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Numero n.52 - Associazione Italiana Sindrome di Rett

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Convegno nazionale <strong>di</strong> Palermo - 2/3 aprile 2009<br />

la selezione della risposta può rivelarsi<br />

un sussi<strong>di</strong>o fondamentale<br />

per consentire lo scambio comunicativo.<br />

la complessa materia della valutazione<br />

del deficit neurologico e<br />

la sua rilevanza clinica è stata oggetto<br />

della relazione “Valutazione<br />

psicologica e scale <strong>di</strong> osservazione<br />

nella sindrome <strong>di</strong> rett” <strong>di</strong> Eva<br />

Germanò, docente <strong>di</strong> neuropsichiatria<br />

infantile all’università <strong>di</strong><br />

messina. È questo un argomento<br />

<strong>di</strong> estremo interesse in quanto la<br />

valutazione è un punto <strong>di</strong> partenza<br />

essenziale per l’identificazione<br />

<strong>di</strong> mete e obiettivi appropriati, al<br />

fine della costruzione <strong>di</strong> piani d’intervento<br />

in<strong>di</strong>vidualizzati e centrati<br />

sui bisogni del paziente. le bambine<br />

affette da rtt evidenziano<br />

problemi in molteplici aree dello<br />

sviluppo. l’approccio alla valutazione<br />

dovrà pertanto essere evolutivo<br />

e omnicomprensivo e dovrà<br />

prevedere l’analisi <strong>di</strong> molteplici<br />

aree <strong>di</strong> funzionamento rilevanti<br />

per l’adattamento della bambina,<br />

considerando gli aspetti evolutivi<br />

<strong>di</strong> ciascuna <strong>di</strong> queste aree ed<br />

esaminando le relazioni esistenti<br />

tra i vari campi. i tra<strong>di</strong>zionali test<br />

cognitivi non possono essere utilizzati<br />

soprattutto in soggetti in età<br />

molto giovane con deficit motori e<br />

linguistici. i problemi specifici delle<br />

bambine con rtt, come l’ampia<br />

latenza delle risposte, la confusione<br />

sensoriale, la <strong>di</strong>sprassia,<br />

la lentezza e la fluttuazione nella<br />

processazione delle informazioni<br />

visive e u<strong>di</strong>tive, determinano una<br />

scarsa adattabilità dei test classici.<br />

Pertanto i test <strong>di</strong> valutazione<br />

vanno adattati alle esigenze delle<br />

bambine e integrati con l’osservazione<br />

non strutturata e strutturata<br />

e con l’intervista con i genitori.<br />

Viene in particolare consigliato<br />

l’uso <strong>di</strong> strumenti che coinvolgono<br />

i genitori, come la scala Vineland,<br />

il “rett syndrome Behaviour<br />

quesionnaire” e la r.a.r.s. (scala<br />

<strong>di</strong> valutazione per la sindrome <strong>di</strong><br />

rett, pre<strong>di</strong>sposta dalla fabio). sarebbe<br />

inoltre opportuno, come è<br />

stato suggerito, mo<strong>di</strong>ficare le metodologie<br />

<strong>di</strong> valutazione in modo<br />

da considerare meno importanti<br />

l’uso <strong>di</strong> oggetti rispetto alle interazioni<br />

sociali che sembrano essere<br />

più motivanti nel catturare l’attenzione<br />

delle bambine.<br />

Michele Roccella, professore associato<br />

<strong>di</strong> neuropsichiatria infantile<br />

nell’ateneo palermitano, ha<br />

concluso il Convegno con la relazione<br />

“aspetto clinico-psicologico<br />

delle bambine con sindrome <strong>di</strong><br />

rett”. la rtt è una malattia genetica<br />

che interessa prevalentemente<br />

il sesso femminile. dopo<br />

uno sviluppo apparentemente<br />

normale nel primo/secondo anno<br />

<strong>di</strong> vita, la malattia si manifesta con<br />

una graduale per<strong>di</strong>ta del linguaggio<br />

e delle abilità manuali, accompagnate<br />

da stereotipie delle<br />

mani, microcefalia acquisita, rallentamento<br />

della crescita, convulsioni,<br />

tratti autistici. accanto alle<br />

forme classiche per sintomatologia<br />

e decorso, esistono varianti<br />

con sintomatologia attenuata,<br />

anticipata o <strong>di</strong>fferita, oppure con<br />

assenza <strong>di</strong> uno o più sintomi tipici.<br />

nelle bambine affette da rtt<br />

sono presenti anche <strong>di</strong>sturbi del<br />

comportamento e dell’umore. Gli<br />

stati <strong>di</strong> angoscia si possono manifestare<br />

con episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> agitazione,<br />

irritabilità, episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> iperventilazione,<br />

grida, automutilazioni,<br />

espressioni <strong>di</strong> paura o <strong>di</strong> terrore.<br />

i comportamenti autoaggressivi<br />

si caratterizzano per morsicatura<br />

alle mani, onicofagia, sbattere la<br />

testa contro una parete, tricotillomania.<br />

Possono essere presenti<br />

<strong>di</strong>sturbi del sonno con aumento<br />

e durata totale del sonno oppure<br />

numerosi risvegli notturni. a volte<br />

la ricerca dei <strong>di</strong>sturbi del comportamento<br />

rilevano altre patologie o<br />

situazioni: <strong>di</strong>sturbi somatici (patologie<br />

ginecologiche, dell’apparato<br />

nutrizionale, dell’apparato scheletrico,<br />

del sistema nervoso), estrema<br />

sensibilità ai cambiamenti <strong>di</strong><br />

abitu<strong>di</strong>ne, sentimenti <strong>di</strong> insod<strong>di</strong>sfazione.<br />

tutte quelle situazioni<br />

che possono a volte sembrare<br />

insignificanti, quali un eccessivo<br />

rumore, una musica sgradevole,<br />

un cambiamento <strong>di</strong> posto per<br />

mangiare oppure dell’ora del bagno<br />

possono indurre a <strong>di</strong>sturbi<br />

comportamentali. i soggetti con<br />

rtt provano frequentemente <strong>di</strong>fficoltà<br />

<strong>di</strong> adattamento nelle <strong>di</strong>verse<br />

situazioni della vita quoti<strong>di</strong>ana<br />

28 vivirett 52/2009

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