre attività<br />
scolastiche.<br />
stavamo stu<strong>di</strong>ando la fiaba come<br />
genere letterario e quin<strong>di</strong> dovevamo<br />
trovare una traccia che ne<br />
rispettasse le caratteristiche. in<br />
classe abbiamo delineato un po’ i<br />
personaggi principali e a gran<strong>di</strong> linee<br />
anche la storia. Poi, per snellire<br />
il lavoro, ognuno <strong>di</strong> noi ha elaborato<br />
a casa i <strong>di</strong>aloghi. alla prof sono piaciuti<br />
e così un po’ alla volta il nostro<br />
vivirett 52/2009<br />
lavoro prendeva corpo. Per sofia<br />
avevamo preparato dei <strong>di</strong>segni e<br />
all’interno della storia le chiedevamo<br />
<strong>di</strong> scegliere un’immagine tra<br />
quelle che le venivano presentate.<br />
quando la signora torzi venne a<br />
trovarci la nostra classe si trasformò<br />
velocemente in luogo <strong>di</strong> recita<br />
e in qualche modo riuscimmo a<br />
darle un’idea <strong>di</strong> ciò che avevamo<br />
preparato anche se a <strong>di</strong>re il vero la<br />
cosa non andò proprio alla grande:<br />
un po’ per l’agitazione, un po’<br />
per l’ambiente o chissà che altro!<br />
tutto questo succedeva un anno<br />
fa. ma ecco che quest’anno per la<br />
recita <strong>di</strong> natale ci viene chiesto se<br />
vogliamo portare il nostro lavoro<br />
a teatro. molti sono stati i dubbi:<br />
avrebbero capito i nostri compagni<br />
il messaggio che la storia voleva<br />
trasmettere? e se sofia si fosse<br />
stancata? e se si fosse sentita<br />
poco bene? inoltre avremmo dovuto<br />
sistemare un po’ i <strong>di</strong>aloghi e<br />
riceviamo e pubblichiamo<br />
creare altri personaggi per dare un<br />
ruolo a tutti e il tempo era davvero<br />
poco! una decisione democratica<br />
ha messo tutto a posto e così l’avventura<br />
ha avuto inizio.<br />
Jack, bulletto che si <strong>di</strong>verte a fare<br />
<strong>di</strong>spetti al bidello per vincere la<br />
noia <strong>di</strong> tutti i giorni, non crede <strong>di</strong><br />
poter comunicare con Chiara,<br />
compagna che si esprime con il<br />
sorriso e con lo sguardo, e tanto<br />
meno crede <strong>di</strong> poter imparare<br />
qualcosa da lei. ma aurora, che<br />
da Chiara ha imparato a vedere<br />
oltre le apparenze, gli suggerisce<br />
<strong>di</strong> provare a parlarle, <strong>di</strong> avvicinarsi<br />
a lei, <strong>di</strong> guardarla negli occhi. Jack<br />
scopre così che sono molte le modalità<br />
con cui si può comunicare.<br />
la rappresentazione è stata breve,<br />
ma davvero efficace. abbiamo<br />
recitato alla grande e sofia era felicissima!<br />
il pubblico ha capito il<br />
messaggio e i nostri compagni ci<br />
hanno applau<strong>di</strong>ti e si sono complimentati<br />
con noi. qualche persona<br />
in sala si è anche commossa. e noi<br />
ci siamo <strong>di</strong>vertiti un sacco, tutti noi,<br />
anche sofia che ha svolto il suo<br />
ruolo tranquillamente e che alla<br />
fine ha sorriso sod<strong>di</strong>sfatta e si è<br />
goduta a pieno gli applausi!<br />
avere sofia in classe per noi è molto<br />
importante perchè ci fa scoprire<br />
quanta gioia può dare un sorriso,<br />
perché ci fa riflettere sulle nostre<br />
<strong>di</strong>versità. È così bello vederla sorridere<br />
e allungare la mano per farci<br />
una carezza: vuol <strong>di</strong>re che anche<br />
lei è felice con noi.<br />
alcuni <strong>di</strong> noi conoscono sofia ancora<br />
dalla scuola elementare, ma<br />
quelli che l’hanno conosciuta per<br />
la prima volta alla scuola me<strong>di</strong>a,<br />
all’inizio non sapevano come comportarsi,<br />
si sentivano imbarazzati.<br />
ma poi abbiamo capito: anche se<br />
lei non parla comunica ugualmente<br />
con noi, quando ci sorride lo fa per<br />
ringraziarci o perché è contenta.<br />
noi siamo orgogliosi <strong>di</strong> aver realizzato<br />
una rappresentazione teatrale<br />
con sofia: è stato un successo, soprattutto<br />
per il nostro cuore.<br />
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